EDITORIA ELETTRONICA
e Modelli di Cooperazione
I modelli da individuare quale griglia per una COOPERAZIONE tra gli
ATTORI del mercato dell'editoria elettronica,
devono prevedere biblioteche editori ed altre industrie
culturali relative al settore "contenuto"
quali elementi sinergici all'interno di Progetti Comuni.
Si possono delineare cinque Modelli di riferimento:
Nel modello tecnologico si dovranno
valutare fattibilità tecnologiche relativamente alle risorse (essenzialmente
tecniche) anche in funzione delle risorse infrastrutturali ai fini della
velocità di distribuzione dell'informazione.
Il modello organizzativo deve considerare le politiche di scelta del materiale documetnario da trattare, immagazzinamento dei dati e organizzazione degli stessi in funzione di una agevole recupero dell'informazione. Anche le politiche relative alle modalità di accessi all'utenza (interna e/o esterna) dovranno rientrare in questo contesto
Il modello economico dovrà valutare convenienze economiche in rapporto alla qualità dei dati da inserire e soprattutto relativamente ai costi di immagazzinamento e archiviazione dei documenti (soprattutto per eventuale materiale pregresso) o alla conversione di materiale documentario corrente in rapporto al tipo di formato digitale. Da valutare il contesto e i contenuti informativi dei documenti da trattare ai fini della scelta del formato di layout, e i costi in relazione a "spazio" su disco, costi di lavorazione in tempo uomo, risorse disponibili.
Con il modello giuridico si stabiliscono
le regole e gli accordi quadro soprattutto in relazione alle condizioni
stabilite
da editori o da altri attori del mercato dell'editoria elettronica.
In questo quadro rientano gli aspetti giuridici della
cooperazione (creazione consorzi aventi carattere giuridico) e gli
aspetti legati alle problematiche sul diritto d'autore e copyright in ambiente
digitale. Si dovrà tener conto del concetto di "copia digitale"
concetto del tutto nuovo, sorto nel nuovo scenario con la distribuzione
digitale via rete dell'informazione.
Al modello sociologico vanno ricondotti tutti quegli aspetti di valutazione sull'utenza relativamente alla disponibilità dell'utente a cambiare e/o accettare modi e ambiti di lettura diversi dall'approccio libro in mano.
SISTEMA ON DEMAND PUBLISHING
Principalmente per monografie
Nuovi sistemi per la creazione di testi digitali ed eventuale stampa selettiva
Selezione del materiale in funzione
delle esigenze dell'utente che diviene autore.
Si creano documenti digitali
di contenuto dinamico,
testi che crescono entro altri
testi, su altri testi,
si riaggiornano continuamente
in combinazioni di percorsi didattici sempre nuovi
in forme adattabili a differenti
esigenze di insegnamento.
Forma di COOPERAZIONE
tra piccoli EDITORI e AGENZIE
di SERVIZIO e DISTRIBUZIONE
Vi sono Agenzie che mettono a disposizione servizi di BOOKS
on DEMAND su propri server per la conversione di
documenti in file digitali, per immagazzinamento e archiviazione,
o per il semplice accesso e scaricamento di testi digitali.
Il servizio di BOOKS on DEMAND
può ridurre drasticamente i costi di produzione e di diffusione
dei documenti.
La scansione o la conversione in formato elettronico di testi fisici
cartacei per uso interno può essere una soluzione per quegli enti
che vogliono trovare modi alternativi o paralleli alla conservazione di
materiale documentario.
Queste Agenzie di Servizi lavorano in questo modo:
Forma di COOPERAZIONE
tra EDITORI LIBRARI E UTENTI/AUTORI
PROGETTO PRIMIS
Progetto PRIMIS
MacGraw Hill - Create and Order a Book
<http://www.mhhe.com/primis/how2ord.htm>
Primis Database Publishing e Primis Custom Publishing sono gli esempi
di come l'industria dell'editoria elettronica sta rivoluzionando il modo
di creare testi applicati al modo dell'insegnamento e della didattica.
E' noto come l'insegnamento richieda testi modulati a seconda delle
necessità dei docenti in rapporto anche alla
classe.
Lo scopo del progetto PRIMIS è quello di dare la possibilità
agli autori/docenti di creare testi personalizzati
a seconda delle esigenze, testi ritagliati su misura e confezionati
recuperando "brani" "riferimenti" "pezzi di testo" dalla banca dati a full
text, contenente oltre 180.000 pagine di materiale in oltre venti discipline.
I documenti da cui attingere si riferiscono a testi di base, supplementi
monografici, giornali, articoli di quotidinai, manuali, casi di studio,
lavori letterari e documenti storici.
Vi sono anche numerosi testi fuori stampa a disposizione.
Tutto il materiale che viene messo a disposizione comprende nel
prezzo del servizio anche il costo del copyright.
E' possibile quindi integrare informazioni da differenti campi disciplinari
creando testi con annotazioni, integrazioni
personali degli autori, creando delle antologie digitali ad uso
didattico di volta in volta differenti.
La costruzione di libri digitali personalizzati è un sistema
che sfrutta le potenzialità offerte dalla tecnologia dell'editoria
elettronica con notevoli vantaggi in termini di rapidità nella creazione
dei testi e dei materiali di lavoro, e nella diffusione dell'informazione.
Forma di COOPERAZIONE tra UNIVERSITA'
con integrazione di risorse
tecniche e di competenze biblioteconomiche
PROGETTO JSTOR
Progetto JSTOR (Journal Storage)
<http://index.umdl.umich.edu/>
JSTOR è un Progetto non a scopo di lucro creato dalla Andrew
W. Mellon Foundation per permettere
alla comunità scientifica di accedere ad un database elettronico
di fascicoli di periodici elettronici pre-1990,
di dieci periodici scientifici, come numero inizale, nel campo economico
e storico.
Il progetto comprendeva il recupero retrospettivo di tutti gli articoli
dalla nascita del periodico fino al 1990,
avendo acquisito i diritti di copyright direttamente dagli editori
per le riviste scelte come set da immettere nel
database a full-text. Essendo nato nel 1995 la data del 1990 si
riferiva ai cinque anni precedenti il corrente, ma l'accordo con gli editori
prevede la possibilità di immissione in aggiornamento di anno in
anno, dei fascicoli fino al time limit dei cinque anni precedenti l'anno
in corso.
JSTOR è un Progetto autofinanziato a livello economico, dopo
un primo finanziamento iniziale della Fondazione.
I periodici completi e disponibili on-line a full-text sono ad oggi
(febbraio 1999) 69 su una lista di 110 (entro il 2000), suddivisi
in 15 campi disciplinari. JSTOR ha sottoscritto un accordo con la OCLC
per l'accesso ai titoli correnti, in cambio offre a OCLC il suo pregresso.
JSTOR è un Progetto unico nella sua peculiarità in
quanto si propone di conservare un numero di periodici in formato diverso
da quello tradizionale cartaceo, su supporto digitale, creando un archivio
alternativo alla "biblioteca di conservazione tradizionale". Parte da un
concetto quindi di "conservazioine della memoria" sfruttando la tecnologia
offerta dall'editoria elettronica, proponendosi però anche come
"diffusore dell'informazione" per quanti aderiscono all'iniziativa: attualmente
le biblioteche compartecipanti sono 750.
Il metodo scelto per la conservazione digitale è quello dell'immagine
scandita dei periodici a testo pieno, riproponendo copie fedeli degli originali
a stampa, inclusi articoli, recensioni e anche la pubblicità del
tempo.
Il Sistema di immagazzinamento consiste infatti in una mappatura
delle immagine a 600 dpi che permette di "vedere" le pagine come esattamente
appaiono nella copia a stampa.
Inoltre, è stato creato anche un database parallello dei
full-text in testo ASCII attraverso un software OCR (optical character
recognition) che permette ricerche sui tull-text utilizzando un motore
di ricerca sviluppato dall'Università di Michigan chiamato FTL.
Applicazioni per la stampa dei documenti per macchine Macintosh,
Windows e Unix sono state sviluppare al fine di
permettere agli utenti autorizzati la stampa completa dell'immagine
a 600 dpi in un formato Postscript Level II.
Vi sono due tipi di modalita' di adesione al progetto: Pagamento
di una tassa on-time per l'accesso permanente, che serve per la
costruzione dell'infrastruttura di tutto il progetto; oppure tassa annuale
di accesso per i costi del
mantenimento dell'archivio, ma si tratta di modalità ancora
in via di definizione.
Forma di COOPERAZIONE tra EDITORI
E BIBLIOTECARI
con integrazione di risorse
tecniche e di competenze
PROGETTO TULIP
Il lavoro svolto dai bibliotecari di digitalizzazione
di un numero definito di periodici della Elsevier,
ha permesso di acquisire il diritto di accesso
ai periodici trattati in digitale.
La casa editrice ha messo a disposizione le
riviste.
I titoli dei periodici scelti in base alle
necessità di utenza
delle dieci università partecipanti
al progetto
sono stati quindi trasferiti dal formato cartaceo
a quello digitale,
recuperando anche le annate pregresse.
Peogetto
TULIP
<http://www.elsevier.nl:80/homepage/about/resproj/trmenu.htm>
Il progetto TULIP (The University LIcensing Project) dell'Università
del Michigan è un progetto di ricerca cooperativo nato nel 1991
con lo scopo di testare la distribuzione via rete e l'uso di materiale
periodico scientifico.
Il Progetto ha coinvolto10 università statunitensi e un editore,
Elsevier.
Elsevier ha fornito le università di file elettronici relativi
a 64 periodici scientifici di cui è editore, nei campi "materials
science and engineering". I file sono stati convertiti in immagini "bit-mapped"
in modalità cover-to-cover (cioè tutta la rivista intera)
comprendente di indici, sommari, lettere editoriali, errata, ...
Ogni università ha creato la propria interfaccia di ricerca
per l'accesso al database full-text con proprio motore di ricerca, questo
al fine di ottenere differenti modalità distribuzione delle stesse
informazioni al fine di una comaprazione dei risultati per il test sull'utenza.
Dal Progetto TULIP è nato PEAK "Pricing
Electronic Access to Knowledge".
Il progetto cooperativo permette all'Università
del Michigan di creare e gestire un servizio host per tutti i 1110 journals
pubblicati dall'Elsevier. In via sperimentale PEAK offre accesso a istituzioni
e organizzazioni a prezzi differenziati dopo un attento studio condotto
da economisti dell'Università del Michigan al fine di applicare
modelli differenziati.
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