Università degli studi di Padova

FACOLTA’ DI SCIENZE MM.FF.NN.

 

Bollettino Notiziario

Anno Accademico 2002-2003

 

LAUREA DI PRIMO LIVELLO

IN MATEMATICA

 

LAUREA IN

MATEMATICA

 

DIPLOMA

IN MATEMATICA

 

LAUREA DI PRIMO LIVELLO

IN INFORMATICA

 

DIPLOMA IN

INFORMATICA

 

Ordinamento degli Studi

Programma dei corsi


 

PREMESSE GENERALI SUL NUOVO SISTEMA DI STUDI.

 

Dall’anno accademico (2001-2002) è entrato in vigore una riforma che ha cambiato profondamente la didattica nelle università italiane, è stato, infatti, introdotto un nuovo sistema di studio più articolato di quello precedente che si conforma con quello di molti paesi europei.

 

Lo studente ha necessità di conoscere i punti fondamentali di questa riforma per potersi orientare e trarre il massimo profitto dalla nuova offerta didattica proposta.

 

I Nuovi Titoli di Studio.

 

Il nuovo sistema d’istruzione universitaria è articolato su più livelli e prevede:

 

 un primo livello di durata triennale, ricco di contenuti professionalizzanti, a conclusione del quale si potrà già inserirsi nel mondo del lavoro. Il completamento di questo livello di studi fa ottenere la Laurea (o laurea di primo livello) e consente di ottenere un’adeguata padronanza di metodi e contenuti generali, nonché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali.

 

Un secondo livello di durata biennale, orientato a una più ampia e approfondita formazione, per affrontare ruoli professionali maggiormente specialistici. Il completamento di questo livello di studi fa ottenere la Laurea Specialistica (o laurea di secondo livello) e consente di ottenere preparazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.

 

Attraverso i Corsi di Laurea e di Laurea Specialistica, si ha la possibilità di realizzare percorsi e scelte meno vincolanti rispetto a quelli del sistema universitario tradizionale.

 

Infatti con la Laurea (1° livello) si può:

inserirsi nel mondo del lavoro;

accedere al secondo livello del Corso di Laurea Specialistica;

accedere ai Corsi di perfezionamento per conseguire un Master di 1° livello (1 anno).

 

Una volta conseguita la Laurea Specialistica (2° livello) si può:

inserirsi nel mondo del lavoro;

accedere ai Corsi di Dottorato di Ricerca (3 o 4 anni) ;

accedere ai Corsi per conseguire un Diploma di Specializzazione (3 anni);

accedere ai Corsi di perfezionamento per conseguire un Master di 2° livello (1 anno).

 

Oltre il " 3+2" la formazione continua. Ottenuta la Laurea o la Laurea Specialistica, continuando gli studi, si possono conseguire i seguenti titoli:

 

Diploma di Specializzazione, che consente di acquisire conoscenze e abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività professionali.

 

Dottorato di Ricerca, che consente di acquisire quelle conoscenze e competenze di carattere scientifico che sono richieste nell’ambito della carriera universitaria o in centri di ricerca avanzata.

 

Master di primo livello o di secondo livello, che consente di acquisire conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnico-operativo o di livello progettuale.

Pensati anche in funzione di un processo di formazione permanente, i Corsi di master possono essere frequentati anche per potenziare percorsi formativi interrotti, per valorizzare capacità professionali acquisite nel corso della propria esperienza lavorativa.

 

Accesso al Corso di Laurea di Primo Livello.

 

Fino ad ieri, per iscriversi all’Università si doveva aver conseguito un diploma di  scuola secondaria superiore o un altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.

A partire dall’anno accademico 2001-2002, in base al nuovo Regolamento, viene richiesta “un’adeguata preparazione iniziale, preventivamente determinata e, ove necessario, verificata anche a conclusione di apposite attività formative propedeutiche, svolte anche in collaborazione con le scuole”.

Di conseguenza, per l’ingresso ai corsi di laurea di primo livello ad accesso libero, vengono accertate la preparazione e le caratteristiche dello studente attraverso verifiche che consistono nella combinazione di diverse modalità di rilevazione delle conoscenze, attitudini, capacità e competenze.

Se l’esito non sarà positivo, non verrà impedita l’iscrizione al Corso di Laurea: si dovrà però colmare le lacune che sono state accertate. Verranno pertanto indicati specifici debiti formativi, che dovranno essere soddisfatti entro il primo anno.

 

L’Università di Padova, a questo proposito, mette a disposizione le seguenti attività formative propedeutiche:

 

corsi intensivi: corsi specifici per ogni singolo raggruppamento disciplinare, da frequentare a settembre o, al più tardi, nel corso del primo semestre dell’anno accademico 2001-2002, al termine dei quali una verifica finale accerterà il tuo grado di preparazione;

 

forme di tutorato: durante la frequenza di un corso intensivo, avrai la possibilità di far riferimento a un docente tutore, che ti aiuterà a risolvere eventuali problemi o difficoltà.

 

I Crediti Formativi.

 

La nuova unità di misura del sapere. C’è un nuovo termine che è bene conoscere dall' inizio del corso di studio: credito formativo. Si tratta di un’innovazione importante, introdotta per la prima volta nell’Università di Padova, che trova corrispondenza e conformità con il criterio valutativo già adottato in gran parte delle Università europee.

 

Così come sta accadendo per l’Euro, la valuta unica che sta per circolare nei principali paesi del vecchio continente, d’ora in poi la moneta spendibile da tutti gli studenti italiani sarà il “credito o CFU”: un’unità di misura che, oltre a valutare il lavoro di apprendimento svolto nell’ambito del corso di laurea, rende più facile il riconoscimento dei periodi di studio all’estero, permettendo così di acquisire un patrimonio di conoscenze fondamentali e necessarie per costruire una formazione e una professionalità adeguate ad un mercato del lavoro sempre più internazionale.

 

Come si calcolano i crediti?

Per conseguire la Laurea o la Laurea Specialistica, si dovrà aver “maturato” i crediti previsti, stabiliti dal nuovo Regolamento sulla base del seguente conteggio convenzionale: 1 credito corrisponde a 25 ore di lavoro di apprendimento.

 

 La quantità media di lavoro di apprendimento svolto da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari (8 ore al giorno, per 5 giorni alla settimana, per 45 ore lavorative) in un anno (1500 ore), è fissata in 60 crediti.

Il numero di crediti necessari al conseguimento del titolo di studi, dipende dalla durata degli stessi.

Ad esempio per un Corso di Laurea triennale: 3 (anni) x 60 (crediti) = 180 crediti.

 

Per conseguire la Laurea (3 anni) occorre aver acquisito 180 crediti.

Per conseguire la Laurea Specialistica (2 anni) occorre aver acquisito 300 crediti, compresi quelli già acquisiti nella laurea di 1° livello e riconosciuti validi per il relativo Corso di Laurea Specialistica.

Per conseguire il Dottorato di Ricerca occorrono almeno 180 crediti oltre a quelli necessari  per conseguire la Laurea Specialistica (almeno 480 CFU).

Per conseguire un Master servono almeno 60 crediti, oltre a quelli acquisiti per conseguire la Laurea o la Laurea Specialistica.

 

Come si guadagnano i crediti?

In base al nuovo Regolamento, le attività formative indispensabili per ogni classe di studio (vedi sotto) sono raggruppate in sei tipologie:

 

1. attività formative di base;

2. attività formative caratterizzanti;

3. attività formative affini o integrative;

4. attività formative a scelta dello studente;

5. attività formative per la prova finale e per la lingua straniera;

6. attività formative per le ulteriori competenze linguistiche, per le abilità informatiche e relazionali, per i tirocini, etc.

 

Per quanto riguarda le attività formative delle prime tre tipologie (di base, caratterizzanti, affini o integrative), si tratta di insegnamenti di un determinato Corso di studio, che permettono di acquisire dei crediti formativi in base al valore che ad essi viene assegnato.

Nel conteggio dei crediti attribuiti a ciascun insegnamento, vengono calcolati anche quelli relativi al tuo impegno personale, ossia al tempo che dedicherai allo studio di testi e materiale didattico necessari al superamento dell’esame.

 

Le Classi di Studio.

 

Una nuova suddivisione dei saperi. Le classi di studio istituite dal nuovo Regolamento rappresentano i raggruppamenti dei corsi di laurea che si svolgono nelle singole Facoltà.

Tutti i Corsi di Laurea e di Laurea Specialistica che gli Atenei istituiscono in una determinata classe condividono gli obiettivi formativi qualificanti e le attività formative ma, in virtù dell’autonomia didattica conferita ad ogni Ateneo, si differenziano tra loro per:

la denominazione;

gli obiettivi formativi specifici;

la scelta dettagliata delle attività formative e dei relativi crediti che ti vengono richieste per conseguire la laurea.

 

Le classi di studio, dunque, costituiscono una sorta di catalogazione dei saperi che sono o potranno essere insegnati nelle Università e, insieme ai crediti, sono il fondamento stesso dell’ampia flessibilità su cui è improntato il nuovo sistema. Una flessibilità dell’offerta formativa che permetterà all’Università di Padova di differenziarsi dagli altri Atenei per rispondere meglio e più prontamente alle mutevoli esigenze che provengono dalla cultura e dalla ricerca scientifica, dal mondo del lavoro e dalla tua stessa domanda di formazione.

 

Le classi di studio delle Lauree di primo livello sono 42.

Le classi di studio delle Lauree Specialistiche di secondo livello sono 104.

 

La loro numerazione e denominazione è riportata nelle tabelle che troverai nel sito Internet del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST). Cliccando le voci “Obiettivi formativi” e “Attività formative”, attiverai il link con i rispettivi contenuti.

 

Tieni presente che alla voce “Attività formative” di ogni classe troverai la seguente suddivisione:

 

attività formative di base;

attività formative caratterizzanti;

attività formative affini o integrative;

attività formative a scelta dello studente;

attività formative per la prova finale e per la lingua straniera;

attività formative per le ulteriori competenze linguistiche, per le abilità informatiche e relazionali, per i tirocini, etc.

 

 

 

CORSO DI LAUREA DI PRIMO LIVELLO IN MATEMATICA

 

 

INTRODUZIONE

 

 

Il Matematico è uno specialista le cui funzioni si differenziano secondo il suo campo di impiego, ma la cui formazione è in ogni caso caratterizzata da ordine e rigore di pensiero.

 

  Chi intende dedicarsi all'insegnamento nei vari ordini scolastici preuniversitari troverà nel corso di laurea in Matematica un curriculum capace di offrirgli quelle conoscenze, metodi e strumenti, necessari per insegnare con competenza sia seguendo i programmi di matematica in vigore, sperimentali e tradizionali, sia seguendo i programmi che si stanno ipotizzando per il futuro.

Chi invece intende dedicarsi alle applicazioni nel mondo del lavoro, troverà nel corso di Matematica la possibilità di prepararsi adeguatamente per elaborare modelli e metodi risolutivi analitici e numerici per problemi dell'industria, dei servizi e dei mercati finanziari. Esempi di tali problemi sono la gestione ottimale delle scorte, l'organizzazione del lavoro, l'analisi di mercato, le strategie per l'investimento ottimale e per il controllo del rischio nelle operazioni finanziarie. Queste applicazioni sono spesso legate allo sviluppo di un software appropriato e, comunque, consistono anche nella gestione di sistemi informativi per applicazioni sia locali che distribuite su rete.

 

  È poi importante aggiungere, cosa forse non nota a tutti che in Matematica non tutto è conosciuto, e che esiste un'attiva ricerca negli innumerevoli settori della Matematica pura ed applicata, che sono sostegno indispensabile per lo sviluppo delle altre scienze e per lo sviluppo tecnologico.

 

Chi si dedica alla ricerca pura ed applicata troverà nella Matematica una palestra ove poter scatenare le proprie capacità di intuizione, di gusto estetico e di inventiva al fine di risolvere i problemi che gli verranno posti e che egli diventerà capace di formulare.

La ricerca matematica in Italia è presente soprattutto nelle Università, che comunque offrono ai meritevoli un adeguato impiego. Per chi intende dedicarsi alla ricerca in Matematica, la laurea triennale in Matematica costituisce il primo passo, cui seguirà quello della laurea specialistica e del dottorato di ricerca in Matematica o in Matematica Computazionale.

 

I laureati dell'Università di Padova trovano occupazione nell'insegnamento, nell'industria, nel commercio, nella pubblica amministrazione, nell'Università. Nelle province del Nord-Est, ed in particolare nella provincia di Padova, la quasi totalità dei laureati in Matematica è assorbita in tempi ragionevoli dal mercato del lavoro.

 

CORSO DI LAUREA IN

MATEMATICA

 

REGOLAMENTO DIDATTICO

 

PARTE I

ATTIVITA’ DIDATTICA

 

Titolo I

Ordinamento didattico

 

 

Art. 1 - Finalità

1.                  Il Corso di Laurea in Matematica afferisce alla Classe 32 "Scienze Matematiche" di cui al D.M. 4 agosto 2000.

2.                  Il Corso di Laurea in Matematica si svolge nella Facoltà di Scienze MM.FF.NN. L’organismo didattico competente è il Consiglio dei Corsi di Studio in Matematica, di seguito indicato con CCS.

3.                  L'ordinamento didattico, con gli obbiettivi formativi e il quadro generale delle attività formative è riportato nell'Allegato 1, che forma parte integrante del presente Regolamento.

4.                  Il presente Regolamento, in armonia con il Regolamento Didattico di Ateneo (RDA) ed il Regolamento di Facoltà (RdF), disciplina le norme per l'organizzazione didattica e per lo svolgimento delle attività formative del Corso di Studio per quanto non definito dai predetti Regolamenti.

 

Art. 2 - Ammissione

1.                  Gli studenti che intendono iscriversi al Corso di Laurea in Matematica devono essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.

2.                  Eventuali requisiti culturali richiesti per l’immatricolazione possono venire stabiliti anno per anno dalla Facoltà di Scienze MM.FF.NN., assieme  alle modalità per la loro verifica.

3.                  Gli eventuali obblighi formativi aggiuntivi relativi ai requisiti culturali richiesti per l’immatricolazione si intendono soddisfatti con il superamento dell’esame di Matematica di Base.

 

Art. 3 - Organizzazione didattica

1          Il Corso di Laurea in Matematica è organizzato in cinque curricula, descritti in dettaglio nell’Allegato 2 che forma parte integrante del presente Regolamento.

2          Le attività formative previste per il Corso di Laurea in Matematica, l'elenco degli Insegnamenti e la loro organizzazione in Moduli, nonché i relativi obiettivi formativi specifici, i Crediti Formativi Universitari (CFU) assegnati a ciascuna attività formativa, le eventuali propedeuticità sono definite nell'Allegato 3 che forma parte integrante del presente Regolamento.

3                     Le tipologie delle attività formative, per quanto non contenuto nel predetto Allegato 3, compresa l’eventuale didattica a distanza, i programmi degli Insegnamenti ed i programmi delle altre attività formative, di cui alla tipologia f) dell’art. 10 del D.M. n. 509 del 03.11.99, nonché i periodi delle sessioni di esami, sono definiti annualmente dal CCS con l’inserimento nel Manifesto degli studi e/o nel Bollettino.

 

Art. 4 - Accertamenti

1.                  Per ciascuna attività formativa indicata nell'Allegato 3, è previsto un accertamento conclusivo alla fine del periodo in cui si è svolto il corso. Nel caso tale accertamento non venisse superato, esso potrà essere ripetuto nelle Sessioni di recupero dell’Anno Accademico in corso. Alcune attività coordinate (ad esempio insegnamento e laboratorio) possono prevedere un unico accertamento comune.

2.                  Con il superamento dell’accertamento conclusivo lo studente consegue i Crediti attribuiti all’attività didattica in oggetto, purché, come specificato nell’art. 9, le relative propedeuticità siano soddisfatte.

3.                  Gli accertamenti finali possono consistere in: esame orale, compito scritto, relazione scritta o orale sull'attività svolta, test con domande a risposta libera o a scelta multipla, prova pratica di laboratorio o al computer. Le modalità dell'accertamento finale e la possibilità di effettuare accertamenti parziali in itinere, totalmente o parzialmente alternativi all'accertamento finale, sono indicati annualmente dal Docente responsabile dell'attività formativa e approvati dal CCS prima dell'inizio dell'attività didattica in oggetto.

4.                  Ai sensi del Comma 6 dell'art. 5 del D.M. n. 509 del 03.11.99, i Crediti acquisiti hanno validità per un periodo massimo di 10 anni dalla data dell'accertamento. Dopo tale termine il CCS dovrà verificare l'eventuale obsolescenza dei contenuti conoscitivi e la conferma, anche solo parziale, dei crediti acquisiti.

5.                  Per l’accertamento della conoscenza obbligatoria della lingua straniera, gli studenti dovranno sostenere una prova di verifica della conoscenza della lingua inglese, al cui superamento acquisiranno i 3 CFU previsti dall’Ordinamento Didattico. Il CCS potrà riconoscere l’acquisizione dei predetti CFU anche senza l’effettuazione della prova di verifica agli studenti in possesso di adeguata certificazione della conoscenza della lingua inglese, anche in conformità agli indirizzi di Ateneo.

 

Art. 5 - Prova finale

1.                  La prova finale prevede la preparazione, sotto la guida di un relatore, di una relazione scritta, che può consistere nella trattazione di un argomento teorico, o nella risoluzione di un problema specifico, o nella descrizione di un progetto di lavoro, o di un’esperienza fatta in un’azienda, in un laboratorio, in una scuola ecc. La relazione potrà essere redatta anche in lingua inglese.

2.                  La discussione della predetta relazione avverrà con una Commissione d'esame nominata dal Preside e composta da cinque Docenti di cui uno sarà il Relatore referente e gli altri quattro saranno indicati dalla Commissione per gli esami di laurea.

3.                  La Commissione d'esame di cui al Comma precedente procederà secondo un Regolamento per l’esame di Laurea approvato dal CCS, su proposta della Commissione per gli esami di laurea, che stabilirà in particolare il punteggio massimo per la prova finale.

 

Art. 6 - Conseguimento della laurea

1.                  Per il conseguimento della laurea lo studente dovrà avere acquisito almeno 180 CFU riconosciuti dal CCS; il riconoscimento è automatico per tutte le attività formative previste dal presente Regolamento e/o dal manifesto degli studi. Inoltre dovrà aver superato con esito positivo la discussione relativa alla prova finale di cui all'articolo precedente.

2.                  Gli studenti potranno acquisire al massimo 180 CFU in ogni anno accademico.

3.                  Nel caso di riconoscimento di carriera pregressa lo studente potrà conseguire la laurea nella prima sessione utile una volta conseguiti i 180 CFU richiesti.

4.                  Il voto finale di laurea è espresso in centodecimi ed è costituito dalla media pesata rispetto ai relativi CFU, espressa in centodecimi, dei voti degli esami superati, più il numero di centodecimi conseguito nella prova finale, secondo quanto stabilito dal Regolamento di cui al Comma 3 dell’articolo precedente.

 

Art. 7 – Prosecuzione degli studi

1.                  Il conseguimento della laurea in Matematica comporta il riconoscimento integrale dei 180 Crediti acquisiti in coerenza con l'Ordinamento didattico, ai fini della prosecuzione degli studi per il conseguimento delle eventuali Lauree Specialistiche della classe   45/S per le lauree specialistiche in Matematica presso questa Università.

2.                  Per la prosecuzione degli studi in altri Corsi di Studio, competerà al relativo Consiglio di Corso di Laurea stabilire quali crediti acquisiti saranno riconosciuti e gli eventuali debiti formativi.

 

Titolo II

Norme di funzionamento

 

Art. 8 - Obblighi di frequenza

1.                  Lo studente è tenuto ad iscriversi a ciascuna delle attività formative che intende frequentare durante l’anno accademico in corso, con le procedure informatiche disposte dall’Ateneo. Tale iscrizione dovrà avvenire entro il 10 ottobre di ogni anno. Il Presidente del CCS potrà autorizzare iscrizioni in ritardo su motivata richiesta da parte dello studente.

2.                  La frequenza alle attività didattiche è fortemente consigliata.

3.                  Per gli studenti lavoratori o, comunque, a tempo parziale, potranno essere concordate modalità e quantità di frequenza diverse, d'intesa con i Docenti responsabili dell'Insegnamento e approvate dalla Commissione Didattica e Tutorato del CCS.

 

Art. 9 – Propedeuticità e ammissione agli anni successivi

1.                  L’iscrizione ad un certo anno di corso comporta il diritto alla frequenza dei corsi e alla partecipazione agli esami di quell’anno. Uno studente può tuttavia, dietro approvazione del CCS, frequentare corsi e partecipare agli esami relativi a corsi di altri anni di studio.

2.                  Il contenuto di alcuni corsi, come specificato nell’Allegato 3, è propedeutico ad altri.

3.                  In caso di propedeuticità tra i corsi l’acquisizione dei crediti relativi ad un corso è subordinata all’acquisizione dei crediti relativi ai corsi che gli sono propedeutici.

4.                  Per essere ammesso al secondo anno lo studente dovrà aver acquisito almeno 26 CFU tra quelli previsti dall'ordinamento didattico per il primo anno.

5.                  Per essere ammesso al terzo anno lo studente dovrà avere acquisito almeno 74 CFU tra quelli previsti per il primo e il secondo anno di cui almeno 48 CFU tra quelli previsti dall'ordinamento didattico per il primo anno.

 

Art. 10 - Passaggio da altri Corsi di Studio

1.                  Gli studenti che chiedono il passaggio da un altro Corso di Studio, di questa o di altra Università, potranno ottenere il riconoscimento dei CFU già acquisiti purché coerenti con gli obiettivi formativi e con l'ordinamento didattico di questo Corso di Laurea.

2.                  Il riconoscimento dei CFU acquisiti avverrà, con deliberazione del CCS, sulla base dell'analisi dei contenuti degli Insegnamenti ai quali si riferiscono e della loro corrispondenza ai programmi degli Insegnamenti previsti dall'ordinamento didattico vigente. Pertanto i CFU relativi ai diversi Insegnamenti potranno essere riconosciuti anche solo parzialmente.

3.                  L'analisi delle corrispondenze di cui al Comma precedente è effettuata dalla Commissione Didattica e Tutorato che fornirà ogni possibile suggerimento per le eventuali integrazioni di debiti formativi e per facilitare il trasferimento con il massimo riconoscimento dei CFU già acquisiti, anche attraverso la presentazione di Piani di Studio liberi, nel rispetto del D.M. 4 agosto 2000.

 

Art. 11 - Piani di Studio

1.                  Lo studente che segue l'ordinamento didattico previsto dal presente regolamento è tenuto a presentare un Piano di Studio ad approvazione automatica, ai sensi dell’art. 15 del regolamento Studenti, entro la fine del secondo anno secondo le modalità dettagliate nell’Allegato 2. Le scelte relative alle attività formative della tipologia d) di cui al D.M. n. 509 del 03.11.99 sono effettuate autonomamente dallo studente previa comunicazione alla Commissione Didattica e Tutorato ai fini della determinazione dei crediti da attribuire a tali attività.

2.                  Lo studente che intenda seguire un percorso formativo diverso da quelli previsti dal presente Regolamento dovrà presentare il Piano di Studio individuale secondo la normativa vigente. Il Piano di Studio deve essere approvato dal CCS, previo esame da parte della Commissione Didattica e Tutorato, che potrà suggerire le opportune modifiche per rendere il percorso formativo più coerente con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea.

3.                  Lo studente che intenda utilizzare programmi di mobilità studentesca dovrà presentare un Piano di Studio con l’indicazione degli Insegnamenti che seguirà presso l’università ospitante. Tale Piano di Studi dovrà essere approvato preventivamente dal CCS, con le modalità di cui al comma precedente, il quale dovrà convalidare gli esami superati, con l’attribuzione dei relativi CFU e degli eventuali voti, dopo la conclusione del periodo di mobilità.

 

Art. 12 - Tutorato

1.                  Il CCS organizza l'attività di tutorato in ossequio al Regolamento di Ateneo per il Tutorato. Tale attività è coordinata dalla Commissione Didattica e Tutorato.

2.                  Tra le attività di tutorato va inserito anche l’obbligo di ciascun docente di dedicare per l’intero anno accademico, esclusi i periodi di vacanza e di ferie, almeno un’ora settimanale per il ricevimento degli studenti. L’orario di ricevimento viene pubblicato annualmente nel bollettino e/o nel sito web del Corso di Laurea.

3.                  Le modalità di attuazione dell'attività di tutorato sono deliberate dal CCS.

 

Art. 13 - Valutazione dell'attività didattica

1.                  Il CCS attua forme di valutazione dell'attività didattica al fine di evidenziare eventuali problemi e/o inadeguatezze che rendano difficile o compromettano l'efficienza e l'efficacia della stessa e poterne individuare i possibili rimedi.

2.                  Per tale valutazione  il CCS si avvale delle eventuali iniziative di Facoltà e/o di Ateneo.

 

Art. 14 - Valutazione del carico didattico

1.         Il CCS attua iniziative per la valutazione e il monitoraggio del carico di lavoro per gli studenti al fine di garantire una adeguata corrispondenza tra i CFU attribuiti alle diverse attività formative ed il relativo carico di lavoro effettivo.

 

PARTE II

DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

 

Titolo I

Norme finali

 

Art. 15 - Modifiche al Regolamento

1.         Le modifiche al presente Regolamento potranno essere proposte dal Presidente del CCS o da almeno un terzo dei Consiglieri e dovranno essere approvate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti il CCS.

3.                  Con l’entrata in vigore di eventuali modifiche al Regolamento Didattico di Ateneo o al Regolamento di Facoltà o di nuove disposizioni in materia si procederà in ogni caso alla verifica e alla integrazione del presente Regolamento.

 

CORSO DI LAUREA DI PRIMO LIVELLO IN

MATEMATICA

 

FACOLTA' DI SCIENZE MM.FF.NN.

 

REGOLAMENTO DIDATTICO

 

ALLEGATO 1

ORDINAMENTO DIDATTICO

 

 

1.    Denominazione del corso di studio:

 

CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA.

 

 

 

 

2.    Classe di appartenenza:

CLASSE 32

 

SCIENZE MATEMATICHE

 

 

 

3.    Obiettivi formativi

Il corso di studi è finalizzato alla preparazione di laureati che

-          possiedano adeguate conoscenze di base dell’area matematica

-          possiedano competenze computazionali e informatiche

-          siano familiari con il metodo scientifico e siano in grado di comprendere e utilizzare descrizioni e modelli matematici di situazioni concrete di interesse scientifico ed economico

-          siano in grado di svolgere compiti tecnici o professionali definiti, ad esempio come supporto modellistico-matematico e computazionale o nel campo dell’apprendimento della matematica o della diffusione della cultura scientifica

-          siano in grado di utilizzare la lingua inglese nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali

-          possiedano adeguati strumenti e competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione

-          siano capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

 

Si prevede che i laureati proseguiranno negli studi con un corso di laurea specialistico o svolgeranno attività professionale nel campo della didattica, della diffusione della cultura scientifica, nonché del supporto modellistico-matematico e computazionale ad attività dell’industria, della finanza e dei servizi, e nella pubblica amministrazione.

 


 

4.     Quadro generale delle attività formative

Le attività formative prevedono lezioni d'aula, esercitazioni d'aula e di laboratorio. Esse riguardano le seguenti tipologie di attività formative:

a)       di base: per le quali sono previsti insegnamenti nell'ambito della matematica, della fisica e dell’informatica;

b)       caratterizzanti: per le quali, a seconda del curriculum scelto, sono previsti insegnamenti nell'ambito della formazione algebrico-geometrica, della formazione analitica, della formazione modellistico-applicativa e della formazione logico-fondazionale;

c)       affini o integrative: per le quali, a seconda del curriculum scelto, sono previsti insegnamenti nell'ambito dei settori scientifico disciplinari FIS da /01 a /08, MAT/01,/04, INF/01, M-FIL da /01 a /08, M-PED da /01 a /04, M-STO /05, /08 oltre a tutti i settori delle aree 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08, 09, 13;

d)       a scelta dello studente;

e)       per la conoscenza della lingua straniera e per la prova finale;

f)        altre attività: per le quali sono previste altre attività nell'ambito dell'informatica.

 

 

5.     Prova finale per il conseguimento del titolo

La prova finale prevede la preparazione, sotto la guida di un relatore, e la discussione, di fronte a un’apposita commissione, di una relazione scritta, che può consistere nella trattazione di un argomento teorico, o nella risoluzione di un problema specifico, o nella descrizione di un progetto di lavoro, o di un’esperienza fatta in un’azienda, in un laboratorio, in una scuola ecc. La relazione potrà essere redatta anche in lingua inglese.

 

 

 

CORSO DI LAUREA IN

MATEMATICA

 

FACOLTA' DI SCIENZE MM.FF.NN.

 

REGOLAMENTO DIDATTICO

 

ALLEGATO 2

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

 

 

Calendario

-          Ogni anno accademico è diviso in tre trimestri. In ogni trimestre le lezioni si svolgono in  9 settimane consecutive. Tra due trimestri le lezioni tacciono per almeno 3 settimane destinate allo studio e alle prove di accertamento e di esame.

-          Sono previsti due appelli di esami di ricupero, uno estivo, in giugno-luglio, e uno autunnale in settembre.

 

Tipologia delle lezioni e degli accertamenti

1.                  Ogni corso risulta pesato in crediti. Un credito equivale a circa 25 ore di lavoro, delle quali, di norma, 8 ore sono di lezione oppure 16 di laboratorio, le rimanenti di studio personale.

2.                  E` previsto che lo studente in ogni trimestre segua tre corsi in parallelo e sostenga altrettante prove di accertamento alla sospensione delle lezioni.

 

Ordinamento dei corsi

1.                  I primi due anni (corrispondenti a 117 crediti complessivi) sono identici per tutti gli studenti della laurea in matematica. Nel terzo anno si distinguono cinque curricula, che meglio caratterizzano la professionalità che si desidera conseguire. I curriccula sono denominati: Aziendale-economico, Didattico, Informatico, Matematica Pura, Modelli Matematici per le Applicazioni.

2.                  La scelta del curriculum deve avvenire entro il secondo anno di corso con la modalità seguenti. Lo studente sottopone al CCL una domanda di ammissione al terzo anno che contiene: la descrizione e gli esiti degli studi già svolti, la denominazione del curriculum scelto e un piano di studi che descriva completamente l’utilizzazione dei 63 crediti relativi al terzo anno.

3.                  L’iscrizione al terzo anno è subordinata all’approvazione di tale piano di studi da parte del CCL, fermo restando che non si potrà entrare nel merito delle scelte libere previste dalla legge se non per concordare i relativi crediti.

4.                  Il curriculum sarà menzionato, se consentito dalla normativa vigente e su richiesta dello studente, sul diploma di laurea.

 

PRIMO ANNO - Primo trimestre

                                                                                    Crediti                          

Matematica di base                                                     6  (a)                           

Informatica di base con lab.                                        3+2 lab.  (f)                    

Matem. 1 (Calcolo in una var.)                                          5  (a)

Inglese                                                                         3 (e)                

 

PRIMO ANNO - Secondo trimestre

                                    Crediti                                   

Matem. 1 (Calcolo in una var.)                              4  (a)

Matem. 2 (Alg.Lin.)                                                           8  (a)

Programmazione I                                                        5+3 lab. (a)                   

                                   

PRIMO ANNO – Terzo trimestre

                                                            Crediti  

Fisica I                                                                         7+1 lab. (a)

Matem. 3 (Geometria)                                           8  (b)

Modelli mat. per l’economia                                            5  (b)

 

Totale crediti 1º anno: 39 base (a) + 13 caratterizz. (b) + 3 lingua (e) + 5 altre (f) = 60 

 

SECONDO  ANNO - Primo trimestre

                                                            Crediti

Algebra                                                                         8 (b)

Matem. 4 (Calcolo in più var.)                                          7  (b)

Calcolo Numerico                                                          3+1 lab. (b)

 

SECONDO ANNO - Secondo trimestre

                                                                                     Crediti              

Fisica II                                                                        7+1 lab.  (c)                   

Analisi Matematica                                                       6  (b)

Probabilità e Statistica                                                          6 (b)

 

SECONDO ANNO – Terzo trimestre

                                                            Crediti

Geometria                                                                     6  (b)

Fisica Matematica                                                       8  (b)

Lab. Computazionale                                                            4 lab.  (f)

 

Totale crediti 2º anno:  45 caratterizz.(b) + 8 affini (c) + 4(f) = 57

 

Totale crediti dopo due anni: 39 (a) + 58 (b) + 8 affini (c) + 3 lingua (e) + 9 (f ) = 117

 

TERZO ANNO

 

Totale crediti terzo anno: 63 (di cui 7 (e) per la prova finale).

 

 

3º ANNO.  Corsi obbligatori nei singoli indirizzi 

 

1. Indirizzo didattico:

 

L’indirizzo è finalizzato alla preparazione di laureati con adeguate conoscenze di base nell’area matematica, informatica e fisica e specifiche conoscenze logico-fondazionali, che li rendano capaci di svolgere compiti professionali definiti nel campo dell’apprendimento della matematica o della diffusione della cultura scientifica.

 

{1.1} Matematica classica modulo A                                 6 (b)    

{1.2} Matematica classica modulo B                                 5 (b)

{1.3} Logica matematica                                           5 (b)    

{1.4} Corso integrato                                                           2+2 (f)  

{1.5} Corso integrato                                                           2+2 (f)  

 

Totale crediti obbligatori 24. Restano 32 crediti di cui:

12 (f) da scegliersi all’interno di un’offerta del CCL

10 (c) da scegliersi tra corsi del settore informatico e/o altre materie affini e integrative come da tabella ministeriale

10 (d) a scelta dello studente

 

2. Indirizzo aziendale-economico:

 

L’indirizzo è finalizzato alla preparazione di laureati con adeguate conoscenze di base nell’area matematica e informatica e specifiche competenze che li rendano capaci di comprendere e utilizzare metodi e modelli matematico-statistici in situazioni concrete di interesse economico e finanziario.

 

{2.1} Calcolo delle Probabilità                                     6 (b)

{2.2} Statistica Matematica                                           6 (b)

{2.3} Finanza Matematica                                           6 (b)

 

Due a scelta fra:

{2.4} Ricerca Operativa                                              6 + 2 lab. (b)

{2.5} Programmazione Matematica                            6 (b) 

{2.6} Matematica per l'economia                                6 + 2 lab. (b)

 

Totale crediti obbligatori 32. Restano 24 crediti di cui:

10 (c) da scegliersi tra corsi dell’ambito logico-fondazionale, del settore informatico e/o altre materie affini e integrative come da tabella ministeriale

14 (d) a scelta dello studente

 

3. Indirizzo Informatico:

 

L’indirizzo è finalizzato alla preparazione di laureati con adeguate conoscenze di base nell’area matematica e fisica e specifiche conoscenze computazionali e informatiche che li mettano in grado di affrontare e risolvere problematiche teoriche e pratiche relative alla comunicazione e alla gestione dell’informazione.

 

{3.1} Algoritmi I                                                  5 + 1 lab. (c)

{3.2} Programmazione II                                           5 + 3 lab. (c)

{3.3} Matematica discreta                                                6 (f)

{3.4} Logica per l’informatica                              6 (b)

 

Totale crediti obbligatori 26. Restano 30 crediti di cui:

11 (f) di argomento matematico e 7 (f) di argomento informatico da scegliersi all’interno di un’offerta del CCL

12 (d) a scelta dello studente

 

4. Indirizzo di Matematica pura:

 

L’indirizzo è finalizzato alla preparazione di laureati con adeguate conoscenze di base nell’area informatica e fisica e conoscenze generali in tutti i settori della matematica pura che gli renderanno possibile specializzarsi in un qualunque ambito di ricerca.

 

 

{4.1} 6 crediti nel settore  Algebra                         6 (b)

{4.2} 6 crediti nel settore Analisi Matematica            6 (b)

{4.3} 6 crediti nel settore Geometria                                 6 (b)

{4.4} 6 crediti nel settore Fisica Matematica                   6 (b)

 

Totale crediti obbligatori 24. Restano 32 crediti di cui:

10 (f) da scegliersi all’interno di un’offerta del CCL,

10 (c) da scegliersi tra corsi dell’ambito logico-fondazionale, del settore informatico e/o altre materie affini e integrative come da tabella ministeriale

12 (d) a scelta dello studente

 

5. Indirizzo di Modelli matematici per le applicazioni:

 

L’indirizzo è finalizzato alla preparazione di laureati con adeguate conoscenze di base nell’area matematica, informatica e fisica e specifiche competenze nella comprensione, nell’elaborazione e nell’utilizzazione pratica di modelli matematici e metodi computazionali per le scienze applicate, l’industria e i servizi.

 

{5.1} Modelli fisico-matematici                                6 (b)

{5.2} Analisi Numerica                                              5 + 1 lab. (b)

 

Due corsi scelti fra i seguenti:

{5.3} Calcolo delle probabilità                                     6 (f)

{5.4} Equazioni differenziali                                            6 (f)

{5.5} Algebra lineare applicata                                    6 (f)

{5.6} Ottimizzazione                                                  6 (f)

{5.7} Corso del settore Analisi                           6 (f)

 

Totale crediti obbligatori 24. Restano 32 crediti di cui:

12 (f) da scegliersi all’interno di un’offerta del CCL

10 (c) da scegliersi tra corsi dell’ambito logico-fondazionale, del settore informatico e/o altre      materie affini e integrative come da tabella ministeriale

10 (d) a scelta dello studente

 

Prova di lingua

1.                  Nei 117 crediti previsti per i primi due anni sono compresi 3 crediti per la prova di lingua (di regola, l’ inglese). Essi si potranno ottenere, anche senza obbligo di seguire un apposito corso, superando un esame o facendosi riconoscere un titolo già acquisito (rilasciato dal Centro linguistico di Ateneo o da altra istituzione).

2.                  Il CCL stabilisce i criteri per l’ esame e il riconoscimento dei titoli: in linea di massima, lo studente dovrà essere in grado di leggere e tradurre a prima vista argomenti di carattere matematico scritti in inglese (o francese, o tedesco).

 

Attivazione del nuovo corso di laurea triennale

1.                  Il primo anno del corso di laurea triennale è stato attivato nell’anno accademico 2001/2002, mentre l’attivazione del secondo anno è prevista nell’anno accademico 2002/2003 unitamente al terzo anno, in modo che gli studenti che hanno iniziato nell’anno accademico 2000/2001 o precedenti e opteranno per la laurea triennale possano laurearsi a partire dalla sessione estiva del 2003.

 

Creditizzazione degli esami della laurea quadriennale nella laurea triennale

1.                  A meno di casi particolare valutati dal CCL tramite la Commissione Didattica, gli esami della laurea quadriennale verranno creditizzati col seguente criterio: ogni corso del primo biennio viene valutato in 8 crediti per ogni modulo A e in 9 crediti per ogni modulo B, ogni corso del secondo biennio viene valutato in 6.5 crediti per ogni modulo. Per una descrizione analitica della creditizzazioni dei vari corsi si veda la relativa tabella nell’allegato 4.

2.                  Ferma restando la creditizzazione precedente, il CCL, tramite la Commissione Didattica, esaminerà ed approverà, caso per caso, le modalità di passaggio dal corso quadriennale a quello triennale..

3.                  I primi due anni della laurea triennale ne costituiscono il riferimento culturale “irrinunciabile”. Quindi chi opta per la laurea triennale si vedrà riconosciuti un certo numero di crediti, ma potrà comunque avere dei debiti formativi che andranno colmati. Per quanto riguarda il terzo anno, sono presenti 5 curricula che a loro volta pongono dei vincoli culturali che dovranno essere rispettati.

4.                  Un’eventuale eccedenza di crediti rispetto ai 180 previsti per la laurea triennale potrà essere utilizzata, previa valutazione da parte della Commissione Didattica, nelle eventuali lauree specialistiche o in altri percorsi didattici di livello superiore.

 

 

PROGRAMMA DEI CORSI 

(Attivati)

 

 

 

ALGORITMI 1

 

Programma del corso:

 

(mutuato da Algoritmi e strutture dati 1): (Titolare: Prof. L.Colussi - Dip. Mat.)

La nozione di complessità di un algoritmo. Algoritmi di ordinamento e ricerca. Complessità massima e media. Limiti inferiori. Tavole hash. Alberi di ricerca e alberi rosso-neri. Programmazione dinamica. Algoritmi greedy.

 

Testo consigliato:

T.H.Cormen, C.E. Leiserson, R.L.Rivest, C. Stein. Introduction to Algorithms. o corrispondente versione in italiano.

 

 

ALGORITMI 2

 

(mutuato da Algoritmi e strutture dati 2): (Titolare: Prof. L. Colussi - Dip. Mat.)

Complessità ammortizzata. Strutture dati per insiemi dinamici: B-alberi, heap binomiali e di Fibonacci. Strutture dati per insiemi disgiunti. Algoritmi su grafi: ricerca in larghezza e in profondità, ordinamento topologico, componenti fortemente connesse, albero di connessione minimo, cammini minimi, reti di flusso.

 

Testo consigliato:

T.H.Cormen, C.E. Leiserson, R.L.Rivest, C. Stein. Introduction to Algorithms. o corrispondente versione in italiano.

 

 

ALGEBRA

(Titolare: Prof. F. Napolitani - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Richiamo delle definizioni di gruppo, anello, campo e primi esempi, in particolare matrici e permutazioni.

Gruppi: sottogruppi e classi laterali, periodo di un elemento, gruppi ciclici, isomorfismi, omomorfismi, sottogruppi normali e gruppo quoziente, teoremi di omomorfismo, azione di un gruppo su un insieme, prodotti diretti, gruppi abeliani finitamente generati.

Anelli (quasi sempre commutativi): sottoanelli, domini d'integrità e campi, omomorfismi, ideali e quozienti, caratteristica, anelli di matrici.

Campi e polinomi 1: anello dei polinomi in una indeterminata, elementi algebrici e trascendenti, estensioni semplici, polinomio minimo, zeri multipli, chiusura algebrica e teorema fondamentale dell'algebra (enunciati), campo di spezzamento, cenni sui campi finiti.

Campi e polinomi 2: campo dei quozienti di un dominio, fattorialità, interi di Gauss, fattorialità degli anelli di polinomi, polinomi in più indeterminate, estensioni di campi, formula del grado, chiusura algebrica relativa, cenni su costruzioni con riga e compasso e sulla risolubilità per radicali.

 

 

ANALISI MATEMATICA

(Titolare: Prof. G. De Marco - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Integrazione multipla (definizione alla Riemann) formula di riduzione, calcolo di integrali multipli. Area di una superficie ed integrali superficiali.

Flusso attraverso una superficie, teorema della divergenza, formula di Green, formula di Stokes.

Nozione di integrale di Lebesgue e teoremi relativi (convergenza monotòna, dominata, Fubini e Tonelli, tutto senza dimostrazioni; applicazione agli integrali dipendenti da parametro e funzioni gamma e beta).

Equazioni differenziali ordinarie: teoremi di esistenza ed unicità (solo enunciati, ed esempi di non unicità) locali e globali; integrali primi, metodi risolutivi, soluzioni massimali.

Convergenza uniforme, sup--norma, passaggio al limite sotto il segno di integrale e di derivata. Nozione di norma, di spazio di Banach.

 

 

ANALISI NUMERICA

(Titolare: Prof. M. Vianello - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Introduzione all’approssimazione di funzioni e applicazioni.

Introduzione ai metodi dell’algebra lineare e non lineare numerica, con applicazioni alla discretizzazione di modelli differenziali e integrali.

Utilizzo e sviluppo di software numerico in ambiente MATLAB.

 

Testi consigliati

V. Comincioli, Analisi numerica, McGraw-Hill, Milano, 1990.

A. Quarteroni, F. Saleri, Introduzione al Calcolo Scientifico (esercizi e problemi risolti con MATLAB), Springer, Milano, 2002.

 

 

CALCOLO NUMERICO

(Titolare: Prof. M. Vianello - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Rappresentazione dell’informazione numerica; calcolo con numeri approssimati, stabilità ed efficienza degli algoritmi numerici tramite esempi.

Soluzione numerica di equazioni non lineari.

Elementi di interpolazione e approssimazione di funzioni e dati, derivazione e integrazione numerica.

Elementi di algebra lineare numerica.

Introduzione al calcolo scientifico in ambiente MATLAB.

 

Testo consigliato

A. Quarteroni, F. Saleri, Introduzione al Calcolo Scientifico (esercizi e problemi risolti con MATLAB), Springer, Milano, 2002.

 

 

CORSO DI PARI OPPORTUNITA’

(Titolare: da definire.)

 

- 4 crediti. - Aperto alle studentesse e agli studenti di tutte le Facoltà. - Il corso prevede 30 ore di lezione in classe e 70 ore di lavoro individuale con tesina finale. - Date del primo corso : 4 ottobre 2002 - 29 novembre 2002. Il corso viene reiterato 3 volte, secondo il seguente calendario: 7 ottobre-25 novembre, 2 dicembre-10 febbraio; 6 dicembre-7 febbraio. - Responsabile scientifica: Alisa Del Re. - Gestione del progetto: Comitato Pari Opportunità. Nell'ambito dell'attività didattica 2002-2003, il Comitato Pari Opportunità organizza un corso, a partire dal mese di ottobre p.v., cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE). Nel corso verranno approfondite la conoscenza delle politiche e dei principi di pari opportunita' e le tematiche relative alla discriminazione di genere. La locandina e il modulo di adesione sono pubblicati sulla pagina web del Comitato Pari Opportunità http://www.unipd-org.iperv.it/pariopportunita (cliccare in home page sul bottone rosso CORSO FSE)

 

 

FISICA I

(Titolare: Prof. M. Pusterla - Dip. Fisica)

 

Programma del corso:

 

Parte I: Meccanica del punto materiale. Le unità di misura. La cinematica del punto. La dinamica del punto materiale. La conservazione dell’energia. La dinamica dei sistemi di punti.

 

Parte II: Meccanica dei continui deformabili. La fluidostatica. Elementi di idrodinamica.

Parte III: La termodinamica.

Termologia. La teoria cinetica dei gas. Il primo principio della termodinamica. Il secondo principio della termodinamica.

 

Con riferimento al testo adottato: G.Piratino, G.Pisent, Fisica generale e sperimentale, volume I, Piccin Editore, Padova. Il programma è contenuto nei seguenti capitoli:

Parte I: capitoli 1,2,3,4,7.

Parte II: capitoli 10,11.

Parte III: capitoli 13,14,15,16.

 

 

FISICA II

(Titolare: Prof. P. Pasti )

 

ELETTROMAGNETISMO
Preliminari matematici. Campi scalari e vettoriali; gradiente; divergenza; rotore.
Elettrostatica nel vuoto. Osservazioni elementari: cariche elettriche positive e negative, isolanti e conduttori.  Legge di Coulomb. Principio di sovrapposizione. Campo elettrico e potenziale elettrostatico. Flusso
del campo elettrico. Teorema di Gauss e divergenza del campo elettrico. Applicazioni del teorema di Gauss (guscio sferico, sfera e cilindro infinito con densità di carica uniforme, piano uniformemente carico).
Discontinuità del campo elettrostatico. Equazioni di Poisson e di Laplace. Condizioni di unicità della soluzione. Dipolo elettrico: campo di un dipolo, forze su un dipolo, energia di un dipolo. Approssimazione di dipolo per una distribuzione di cariche.
Conduttori in equilibrio. Campo elettrico e cariche in un conduttore in equilibrio. Conduttore cavo, schermo elettrostatico. Capacità elettrostatica. Condensatore. Condensatore piano, sferico, cilindrico.
Energia elettrostatica. Energia di un sistema di cariche puntiformi e di una distribuzione continua di cariche Energia di un condensatore carico. 
Localizzazione dell'energia del campo elettrico. Energia propria di cariche puntiformi.
Correnti elettriche. Intensità e densità di corrente. Corrente e velocità delle cariche. Conservazione locale della carica elettrica.
Legge di Ohm. Interpretazione microscopica della legge di Ohm. Cariche in un conduttore percorso da corrente stazionaria. Bilancio energetico nel passaggio di corrente: effetto Joule. Forza elettromotrice, generatori di f.e.m. . Scarica lenta di un condensatore. Reti lineari in regime stazionario. Leggi di Kirchhoff.
Fenomeni magnetici statici. Forza di Lorentz e campo magnetico.
Invarianza della carica elettrica. Esempi di moto di una particella carica in campi magnetici uniformi e non uniformi. L'effetto Hall.
Forze magnetiche sulla corrente elettrica.Galvanometro. Campo prodotto da correnti elettriche. Teorema di Ampère. Forze tra circuiti. Calcolo del campo magnetico di casi semplici (conduttore cilindrico,  solenoide infinito, spira elementare). Discontinuità del campo magnetico. Momento di dipolo magnetico. Forze su una spira. Principio di equivalenza.
Potenziale vettore
Induzione elettromagnetica. Leggi di Faraday e di Lenz. Campo elettrico indotto. Betatrone.. Bilancio energetico in casi semplici. Mutua induzione. Autoinduzione .
Energia magnetica. Energia di una corrente stazionaria. Energia in un insieme di correnti stazionarie. Energia di una spira elementare.
Localizzazione dell'energia del campo magnetico. 
La corrente di spostamento. Densità e flusso di energia del campo, vettore di Poynting. Equazioni di Maxwell.
Equazione delle onde . Analisi armonica di funzioni periodiche e di funzioni impulsive. Onde progressive.  Onde piane armoniche nello spazio: vettore numero d'onda. Soluzione delle equazioni di Maxwell nel vuoto; onde e.m.; relazione tra E, B, k. Intensità delle onde elettromagnetiche. Onde sferiche. Sorgenti di onde elettromagnetiche.
Polarizzazione delle onde elettromagnetiche: lineare, circolare, ellittica. Propagazione delle onde in mezzi dispersivi, velocità di gruppo.
 
OTTICA
Leggi della riflessione e della rifrazione della luce. Angolo limite. Interpretazione ondulatoria. Ampiezza riflessa e trasmessa. Assorbimento e indice di rifrazione complesso. Il principio di Huygens-Fresnel. Interferenza nel l’esperimento di Young. Condizioni di coerenza spaziale e temporale. Interferenza con luce non monocromatica. Diffrazione da una fenditura e da un foro circolare.
Polarizzazione della luce. Stati di polarizzazione. Luce non polarizzata. Polarizzazione per diffusione, riflessione, dicroismo.
Angolo di Brewster. Analizzatori. Determinazione dello stato di polarizzazione di un'onda. Rifrazione in mezzi non isotropi: birifrangenza.
 
Testi consigliati:
A. Bettini, "Elettromagnetismo", Decibel-Zanichelli.
A. Bettini, "Le onde e la luce", Decibel-Zanichelli.
R.P. Feynman, "Lezioni di Fisica", vol. I e II.

 

 

FISICA MATEMATICA

(Titolare:F. Cardin – Dip. Mat.)

 

Fondamenti di Meccanica Classica: Spazi, punti, massa, forze, vincoli.

Coordinate Lagrangiane.  Moti dinamicamente possibili per un sistema vincolato.

Equilibrio e quiete. Equazione di Weierstrass.

Moti rigidi. Velocita' angolare. Cinematica relativa.

Stabilita' alla Liapunov, funzioni di Liapunov.

Spazi tangenti alla superficie vincolare.

Lavoro. Vincoli lisci. Forze conservative.

Principio di D'Alembert.

Teorema di Lagrange-Dirichlet.

Matrice esponenziale. Soluzione generale dell'equazione lineare in Rn.

Primo metodo, o metodo spettrale, di Liapunov.

Forze interne ed esterne. Equazioni cardinali per un sistema particellare.

Corpo Rigido. Equazioni di Euler. Rotazioni  stazionarie attorno agli assi d'inerzia estremali.

Descrizione del moto secondo Poinsot.

Problema dei Due Corpi. Moti piani. Moti centrali. Coniche. Leggi di Kepler.

Equazioni di Newton. Sistemi della massa ridotta. Problema di Kepler e sua integrazione.

Equazioni di Lagrange e loro invarianza geometrica.

Equivalenza delle equazioni di Lagrange con il principio variazionale di Hamilton.

Cenno sulle simmetrie ed integrali primi Noetheriani per le equazioni di Lagrange.

 

 

GEOMETRIA

(Titolare: Prof. G. Gerotto - Dip. Mat.)

 

Topologia geometrica del piano.

Il teorema della curva di Jordan. Numero di avvolgimento. Grado. Campi di vettori piani e indice. Angolo di rotazione della tangente di una curva piana chiusa.

Topologia delle superficie.

Superficie topologiche. Triangolazioni. Orientabilità. Nastro di Möbius, toro, piano proiettivo reale, otre di Klein. Caratteristica di Eulero. Campi di vettori sulle superficie. Classificazione.

Metriche non euclidee.

La sfera. Carte. Proiezioni. Il gruppo delle isometrie della sfera. La misura invariante. Area di un triangolo sferico. La metrica intrinseca. Somma degli angoli di un triangolo sferico. Inversioni del cerchio e della sfera.

Il piano iperbolico. Modello di Poincaré. Semipiano superiore. Il gruppo delle isometrie. La misura invariante. Angoli. Area di un triangolo. Somma degli angoli di un triangolo.

Esempi di quozienti geometrici: del piano euclideo, della sfera e del piano iperbolico.

Elementi di geometria differenziale.

Curvatura delle curve piane. Curvatura e torsione delle curve  spaziali. Formule di Frenet.

Superficie.  L’applicazione di Gauss. La connessione canonica. Trasporto parallelo e geodetiche. La curvatura di Gauss. La geometria intrinseca. Superficie di curvatura costante.

Varietà differenziali. Carte. Vettori tangenti e campi di vettori.

Gruppi lineari. Esponenziale di una matrice. Sottogruppi ad un parametro e algebre di Lie.

Metriche riemanniane su una superficie. Lunghezza e distanza. Topologia indotta dalla metrica. Connessione canonica e curvatura. Superficie riemanniane di curvatura costante.

La curvatura totale di una superficie e la sua relazione con la topologia della superficie.

 

 

INFORMATICA DI BASE (mutuato dal corso di Informatica di base della Laurea in Informatica)

(Titolare: prof.ssa F. Rossi - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Il corso mira a preparare gli studenti ad utilizzare in modo cosciente i moderni sistemi informatici. In aula, si illustrerà l'architettura di un computer, la rappresentazione di interi, reali e caratteri in un computer, il linguaggio macchina e l'assembler, le funzioni di un sistema operativo, e le nozioni di base di reti di calcolatori e di Internet. In laboratorio, verranno utilizzati i sistemi Linux e Windows, gli applicativi più usati per text editing e fogli elettronici, l'uso della posta elettronica e dei browser.

 

Testo adottato: Dispensa del docente.

 

Propedeuticità: nessuna

 

 

LABORATORIO COMPUTAZIONALE

(Titolare: Prof. F. Fassò - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Programma: Lo scopo del  corso e` introdurre gli studenti all’uso di un programma di Calcolo Simbolico (Mathematica).  Il corso e` basato su un’introduzione al programma,  cosi` da mettere lo studente in grado di utilizzarlo, e  sull’apprendimento attraverso la risoluzione di concreti problemi, sia analitici che numerici, che provengono da diverse aree della matematica.

 

Testo: Stephan Kaufmann, A Crash Course in Mathematica (Birkhäuser , 1999)

 

 

MATEMATICA DI BASE

(Titolare: Prof. G. Gerotto - Dip. Mat.)

 

Insiemi: nomenclatura, appartenenza, inclusione, unione, intersezione, differenza, complementare; insiemi numerici N,Z,Q,R; richiami sulle operazioni, sulle nozioni di inverso e opposto; ordine, valore assoluto, regole di calcolo con le disuguaglianze. Ascisse su una retta; intervalli. Nozione di massimo e minimo per un sottoinsieme di R; maggioranti e minoranti. Buon ordinamento di N. Parte intera. Divisione euclidea. Prodotto cartesiano, e coordinate cartesiane; rette nel piano, intersezione, richiamo della regola di Cramer e determinanti. Disequazioni di primo e di secondo grado, sistemi di disequazioni (saper fare). Definizione di funzione, nozione di grafico, esempi. Immagine diretta e funzioni suriettive, immagine inversa e funzioni iniettive. Biiezioni e funzione inversa. Potenze ad esponente intero, funzioni monotone, radicali. Funzioni esponenziali, potenze ad esponente reale, logaritmi,  funzioni circolari e loro inverse locali. Composizione delle funzioni, inversa di una composizione. Relazioni di equivalenza; classi resto. Cardinalità, nozione di insieme finito e di insieme infinito. Insiemi numerabili e non numerabili. Principio di induzione. Numero delle funzioni tra insiemi finiti, numero delle funzioni iniettive, numero dei sottoinsiemi (e linguaggio delle disposizioni e combinazioni). Formula del binomio di Newton. Richiamo sui polinomi. Divisione di polinomi, teorema di Ruffini, algoritmo di Ruffini. Richiamo sulla divisibilità in Z, definizione di numero primo, di irriducibile, esistenza ed unicità della fattorizzazione. Massimo comun divisore ed algoritmo di Euclide (come esempio di algoritmo, sia fra polinomi che fra numeri). 

Estremo inferiore, estremo superiore e completezza ordinale dei reali; classi contigue. Menzione del fatto che l'esistenza di radici, esponenziali, logaritmi ecc. è tutta basata sulla completezza di R.

Introduzione delle coordinate tridimensionali e della nozione di vettore nello spazio ordinario; addizione tra vettori e moltiplicazione scalare per vettore; equazioni parametriche di rette, piani, segmenti. Nozione di convessità.

Introduzione ai numeri complessi; notazione algebrica e regole di calcolo; coniugato e modulo. Vettori piani ed addizione degli stessi con la regola del parallelogramma; moltiplicazione per scalari reali. Congruenze del piano, rotazioni ed interpretazione geometrica della moltiplicazione. Coordinate polari nel piano; notazione trigonometrica ed esponenziale dei numeri complessi, e formule di de Moivre, con esercizi. Teorema fondamentale dell'algebra (enunciato), polinomi a coefficienti reali e fattorizzazione.

 

 

MATEMATICA 1

(Titolare: Prof. T. Valent - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Intorni di punti nella retta reale, anche estesa. Nozione di limite di una funzione reale di una variabile reale. Limite di una successione. Limite superiore e limite inferiore. Sottosuccessioni e convergenza. Nozione di serie e di somma di una serie; criterio del confronto, convergenza assoluta. Intorni di punti nel piano. Serie a termini complessi; nozione di convergenza assoluta, criteri della radice e del rapporto. Serie di potenze: raggio di convergenza. Esponenziale complesso ed esponenziale reale; formule di Eulero. Cenni sulla nozione di struttura topologica. Continuità. Compattezza, massimi e minimi assoluti. Derivate di una funzione di una variabile. Nozione di massimo e di minimo locale e di convessità di una funzione reale; uso delle derivate per lo studio della variazione delle funzioni. Teoremi del valor medio e degli incrementi finiti, e regola di de l'Hopital. Cenni agli sviluppi asintotici, relazioni di confronto. Formula di Taylor. Integrale di Riemann; regole di integrazione e calcolo di integrali; integrali generalizzati.Criterio dell'integrale per la convergenza di una serie. Qualche semplice equazione differenziale.

 

 

MATEMATICA 2

(Titolare: Prof. V.Cristante - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Geometria lineare del piano e dello spazio:

Prodotto scalare, prodotto vettoriale e prodotto misto. Ortogonalità. Distanze. Area del triangolo. Volume del tetraedro.

Isometrie, affinità, omotetie e similitudini del piano. Trasformazioni di coordinate

Forme di secondo grado nel piano:

Coniche come luoghi di punti con opportune proprietà.

Riduzione a forma normale delle equazioni di secondo grado nel piano.

Elementi  di algebra lineare:

Algebra delle matrici. Sistemi lineari. Eliminazione di Gauss. Determinanti. La regola di Cramer.

Spazi vettoriali astratti. Sottospazi e sottospazi generati da vettori. Basi e dimensione. Somma diretta.

Applicazioni lineari. La formula della dimensione. Matrici associate. Rango Sistemi associati. Sistemi lineari e teorema di Rouché-Capelli.

Autovalori e autovettori. Polinomio caratteristico. Riduzione di una matrice  a forma triangolare.

Spazi euclidei:

Lo spazio vettoriale R^n. Prodotto scalare euclideo e distanza. Disuguaglianza di Cauchy-Schwartz. Sottospazi e varietà lineari. Parallelismo e ortogonalità. Orientamenti.

 

Testo di consigliato:

T.M. Apostol, Calcolo, Volume secondo, Geometria, Bollati Boringhieri.

 

 

MATEMATICA 3

(Titolare: Prof. V. Cristante - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Geometria proiettiva lineare.

Introduzione dei punti all'infinito. Spazio proiettivo. Coordinate omogenee di punto. Coordinate plückeriane. Varietà lineari e formula di Grassmann. Omografie. Proiezioni. Birapporto e trasformazioni di Möbius sulla retta.

Classificazione delle proiettività della retta e del piano.

Coniche e quadriche.

Curve e superficie algebriche. Intersezioni con una retta. Punti multipli. Forme bilineari e forme quadratiche. Teorema di Sylvester. I gruppi lineari.

Teoria proiettiva delle coniche e delle quadriche. Fasci di coniche. Quadriche  rigate. Cerchi sulle quadriche.

Teorema spettrale reale e quadriche euclidee.

La grassmanniana delle rette nello spazio.

Elementi di topologia.

Spazi metrici e topologici. Applicazioni continue. Spazi connessi e connessi per archi. Spazi compatti. Topologia indotta e topologia quoziente. Sfere e spazi proiettivi. Proiezione stereografica. Gruppo delle isometrie euclidee e sue componenti.

 

Testo di riferimento:

Appunti delle lezioni.

 

 

MATEMATICA 4

(Titolari: Prof. T. Valent - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Spazi IRn con la norma euclidea ed altre norme. Accenno alla tipologia e linguaggio della stessa. Spazi metrici. Continuità e limiti. Norme su uno spazio vettoriale; equivalenza delle norme in dimensione finita. Spazi compatti.

Derivate direzionali, differenziale, regole di differenziazione. Derivate successive; cenno alla formula di Taylor; massimi e minimi locali ed hessiano. Funzioni implicite, inversione locale, e diffeomorfismi. Cenni alle varietà differenziali e allo spazio tangente; massimi e minimi vincolati, moltiplicatori di Lagrange.

 

 

METODI MATEMATICI PER L’ ECONOMIA

(Titolari: Proff. P.Malesani e B.Viscolani – Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Elementi di microeconomia: preferenze e utilità, problema del consumatore, produzione – costo- ricavo, problema dell’impresa.

Il problema dei trasporti: modellizzazione, algoritmo risolutivo.

Il problema di assegnazione: modellizzazione, algoritmi risolutivi.

Tecniche di “Branch and Bound”: problemi di assegnazione, problema dello zaino, problema del commesso viaggiatore.

Elementi di matematica finanziaria: flussi di cassa deterministici, valutazione di progetti finanziari, rendite, costituzione di capitale, ammortamenti di un prestito.

 

Testo di riferimento:

P. Malesani - B. Viscolani, Metodi Matematici per l’economia (in preparazione)

 

Modalità di esame:

Un compitino scritto intermedio, alla fine compito scritto e colloquio orale.

 

 

PROBABILITA’ E STATISTICA

(Titolari: Prof. P. Dai Pra – Dip. Mat.)

 

Programma del corso.

 

Spazi di probabilità discreti. Applicazioni del calcolo combinatorio alla probabilità. Probabilità condizionata e indipendenza stocastica.

Variabili casuali discrete. Distribuzioni congiunte e marginali. Valor atteso, varianza, covarianza, momenti. Disuguaglianze. Indipendenza di variabili casuali. Valor medio condizionato. Funzione di ripartizione.

Spazi di probabilità generali (cenni). Variabili casuali assolutamente continue. Calcoli con densità; trasformazioni di variabili casuali.

Funzioni caratteristiche. Convergenza in Probabilità e in distribuzione per successioni di variabili casuali. La legge dei grandi numeri. Il Teorema del limite centrale.

 

PROGRAMMAZIONE 1 (Mutuato dal corso di  Programmazione 1 per il corso di Laurea in Infrormatica

(Titolare: prof. G.Filé - Dip. Mat.):

 

Contenuto del corso: Introduzione al Linguaggio C++. Strutture di controllo di base. Input-Output. Tipi di dati predefiniti: array,record, file, puntatori. Strutture dati: liste, alberi binari, pile. Esempi di programmazione strutturata: ordinamento su arrays e file. Introduzione alla nozione di classe. Il corso prevede un laboratorio in cui gli studenti dovranno realizzare due progetti di programmazione in C++.

 

Testi consigliati:

LIPPMAN S.B. e LAJOIE G. C++ CORSO DI PROGRAMMAZIONE.

ADDISON  WESLEY 2000, Terza ediz.

 

 

 

CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA

(attivato nell’a.a. 1997/98)

Questo ordinamento riguarda solo gli studenti immatricolati tra l’a.a. 1997/98 e l’a.a. 2000/01

 

Attenzione: durante l’anno accademico 2002/2003 rimarranno accesi solo i corsi del terzo anno e del quarto anno di questo corso di laurea. Tuttavia sarà ancora possibile effettuare delle prove d’esame per i corsi del primo e del secondo anno ormai disattivati. Per avere indicazioni a riguardo si cerchino tali corsi nell’elenco dei programmi.

 

 

STATUTO

 

Possono iscriversi al Corso di Laurea in Matematica:

 

a) i diplomati degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale, ivi compresi i licei linguistici riconosciuti per legge, e coloro che abbiano superato i corsi integrativi previsti dalla legge che ne autorizza la sperimentazione negli istituti professionali;

b) i diplomati degli istituti magistrali e dei licei linguistici che abbiano frequentato, con esito positivo, un corso annuale integrativo organizzato dai Provveditorati agli studi di ogni Provincia, sotto la responsabilità didattica e scientifica delle Università, secondo le disposizioni della Legge 910/1969, Art 17.

 

A partire dall’anno accademico 1997/98 è entrato in vigore il nuovo ordinamento didattico riformato per i corsi di Laurea in Matematica (Decreto Rettorale del 19.06.1997). L’attivazione del nuovo ordinamento avviene in progressione annuale a partire dal primo anno di corso. Contestualmente cessano i corrispondenti anni del corso di laurea del precedente ordinamento. Gli studenti immatricolatisi in anni accademici precedenti al 1997/98 possono completare gli studi seguendo il precedente ordinamento fino al 31.12.2000.

 

  1. Il corso di laurea in Matematica ha lo scopo di fornire strumenti metodologici e conoscenze della matematica pura ed applicata a livello scientifico.

 

  2. Sono titoli di ammissione quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge.

 

  3. La durata del corso di laurea è di quattro anni. Il corso di studi prevede quindici annualità di insegnamenti, anche divisibili in moduli semestrali. Un insegnamento annuale consiste di almeno 70 ore di lezioni ed un modulo semestrale di almeno 35 ore di lezioni. Le esercitazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento corrispondente.

 

  4. L’articolazione del corso di laurea, i piani di studi con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, i moduli didattici, le forme di tutorato, le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la propedeuticità degli insegnamenti, il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso altri corsi di laurea e di diploma, sono determinati dalle strutture didattiche.

 

  5. Tutti gli insegnamenti dovranno essere scelti all’interno dei settori scientifico-disciplinari indicati nel D.P.R. 12 aprile 1994.

 

  I piani di studio di tutti gli studenti dovranno prevedere: almeno l’equivalente di due moduli nell’area disciplinare dell’Algebra; almeno l’equivalente di cinque moduli nell’area disciplinare della Geometria; almeno l’equivalente di cinque moduli nell’area disciplinare dell’Analisi matematica; almeno l’equivalente di tre moduli nell’area disciplinare della Fisica matematica; almeno l’equivalente di quattro moduli nell’area disciplinare della Fisica.

 

  6. il corso di studi è organizzato in tre indirizzi: generale, didattico e applicativo. La scelta dell’indirizzo è regolata dalla struttura didattica ed avviene, di norma, dopo il secondo anno.

 

  7. In aggiunta agli insegnamenti indicati al comma 5, i piani di studio degli studenti dell’indirizzo Generale dovranno prevedere: almeno l’equivalente di un modulo nell’area disciplinare dell’Algebra; almeno l’equivalente di in modulo dell’area disciplinare della Geometria; almeno l’equivalente di due moduli nell’area disciplinare dell’Analisi matematica; almeno l’equivalente di due moduli in una o più tra le aree disciplinari della Probabilità e Statistica matematica, della Fisica matematica, dell’Analisi numerica e dell’Informatica.

 

  8. L’indirizzo didattico si svolge secondo i due seguenti ordinamenti:

      a) Didattico matematico; b) Didattico logico.

 

  In aggiunta agli insegnamenti indicati al comma 5, i piani di studio degli studenti dell’indirizzo Didattico dovranno prevedere almeno l’equivalente di due moduli in una o ambedue le aree disciplinari della Logica matematica e delle Matematiche complementari; almeno l’equivalente di due moduli in una o più tra le aree disciplinari della Probabilità e Statistica matematica, dell’Analisi numerica e dell’Informatica. Inoltre le strutture didattiche dovranno indicare in relazione ai diversi orientamenti almeno l’equivalente di tre moduli obbligatori che dovranno comparire nei piani di studio degli studenti dell’indirizzo Didattico.

La scelta degli insegnamenti all’interno delle aree disciplinari sopra indicate dovrà avere lo scopo di completare la preparazione culturale e professionale di futuri insegnanti.

 

  9. L’indirizzo applicativo si svolge secondo i cinque seguenti orientamenti :

a)       Statistico-economico,

b)       Meccanico-fisico matematico;

c)       Informatico;

d)       Numerico;

e)       Ottimizzazione.

 

  In aggiunta agli insegnamenti indicati al comma 5, i piani di studio degli studenti dell’indirizzo Applicativo dovranno prevedere almeno l’equivalente di tre moduli in una o più tra le aree disciplinari della Probabilità e Statistica matematica, dell’Analisi numerica, della Ricerca operativa e dell’Informatica. Inoltre le strutture didattiche dovranno indicare in relazione ai diversi orientamenti almeno l’equivalente di quattro moduli obbligatori che dovranno entrare nei piani di studio degli studenti dell’indirizzo Applicativo.

 

  10. Le strutture didattiche provvedono a che almeno sei moduli siano comuni per gli studenti del corso di laurea e del corso di diploma. Per gli studenti in possesso del diploma universitario in Matematica, le strutture didattiche predisporranno, sentito lo studente, un piano di studi individuale, anche in deroga alle precedenti disposizioni, che completi la sua preparazione in relazione all’indirizzo prescelto. In ogni caso il piano di studi per conseguire la laurea in Matematica dovrà contenere almeno l’equivalente di undici annualità scelte tra le discipline delle aree disciplinari della Logica matematica, dell’Algebra, della Geometria, delle Matematiche complementari, dell’Analisi matematica, della Probabilità e Statistica matematica, della Fisica matematica, dell’Analisi numerica, della Ricerca operativa e dell’Informatica.

 

  11. Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente sarà tenuto a dimostrare, con modalità definite dalla struttura didattica, di norma entro i primi due anni di corso, la conoscenza della lingua inglese.

 

  12. L’esame di laurea deve comprendere la discussione di una dissertazione scritta.

 

 13. Superato l’esame di laurea lo studente consegue il titolo di dottore in Matematica indipendentemente dall’indirizzo prescelto.

      L’indirizzo seguito dovrà essere indicato, a richiesta dell’interessato, nei certificati degli studi rilasciati dall’Università.

 

  Gli insegnamenti sono i seguenti:

 

Area disciplinare della Logica matematica (A01A)

Istituzioni di logica matematica;

Logica matematica;

Teoria degli insiemi;

Teoria dei modelli;

Teoria della ricorsività.

 

Area disciplinare dell’Algebra (A01B)

Algebra;

Algebra superiore;

Algebra commutativa;

Algebra computazionale;

Algebra ed elementi di geometria;

Algebra lineare;

Istituzioni di algebra superiore;

Matematica (settore A01B);

Matematica discreta (settore A01B);

Teoria algebrica dei numeri;

Teoria dei gruppi.

 

Area disciplinare della geometria (A01C)

Geometria;

Geometria algebrica;

Geometria combinatoria;

Geometria descrittiva;

Geometria differenziale;

Geometria e algebra;

Geometria superiore;

Istituzione di geometria superiore;

Matematica (settore A01C);

Matematica discreta (settore A01C);

Spazi analitici;

Topologia;

Topologia algebrica;

Topologia differenziale.  

 

Area disciplinare delle matematiche complementari (A01D)

Didattica della matematica;

Fondamenti della matematica;

Matematica (settore A01D);

Matematiche complementari;

Matematiche elementari da un punto di vista superiore;

Storia delle matematiche;

Storia dell’insegnamento della matematica.

 

Area disciplinare dell’Analisi matematica (A02A)

Analisi armonica;

Analisi convessa;

Analisi funzionale;

Analisi matematica;

Analisi non lineare;

Analisi superiore;

Biomatematica (settore A02A);

Calcolo delle variazioni;

Equazioni differenziali;

Istituzioni di analisi matematica;

Istituzioni di analisi superiore;

Matematica (settore A02A);

Matematica applicata (settore A02A);

Teoria dei numeri;

Teoria delle funzioni;

Teoria matematica dei controlli.

 

Area disciplinare della Probabilita’ e statistica matematica (A02B)

Biomatematica (settore A02B);

Calcolo delle probabilita’;

Calcolo delle probabilita’ e statistica matematica;

Filtraggio e controllo stocastico;

Matematica (settore A02B);

Modelli matematici e statistici settore (A02B);

Metodi probabilistici statistici e processi stocastici;

Processi stocastici;

Statistica matematica (settore A02B);

Teoria dei giochi (settore A02B);

Teoria dell’affidabilita’

Teoria delle code;

Teoria delle decisioni (settore A02B).

 

Area disciplinare della Fisica matematica (A03X)

Biomatematica (settore A03X);

Equazioni differenziali della fisica matematica;

Fisica matematica;

Istituzioni di fisica matematica;

Matematica (settore A03X);

Matematica applicata (settore A03X);

Matematica analitica;

Meccanica del continuo;

Meccanica razionale;

Meccanica razionale con elementi di meccanica statistica;

Meccanica superiore;

Metodi e modelli matematici per le applicazioni;

Metodi geometrici della fisica matematica;

Metodi matematici e statistici (settore A03X);

Metodi matematici per l’ingegneria (settore A03X);

Propagazione ondosa;

Sistemi dinamici;

Stabilità e controlli;

Teoria relativistiche.

 

Area disciplinare dell’Analisi numerica (A04A)

Analisi numerica;

Biomatematica (settore A04A);

Calcolo numerico;

Calcolo parallelo;

Calcolo numerico e programmazione;

Laboratorio di programmazione e calcolo;

Matematica (settore A04A);

Matematica applicata (settoreA04A);

Matematica computazionale;

Metodi di approssimazione;

Metodi numerici per la grafica;

Metodi numerici per l’ingegneria;

Metodi numerici per l’ottimizzazione.

 

Area disciplinare per la Ricerca operativa (A04B)

Grafi e reti di flusso;

Metodi e modelli per il supporto delle decisioni;

Metodi e modelli per la logistica;

Metodi e modelli per l’organizzazione e la gestione;

Metodi e modelli per la pianificazione economica;

Metodi e modelli per la pianificazione territoriale;

Modelli di sistemi di produzione;

Modelli di sistemi di servizio;

Ottimizzazione;

Ottimizzazione combinatoria;

Programmazione matematica;

Ricerca operativa;

Tecniche di simulazione;

Teoria dei giochi (settoreA04B).

 

Area disciplinare della Fisica (B01A, B01B, B01C, B02A, B05X)

Astronomia (B05X);

Complementi di fisica generale (B01C);

Didattica della fisica (B01C);

Esperimentazioni di fisica (B01A);

Fisica (B01B);

Fisica generale (B01A);

Fisica sperimentale (B01B);

Fisica teorica (B02A);

Istituzioni di fisica teorica (B02A);

Laboratorio di fisica (B01B);

Laboratorio di fisica generale (B01A);

Preparazione di esperienze didattiche (B01C).

 

Area disciplinare dell’Informatica (K05A, K05B)

Algoritmi e strutture dati (K05B);

Basi dati (K05A);

Basi dati e sistemi informativi (K05B);

Calcolatori elettronici (K05A);

Fondamenti di informatica (K05A);

Fondamenti dell’informatica (K05B);

Informatica generale (K05B);

Informatica applicata(K05B);

Informatica teorica (K05A, K05B);

Laboratorio di informatica (K05B);

Linguaggi di programmazione (K05B);

Sistemi di elaborazione (K05A);

Sistemi di elaborazione dell’informazione (K05B).

 

Area disciplinare della storia delle scienze (M08E)

Storia della scienza.

Area disciplinare della Matematica per le applicazioni economiche (S04A)

Metodi e modelli per le scelte economiche.

 

Area disciplinare della Matematica finanziaria e scienze attuariali (S04B)

Modelli matematici per i mercati finanziari;

Teoria matematica del portafoglio finanziario.

 

 

PERCORSI DIDATTICI

 

 

I ANNO

 

Analisi Matematica I

Algebra

Geometria I

 

Il quarto insegnamento andrà scelto dallo studente tra gli insegnamenti di:

Fisica Generale I

Programmazione

 

Coloro che sceglieranno come quarto insegnamento del I anno il corso di Programmazione, dovranno seguire i corsi di Fisica Generale I e II negli anni successivi.

 

Tutti gli insegnamenti sopra indicati saranno divisi in Moduli.

 

II ANNO

 

Analisi Matematica II

Geometria II

Meccanica Razionale

Fisica Generale II

 

Coloro che hanno scelto come quarto insegnamento del I anno il corso di Programmazione, dovranno seguire il corso di Fisica Generale I al secondo anno ed il corso di Fisica Generale II negli anni successivi.

 

Tutti gli insegnamenti sopra indicati saranno divisi in Moduli.

 

III e IV ANNO

 

INDIRIZZO GENERALE

 

Ist. di Analisi Superiore Mod. A e B

Ist. di Geometria Superiore Mod. A e B

Ist. di Algebra Superiore (un modulo a scelta)

Ist. di Fisica Matematica (un modulo a scelta)

Due moduli a scelta tra i seguenti insegnamenti:

Calcolo delle Probabilità

Statistica Matematica

Ist. di Fisica Matematica (l’altro modulo)

Calcolo Numerico

Programmazione

Un modulo a scelta tra i seguenti insegnamenti:

Equazioni Differenziali

Matematica

Teoria delle Funzioni

Altri cinque moduli saranno scelti dallo studente nell’elenco dei corsi attivati.

 

INDIRIZZO DIDATTICO

 

Un modulo di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Ist. di Analisi Superiore

Ist. di Fisica Matematica

Ist. di Geometria Superiore

Ist. di Logica Matematica

Matematiche Complementari

Ist. di Algebra Superiore Mod. A

Due moduli a scelta fra i seguenti insegnamenti:

Calcolo delle Probabilità

Programmazione

Inoltre per l’orientamento didattico matematico sono obbligatori due moduli a scelta tra i seguenti insegnamenti:

Matematiche Complementari (l’altro modulo)

Matematiche Elementari da un Punto di Vista Superiore

Per l’orientamento didattico logico sono obbligatori:

Ist. di Logica Matematica (il secondo modulo)

Logica Matematica (un modulo)

Inoltre per entrambi gli orientamenti, altri quattro moduli saranno scelti dallo studente nell’elenco dei corsi attivati.

 

INDIRIZZO APPLICATIVO

 

Per tutti gli orientamenti sono obbligatori un modulo di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Ist. di Analisi Superiore

Ist. di Fisica Matematica

Ist. di Geometria Superiore

 

Inoltre sono obbligatori per

 

ORIENTAMENTO STATISTICO ECONOMICO

 

Calcolo delle Probabilità (Mod. A e B)

Un modulo di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Programmazione

Statistica Matematica

Processi Stocastici

Metodi e Modelli per le Scelte Economiche

Un modulo tra i seguenti insegnamenti:

Ist. di Analisi Superiore (l’altro modulo)

Calcolo Numerico

Ricerca Operativa

Ist. di Algebra Superiore

 

ORIENTAMENTO MECCANICO FISICO-MATEMATICO

 

Un modulo di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Ist. di Analisi Superiore (l’altro modulo)

Ist. di Fisica Matematica (l’altro modulo)

Calcolo delle Probabilità

Programmazione

Equazioni Differenziali

Due moduli a scelta tra:

Fisica Matematica

Meccanica Superiore

 

ORIENTAMENTO INFORMATICO

 

Programmazione (Mod. A e B)

Fondamenti di Informatica (Mod. A e B)

Un modulo di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Linguaggi di Programmazione

Programmazione Matematica

Un modulo a scelta tra i seguenti insegnamenti:

Ist. di Algebra Superiore (Mod.A)

Ist. di Analisi Superiore (l’altro modulo)

Calcolo Numerico

 

ORIENTAMENTO NUMERICO

 

Calcolo Numerico (Mod. A e B)

Un modulo di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Ist. di Analisi Superiore (l’altro modulo)

Programmazione

Calcolo delle Probabilità

Un modulo a scelta tra i seguenti insegnamenti:

Equazioni Differenziali

Analisi Numerica

 

ORIENTAMENTO “OTTIMIZZAZIONE”

 

Programmazione Matematica (Mod. A e B)

Un modulo di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Programmazione

Processi Stocastici

Ricerca Operativa

Calcolo delle Probabilità

Calcolo Numerico

 

Inoltre per tutti gli orientamenti altri quattro moduli saranno scelti dallo studente nell’elenco dei corsi attivati.

N.B. Tutti gli insegnamenti sopra indicati sono divisi in due moduli ciascuno.

 

STATISTICHE SUI LAUREATI

 

Da una recente statistica sui laureati negli anni dal 1994 al 1997 si ricavano i dati seguenti:

Numero dei laureati: 203

tempo medio per trovare lavoro a tempo determinato: 9.7 mesi

tempo medio per trovare un lavoro stabile: 15.6 mesi

(La media dei due casi si riferisce solo alle persone che hanno trovato lavoro dopo la laurea e non a quelle già in possesso di lavoro al momento della laurea; inoltre, per coloro che hanno prestato servizio militare tra laurea e lavoro, non sono stati conteggiati i mesi della leva.)

Ente di impiego:

servizi: 52; scuola: 37; industria: 29; ente locale: 9; commercio: 9; università: 8;  ricerca: 2; libero professionista: 1; altro: 26.

 

LAUREA IN MATEMATICA

(nuovo ordinamento)

(disattivato nell’a.a. 1997/98)

Questo ordinamento riguarda solo gli studenti immatricolati entro l’a.a. 1996/97

 

Attenzione: durante l’anno accademico 2002/2003 rimarranno accesi solo i corsi del terzo anno e del quarto anno di questo corso di laurea. Tuttavia sarà ancora possibile effettuare delle prove d’esame per i corsi del primo e del secondo anno ormai disattivati. Per avere indicazioni a riguardo si cerchino tali corsi nell’elenco dei programmi.

 

 

La durata del corso degli studi per la laurea in Matematica è di quattro anni, articolati in un biennio propedeutico a carattere formativo di base, ed in un biennio di indirizzo.

I titoli di ammissione sono quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge.

Il biennio di base è articolato in otto corsi annuali (quattro al primo e quattro al secondo anno) dei quali non è consentita l’articolazione in moduli ridotti.

Il biennio di indirizzo si distingue in tre indirizzi: a) Generale, b) Didattico c) Applicativo. I bienni di indirizzo sono articolati in sette insegnamenti annuali (quattro al terzo e tre al quarto anno) o negli equivalenti moduli ridotti, due dei quali formano un’annualità, equivalente ad un insegnamento annuale.

Sono insegnamenti fondamentali annuali obbligatori comuni a tutti gli indirizzi per il biennio propedeutico:

 

Primo anno

13200-1. Analisi Matematica I;

13201-2. Geometria I;

13202-3. Algebra;

13203-4. Fisica Generale I.

 

Secondo anno

13205-1. Analisi matematica II;

13206-2. Geometria II;

13207-3. Meccanica razionale;

13208-4. Fisica Generale II.

 

Per ciascuno degli insegnamenti elencati è previsto un esame finale.

Gli insegnamenti di Analisi Matematica, Geometria e Fisica generale debbono essere considerati come dei comuni corsi biennali; essi constano ciascuno di due parti annuali distinte, la prima propedeutica alla seconda e con due esami distinti, il primo propedeutico al secondo.

Potranno essere iscritti al secondo anno gli studenti che abbiano superato almeno due esami del primo anno.

Potranno essere iscritti al terzo anno gli studenti che abbiano superato almeno quattro esami del primo biennio.

Per essere ammesso all’esame di laurea lo studente dovrà dimostrare, con modalità definite dal Consiglio di corso di Laurea, la conoscenza della lingua inglese (13204).

All’atto dell’iscrizione al terzo anno ogni studente dovrà presentare un piano di studi che indichi gli insegnamenti scelti. L’approvazione e l’eventuale revisione dei piani di studio sono regolati dalla normativa vigente.

 

Biennio di indirizzo.

Gli insegnamenti del biennio di indirizzo possono essere divisi in due moduli ridotti di uguale estensione e durata. Tale divisione viene elaborata anno per anno dal Consiglio di corso di laurea e resa pubblica mediante il manifesto degli studi.

Per ogni modulo ridotto sarà previsto un esame distinto alla fine del semestre in cui è impartito il relativo insegnamento.

Lo svolgimento di due moduli ridotti dello stesso insegnamento potrà essere affidato a due diversi docenti secondo le norme dell’art. 9 del D.P.R. 382/80. Il titolare di un insegnamento dovrà comunque svolgere in ogni anno accademico un insegnamento annuale ovvero due moduli ridotti, in applicazione di quanto disposto dall’ultimo comma dell’art. 92 del D.P.R. 382/80. Nell’ambito della programmazione didattica, prevista dalle norme vigenti, i Consigli di corso di laurea ed il Consiglio di Facoltà cureranno che ogni modulo ridotto abbia un contenuto compiuto ed un programma ben definito.

Nei piani di studio degli studenti potranno essere inseriti singoli moduli ridotti.

Nel computo degli esami sostenuti per conseguire il diploma di laurea due moduli ridotti equivalgono ad un insegnamento annuale.

I programmi dei moduli ridotti saranno oggetto di certificazione nel caso di trasferimento degli studenti ad altre sedi universitarie o corsi di laurea.

 

 

INDIRIZZO GENERALE

 

Lo studente dovrà seguire gli insegnamenti di:

    Istituzione di analisi superiore;

    Istituzione di geometria superiore;

un modulo ridotto di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

   Calcolo delle probabilità;

   Istituzioni di algebra superiore;

   Istituzioni di fisica matematica;

un modulo ridotto scelto tra i seguenti insegnamenti:

   Calcolo numerico;

   Istituzioni di fisica matematica (il rimanente);

due moduli ridotti a scelta fra i seguenti insegnamenti:  

   Istituzioni di algebra superiore (il rimanente);

   Algebra superiore;

   Calcolo numerico;

   Istituzioni di fisica matematica (se rimanente);

   Calcolo delle probabilità;

   Geometria differenziale;

   Topologia;

   Istituzioni di logica matematica;

   Equazioni differenziali;

   Programmazione;

   Matematica.

Al quarto anno sono inoltre previste due annualità da scegliere tra gli insegnamenti attivati indicati nell’elenco più oltre riportato.

 

 

INDIRIZZO DIDATTICO

 

L’indirizzo didattico si svolge secondo i seguenti due orientamenti:

A) Didattico-matematico;

B) Didattico-logico.

Per entrambi gli orientamenti è obbligatorio un modulo ridotto composto da ciascuno dei seguenti insegnamenti:

   Istituzioni di analisi superiore;

   Istituzioni di geometria superiore;

   Istituzioni di fisica matematica;

   Istituzioni di algebra superiore;

   Calcolo delle probabilità;

   Programmazione;

   Istituzioni di logica matematica;

   Matematiche complementari:

Per l’orientamento A) è inoltre obbligatorio l’altro modulo di Matematiche complementari ed un modulo ridotto di Matematiche elementari da un punto di vista superiore. Per l’orientamento B) è obbligatorio il rimanente modulo ridotto di Istituzioni di logica matematica ed un modulo ridotto di Logica matematica.

Al quarto anno sono inoltre previste due annualità da scegliere tra gli insegnamenti attivati indicati nell’elenco più oltre riportato.

 

 

INDIRIZZO APPLICATIVO

 

L’indirizzo applicativo si svolge secondo i seguenti cinque orientamenti:

SE) Statistico-economico

MF) Meccanico-fisico-matematico

I) Informatico

N) Numerico

O) Ottimizzazione

 

Per tutti gli orientamenti sono obbligatori:

   1. un modulo ridotto di Istituzioni di analisi superiore;

   2. un modulo ridotto di Istituzioni di geometria superiore;

   3. un modulo ridotto di Istituzioni di fisica matematica.

 

 

Orientamento Statistico-economico.

 Lo studente dovrà seguire:

-  il secondo modulo ridotto di Istituzioni di analisi superiore;

-  il corso di Calcolo delle probabilità

un modulo ridotto di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

   Programmazione;

   Ricerca operativa;

   Statistica matematica;

   Metodi e modelli per le scelte economiche.

 

Orientamento Meccanico-fisico-matematico.

Lo studente dovrà seguire il secondo modulo ridotto di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

Istituzioni di analisi superiore;

Istituzioni di fisica matematica;

un modulo ridotto di Calcolo delle probabilità;

il Corso di Programmazione;

 un’annualità o due moduli ridotti scelti fra gli insegnamenti di:

   Sistemi dinamici;

   Meccanica superiore.

 

Orientamento informatico.

Lo studente dovrà seguire:

-  il secondo modulo ridotto di Istituzioni di analisi superiore;

-  un modulo ridotto di Istituzioni di algebra superiore.

Gli insegnamenti di:

   Programmazione;

   Fondamenti dell’Informatica.

un modulo ridotto a scelta tra i seguenti insegnamenti:

   Istituzioni di logica matematica;

   Linguaggi di programmazione;

   Calcolo numerico;

   Programmazione matematica.

 

Orientamento Numerico.

Lo studente dovrà seguire:

-  il secondo modulo ridotto di Istituzioni di analisi superiore;

-  il corso di Calcolo numerico;

un modulo ridotto di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

   Programmazione;

   Analisi numerica;

una annualità o due moduli ridotti scelti tra i seguenti insegnamenti:

   Calcolo delle probabilità;

   Statistica matematica;

   Analisi numerica (l’altro);

   Programmazione (l’altro);

   Programmazione matematica.

 

 

Orientamento Ottimizzazione.

Lo studente dovrà seguire:

- il secondo modulo ridotto di Istituzioni di Analisi superiore;

- il corso di Programmazione matematica;

- un modulo ridotto di ciascuno dei seguenti insegnamenti:

   Ricerca operativa;

   Calcolo delle probabilità;

   Programmazione;

   Calcolo numerico.

 

Per tutti i predetti orientamenti, al quarto anno sono inoltre previste due annualità da scegliere tra gli insegnamenti attivati elencati nell’ elenco più oltre riportato. Il corso di Programmazione sarà accompagnato da esercitazioni che ne costituiranno parte integrante; il Consiglio di corso di laurea potrà disporre, anno per anno, che ciò accada anche per altri insegnamenti del biennio di indirizzo.

 

Elenco degli insegnamenti attivabili tra i quali dovranno essere scelte al quarto anno di ciascun indirizzo le due annualità previste:

Algebra;

Algebra commutativa;

Algebra superiore;

Istituzioni di algebra superiore;

Strutture algebriche;

Matematica;

Teoria dei gruppi;

Algebra computazionale;

Matematica discreta;

Teoria algebrica dei numeri;

Istituzioni di logica matematica;

Logica matematica;

Teoria degli insiemi;

Teoria della ricorsività;

Teoria dei modelli;

Geometria;

Geometria algebrica;

Spazi analitici;

Geometria differenziale;

Istituzioni di geometria superiore;

Topologia;

Topologia algebrica;

Topologia differenziale;

Geometria aritmetica;

Didattica della matematica;

Matematiche complementari;

Matematiche elementari da un punto di vista superiore;

Storia delle matematiche;

Storia della scienza;

Fondamenti della matematica;

Analisi armonica;

Analisi convessa;

Analisi funzionale;

Analisi matematica;

Analisi non lineare;

Analisi superiore;

Calcolo delle variazioni;

Equazioni differenziali;

Istituzioni di analisi superiore;

Teoria dei numeri;

Teoria delle funzioni;

Teoria matematica dei controlli;

Biomatematica;

Calcolo delle probabilità;

Processi stocastici;

Statistica matematica;

Teoria dei giochi;

Teoria delle decisioni;

Filtraggio e controllo stocastico;

Fisica matematica;

Istituzioni di Fisica matematica;

Meccanica del continuo;

Meccanica analitica;

Meccanica razionale;

Meccanica superiore;

Sistemi dinamici;

Teorie relativistiche;

Analisi numerica;

Calcolo numerico;

Calcolo numerico e programmazione;

Matematica computazionale;

Metodi di approssimazione;

Matematica applicata;

Laboratorio di programmazione e calcolo;

Informatica generale;

Fondamenti dell’informatica;

Linguaggi di programmazione;

Metodi formali dell’informatica;

Algoritmi e strutture dati;

Laboratorio di informatica;

Programmazione;

Metodi e modelli per il supporto delle decisioni;

Programmazione matematica;

Ricerca operativa;

Grafi e reti di flusso;

Ottimizzazione combinatoria;

Teoria dei sistemi;

Metodi e modelli per le scelte economiche;

Chimica generale ed inorganica;

Istituzioni di fisica teorica;

Struttura della materia;

Biologia generale (E03A);

Astronomia.

 

Altre norme generali:

 

Per essere ammesso all’esame di laurea, lo studente dovrà aver superato tutti gli esami richiesti dall’indirizzo seguito.

L’esame di laurea comprende la discussione di una dissertazione scritta e di una tesina.

Superato l’esame di laurea lo studente consegue il titolo di dottore in Matematica, indipendentemente dall’indirizzo prescelto.

L’indirizzo prescelto potrà essere indicato, a richiesta dell’interessato, nei certificati contenenti gli esami superati e le votazioni riportate, qualora il piano di studi rientri in tale indirizzo a giudizio del Consiglio di corso di laurea.

Il Consiglio di corso di laurea, in applicazione dell’art. 2 della legge 11 dicembre 1969 n. 910 e dell’art. 4 della Legge 30 novembre 1970 n. 924 può approvare i piani di studio individuali in deroga all’ordinamento previsto dallo statuto.

 

Attualmente il Consiglio di Corso di Laurea in Matematica è presieduto dal Prof. B. Scimemi. I membri della Commissione didattica del CCL sono i proff. P.Dai Pra, M.Lanza de Cristoforis., F.Sullivan, S.Valentini, M.Vianello. Per informazioni sulla didattica il Prof. Vianello riceve il giovedì dalle 13.00 alle 15.00 presso il suo studio.

Per informazioni di tipo amministrativo rivolgersi alla Segreteria Studenti o all’URP Studenti, Via Lungargine del Piovego 2/3, 35129 Padova, Tel. 049827 6428/6438 Fax 049827 6430.

Ufficio Disabilità: Casa Grimani - Lungargine del Piovego 2/3, 35100 Padova, Tel. +39 (0) 49 827 6454, Fax +39 (0) 49 827 6415, e-mail: serv.disabilita@unipd.i

Per vendita dispense rivolgersi alla Segreteria Didattica (I° piano Via Belzoni,7).

Per orari ricevimento docenti, date e orari degli appelli ed iscrizione a liste di esame vedi sito web: www.math.unipd.it, area studenti.

 

ATTENZIONE

 

Dall’anno accademico 1996/97 il Vecchio ordinamento è stato disattivato.

Per gli studenti fuori corso del Vecchio ordinamento che ancora devono sostenere esami dei corsi disattivati si elencano le seguenti equivalenze.

Gli insegnamenti «Programmazione (I parte)», «Fondamenti di Informatica», «Calcolo numerico», «Metodi e modelli per le scelte economiche», «Processi stocastici», «Matematica», «Equazioni differenziali» e «Meccanica del continuo» sostituiscono rispettivamente «T.P.M.C.I°», «T.P.M.C.II°», «Calcoli numerici e grafici», «Economia matematica», «Calcolo analogico ed elettronica», «Matematiche superiori», «Teoria delle equazioni differenziali» e «Meccanica dei continui» che vanno ritenuti equivalenti e i cui nomi non compaiono più nel nuovo statuto del Corso di Laurea in Matematica, né nella tabella dei settori disciplinari. Inoltre entrambi i moduli (A+B) di tutti i corsi del nuovo ordinamento sono equivalenti ai corrispondenti del vecchio ordinamento con uguale denominazione.

Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento hanno la possibilità di non fare la tesi.

Per gli studenti che decidono di non fare la tesi, una delle due tesine deve essere scritta.

 

 

ATTENZIONE

 

Gli iscritti al secondo anno fuori corso ed immatricolati fino all’a.a.1996/97, all’atto dell’iscrizione al terzo anno dovranno richiedere il passaggio al Nuovo Ordinamento Riformato, e cioè quello relativo agli immatricolati tra l’a.a. 1997/98 e l’a.a. 2000/01.

 

 

PROGRAMMA DEI CORSI 

 

 

ALGEBRA SUPERIORE

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. F. Menegazzo - Dip. Mat.)

Argomento del corso è lo studio de gruppi classici, cioè dei gruppi delle trasformazioni lineari di uno spazio vettoriale di dimensione finita che conservano qualche geometria: gruppi lineari, gruppi simplettici, gruppi unitari, gruppi ortogonali e le loro versioni proiettive. Particolare cura si darà ai gruppi ortogonali.

 

Testi di riferimento:

P.J. Cameron, Notes on classical groups

Aschbacher: Group Theory.

 

Modulo B: (Titolare: da definire.)

Si tratta di un corso di avviamento alla ricerca in teoria dei gruppi.

 

 

ANALISI MATEMATICA I (disattivato)

Per le prove d’esame rivolgersi al titolare del corso di Matematica 1, Laurea Triennale

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

G.De Marco: Analisi uno (Decibel – Zanichelli):

 

Cap. 0: Analisi zero: tutto (con particolare riguardo al n. 04).

Cap. 1: Numeri complessi: tutto.

Cap. 2: Gruppi, anelli, corpi: tutto, senza le dimostrazioni,

Cap. 3: Il principio di induzione: tutto, senza le dimostrazioni di 3.3.1 e 3.41.

Cap. 4: Numero di elementi di un insieme: tutto, senza le dimostrazioni.

Cap. 5: Alcune formule di combinatoria: tutto, senza le dimostrazioni.

Cap. 6: La topologia della retta reale: tutto.

Cap. 7: Limite di una successione di numeri reali: tutto, senza le dimostrazioni di 7.17 e del Teorema 7.18.1.

Cap. 8: La topologia del piano: tutto.

Cap. 10: Altre nozioni di topologia: tutto, senza la dimostrazione del teorema 10.6.3.

Cap. 11: La nozione di limite per le funzioni reali di una variabile reale: tutto.

Cap. 12: La continuità per le funzioni reali di una variabile reale: tutto, tranne le dimostrazioni di 12.8.1, 12.10.6, 12.18.1.

Cap. 19: Complementi di vario genere: 19.12.1, 19.12.2, 19.12.3.

 

G.De Marco: Analisi due/1 (Decibel – Zanichelli)

 

Cap. 2: Spazi normati, spazi metrici, topologia: N. 1,3 (escluso 3.11, 3.12, 3.13, 3.14), 4,5,6,7 (solo 7.1 e 7.2), 8 (solo 8.1), 9.10 (senza la dimostrazione del Teorema 10.8), 11 (senza la Proposizione 11.11 e senza la dimostrazione con i ricoprimenti del Teorema 11.8), 12 (12.1, 12.2, 12.3, 12.4, 12.5 parte (iii), 12.6, 12.7, 12.8,, 12.9, 12.10, 12.11, enunciato di12.12, 12.14).

 

Appunti: Strutture topologiche e topologie. Cenni introduttivi.

 

Modulo B:

Derivate: tutto il cap. 14 di (D1).

Teoremi classici del calcolo differenziale: da (D1) 16.1; 16.2 tutto escluso il teorema di Darboux, che è facoltativo; tutto dal 16.3 al 16.10; per le funzioni convesse, si veda (A), e dal 16.11.2 al 16.11.3, esclusa la nozione di stretta convessità, che rimane facoltativa; 16.12; 16.13.

Continuità uniforme: Da (D1): 19.7 escluso il 19.7.6 che rimane facoltativo; 19.8 esclusa la dimostrazione del 19.8.1, 19.9; sono anche in programma le varie osservazioni fatte durante le lezioni.

Confronto locale tra funzioni: Da (D1): 13.1; 13.2; 13:4 esclusa la dimostrazione della Proposizione 13.4.1 per cui si rimanda agli appunti delle lezioni (conseguenza immediata della formula di Taylor col resto di Peano); 13.5; 13.6; 13.7.

Integrale secondo Riemann: Da (D1): tutto dal 15.1 al 15.8; il solo 15.9.1, per la cui dimostrazione si rimanda agli appunti delle lezioni; 15.10; 15.11; 15.12; 15.13; 15.14; 15.15; 15.16; 15.17; 15.19: 15.20; 15.21.

Integrali generalizzati: Da (D1): 18.1; 18.2; 18.3; 18.4; 18.5 escluso il Criterio di Abel Dirichlet che rimane facoltativo; 18.6.

Derivate ed integrali di funzioni a valori complessi: Dal (D1): 17.3 escluse le dimostrazioni; 17.4; 17.6; 17.8; 17.9; 17.10; 17.11; 17.12; 17.14.

Serie di potenze, convergenza uniforme: Dal capitolo 1 di (D2/1): del paragrafo 2 solo l’enunciato (ix) di pagina 6; il paragrafo 4; il paragrafo 5 tutto escluse le dimostrazioni del lemma 5.3 e del teorema 5.5, che sono facoltative, e del teorema 5.7; tutto il paragrafo 6, salvo la dimostrazione del teorema 6.7; tutto il paragrafo 7 esclusa la Proposizione 7.16, inoltre l’enunciato dell’esercizio 11 di p.48 è da ritenersi parte del programma; tutto il paragrafo 8.

 

Riferimenti bibliografici

(D1) G.De Marco: Analisi 1, primo corso di analisi matematica – teoria ed esercizi, Decibel-Zanichelli (1996).

(D2/1) G.De Marco: Analisi due/1, Decibel-Zanichelli (1992).

(A) Lezione sulle funzioni convesse (fotocopie).

 

 

ANALISI MATEMATICA II (disattivato)

 

Programma del corso:

 

Modulo A Per le prove d’esame rivolgersi al titolare del corso di Matematica 4, Laurea Triennale

 

G.De Marco: Analisi due (Decibel-Zanichelli, 1999):

Cap. 3. Funzioni a valori vettoriali di una variabile reale: senza le dimostrazioni e senza il n.3.8.

Cap. 4. Derivate e differenziali: senza i numeri 4.4, 4.8, 4.12, 4.13, 4.15, 4.16, 4.21, 4.25, 4.26 e senza le dimostrazioni dei teorem 4.72, 4.17.1, 4.17.2, 4.23.5.

Cap. 6. Forme differenziali di grado uno: n.6.1 (senza le dimostrazioni), 6.2, 6.3, 6.4 (senza la dimostrazione della Prop. 6.4.8), 6.5 (fino a 6.5.2.), 6.6.

Cap. 10. Funzioni di una variabile complessa: n.10.1.

 

T.Valent – A.Andreazzo: Introduzione alla teoria della misura (Dispense)

N.1 (senza la parte riguardante gli anelli ---locali), N.2 (senza le dimostrazioni di (2.3) e (2.4), N.3 (senza la dimostrazione del Teorema 3.1), N.4 (esempi 1,2.3), N.5, N.6 (senza la dimostrazione della Proposizione 6.1), N.7 (senza la dimostrazione della Proposizione 7.2), N.8 (senza le dimostrazioni dei Lemmi 8.1 e 8.2, dell’affermazione 8.12 e del Teorema 8.3), N.9 (solo l’enunciato del Teorema 9.1), N.10 (tutto), N.11 (senza le dimostrazioni delle osservazioni 11.1, 11.2, 11.3), N.12 (senza le dimostrazioni delle Proposizioni 12.1, 12.2, del Teorema 12.1 e delle Osservazioni 12.1 e 12.2, N.13 (tutto).

 

Modulo B Per le prove d’esame rivolgersi al titolare del corso di Analisi Matematica, Laurea Triennale

 

G.De Marco: Analisi due (Decibel-Zanichelli, 1999):

Cap.5. Varietà differenziali: 5.3 (senza la parte riguardante i vettori semitangenti), 5.4, 5.5.

Cap. 6. Forme differenziali di grado uno: 6.5, 6.6, 6.7 (senza la dimostrazione), 6.8 (senza la dimostrazione del Teorema 6.8.5), 6.9

Cap. 10. Funzioni di una variabile complessa: 10.3, 10.5, 10.6, (a partire da 10.6.4), 10.7, 10.9, 10.10, 10.11, 10.13 (senza la dimostrazione del Teorema 10.13.1), 10.14, 10.15, 10.16, 10.17, 10.18, 10.19, 10.20, 10.24 (senza la dimostrazione del Teorema 10.24.1), 10.25.1, 10.27.

Cap.11. Equazioni differenziali ordinarie: 11.1, 11.2 (senza le dimostrazioni), 10.3, 11.4 (senza la dimostrazione di 11.4.2), 11.5, 11.6, 11.7, 11.13 (senza la dimostrazione di 11.13.2), 11.14.

Cap.12. Equazioni differenziali lineari: 12.1, 12.2, 12.3, 12.4.

 

E. Sernesi: Geometria 2 (Bollati Boinghieri):

Cap. 7. Integrazione sulle varietà differenziali: senza le dimostrazioni.

 

 

ANALISI NUMERICA

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. M. Vianello - Dip. Mat.)

 

Argomenti scelti di teoria dell’approssimazione e di analisi funzionale numerica.

Argomenti scelti sul trattamento numerico di equazioni differenziali.

 

Testo consigliato

V. Comincioli, Analisi Numerica, McGraw-Hill, Milano, 1990.

 

 

ASTRONOMIA

(Titolare: prof. G. Carraro - Dip. Astronomia)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Cenni di Astronomia storica I corrieri dell'informazione Astronomica Sistemi di riferimento in Astronomia

Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche.

Meccanismi di produzione di onde elettromagnetiche. Corpo Nero. Formazione di spettri stellari. Magnitudini stellari.

Tipi spettrali. Diagramma HR. Cenni di struttura ed evoluzione stellare.

 

Modulo B:

Non attivato

 

 

CALCOLO DELLE PROBABILITÀ

(Titolare: Prof. P. Dai Pra - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A.

(mutuato da Probabilità e Statistica, Laurea triennale in Matematica)

 

Modulo B.

Elementi di teoria della misura e dell’integrazione. Integrabilita` uniforme.

Valor atteso condizionato e sue proprieta`. Interpretazione come miglior stima in media quadratica.

Martingale e submartingale. Il teorema dell’arresto opzionale. Identita`di Wald. Convergenza quasi certa di submartingale.

Catene di Markov. Distribuzioni stazionarie. Irriducibilita` ed ergodicita` per catene a stati numerabili.

 

 

CALCOLO NUMERICO

 

Modulo A: (Titolare: Prof. M. Vianello - Dip. Mat)

Mutua da Calcolo Numerico Nuovo Ordinamento

Per il programma si veda il programma di Calcolo Numerico Nuovo Ordinamento.

 

Modulo B: (Titolare: Prof. M. Vianello - Dip. Mat, Prof. R. Zanovello - Dip. Mat.)

Mutua da Analisi Numerica Nuovo Ordinamento

Per il programma si veda il programma di Analisi Numerica Nuovo Ordinamento.

 

 

EQUAZIONI DIFFERENZIALI

 

Programma del corso:

 

Modulo A: Titolare: Massimo Lanza de Cristoforis, con la collaborazione di Paolo Ciatti e di Gian Paolo Leonardi.

 
Proprietà delle funzioni armoniche, introduzione alla teoria del potenziale, elementi di teoria degli integrali singolari, problemi al contorno di tipo ellittico, introduzione alla teoria geometrica della misura ed applicazioni al problema delle superfici minime. Il corso è indicato per l’avviamento alla ricerca in analisi matematica.
 
 
Testo:
Dispense e riferimenti bibliografici che verranno indicati durante il corso.

 

Modulo B: Pierpaolo Soravia, con la collaborazione di Andrea Marson e Giulia Treu.

 
Equazioni e sistemi di leggi di conservazione.
Introduzione alle equazioni a derivate parziali di tipo ellittico.
Equazione di Laplace e di Poisson. 
Equazioni completamente nonlineari e soluzioni deboli in senso di viscosità. Calcolo delle variazioni.

 

 

FISICA GENERALE I (disattivato)

Responsabile per le prove d’esame il titolare di Fisica I per la laurea triennale

 

Modulo A:

Meccanica del punto materiale e del corpo rigido:

Le unità di misura. La cinematica del punto. La dinamica del punto materiale. La conservazione dell’energia. Forze impulsive e forze centrali. La dinamica dei sistemi di punti. La dinamica del corpo rigido.

 

Modulo B:

Meccanica dei continui deformabili:

Il comportamento  elastico dei solidi. La fluidostatica. Elementi di idrodinamica. Propagazione di onde elastiche.

Termodinamica:

Termologia. La teoria cinetica dei gas. Il primo principio della termodinamica. Il secondo principio della termodinamica.

 

Testo consigliato:

G. Piragino e G. Pisent, Fisica generale e sperimentale, Piccin Editore, Padova.

 

 

FISICA GENERALE II (disattivato)

Responsabile per le prove d’esame il titolare di Fisica II per la laurea triennale

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Elettromagnetismo (fenomeni elettrici e magnetici statici)

Preliminari matematici.

Campi scalari e vettoriali; gradiente; divergenza; rotore; l’operatore Ñ.

Elettrostatica nel vuoto.

Osservazioni elementari: cariche elettriche positive e negative, isolanti e conduttori. Elettroscopio. Legge di Coulomb. Principio di sovrapposizione. Campo elettrico statico. Potenziale elettrostatico. Flusso del campo elettrico. Teorema di Gauss e divergenza del campo elettrico. Applicazioni del teorema di Gauss (guscio sferico, sfera e cilindro indefinito con densità di carica uniforme, piano uniformemente carico). Discontinuità del campo elettrostatico. Equazioni di Poisson e di Laplace. Condizioni di unicità della soluzione. Dipolo elettrico. Campo di un dipolo. Forze su un dipolo. Energia di un dipolo. Approssimazione di dipolo per una distribuzione di cariche.

Conduttori in equilibrio.

Campo elettrico e cariche in un conduttore in equilibrio. Conduttore cavo, schermo elettrostatico. Equilibrio nel campo elettrostatico. Metodo della carica immagine. Capacità elettrostatica. Condensatore. Condensatore piano, sferico, cilindrico. Connessione in serie e in parallelo di condensatori.

Energia Elettrostatica. Energia di un sistema di cariche puntiformi. Energia di una distribuzione continua di cariche. Energia di un sistema di conduttori carichi. Energia di un condensatore carico. Localizzazione dell’energia del campo elettrico. Energia propria di cariche puntiformi.

Dielettrici.

Il campo elettrico nei materiali. La costante dielettrica. Polarizzazione di un dielettrico. Cariche di polarizzazione superficiali e di volume. Equazioni dell’elettrostatica nei dielettrici. Vettore spostamento elettrico e sue proprietà. I dielettrici isotropi e lineari.

Interpretazione microscopica della polarizzazione: polarizzazione elettronica e per orientazione. Campi elettrici nelle cavità dei dielettrici. Formula di Clausius-Mossotti. Energia di un sistema di cariche in presenza di dielettrici.

Correnti elettriche.

Intensità e densità di corrente. Corrente e velocità delle cariche. Conservazione locale della carica elettrica. Legge di Ohm. Interpretazione microscopica della legge di Ohm. Cariche in un conduttore percorso da corrente stazionaria. Bilancio energetico nel passaggio di corrente: effetto Joule. Forza elettromotrice, generatori di forza elettromotrice. Scarica lenta di un condensatore. Reti lineari in regime stazionario. Leggi di Kirchhoff. Cenni sulla superconduttività.

Fenomeni magnetici statici.

Forza di Lorentz e campo magnetico. Invarianza della carica elettrica. Esempi di moto di una particella carica in campi magnetici uniformi e non uniformi. Applicazioni: ciclotrone, spettrometro di massa, misura rapporto e/m. L’effetto Hall. Forze magnetiche sulla corrente elettrica: seconda legge elementare di Laplace. Galvanometro. Prima legge di Laplace. Legge di Biot-Savart. Teorema di Ampère. Forze tra circuiti. Definizione di m0. Calcolo del campo magnetico di casi semplici (conduttore cilindrico, avvolgimento toroidale, solenoide indefinito, piano con corrente superficiale uniforme). Discontinuità del campo magnetico. Campo di una spira elementare. Momento di dipolo magnetico. Forze su una spira. Principio di equivalenza. Potenziale vettore (definizione).

 

Testi consigliati:

A. Bettini, Elettromagnetismo, Decibel-Zanichelli.

R.P. Feynman, Lezioni di Fisica, vol. I e II.

 

Modulo B:

Elettromagnetismo (equazioni di Maxwell)

Proprietà magnetiche della materia.

Magnetizzazione uniforme e non. Correnti di magnetizzazione. Suscettività magnetica. Il campo H. Le equazioni del campo magnetico nei materiali. Campo B e H nei corpi magnetizzati. Interpretazione microscopica del paramagnetismo. Il ferromagnetismo, la curva di isteresi. Interpretazione microscopica del ferromagnetismo.

Induzione elettromagnetica.

Legge di Faraday. Legge di Lenz. Campo elettrico indotto Betatrone. Eccezioni alla legge del flusso: disco di Barlow. Legge di Felici. Bilancio energetico in casi semplici. Correnti parassite. Mutua induzione. Autoinduzione. Calcolo autoinduttanza in circuiti semplici: solenoide e lamina bifilare.

Circuiti in condizioni variabili nel tempo.

Comportamento di circuiti in presenza di campo magnetico variabile. Circuiti a costanti concentrate. Circuito RL. Circuiti RLC in regime sinusoidale: impedenza complessa, bilancio energetico. Condizioni di risonanza.

Energia magnetica.

Energia di una corrente stazionaria. Energia in un insieme di correnti stazionarie. Energia di una spira elementare. Localizzazione dell’energia nel campo.

Equazioni di Maxwell.

La corrente di spostamento. Densità e flusso di energia del campo, vettore di Poynting. Equazioni di Maxwell.

Equazione delle onde. Oscillazioni trasversali di una corda; soluzioni stazionarie; relazione di dispersione. Analisi armonica di funzioni periodiche e di funzioni impulsive. Onde progressive. Riflessioni delle onde. Onde piane armoniche nello spazio: vettore numero d’onda. Battimenti. Soluzione delle equazioni di Maxwell nel vuoto; onde e.m.; relazione tra E, B, k. Intensità delle onde elettromagnetiche. Polarizzazione delle onde elettromagnetiche: lineare, circolare, ellittica. Propagazione delle onde in mezzi dispersivi, velocità di gruppo.

 

Ottica

Leggi della riflessione e della rifrazione della luce.

Angolo limite. Interpretazione ondulatoria. Ampiezza riflessa e trasmessa. Assorbimento e indice di rifrazione complesso. Origine dell’indice di rifrazione, formula di dispersione. Misura della velocità della luce.

Le immagini ottiche.

Specchi piani. Prismi. Dispersione di un prisma. Specchi parabolici e sferici. Lenti sottili. Ingrandimento lineare e angolare. Strumenti ottici: lente d’ingrandimento, cannocchiale, microscopio.

Interferenza, diffrazione e diffusione.

Il principio di Huygens-Fresnel. Interferenza con l’esperimento di Young. Condizioni di coerenza spaziale e temporale. Interferenza nelle lamine a facce parallele. Interferenza con luce non monocromatica. Reticolo di diffrazione. Potere risolutivo di un reticolo. Diffrazione da una fenditura e da un foro circolare. Potere risolutivo di una lente. Reticolo reale. Diffrazione da centri distribuiti casualmente. Aberrazioni. Criterio del quarto d’onda. Profondità di fuoco.

Polarizzazione della luce.

Stati di polarizzazione. Luce non polarizzata. Polarizzazione per diffusione, riflessione, dicroismo. Angolo di Brewster. Analizzatori. Determinazione dello stato di polarizzazione di un’onda. Rifrazione in mezzi non isotropi: birifrangenza. Lamina a quarto d’onda. Attività ottica. Reticolo zonale di Soret.

 

Testi consigliati:

A. Bettini, Elettromagnetismo, Decibel-Zanichelli.

A. Bettini, Le onde e la luce, Decibel-Zanichelli.

R.P. Feynman, Lezioni di Fisica, vol. I e II.

 

 

FISICA MATEMATICA

(Mutuato dal corso di laurea in Fisica)

(Per il programma vedi il bollettino di Fisica)

 

 

FONDAMENTI DI INFORMATICA

 

Programma del corso:

 

Modulo A (mutuato da Algoritmi e strutture dati 1): (Titolare: Prof. L.Colussi - Dip. Mat.)

La nozione di complessità di un algoritmo. Algoritmi di ordinamento e ricerca. Complessità massima e media. Limiti inferiori. Tavole hash. Alberi di ricerca e alberi rosso-neri. Programmazione dinamica. Algoritmi greedy.

 

Testo consigliato:

T.H.Cormen, C.E. Leiserson, R.L.Rivest, C. Stein. Introduction to Algorithms. o corrispondente versione in italiano.

 

 

Modulo B (mutuato da Algoritmi e strutture dati 2): (Titolare: Prof. L. Colussi - Dip. Mat.)

Complessità ammortizzata. Strutture dati per insiemi dinamici: B-alberi, heap binomiali e di Fibonacci. Strutture dati per insiemi disgiunti. Algoritmi su grafi: ricerca in larghezza e in profondità, ordinamento topologico, componenti fortemente connesse, albero di connessione minimo, cammini minimi, reti di flusso.

 

Testo consigliato:

T.H.Cormen, C.E. Leiserson, R.L.Rivest, C. Stein. Introduction to Algorithms. o corrispondente versione in italiano.

 

 

GEOMETRIA I (disattivato)

 

Programma del corso:

 

Modulo A: Per le prove d’esame rivolgersi al titolare del corso di Matematica 3, Laurea Triennale

 

Spazi vettoriali e applicazioni lineari;

Sistemi di equazioni lineari;

Geometria euclidea del piano e dello spazio

 

Per ulteriore informazioni sulla necessità di eventuali esami integrativi lo studente

si rivolga al  all'istruttore del corso di Matematica 2.

 

Modulo B: Per le prove d’esame rivolgersi al titolare del corso di Matematica 3, Laurea Triennale

 

Dualità ed applicazioni bilineari;

Studio di un endomorfismo;

Spazi affini, metrici, e proiettivi;

Teoria delle coniche

 

Per ulteriore informazioni sulla necessità di eventuali esami integrativi lo studente

si rivolga al  all'istruttore del corso di Matematica 3.

 

 

GEOMETRIA II (disattivato)

 

Programma del corso:

 

Modulo A: Per le prove d’esame rivolgersi al titolare del corso di Geometria, Laurea Triennale

 

Concetti fondamentali della geometria proiettiva;

Concetti fondamentali della teoria di varietà algebriche;

 

Per ulteriore informazioni sulla necessità di eventuali esami integrativi lo studente

si rivolga al  all'istruttore del corso di Geometria.

 

 

Testi consigliati:

G. Gerotto, Appunti di Geometria II, Libreria Progetto.

G. Casnati, Esercizi di Geometria II, Libreria Progetto.

 

Prerequisiti: Geometria I, Algebra; Analisi I.

 

Modulo B: Per le prove d’esame rivolgersi al titolare del corso di Geometria, Laurea Triennale

 

Programma del corso:

Ipersuperficie e divisori nello spazio proiettivo;

Punti semplici e punti multipli;

Quadriche - classificazioni metrica, proiettiva, ed affine; forme canoniche;

Curve algebriche pianare: il teorema di Bezout.

 

Per ulteriore informazioni sulla necessità di eventuali esami integrativi lo studente

si rivolga al  all'istruttore del corso di Geometria.

 

Libro di testo;

E. Sernesi, Geometria 2, Bollati Boringhieri, Torino 1994

 

 

GEOMETRIA ALGEBRICA

(Titolare:F. Sullivan – Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Introduzione elementare ad alcuni argomenti di geometria algebrica; tra gli eventuali argomenti sono il gruppo di Brauer ed algebre quaternioniche; elementi della coomologia dei gruppi, elementi della teoria delle superficie di Riemann. Nell'anno accademico 2002-2003 si presenterà un'introduzione alla teoria della coomologia di gruppi con applicazioni in algebra e la teoria dei numeri. Tra gli argomenti trattati saranno il teorema di Lagrange sulle somme di quattro quadrati, il teorema di Frobenius sulle R-algebre a divisione, il teorem novanta di Hilbert, la coomologia di gruppi ciclici, algebre cicliche e il criterio della norma di Wedderburn,  algebre quaternioniche,

e il gruppo di Brauer di un corpo locale.  Si sviluperà gli strumenti algebrici che servono a questi scopi, quali la teoria di algebre semplici e semi-semplici, la proprietà elementari di corpi locali, e il teorema di Skolem-Noether. 

 

Testi Consigliati

Blanchard, Le corps non commutatifs Serre, Corps locaux

Milgram e Adem, Cohomology of finite groups.

P. Garrett Algebras and Involutions (disponibile in rete dal sito dell'autore)

 

Modulo B:

Argomenti scelti di geometria algebrica.  In anni recenti sono stati trattati gli argomenti seguenti: introduzione alla teoria delle funzioni modulari e delle curve ellitiche; superficie di Riemann ed operatori di Hecke, la funzione ellitica modulare e le funzioni ipergeometriche di Gauss. Nell'anno accademico 2002-2003 si presenterà gli argomenti seguenti: Un introduzione alle funzioni speciali che sorgono in geometria algebrica classica: le funzioni  P(z), e σ(z) di Weierstrass; le forme modulare g2 e g3 di Weierstrass; la forma modulare λ(τ ) di Legendre; la funzione ipergeometrica F(a,b,c;z) di Gauss, le funzioni ellitiche di Jacobi, e le funzioni theta di uno variabile. Connessioni con le funzioni Beta e Gamma (completa ed incompleta), e connessioni con la teoria di Schwarz-Christoffel e problemi di mappatura conforme.

 

Testi Consigliati

Knapp, Introduction to  Elliptic Curves

Husemoller, Elliptic Curves

Koblitz, Introduction to elliptic curves and modular forms.

 

 

GEOMETRIA DIFFERENZIALE

 

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. V. Cristante - Dip. Mat.)  

 

Il corso presenterà un'introduzione alla  geometria delle curve algebriche sul corpo dei numeri complessi.

La presentazione è elementare: i prerequisiti si limitano ai corsi di matematica del primo biennio.

 

Gli argomenti trattati saranno i seguenti:

 

- Definizione di superficie di Riemann;

- Proprietà elementari  delle funzioni olomorfe su di una superficie di Riemann;

- Omotopia; il gruppo fondamentale;

- Spazi di ricoprimento;

- Ricoprimento universale;

- Superficie di Riemann e prolungamento analitico di funzioni olomorfe;

- Superficie di Riemann e funzioni algebriche;

- Forme differenziali sulle superficie di Riemann;

- Divisori delle superficie di Riemann compatte; sistemi lineari;

- Il teorema di Riemann- Roch;

- Immersione proiettiva delle superficie di Riemann compatte.

 

Testi Consigliati

Otto Forster, Lectures on Riemann Surfaces, Springer-Verlag.

 

Modulo B: (Titolare: G.Gerotto – Dip. Mat.)

 

Varietà e fibrati vettoriali. Forme differenziali e altri tensori. Metriche riemanniane. Spazi euclidei. Sfere. Spazi iperbolici. Connessioni. Geodetiche. L’applicazione esponenziale. Geodetiche e distanza. Curvatura. Sottovarietà riemanniane. Il teorema di Gauss-Bonnet.

 

Prerequisiti: Geometria I e II, Analisi I e II, Algebra.

 

 

ISTITUZIONI DI ALGEBRA SUPERIORE

(Indirizzo applicativo)

 

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. F. Napolitani - Dip. Mat.)

Introduzione alla Teoria dei Codici: codici lineari, codici di Reed-Muller, codici ciclici, codici BCH e codici di Reed-Solomon: Cenni di crittografia.

 

Testi di riferimento:

J.H. van Lint, Introduction to Coding Theory, Springer.

 

Modulo B: (Titolare: Prof. L. Salce - Dip. Mat.)

 

Mutuato dal corso di Algebra Lineare II della Facoltà di Statistica - 6 crediti = 42 ore di lezioni

 

I credito. Richiami su decomposizioni a rango pieno, pseudo-inversa di Moore-Penrose, teorema spettrale per matrici normali, decomposizione in valori singolari e decomposizione polare, norme matriciali e raggio spettrale.
II credito. Forma canonica di Jordan. Convergenza di successioni di matrici. Successione delle potenze di una matrice quadrata. Raggio spettrale come funzione di una norma matriciale.
III credito. Forme quadratiche. Criterio di Sylvester per matrici hermitiane. Matrici definite e semidefinite positive. Criterio induttivo per la semi-definita positività. Principio di Rayleigh. Teorema min-max di Courant-Fischer..
IV credito. Teorema dell'intreccio. Preordine in Rn. Teorema di Schur sulle matrici hermitiane e suo inverso di Horn. Matrici doppiamente stocastiche. Lemma di Frobenius-Koenig. Teorema di Birkhoff sulle matrici doppiamente stocastiche.  Disuguaglianza di Hadamard.
V credito. Matrici positive: teorema di Perron. Matrci non-negative e grafi associati. Matrici non-negative irriducibili: teorema di Frobenius. Teoremi di Wielandt. Matrici primitive.
VI credito. Esempi di modelli discreti. Teoria stabile della popolazione: modello di Leslie. Ergodicità forte (congettura di Eulero).  Modello preda-predatore.
 
Testo consigliato: L. Salce "Lezioni sulle matrici", Decibel-Zanichelli, 1993. 
Appunti del docente.

 

 

ISTITUZIONI DI ALGEBRA SUPERIORE

(Ind. Generale e Didattico)

 

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. F. Menegazzo - Dip. Mat.)

Il corso è un’esposizione dei risultati classici della teoria dei campi. Comprende: Richiami sui polinomi e le loro radici. Campo di spezzamento. Radici multiple, separabilità. Gruppo di Galois. Corrispondenza di Galois. Risolubilità per radicali. Costruzioni con riga e compasso. Trascendenza di p. Il gruppo simmetrico come gruppo di Galois. Chiusura algebrica.

 

Testo di riferimento:

N. Jacobson, Basic Algebra I, Second Edition

 

Modulo B: (Titolare: Prof.ssa  S.Bazzoni - Dip. Mat.)

 

E' un  corso di base di teoria dei moduli su un anello arbitrario con particolare riguardo all' aspetto omologico. Si studieranno moduli liberi, proiettivi, iniettivi, moduli piatti e dimensioni omologiche.

 

Testo indicativo:

T.Y Lam, Lectures on Modules and Rings, Cap 1 e 2.

 

 

ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE

(Indirizzo Applicativo e Didattico)

 

Modulo A: (Titolare: Prof. G. De Marco - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

1.       Spazi di Hilbert. Spazi normati. Spazi di Banach. Gli spazi lp, gli spazi Lp. Spazi con prodotto scalare. Lo spazio L2(a,b). Proiezioni sui convessi chiusi e non vuoti. Vettori ortogonali, il teorema di Pitagora. Il teorema delle proiezioni. Insiemi ortogonali e insiemi ortonormali; basi ortonormali. La disuguaglianza di Bessel. Il teorema della serie di Fourier. Identità di Parseval. Il teorema di Riesz-Fischer. Il procedimento di ortonormalizzazione di Gram-Schmidt. Spazi di Hilbert separabili. Basi ortonormali classiche. Serie di Fourier classiche; il teorema di Fejer; convergenza in media quadratica e convergenza puntuale. Il teorema di approssimazione di Weierstrass.

2.       Operatori lineari. Operatori aggiunti, autoaggiunti, compatti. Operatori lineari. Lo spazio di Banach B(E,F). Spazi duali. Il teorema di rappresentazione di Riesz. Operatori aggiunti e autoaggiunti. Insiemi relativamente compatti; il teorema di Ascoli-Arzelà. Operatori compatti: proprietà ed esempi. Operatori integrali di Fredholm e Volterra.

3.       Elementi di teoria spettrale. L’insieme risolvente e lo spettro di un operatore lineare. Lo spettro di un operatore compatto. Il teorema spettrale (o di Hilbert-Schmidt) per operatori compatti e autoaggiunti. Problemi di Sturm-Liouville.

4.       Complementi di teoria della misura e dell’integrazione. Algebre e σ-algebre. Misure. Il teorema di Caratheodory. Misure di Lebesgue-Stieltjes. Misure prodotto. Funzioni misurabili. Integrali. Il teorema della convergenza monotona. Il lemma di Fatou. Il teorema della convergenza dominata. Il teorema di Fubini-Tonelli. La misura di Lebesgue in IRN. Convergenza in misura.

 

 

Riferimenti bibliografici per teoria ed esercizi:

a)     R. Bressan Villella, Teoria degli spazi di Hilbert, dispense.

b)     H. Brezis, Analisi funzionale, Liguori, 1986.

c)     G. De Marco, Analisi Due, Decibel-Zanichelli, 1999.

d)     G. Folland, Real analysis, J. Wiley, 1984.

e)     T. Vargiolu, Teoria della misura, dispensa Cleup, 1999.

 

 

Modulo B: (Titolare: Prof. U. Marconi - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

Analisi funzionale negli spazi di Banach: il teorema di Hahn Banach, il teorema della mappa aperta e del grafico chiuso, teoria della dualità, spazi riflessivi, spazi uniformemente convessi.

Spazi Lp, convoluzione trasformata di Fourier e di Laplace classiche.

Misure con segno, teorema di Hahn, teorema di Radon Nykodym, funzioni a variazione limitata, funzioni assolutamente continue, misure di Radon, teorema di Riesz.

 

Testi consigliati:

H. Brezis, Analisi Funzionale, teoria ed applicazioni, Liguori Editore, 1986.

G. B.Folland, Real Analysis, modern techniques and their applictions, J. Wiley & Sons, Inc., 1984.

Dispense.

 

 

ISTITUZIONI DI ANALISI SUPERIORE

(Indirizzo Generale)

 

 

Modulo A: (Titolare: Massimo Lanza de Cristoforis - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 
Complementi di Topologia Generale, elementi della teoria degli Spazi vettoriali Topologici, elementi di teoria delle distribuzioni, trasformata di Fourier nello spazio delle distribuzioni temperate, applicazioni.
 
Testo: Dispense

 

 

Modulo B: (Titolare: Prof. G. Bratti- Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Operatori differenziali lineari: ellittici, ipoellittici, parabolici e iperbolici. Cenni di n variabili complesse e risolubilità di equazioni differenziali per funzioni di variabile complessa.

 

Testo:

dispense

 

ISTITUZIONI DI FISICA MATEMATICA

(Titolare: Prof. A. Grioli - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Elementi di Calcolo Tensoriale. Elementi di relatività ristretta e generale.

 

Bibliografia:

C. Cattaneo, Introduzione alla teoria Einsteiniana della gravitazione.

J.L. Schild, Tensor Calculus - Dispense.

 

Modulo B:

Meccanica dei Continui classici e con struttura. Elementi di termodinamica. Intervento della termodinamica nella meccanica dei continui. Propagazione di onde nei sistemi continui. Elementi di meccanica analitica.

 

Bibliografia:

G. Grioli, Lezione di meccanica razionale.

E. Fermi, Termodinamica.

F.R. Gantmacher, Lezioni di meccanica analitica - Dispense

 

Non vi è propedeuticità tra i due moduli.

 

 

ISTITUZIONI DI GEOMETRIA SUPERIORE

(Indirizzo Applicativo e Didattico)

(Titolare: Prof. T. Millevoi - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Anelli, ideali, decomposizione primaria. Anelli Noetheriani. Primi minimali di un ideale. Teor. della base di Hilbert. Anelli quoziente. Anelli di frazioni. Anelli locali. Teor. di intersezione di Krull. Moduli su un anello, serie di composizione. Anelli Artiniani.Altezza e grado di un ideale. Teor. dell'ideale principale di Krull. Anelli locali regolari. Varietà algebriche in uno spazio affine. Elementi interi su un anello. Domini di Goldman.Anelli di Hilbert. Il teor. degli zeri di Hilbert.

 

Bibliografia:

Atiyah-Macdonald, Introduction to Commutative Algebra.

D.G. Northcott, Ideal Theory.

I. Kaplansky, Commutative Rings.

 

Modulo B

Il risultante. Spazi proiettivi. Curve algebriche piane. Punti semplici, punti multipli e relative tangenti. Il teor. di Bezout. Sistemi lineari di curve. Curve razionali. Flessi. Le cubiche e i loro flessi. Trasformazioni quadratiche. Riduzione delle singolarità e classificazione dei punti multipli. Genere di una curva. Inviluppi algebrici di rette. Le formule di Pluecker. Curva inviluppo di una famiglia di curve. il metodo delle regioni.

 

Bibliografia:

R.J. Walker, Algebraic Curves.

U. Morin, Lezioni di Geometria, parte II.

 

Non vi è propedeuticità tra i due moduli.

 

 

ISTITUZIONI DI GEOMETRIA SUPERIORE

(indirizzo generale)

(Titolare: Prof. F. Baldassarri - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Insiemi algebrici affini. Nullstellensatz. Varietà affini. Proprietà locali delle curve piane. Varietà proiettive. Curve piane proiettive. Varietà, morfismi e mappe razionali. Immersioni di Veronese. Mappe di Segre. Prodotti di varietà. Varietà separate e complete. Coni. Proiezioni. Il lemma di Chow.

 

Testo consigliato:

R. Hartshorne, Algebraic Geometry, Springer-Verlag.

G. Kempf, Algebraic Varieties, Cambridge University Press.

 

Prerequisiti:

I corsi di Algebra, Geometria I e II.

 

Modulo B:

Teoria dei fasci su spazi topologici. Teoria dei fasci algebrici coerenti sulle varietà. Coomologia dei fasci. Teoria delle curve. Il teorema di Riemann-Roch. Ipersuperficie proiettive: dimensione, non-singolarità, grado. Famiglie universali di ipersuperficie. Grassmanniane. Scoppiamenti: di un punto, di una sottovarietà. Risoluzione delle singolarità di curve piane.

 

 

Testo consigliato:

R. Hartshorne, Algebraic Geometry, Springer-Verlag.

G. Kempf, Algebraic Varieties, Cambridge University Press.

 

Prerequisiti:

i corsi di Algebra , Geometria I e II.

Non vi è stretta propedeuticità tra i due moduli.

 

 

ISTITUZIONI DI LOGICA MATEMATICA

 

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. G. Sambin - Dip. Mat.)

Lo scopo generale del corso è spiegare in modo rigoroso che cosa significa enunciare e che cosa significa dimostrare, facendo vedere anche come questo sia necessario in quanto non tutto è esprimibile o dimostrabile in un sistema formale.

I contenuti saranno quindi i seguenti:

Illustrazione e definizione rigorosa di concetti come: linguaggio, espressione, simbolo, proposizione, asserzione, inferenza, derivazione, dimostrazione, conseguenza, teoria assiomatica, struttura (modello), valutazione, interpretazione (semantica), validità. Logica classica e logica intuzionistica. Equivalenza tra semantica e sintassi (teorema di completezza). Cenni a teoremi di incompletezza e a prove di indipendenza.


Testo di riferimento: appunti forniti dal docente.

 

Modulo B: (Titolare: Prof: S. Valentini - Dip. Mat.)

(Mutuato dal corso di Logica per la Laurea di primo livello in Informatica)

 

Testi di riferimento:

Punti 3,4,5,6 del programma di Logica, Laurea primo livello in Informatica.

 

 

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE 1

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Mutuato da Automi e Linguaggi formali del corso di Laurea in Informatica.

 

Modulo B:

Mutuato da Linguaggi di Programmazione del corso di Laurea in Informatica

 

 

LOGICA MATEMATICA

 

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. G. Sambin - Dip Mat.)

Con topologia formale si intende oggi la topologia sviluppata sulla base di una fondazione così costruttiva da essere anche esprimibile al calcolatore. Lo scopo del corso è introdurre alla ricerca in topologia formale, un’area in cui Padova è riconosciuta come il centro di ricerca principale.

I contenuti saranno quindi i seguenti:

Motivazioni allo studio della matematica costruttiva. La teoria dei tipi costruttiva come linguaggio di programmazione. La struttura logica sottostante la topologia (the basic picture). Le coppie di base. Le topologie di base (o non-distributive). Le topologie formali. Punti formali e spazi formali. Generazione induttiva e co-induttiva di topologie formali. Esempi e applicazioni: i numeri reali, spazi di Cantor e di Baire, compattificazioni, teoremi di rappresentazione di Stone, topologie regolari, ecc.

 

Testo consigliato: articoli e appunti forniti dal docente (vedi anche la pagina internet math.unipd.it/~sambin)

 

 

Modulo B:  (Titolare: Prof. S. Valentini - Dip Mat.)

 

Prerequisiti

 

Questo corso è rivolto ad uno studente che abbia seguito il primo modulo del corso di Istituzioni di Logica Matematica e che intenda approfondire lo studio dei legami tra la Logica Matematica e gli aspetti più teorici dell’Informatica. Può essere conveniente, ma non è assolutamente necessario, aver seguito anche il modulo B del corso di Istituzioni di Logica Matematica.

 

Scopo del corso

 

Visto il profondo legame esistente a livello teorico tra i linguaggi funzionali tipati e sistemi logici intuizionisti, lo scopo di questo corso è quello di fornire una introduzione teorica ai linguaggi di programmazione funzionali tipati e non tipati.

 

Programma del corso

 

Dopo aver analizzato il lambda calcolo tipato semplice (4 ore), ed i suoi legami con il frammento implicativo del calcolo proporzionale intuizionista (2 ore), si intendono studiare lambda calcoli con tipi di carattere più generale.

Si introdurranno dapprima il calcolo con tipi dipendenti, che rappresenta il contenuto computazionale della logica del primo ordine (8 ore), per continuare poi con calcoli con tipi di secondo ordine, potenti quanto l’aritmetica di Heyting al secondo ordine (10 ore), e finire quindi con calcoli estremamente potenti che considerano entrambi i sistemi di tipi (8 ore) ed eventualmente anche i tipi induttivamente generati (6 ore).

Per tutti tali lambda calcoli si intendono dimostrare i principali teoremi matematici, vale a dire il teorema normalizzazione e di confluenza e fornire esempi di applicazioni in informatica teorica.

 

Testi di riferimento:

J.Y. Girard, Y. Lafont, P. Taylor, Proofs and Types,

H. Barendregt, The Lambda Calculus, its Syntax and Semantics,

H. Barendregt, Lambda Calculi with Types.

 

 

MATEMATICA

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. P. Zanardo - Dip Mat.)

Domini di valutazione. Valutazioni su un campo. Topologia degli ideali e completamento. Lemma di Hensel. Estensioni massimali immediate, domini di valutazione massimali. Estensioni di valutazioni. Teorema di Approssimazione. Moduli finitamente generati su un dominio di valutazione: generalità. Quasi-massimalità e decomposizione in somma diretta di ciclici. Costruzione di moduli finitamente generati indecomponibili. La proprietà di Krull-Schmidt. Teorema di Azumaya. Non unicità di decomposizione in addendi diretti indecomponibili. Teorema di Vamos. Costruzione diretta di moduli finitamente generati non soddisfacenti la proprietà di Krull-Schmidt.

 

Prerequisiti: Corsi di Algebra e Geometria del primo biennio; conoscenze di base di Topologia.

 

Testo: Verranno fornite agli studenti delle dispense scritte dal docente.

 

Modulo B: (Titolare: Prof.R. Colpi – Dip. Mat.)

 

Generalità su moduli e bimoduli. Gruppi e moduli di omomorfismi, anelli di endomorfismi. Prodotti e coprodotti. Generatori, moduli proiettivi, progeneratori. Cogeneratori, moduli iniettivi, cogeneratori iniettivi.w

Moduli ed anelli semisemplici. Moduli ed anelli noetheriari ed artiniani.

Generalità su categorie abeliane, limiti diretti ed inversi, aggiunzioni tra funtori additivi. Teoria della torsione in categorie di Grothendieck. I funtori Hom e Tensore ed i loro derivati. Equivalenze rappresentabili: moduli Tilting, equivalenze di Fuller e di Morita. Morita-invarianza.

Dualità rappresentabili: dualità di Morita, riflessività e moduli linearmente compatti, il caso artiniano. Cenni su alcuni sviluppi recenti in teoria della dualità indotte da Cotilting bimoduli.

 

Testi di riferimento:

- A. Orsatti: Una introduzione alla teoria dei moduli, Aracne (1995);

- F.W.Anderson & K.R.Fuller: Rings and Categories of Modules, Springer-Verlag (second edition, 1992);

- B. Stenstrom: Rings of Quotients, Springer-Verlag (1975).

 

 

MATEMATICHE COMPLEMENTARI

(Titolare: Prof. B. Scimemi - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A: Complementi di algebra e aritmetica:

Complementi di algebra: Polinomi ed estensioni ciclotomiche; polinomi simmetrici e discriminanti; equazioni algebriche di 3° e 4° grado; formule di Cardano, zeri reali; metodo grafico per gli zeri reali (Lill), Teorema fondamentale dell’algebra; Trascendenza di e p.[1], [2], [3].

Argomenti di teoria elementare dei numeri: Fibonacci e sezione aurea. Frazioni continue: calcolo di radici quadrate e logaritmi, periodicità e teorema di Lagrange, radici dei razionali. Approssimazione diofantea, teorema di Hurwitz, teorema e numeri di Liouville. Radici primitive mod p. Resti quadratici: simboli di Legendre e reciprocità quadratica. Famiglie di numeri primi. Somme di quadrati [4], [5]. Cenni ad altri problemi classici (Equazione di Pell, terne pitagoriche, primi di Fermat ecc.).

 

Bibliografia (e collocazione in biblioteca):

[1]  A Kuros, Corso di Algebra Superiore. MIR, 2d182

[2]  I. Steward, Galois Theory. Chapman and Hall, 2d113

[3]  B. Scimemi, Un metodo grafico … In Archimede, 4, 1987

[4]  H. Davenport, Aritmetica superiore, Zanichelli, 1e255

[5]  G. Hardy – E. Wright, An introduction to the theory of numbers, 1d78,5

[6]  dispense

 

Modulo B: Geometria euclidea.

Gruppi di trasformazioni nel piano euclideo.

Isometrie: classificazione con gli elementi uniti e come prodotto di riflessioni. Sottogruppi e classi laterali. Uso delle isometrie nei problemi classici (specchi, biliardi, problema di Fagnano, punto di Fermat, Cavalieri-Torricelli). Gruppi di simmetrie di figure (fregi). Similitudini: omotetie, costruzioni e uso del centro per la fattorizzazione. Rappresentazione sul piano complesso. [3], [4].

Geometria del triangolo:

teoremi di Ceva, della bisettrice, di Simson, di Tolomeo, circolo di Apollonio. Retta di Eulero e circolo dei 9 punti. Triangoli pedali. Teoremi di Menelao e derivazione dei teoremi di Pappo, Desargues, Pascal [1], [2]. 

Geometria del cerchio:

Potenza e fasci di circoli. Inversione rispetto a un cerchio. Angoli tra cerchi. Teorema di Feuerbach [1], [2]. 

Geometria del quadrangolo e del quadrilatero:

teoremi di Varignon, Miquel, Brahmagupta (Erone) [1], [2]. 

Costruzioni:

riga e compasso e caratterizzazione algebrica. Costruzioni piegando la carta: trisezione dell’angolo e altri problemi di terzo grado. Applicazioni alla geometria del triangolo, del quadrilatero, delle coniche [5]. 

 

Bibliografia (e collocazione in biblioteca):

[1]  H.S.M. Coxeter, S.L. Greitzer: Geometriy revisited, M.A.A.,  15 d 195

[2]  H.S.M. Coxeter: Introduction to geometry, J. Wiley,  15 e 53

[3]  M. Dedò: Trasformazioni geometriche, Decibel Zanichelli.

[4]  B. Scimemi: Gruppi di trasformazioni geometriche (dispense)

[5]  B. Scimemi:  Algebra e Geometria piegando la carta, Apeiron 1990 (dispensa)

 

 

MATEMATICHE ELEMENTARI DA UN PUNTO DI VISTA SUPERIORE

(Titolare: Prof. C. Bonotto - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Gli Elementi di Euclide. I principi della costruzione euclidea. Il primo libro e il ruolo del V postulato al suo interno. Applicazione parabolica, ellittica ed iperbolica delle aree (libro II). La teoria delle proporzioni e sue applicazioni (libri V e VI). Il metodo di esaustione (libro X).

Evoluzione storica della questione delle parallele. L’opera di Saccheri. Nascita delle geometrie non euclidee. La geometria iperbolica. La non contradditorietà della geometria iperbolica. Il modello di Poincaré. Il Programma di Erlangen di F. Klein. Sistemazioni moderne della geometria euclidea. I Grundlagen der Geometrie di D. Hilbert. Il problema della non contraddittorietà della geometria hilbertiana e della indipendenza degli assiomi.

Prerequisiti:

i corsi del primo biennio

Testi consigliati:

E. Agazzi - D. Palladino, Le geometrie non euclidee e i fondamenti della geometria, La Scuola, 1998.

A. Frajese - L. Maccioni (a cura di), Gli Elementi di Euclide, Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1970.

D. Hilbert, Fondamenti della Geometria, Feltrinelli, 1970.

F. Klein, Le programme d’Erlangen, Gauthier-Villars, 1974.

 

Modulo B:

La teoria degli insiemi all’inizio del secolo XX. L’opera di Cantor. La teoria di Zermelo-Fraenkel. Insiemi. Funzioni. Cardinalità. Numeri naturali. Finito ed infinito. Ricorsione. Ordinali e relativa aritmetica. Assioma di rimpiazzamento. Buon ordinamento. Assioma di scelta. Equivalenza tra l’assioma di scelta, il principio del buon ordinamento ed il principio di tricotomia. Cardinali e relativa aritmetica. Ipotesi del continuo. Ipotesi generalizzata del continuo.

Prerequisiti:

i corsi del primo biennio

Testo adottato:

G. Lolli, Dagli insiemi ai numeri, Bollati Boringhieri, 1994.

 

 

MECCANICA DEI CONTINUI

Il corso tace

 

 

MECCANICA RAZIONALE (disattivato)

(Titolare: Prof. F. Cardin - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

 

Dispense:  F. Cardin, "Note sui Sistemi Dinamici Meccanici" (NSDM) Libreria Progetto.
Distribuita a lezione: Meccanica elementare del corpo rigido, 10 pp.
Distribuita a lezione: teorema di conservazione dell'energia, 1 p. G. Benettin et al., "Appunti di Meccanica Razionale" (AMR) Libreria Progetto.
L'elencazione degli argomenti del programma è coerente con l'ordine temporale di esposizione adottato a lezione.
 

La costruzione dei primi elementi della Meccanica Classica si sviluppa seguendo la traccia del capitolo Sui Sistemi Meccanici Vincolati di NSDM; [tale capitolo e' tutto nel programma del mod. A, tranne: l'attrito di Coulomb e il Pr.di Gauss.] Poi sul AMR studiare 3.1 e 3.2 .

Spazi e riferimenti inerziali, punti, massa, spazio delle configurazioni e

spazio degli atti di moto. Forze. Descrizione delle leggi-forza. Vincoli: descrizione geometrica.

(Richiamo dall'Analisi: enunciato del teorema delle funzioni implicite, qualche esempio)

Coordinate libere o Lagrangiane. Vincoli: descrizione dinamica, le Reazioni Vincolari.

Moti dinamicamente possibili per un sistema vincolato.  Primi esempi in cui il problema della

determinazione dei moti e delle associate reazioni vincolari si separa: particella s. attrito su retta o piano, nozione di equazione differenziale. 

(Richiamo dall'Analisi: enunciato del teorema di Cauchy per le equ. diff. del primo ordine)

Equilibrio e quiete.  Esempio di mancanza di Lipschitzianità  per problemi di Cauchy. Rettificazione delle curve: parametro lunghezza d'arco. Triedro di Frenet. Particella vincolata su guida senza attrito e forza posizionale. Integrali primi delle equazioni diff. e loro ruolo nella ricerca delle soluzioni. Risoluzione dettagliata dell'equazione di secondo ordine in R (non coinvolgente la velocità). Diagramma di fase. Per questi ultimi argomenti si veda il paragrafo dedicato in NSDM:

“Un sistema meccanico la cui dinamica e'  retta  dall'equazione differenziale …." Si veda pure il primo capitolo di AMR, il paragrafo 1.2. La precedente teoria si esemplifica nel ‘pendolo', studio del moto sulla separatrice.

(da NSDM:)

Richiami di teoria dei vettori. Risultante e momento risultante di un sistema di vettori applicati. Distribuzioni equiproiettive. Asse centrale.

(da AMR:) Definizione di moto rigido ed esempi. Velocità angolare. Rappresentazione della velocità angolare come operatore lineare antisimmetrico e come vettore. Formula di Poisson. Cenno al gruppo delle rotazioni nello spazio SO(3) e nel piano SO(2). Formula fondamentale dei moti rigidi. Teorema di Mozzi. Cinematica relativa. Formula di Galileo e di Coriolis. Composizione delle Velocità angolari. Teorema: composizione di moti rigidi e' moto rigido.

Studio dettagliato dell'equazione differenziale del secondo ordine lineare e applicazioni meccaniche. Invarianza per traslazioni nel tempo nel caso Autonomo. Introduzione alla stabilità alla Liapunov degli equilibri. Si veda nel capitolo sulla Stabilità in NSDM; [tale capitolo è tutto nel programma del mod. A, tranne: la dimostrazione del teorema di Liapunov per l'asintotica stabilità, la linearizzazione attorno ad equilibri stabili, stabilità per sistemi dinamici infinito-dimensionali, la teoria di Floquet. Della stabilizzazione giroscopica: capire il meccanismo della sua distruzione quando di aggiunge una forza dissipativa].

Teorema ‘topologico' e teorema ‘differenziale' sulla stabilità (semplice). Spazi tangenti della superficie (o varietà) vincolare: e' rappresentato dall'immagine del differenziale della rappresentazione vincolare, oppure dal nucleo del differenziale della funzione f i cui zeri localmente definiscono la superficie (o varietà) vincolare; gli elementi di tali spazi vettoriali sono gli ‘spostamenti virtuali'. [Vincoli con bordo, ‘unilaterali': no. Pertanto, il principio delle reazioni vincolari e i teoremi di  D'Alembert e lavori virtuali e andranno intesi (semplificando) come uguaglianze, non più disuguaglianze]. Lavoro. Definizione di vincolo liscio. ( Richiamo dall'Analisi: Forme differenziali chiuse ed esatte. Ogni esatta e' chiusa. Una chiusa  definita in un semplicemente connesso è esatta.)

Esercizio (utile): Calcolo esplicito della primitiva  di una f. chiusa in un dominio stellato. Caso meccanico. Il lavoro di un sistema di forze posizionali e'  una f. differenziale; se è esatta, la primitiva, cambiata di segno, e' l' energia potenziale del  sistema di forze. Teorema di conservazione dell'energia: per vincoli lisci, indip. dal tempo, e forze conservative Teorema del baricentro, di Konig e del momento della quantità di moto per un sistema particellare e un sistema rigido. Sistema di riferimento del centro di massa, operatore di inerzia e momento di inerzia. Teorema di Steiner. Assi principali d'inerzia. Calcolo della matrice d'inerzia per solidi semplici. Principio di D'Alembert e dei Lavori Virtuali. Restrizione (‘pull back') della forma lavoro sul vincolo. Ritorno al capitolo sulla stabilità  col teorema di Lagrange-Dirichlet.

(da NSDM:)

Teorema: Per un sistema a vincoli lisci bilaterali e sollecitazione conservativa U con Hessiana di U non degenere negli equilibri, gli equilibri sono stabili se e solo se la matrice Hessiana di U e' definita positiva.

Stabilità asintotica: definizione. Teorema di Liapunov sulla stabilità asintotica (solo enunciato, no la dimostrazione).

Esempio di attrattore che non e' stabile. Matrice esponenziale.

Soluzione generale dell'equazione differenziale lineare negli spazi reale m-dimensionale; stima della sup-norma della matrice esponenziale. Primo metodo (o metodo spettrale) di Liapunov.

(Dall' AMR:)

Equazioni cardinali per un sistema particellare. Forze interne ed esterne. Insufficienza delle equazioni cardinali per determinare completamente il moto del sistema.

(Dispensa: F. Cardin “Meccanica elementare del corpo rigido", distribuita a lezione. E’ utile --ma non necessario-- pure la lettura del capitolo sul corpo rigido in Arnold, “Metodi Matematici della Meccanica Classica")

Vincolo di rigidità. Varietà delle configurazioni del corpo rigido. Postulato sulle reazioni vincolari che realizzano il vincolo di rigidità: Il vincolo di rigidità è liscio. Deduzione delle equazioni cardinali del corpo rigido dal Principio di D'Alembert. Equazioni di Euler. Studio qualitativo del moto del corpo rigido scarico con un punto fisso. Integrali primi dell'energia cinetica e del modulo del momento angolare. Ellissoide d'inerzia. Rotazioni stazionarie attorno agli assi d'inerzia estremali e loro stabilità (sia discutendo geometricamente l'intersezione di una certa sfera con un certo ellissoide, sia con una funzione di Liapunov). Descrizione del moto secondo Poinsot. Solido giroscopico. Precessioni regolari. Instabilità delle rotazioni stazionarie attorno all'asse intermedio (con il primo metodo di Liapunov).

Stabilizzazione giroscopica e fragilità di questa: sua rottura con l'aggiunta di viscosità. Problema dei Due Corpi. Si veda il capitolo “Il problema dei Due Corpi e la Meccanica Celeste" in NSDM; [tale capitolo è tutto nel programma del mod. A, tranne: L'equazione di Kepler, Il vettore di Runge-Lenz (se ne consiglia però la lettura, è un esercizio), Circonferenza di Hamilton delle velocità (anche qui, se ne consiglia la lettura), Teorema di Bohlin, dell'ultimo paragrafo “Sulle soluzioni esatte..." si veda solamente la parte relativa ai tre corpi.] Moto piani. Moti centrali. Coniche. Leggi di Kepler. Equazioni di Newton. Sistemi della massa ridotta. Problema di Kepler e sua integrazione. En. potenziale efficace. Cenno sul problema dei Tre Corpi e soluzioni particolari esatte di Lagrange (le soluzioni `triangolari equilatere').

(da AMR:)

Espressione dell'energia cinetica di un sistema olonomo a vincoli bilaterali in coordinate generalizzate. Deduzione delle equazioni di Lagrange per un sistema olonomo a vincoli olonomi bilaterali lisci dal principio di D'Alembert.

(da NSDM:)

Il metodo dei moltiplicatori di Lagrange per la determinazione di moti e reazioni vincolari.
 

 

Modulo B:

 

Testi:

F. Cardin, Note sui Sistemi Dinamici Meccanici, Dispense edite dalla Libreria Progetto.

G. Benettin, L. Galgani, A, Giorgillo, Appunti di Meccanica Razionale, Libreria Progetto.

Ulteriore testo di consultazione:

V. Arnold, Metodi Matematici della Meccanica Classica, Editori Riuniti.

 

Equazioni di Lagrange (AMR). Invarianza geometrica delle equazioni di Lagrange (NSDM).

Linearizzazione delle equazioni differenziali autonome attorno ad equilibri stabili: stime (NSDM).

Sistemi Lagrangiani generalizzati: esempio della forza di Lorentz e di Coriolis (AMR).

Piccole Oscillazioni dei sistemi Lagrangiani, frequenze caratteristiche (NSDM).

Pendolo di Foucault (NSDM).

(NSDM) Principio Variazionale di Hamilton; (Condizioni di minimo: no); Relazioni tra i moti spontanei (V=0) di una particella su di una superficie liscia S e le geodetiche su S (di quel capitolo non è in programma: condizioni di minimo, riduzione isoenergetica, problema inverso). Integrali primi dei sistemi Lagrangiani, casi della ciclicità e della indipendenza dal tempo della Lagrangiana; teorema di Routh ed equilibri relativi; teorema di Noether e applicazioni ai sistemi Lagrangiani naturali: invarianza per traslazioni e rotazioni (AMR).

Metodo di Newton ed equazione differenziale associata; un teorema di inversione globale; del capitolo in NSDM si tralasci la discussione sulla convergenza del metodo di Newton.

Cenni sulla nozione di fibrato tangente e co-tangente; un (altro) teorema di

inversione globale, trasformazione di Legendre; equivalenza delle equ. di Lagrange con quelle di Hamilton (NSDM).

Dal capitolo sul Calcolo delle Variazioni in NSDM: Metrica Jacobi, formulazione non variazionale del principio di Maupertuis.

Un punto stazionario di un arbitrario Hamiltoniano, di massimo o minimo relativo proprio locale, è un punto d'equilibrio stabile. 

Campi Vettoriali ed Operatori differenziali del primo ordine, isomorfismo d'algebra; significato dinamico delle parentesi di Lie, teorema: [X,Y]=0 sse i flussi commutano.

Teoria della coniugazione dei sistemi differenziali.

Lemma tecnico (solo l'enunciato). Enunciati e dimostrazioni fino al seguente: se un diffeomorfismo è una Trasformazione Canonica allora esiste una costante c diversa da zero tale che (a meno del fattore c) vale una condizione di isometrica rispetto alla matrice simplettica E. Si tralasci lo studio della dimostrazione dell'affermazione inversa.

(Richiamo dall'Analisi: Algebra e differenziale esterno. Pull-back di k-forme. Lemma di Poincare'. Co-omologia in nello spazio 3-dimensionale reale, Appunti facoltativi distribuiti a lezione).

Caratterizzazione delle Trasformazioni Canoniche mediante l'invarianza

per pull-back della 2-forma di Liouville. Condizione di Lie (NSDM).

Si riprende da questo punto con AMR: Trasf. Canoniche Libere.

Metodo d'integrazione di Hamilton-Jacobi. Vari casi: indipendenza dell'Hamiltoniana dal tempo, variabili cicliche, separazione delle variabili, per questi ultimi argomenti può essere utile la lettura del F. Gantmacher “Lezioni di Meccanica Analitica".

Parentesi di Poisson: nuova caratterizzazione delle Trasformazioni Canoniche; morfismo d'algebra; sotto-algebra degli integrali primi. interpretazione Noetheriana di {f,H}=0.

Teorema del trasporto, vari esempi, teorema di Liouville; teorema del ``ritorno" di Poincare' (NSDM).

Meccanica dei Continui: il capitolo in NSDM e' tutto in programma tranne: fluidi 2-DIM e analisi complessa, il calcolo delle variazioni per le teorie di campo (elasticita'), elementi di meteorologia elementare.

 

 

MECCANICA SUPERIORE

Programma del corso:

 

Modulo A : (Titolare: Prof. F. Cardin - Dip. Mat.)

 

Richiami di Geometria Differenziale, varietà, fibrato tangente e cotangente, varietà e mappe tra varietà, mappe tangenti, forme differenziali, differenziale esterno, campi vettoriali, derivata di Lie.

Varietà simplettiche, teor. di Darboux, 1-forma di Liouville e struttura simplettica del fibrato cotangente, varietà Lagrangiane, loro parametrizzazioni: coordinate focali, teor. di Maslov-Hormander, famiglie di Morse.

Campi vettoriali Hamiltoniani, equazione di Hamilton-Jacobi, soluzioni geometriche costituite da sottovarietà Lagrangiane.

Trasformazioni canoniche, teorema di Jacobi.

Applicazioni della teoria geometrica di Hamilton-Jacobi. Problema di Cauchy e principio di Huygens. Caustiche e teoria globale dell’Ottica Geometrica.

Integrali oscillanti: fase stazionaria, sottovarietà Lagrangiane e soluzioni asintotiche. Regole di quantizzazione di Bohr-Sommerfeld-Einstein-Keller-Maslov (cenno).

Integrale invariante di Poincaré-Cartan. Trasformazione di Legendre e disuguaglianza di Young. Punti Coniugati. Condizioni di minimo per il Calcolo delle Variazioni.

Cenni su Gruppi e Algebre di Lie. Azioni. Azioni simplettiche e Momentum Map. Esempi: generalizzazione del teorema di Noether. Equivarianza della Momentum Map. Riduzione simplettica (cenno).

Equivalenza di Kepler spaziale con le Geodetiche sulla sfera S3: origine Noetheriana del vettore di Runge-Lenz.

 

Il corso sarà corredato di dispense e di ulteriori indicazioni bibliografiche.

 

Modulo B :  Nell’a.a. 2002/2003 tacerà.

 

 

METODI E MODELLI PER LE SCELTE ECONOMICHE

 

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. M. Cardin – Università di Venezia)

Scopo del corso è quello di presentare alcuni  tra i principali metodi e modelli matematici di cui fa largo uso la teoria delle scelte economiche con particolare riguardo ai problemi di investimento.

Flussi di cassa deterministici. Valore attuale e interesse. Criteri di valutazione. Tasso interno di rendimento. Titoli a reddito fisso. Duration e immunizzazione. Struttura a termine dei tassi di interesse. Curva dei rendimenti. Tassi spot e tassi forward.

Flussi di cassa aleatori. Principi generali. Variabili aleatorie. Funzioni di utilità. Avversione al rischio. Il criterio media varianza. Media e varianza di un portafoglio. Il modello di Markowitz. Il modello Capital Asset Pricing. Implicazioni per le scelte di investimento. Valutazioni di performance. Arbitrage Pricing Theory.

 

Testo di riferimento:

D.G. Luenberger, Investment Science, Oxford University Press 1998

 

Modulo B: (Titolare: Prof. B. Viscolani - Dip. Mat.)

Controllo Ottimo con applicazioni all’economia Introduzione ai problemi di controllo ottimo. Problema del Calcolo delle Variazioni. Il principio del massimo di Pontryagin. Problema di consumo e investimento con flusso di aiuti variabile. Condizioni necessarie per il Calcolo delle Variazioni. Un problema di produzione con costi di produzione e magazzino. Il modello di Ramsey. Condizioni sufficienti nel controllo ottimo: i teoremi di Mangasarian e di Arrow. Condizioni sufficienti nel Calcolo delle Variazioni. Introduzione al modello di Nerlove e Arrow. Modello di economia bisettoriale. Problemi di tempo minimo: teoria ed alcuni esempi economici. Un problema di estrazione di una risorsa. Il problema di "consumo e risparmio" per un singolo individuo.

 

Bibliografia:

B. Viscolani, Introduzione al controllo ottimo con applicazioni all’economia, dispensa.

A. Seierstad, K. Sydsaeter, Optimal Control Theory with Economic Applications, North-Holland, Amsterdam, 1987.

 

 

PROCESSI STOCASTICI

 

Programma del corso

 

Modulo A: (Titolare: Prof. G.B. Di Masi – Dip.Mat.)

 

I riferimenti sotto riportati sono relativi a capitoli e sezioni del testo consigliato.

 

Richiami e complementi di Calcolo delle Probabilità (Capitolo 0, Sezioni 0.1 - 0.7; Capitolo 3, Sezioni 3.1 – 3.3)

Generalità sui processi stocastici (Capitolo 1 Sezioni 1.1, 1.3 e cenni di 1.2)

Moto Browniano (Capitolo 2, Sezioni 2.1, 2.2, 2.6 e cenni di 2.3 – 2.5)

Martingale (Capitolo 4, Sezioni 4.1, 4.2, 4.6; Capitolo 6, Sezione 6.5)

Processi di Markov (capitolo 5, Sezioni 5.1 e cenni di 5.3, 5.4, 5.5)

Integrali stocastici (Capitolo 6, Sezioni 6.1 - 6.4)

Calcolo stocastico (Capitolo 7, Sezioni 7.1 - 7.3)

Teorema di rappresentazione di martingale Browniane (cenni di Sezione 7.5)

Equazioni differenziali stocastiche (Capitolo 8, Sezioni 8.1 - 8.4 e cenni di 8.5, 8.7, 8.8)

Trasformazioni di misura e teorema di Girsanov (cenni di Sezioni 7.4 e 8.9)

            Applicazioni al filtraggio (Capitolo 10, Sezioni 10.1, 10.2)

            Applicazioni al controllo stocastico (Capitolo 10, Sezione 10.4)

Problema di Cauchy e rappresentazione di Feynman – Kac (Cenni di sezione 9.3)

 

Testo consigliato:

P. Baldi, Equazioni differenziali stocastiche e applicazioni, Quaderni dell'Unione Matematica Italiana, n. 28, Seconda Edizione, Pitagora Editrice, Bologna, 2000

 

Testi per consultazione:

L. Arnold, Stochastic differential equations: theory and applications, Wiley, New York, 1974;

I. Karatzas, S. Shreve, Brownian motion and stochastic calculus, Springer, New York, 1991;

B. Oksendal, Stochastic differential equations: an introduction with applications, Springer, Berlin, 1998.

 

Modulo B: (Titolare: Prof. W. Runggaldier - Dip. Mat.)

 

- Nozioni preliminari;

- Valutazione in assenza di arbitraggio;

- Il problema della copertura (hedging); mercati completi;

- Cenno ai mercati incompleti ed approcci alla copertura in tali mercati;

- Teoria classica della struttura a termine;

- Modelli per i tassi a termine (approccio "Heath-Jarrow-Morton")

- Cambiamento di "numeraire"; valutazione di opzioni quando il tasso a breve e' stocastico.

 

Testo base :

T.Bjoerk, Arbitrage Theory in Continuous Time,

Oxford University Press 1998.

 

Prerequisiti: il modulo A è propedeutico al modulo B.

 

 

PROGRAMMAZIONE

Programma del corso:

 

Modulo A: (Titolare: Prof. G. Filé - Dip. Mat.) mutuato da Informatica di Base e Programmazione 1 della Laurea Triennale

Contenuto del corso: Introduzione al Linguaggio C++. Strutture di controllo di base. Input-Output. Tipi di dati predefiniti: array,record, file, puntatori. Strutture dati: liste, alberi binari, pile. Esempi di programmazione strutturata: ordinamento su arrays e file. Introduzione alla nozione di classe. Il corso prevede un laboratorio in cui gli studenti dovranno realizzare due progetti di programmazione in C++.

 

Testi consigliati:

LIPPMANM S.B. e LAJOIE G. C++ CORSO DI PROGRAMMAZIONE

ADDISON WESLEY 2000, Terza Ediz.

 

Modulo B: (Titolare : Prof. Ranzato – Dip. Mat.) mutuato da Programmazione 2 della Laurea Triennale

Il corso introduce la programmazione orientata agli oggetti nel linguaggio C++. Si tratteranno i seguenti argomenti. Classi e oggetti. Overloading. Template di funzioni e di classe. Ereditarietà e gerarchie di classi. Funzioni virtuali. Ereditarietà multipla. Gestione delle eccezioni. Uso di alcune librerie standard e ausiliarie. Il corso prevede un laboratorio in cui gli studenti realizzeranno un progetto di programmazione ad oggetti usando gli strumenti introdotti nel corso.

 

Testo consigliato:

D.Dorbolo', G.Frosini, B.Lazzerini. "Programmazione ad oggetti con riferimento al C++". Franco Angeli Editore, 2000.

 

Propedeuticità: Programmazione 1

 

Nota:

Il corso di Informatica di base avrà luogo nel I trimestre, quello di Programmazione 1 nel II trimestre e quello di Programmazione 2 nel I trimestre, quindi chi voglia seguire entrambi i corsi di Programmazione mod. A e mod. B deve prevedere di farlo in anni successivi

 

 

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA

 

Programma del corso:

Modulo A: (Titolare: Prof., C.Filippi - Dip. Mat.)

Introduzione all’ottimizzazione vincolata: programmazione lineare, nonlineare e a numeri interi.

Modelli di programmazione lineare.

L’algoritmo del simplesso dal punto di vista intuitivo.

Introduzione alla dualità: interpretazione come limite alla funzione obiettivo.

Pivot primali e duali, metodo di criss cross.

Dimostrazione costruttiva del teorema forte della dualità.

Il metodo del simplesso primale e duale.

Introduzione ai metodi di punto interno.

Strutture speciali: problemi di flusso e di trasporto.

 

Testo di riferimento:

D. Bertsimas e J.N. Tsitsiklis, Introduction to Linear Optimization, Athena Scientific, Belmont, Massachusetts, 1997.

V. Chvatal, Linear Programming, Freeman Press.

 

Modulo B: (Titolare: Prof. M. Conforti, - Dip. Mat.)

In questo corso si insegna la teoria, la applicazioni e gli algoritmi per la Programmazione Lineare a Numeri Interi (PLI). Il corso prevede esercitazioni con software di PLI. Argomenti trattati:

Modelli di Programmazione Lineare Intera: Costi fissi, vincoli disgiuntivi, Modelli di scheduling, set packing, set covering, knapsack, distribuzione (routing, viaggiatore di commerico, ecc.), capital budgeting.. Metodo di Branch and Bound. per la risoluzione della PLI.: bounds derivati dal rilassanento lineare, Bounds derivati da rilassamenti combinatorici. Metodi euristici. Metodo dei piani di taglio per la per la risoluzione della PLI: Tagli di Gomory, applicazioni a probemi con struttura speciale. Poliedri interi: Matrici totalmente unimodulari, teorema di Hoffman-Kruskal, applicazioni a problemi di flusso su reti e ottimizzazione su grafi bipartiti. Ottimizzazione su matroidi: Algoritmo Greedy, formulazione ideale di tale problema. Applicazioni a problemi di connessione su grafi. Strutture speciali: Il problema del circuito hamiltoniano.

 

Testi consigliati:

L. Wolsey, Integer Programming J. Wiley

W. Cook, W. Cunningham, W. Pulleyblank, A. Schrijver, Combinatorial Optimization J. Wiley

 

N.B. Il modulo A è propedeutico al modulo B.

 

 

RICERCA OPERATIVA

(Titolare: Prof. P. Malesani - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Teoria delle decisioni.

Cenni sulla programmazione lineare.

Problema lineare dei trasporti.

Problemi di assegnazione.

Programmazione dinamica.

Tecniche di Branch and Bound.

Teoria dei giochi.

 

Modulo B:

Previsioni a breve termine.

Gestione delle scorte.

Processi stocastici.

Simulazione.

Programmazione reticolare.

Testo adottato:

P. Malesani: Appunti di ricerca operativa, (Libreria Progetto).

(capitoli 1-7 per il Modulo A; capitoli 8-12 per il Modulo B)

 

Prerequisiti:

Matematica di primo biennio e Calcolo delle Probabilità Mod. A.

 

STATISTICA MATEMATICA

(Titolare: Prof. W. Runggaldier - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

 

- Nozioni introduttive su problematiche e metodologie della Statistica matematica;

- Statistiche, Statistiche sufficienti (e complete); distribuzioni di classe esponenziale;

- Stimatori corretti a varianza uniformemente minima;

- Confine inferiore di Rao-Cramer e stimatori efficienti;

- Stimatori di massima verosimiglianza;

- Test per ipotesi alternative semplici; test di Neyman-Pearson; test casualizzati;

- Test per ipotesi alternative composte.

 

Testi di riferimento :

 

G.Andreatta e W.Runggaldier, Statistica Matematica : Problemi ed Esercizi Risolti, Liguori Editore, Napoli, 1983.

 

Modulo B:

 

- Statistica Bayesiana;

- Famiglie coniugate di distribuzioni;

- Problemi di decisione in condizioni di incertezza;

- Approccio Bayesiano ai problemi di decisione; distribuzioni iniziali noninformative e strategie Bayesiane generalizzate;

- Stimatori e test della Statistica classica visti come strategie Bayesiane generalizzate;

- Metodi "Markov Chain Montecarlo" (MCMC) per la determinazione di strategie Bayesiane ottimali; "Gibbs sampler" e metodi di simulazione Metropolis-Hastings.

 

Testi di riferimento :

 

G.Andreatta e W.Runggaldier, Statistica Matematica: Problemi ed Esercizi Risolti, Liguori Editore, Napoli, 1983.

L.Piccinato, Metodi per le Decisioni Statistiche, Springer Verlag Italia, 1996.

 

Per l'ultimo argomento verranno consigliate letture specifiche.

 

 

STORIA DELLA SCIENZA

(Mutuato dal corso di laurea in Scienze Biologiche)

(per il programma vedi il bollettino di Scienze Biologiche)

 

 

STRUTTURE ALGEBRICHE

(Titolare: Prof. M. Emaldi - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

EQUAZIONI DIOFANTEE.

Lezioni, con note storiche, sulle equazioni polinomiali in più incognite e coefficienti interi, di grado superiore al primo, che devono essere risolte in numeri interi: numeri perfetti, triangoli pitagorici; generalità sulle equazioni diofantee; risoluzione elementare dell’equazione di BACHET X2 + 2 = Y3 e dell’equazione di FERMAT X3 + Y3 = Z3; congruenze; radici primitive; X2 Ξ R (mod C) l’equazione di LEGENDRE; residui quadratici; legge di reciprocità quadratica; simbolo di JACOBI; Ax2 +By = C; il problema di Lucas della piramide quadrata.

 

Modulo B:

EQUAZIONI ALGEBRICHE

Lezioni, con note storiche, sul teorema di ABEL, concernente la non risolubilità mediante radicali dell’equazione generale di quinto grado: i metodi più semplici per risolvere mediante radicali le equazioni di terzo e quarto grado; risolventi di LAGRANGE; teorema di ABEL; descrizione dello schema della risoluzione mediane funzioni theta di un’arbitraria equazione di quinto grado data nella forma di BRING.

 

Testi di riferimento:

Niven I., Irrational Numbers, Carus Monographs, M.A.A.,1956;

Anglin W.S., The Queen of Mathematics, Kluwer, 1995.

 

 

TEORIA DEI NUMERI

(Titolare: Prof. M. Bertolini - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

Modulo A:

Equazioni diofantee di primo grado: distribuzione dei numeri primi, la funzione zeta di Riemann e il teorema dei numeri primi. Equazioni diofantee di secondo grado: il teorema di Hasse-Minkowski e l'equazione di Fermat-Pell. Formula analitica per il numero di classi di ideali. Unità ciclotomiche. Il teorema di Dirichlet sui primi in progressione aritmetica. La "formula di Birch e Swinnerton-Dyer" per la funzione L associata all'equazione di Fermat-Pell.

 

 

Prerequisiti: algebra; rudimenti di calcolo differenziale.

 

Modulo B:

Saranno trattati argomenti scelti tra i seguenti, a seconda degli interessi dell'uditorio.

 

Parte I. Curve ellittiche: formule esplicite, legge di gruppo, morfismi. Il gruppo dei punti di una curva ellittica su un campo finito e su un campo locale. Il teorema di Mordell-Weil sulla generazione finita del gruppo dei punti razionali di una curva ellittica. Modularita' delle curve ellittiche e l'Ultimo Teorema di Fermat. La teoria della moltiplicazione complessa: costruzione di punti globali sulle curve ellittiche e il gruppo di Shafarevich-Tate. Applicazioni della teoria delle curve ellittiche alla crittografia: logaritmo discreto e algoritmo di fattorizzazione di Lenstra.

 

Parte II. Forme modulari. Costruzione delle forme modulari per il gruppo SL(2,Z); uniformizzazione complessa delle curve ellittiche; operatori di Hecke. Forme modulari per sottogruppi di congruenza.

Curve modulari e l'equazione modulare. La rappresentazione l-adica associata ad una forma modulare e l'Ultimo Teorema di Fermat. La teoria della moltiplicazione complessa e la costruzione di punti globali sulle curve modulari.

 

Propedeuticità: il modulo A di Teoria dei Numeri è propedeutico al modulo B.

Prerequisiti: è utile (ma non indispensabile) avere qualche conoscenza dell’analisi complessa,

 

 

TEORIA DELLE FUNZIONI

 

Modulo A: (Titolare da definire)

 

Programma del corso: da definire

 

 

Modulo B: (Titolare: Prof. G.Bratti - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

 

D-moduli algebrici, analitici e formali; D-moduli olonomi, varietà caratteristiche, Lagrangiane, e trasformazioni di contatto.

 

Testo

Dispense

 

 

TOPOLOGIA

 

Modulo A: (Titolare: Prof. U.Marconi - Dip. Mat.)

 

Programma del corso:

Numeri cardinali e numeri ordinali. Induzione transfinita. Spazi topologici. Funzioni cardinali: peso, carattere, densità. Funzioni continue. Assiomi di separazione. Controesempi importanti. Lemma di Urysohn. Teorema di Tietze-Urysohn.

Prodotti. Peso e carattere di un prodotto. Proprietà moltiplicativa della densità. Immersione diagonale. Oggetti universali (cubo di Tychonoff e cubo di Cantor). Spazi quoziente e mappe quoziente.

Spazi compatti: Proprietà fondamentali. Teorema di Stone – Weierstrass. Spazi localmente compatti. La topologia compatta- aperta. Teorema di Ascoli. Compattificazioni. Spazi di Lindelöf. Spazi Cech-completi e Teorema di Baire. Varie nozioni di compattezza.

Spazi metrici e spazi metrizzabili. Completezza e compattezza negli spazi metrici. Proprietà coprenti. Partizione dell’unità.

Spazi connessi. Vari tipi di sconnessione.

 

Testo consigliato:

R.Engelking, General Topology, edizione riveduta e completata, Heldermann Verlag, Berlin (1989).

 

Modulo B: (Titolare: Prof. C. Marastoni - Dip. Mat.)

 

Programma del corso

GRUPPO FONDAMENTALE DI UNO SPAZIO TOPOLOGICO

Omotopia - Retrazioni - Gruppo fondamentale di uno spazio topologico - Teorema di Seifert-Van Kampen - Rivestimenti - Rialzamenti e lemma di monodromia - Sottogruppo caratteristico e rivestimenti di Galois - Automorfismi di rivestimento

COOMOLOGIA DI DE RHAM E CECH

Omologia e coomologia di uno spazio topologico (cenni) - Coomologia di de Rham - Successioni di Mayer-Vietoris - Orientazione e integrazione - Lemmi di Poincare' - Finitezza - Dualità di Poincare' - Grado - Formula di Kuenneth - Coomologia di Cech

 

Durante la presentazione del programma saranno introdotte e trattate anche le seguenti nozioni:

Categorie - Categoria dei moduli su un anello, complessi e coomologia - Prodotto tensoriale - Forme - Teoria dei fasci (fondamenti) - Varietà

 

Testo: Dispense del docente

 

 

Dal 2002/2003 le lezioni del Corso di Laurea in Matematica si terranno con calendario trimestrale secondo la distribuzione indicata nella seguente tabella.

 

 

 

ORDINAMENTO TRIMESTRALE CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA

VECCHIO ORDINAMENTO

1 ottobre – 29 novembre 2002

13 gennaio – 14 marzo 2003

14 aprile – 21 giugno 2003

 

 

 

I TRIMESTRE

II TRIMESTRE

III TRIMESTRE

 

 

 

Algebra Superiore Mod. A

Algebra Superiore Mod. B

 

 

 

Astronomia Mod. A

 

 

Analisi Numerica Mod.A

 

Calcolo delle prob. Mod. A

Calcolo delle prob. Mod. B

Calcolo numerico Mod. A

Calcolo numerico Mod. B

 

 

Equazioni diff. Mod. A

Equazioni diff. Mod. B

Fond. Inform. Mod. A

 

Fond. Inform. Mod. B

Geometria Algebrica Mod. A

Geometria Algebrica Mod. B

 

 

Geometria Differenziale Mod. A

Geometria Differenziale Mod. B

 

Ist. Alg. Sup. Mod. A - ind. Appl.

Ist. Alg. Sup. Mod. B - ind. Appl.

Ist. Alg. Sup. Mod. A - ind. Gen

Ist. Alg. Sup. Mod. B - ind. Gen.

 

Ist. An. Sup. Mod. A  - ind. Appl.

Ist. An. Sup. Mod. B - ind. Appl.

 

Ist. An. Sup. Mod. A  - ind. Gen

Ist. An. Sup. Mod. B - ind. Gen.

 

 

Ist. Fis. Mat. Mod. B

 Ist. Fis. Mat. Mod. A

Ist. Geom. Sup. Mod. A - ind. Appl.

Ist. Geom. Sup. Mod. B - ind. Appl.

 

Ist. Geom. Sup. Mod. A - ind. Gen.

Ist. Geom. Sup. Mod. B - ind. Gen.

 

 

Logica Mat. Mod. A

 

 

Logica Mat. Mod. B

 

Ist. Logica Mat. Mod. A

 

Ist. Logica Mat. Mod. B

 

Linguaggi Program. Mod. A

Linguaggi di Progr. Mod. B

 

Mat. El. PVS Mod. B

Mat. El. PVS Mod. A

 

Matematica Mod. A

Matematica Mod. B

Matematiche compl. Mod. A

Matematiche compl. Mod. B

 

Met. Mod. Sc. Econ. Mod. A

 

Met. Mod. Sc. Econ. Mod. B

Meccanica sup. Mod. A

 

 

 

Processi stoc. Mod. A

Processi stoc. Mod. B

Progr. mod B

Progr. mod A

 

Programmazione Mat. Mod. A

Programmazione Mat. Mod. B

 

Ricerca Operativa Mod. A

Ricerca Operativa Mod. B

 

Stat. Matematica Mod. B

 

Stat. Matematica Mod. A

 

Stutture Algebriche Mod. A

Stutture Algebriche Mod. B

Teoria dei numeri mod. A

 

Teoria dei numeri mod. B

Teoria delle funzioni Mod. A

 

Teoria delle funzioni mod. B

Topologia Mod. A

 

Topologia Mod. B

 

 

DIPLOMA IN MATEMATICA

 

Questo ordinamento riguarda solo gli studenti immatricolati tra l’a.a. 1997/98 e l’a.a. 2000/01

 

 

Finalità

 

Il corso di diploma universitario in Matematica ha lo scopo di formare una figura professionale capace di sviluppare analisi ed elaborazioni quantitative di dati, connesse allo sviluppo e alla diffusione dei mezzi di calcolo, e più in generale capace di gestire le applicazioni della Matematica che si presentano nei diversi settori del mondo produttivo e dei servizi, quali quello industriale, economico, bancario, statistico, biomedico, ecc.

La struttura e i contenuti dei corsi, piuttosto che orientarsi verso un'eccessiva e prematura connotazione specialistico-professionale, che renderebbe il diploma poco spendibile su un mercato del lavoro in continua evoluzione, mireranno ad ottenere una preparazione di base che permetta al diplomato di acquisire agilmente, nel corso della sua carriera lavorativa, le nuove conoscenze e metodologie che si renderanno necessarie.

Struttura del corso

 

La durata del corso di diploma in Matematica è di due anni divisi in quattro semestri, ciascuno dei quali strutturato in quattro moduli, come si vede dalle seguenti tabelle:

 

Primo anno

 

Primo Semestre

Secondo Semestre

mod

sett

corso

ore

mod

sett

corso

ore

1 mod. A

A02A

Analisi Matematica I

60

1 mod. B

A02A

Analisi Matematica I

60

1 mod. A

A01B

Algebra

60

1 mod. B

A01B

Algebra

60

1 mod. A

A01C

Geometria

60

1 mod. B

A01C

Geometria

60

1 mod. A

K05B

Programmazione

50

1 mod. A

K05B

Lab. di Programmazione

60

4

 

 

230

4

 

 

240

 

Secondo Anno

 

Primo Semestre

Secondo Semestre

mod

sett

corso

ore

mod

sett

corso

ore

1 mod. A

A02A

Analisi Matematica II

60

1

A0 e B0

Modulo a scelta

60

1 mod. A

A04A

Calcolo Numerico

45

1

A0 e B0

Modulo a scelta

60

1 mod. A

A02B

Calc. delle Probabil.

45

1

A0 e B0

Modulo a scelta

60

1 mod. A

A03X

Meccanica Razionale

60

1

A0 e B0

Modulo a scelta

60

4

 

 

210

4

 

 

240

 

 

Le materie di studio principali sono: l'Analisi Matematica, l'Algebra, la Geometria, la Programmazione con laboratorio, il Calcolo Numerico, il Calcolo delle Probabilità e la Meccanica Razionale; vi sono inoltre dei corsi a scelta che permettono allo studente di approfondire taluni degli argomenti che lo interessano maggiormente.

Il diploma è stato progettato come un diverso percorso didattico all'interno del corso di laurea in Matematica ed è quindi di tipo seriale. In altre parole tutti i corsi fondamentali del diploma sono utilizzabili anche per il corso di laurea, e quindi il diploma può essere utilizzato anche da coloro i quali, una volta diplomati, hanno intenzione di proseguire gli studi per ottenere la laurea.

Attualmente il primo biennio del corso di laurea è ritenuto sensibilmente più pesante del secondo; uno studente che volesse raggiungere la laurea passando attraverso il diploma avrebbe il vantaggio che deriva da una ripartizione più equilibrata delle difficoltà. Anche chi volesse, una volta conseguito il diploma in Matematica, continuare gli studi presso altri corsi di laurea in ambito scientifico, potrà farlo senza problemi, visto il carattere propedeutico degli insegnamenti impartiti.

La struttura del nostro diploma, sia per quanto riguarda i curricula, che il numero dei corsi e la consistenza degli stessi, non è dissimile da quella di analoghi diplomi in Matematica che vengono rilasciati in altri paesi europei nell'ambito CEE; ciò facilita la mobilità, sia durante il periodo degli studi, tramite programmi quali Erasmus ecc., che successivamente, durante la carriera professionale.

Non si ritiene opportuno regolamentare il numero degli iscritti al primo ciclo del diploma in Matematica, pertanto non sono previste prove di ammissione.

Per quanto riguarda i 4 moduli da scegliere nel secondo semestre, essi vanno preferibilmente scelti tra i corsi del Corso di laurea in Matematica, ma vi possono essere altre possibilità (ad esempio Corso di laurea in Fisica, In­gegneria, Diploma in Informatica, ecc.), purché siano concordate; in ogni caso le scelte devono essere approvate dal Consiglio di Corso.

ESEMPI DI CORSI A SCELTA PER IL II ANNO

 

Matematica discreta I, mod. B                      mutuato dal Diploma in Informatica

Analisi matematica II, mod. B             mutuato dalla Laurea in Matematica

Calcolo numerico, mod. B                                     "             "        "     "         "

Calcolo delle probabilità, mod. B                         "             "        "     "         "

Meccanica razionale, mod. B                                     "             "        "     "         "

Fisica I, mod. A                                         "             "        "     "         "

Istit. di Algebra sup. (ind. appl.), mod. A     "             "        "     "         "

Istituzioni di Logica matematica, mod. A     "             "        "     "         "

Matematiche complementari, mod. A     "             "        "     "         "

Matem. elem. da un P. di V. S., mod. A     "             "        "     "         "

Ricerca operativa, mod. A                                        "             "        "     "         "

Strutture algebriche, mod. A                                     "             "        "     "         "

Istituzioni di Algebra superiore, mod. B              "             "        "     "         "

Istit. di Geometria sup. (ind. appl. e did.)                "             "        "     "         "

Matematiche complementari, mod. B     "             "        "     "         "

Matem. elem. da un P. di V. S., mod. B mutuato dalla Laurea in Matematica

Strutture algebriche, mod. B                                    "             "        "     "         "

Fisica I, mod. B (chi ha frequentato il mod. A)  "             "        "     "         "

 

 

PROGRAMMI DEI CORSI

 

I programmi dei corsi del II anno sono mutuati dal Corso di Laurea in Matematica.

 

 

 

 

CORSO DI LAUREA DI PRIMO LIVELLO IN INFORMATICA

 

INTRODUZIONE

 

Obiettivi formativi

 

Il Corso di Laurea in Informatica si propone di fornire allo studente una solida preparazione nei vari settori delle discipline informatiche privilegiando in particolare quegli aspetti tecnologici che devono essere propri del bagaglio culturale di un operatore del mondo della produzione. L’obiettivo generale della Laurea in Informatica è quindi quello di preparare persone in grado di affrontare le esigenze di informatizzazione del mondo produttivo moderno in particolare per quanto riguarda il disegno, la realizzazione, la gestione e la verifica di applicazioni software e di reti di calcolatori complesse e robuste.

Il Corso di Laurea pertanto persegue i seguenti obiettivi specifici:

§         fornire una buona base culturale in matematica e informatica per poter affrontare una molteplicità di problemi in ambiti diversi ed adattarsi facilmente alla rapida evoluzione dei metodi e strumenti dell’informatica;

§         fornire una buona conoscenza di base dei diversi settori dell’informatica, nei loro aspetti teorici e applicativi con particolare riferimento alle esigenze e alle implicazioni dei processi produttivi;

§         rendere capaci di utilizzare il metodo scientifico di indagine, in particolare in relazione a problemi applicativi e alla ricerca e sviluppo di prodotti;

§         garantire la capacità di utilizzare la lingua inglese ed il possesso di adeguate competenze e di strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione;

§         rendere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

 

Sbocchi di studio e professionali

 

La Laurea in Informatica consentirà di accedere al Corso di Laurea Specialistica in Informatica, senza alcun debito formativo, e proseguire eventualmente per il Dottorato di Ricerca. Inoltre consentirà di accedere ad altri Corsi di Laurea Specialistica dell'area informatica o di aree disciplinari affini, con modalità ed eventuali debiti formativi facilmente colmabili, che saranno definiti al momento dell'approvazione dei relativi Piani di Studio.

La richiesta di Informatici da parte del mondo del lavoro è particolarmente pressante; si stima che in Italia saranno necessari nei primi anni 2000 circa 200.000 informatici. Pertanto l'assorbimento dei laureati in Informatica da parte del mondo del lavoro risulta estremamente promettente. In particolare, gli sbocchi professionali principali comprendono le figure professionali di esperto di Basi di Dati, esperto di Sistemi Informatici o Sistemista, esperto di Reti di Sistemi Informatici, ed esperto di Applicazioni Software.

           

Curriculum

 

La Laurea in Informatica ha durata di 3 anni. L’attività formativa è realizzata mediante Insegnamenti, che possono essere organizzati in Unità Didattiche distinte (delle quali cioè siano diversi i Docenti che ne assumono la responsabilità) che possono corrispondere a moduli diversi o a tipologie diverse di attività (laboratorio, esercitazioni numeriche, attività seminariali). Inoltre sono possibili corsi monografici, stage e tirocini. Ad ogni Insegnamento corrisponde un'unica prova di accertamento finale e l'acquisizione del numero complessivo di crediti formativi universitari (CFU) ad esso attribuiti.

Il valore in CFU è determinato in base al valore di 25 ore di lavoro complessivo da parte degli studenti (stabilito dal D.M. di approvazione delle Classi) per 1 CFU, con le seguenti corrispondenze: 8 ore di lezione d'aula o di esercitazione in aula o laboratorio.

 

Gli insegnamenti obbligatori sono descritti nelle tabelle che seguono in cui per ogni insegnamento si specifica il corrispondente numero di crediti. Il totale di crediti di questi corsi è 155. I restanti 25 crediti necessari per raggiungere i 180 crediti necessari per ottenere la laurea in informatica sono suddivisi nel modo seguente:

§         10 crediti che lo studente può usare in completa libertà per seguire corsi  universitari di suo interesse,

§         9 crediti per lo stage aziendale, questo corrisponde a circa 225 ore di lavoro da svolgere presso un’azienda o un centro di ricerca informatico in Italia o all’estero,

§         6 crediti per redigere la tesi di laurea che descrive il lavoro eseguito durante lo stage e per preparare adeguatamente la presentazione di questo lavoro alla commissione di laurea.

Seguono 2 tabelle. La prima descrive la struttura del corso di studi in Informatica mostrando le diverse categorie di  attività formative che esso comprende. Le  categorie sono: materie di base, materie caratterizzanti, affini e integrative, a scelta dello studente e altre.

La seconda tabella elenca tutti gli insegnamenti obbligatori della laurea specificando per ognuno i crediti totali.

                       

 

 

 

CLASSE DELLE LAUREE IN

SCIENZE E TECNOLOGIE INFORMATICHE

 

LAUREA IN INFORMATICA

 

ATTIVITÀ FORMATIVE

 

Attività formative:

CFU

CFU

Ambiti

Settori scientifico-disciplinari

CFU

 

D.M.

Totali

Disciplinari

 

 

Di base

18

39

Formazione matematico

statistica

MAT/01 - 08

30

 

 

 

Formazione informatica

INF/01

5

 

 

 

Formazione fisica

FIS/01

4

Caratterizzanti

50

91

Formazione informatica

INF/01

91

Affini o integrative

18

22

Formazione affine

MAT/06, MAT/08 e MAT/09

16

 

 

 

Formazione interdisciplinare

MAT/09

6

A scelta dello studente

9

10

 

 

10

Prova finale e conoscenza

9

9

Lingua straniera

Inglese scientifico

3

della lingua straniera

 

 

Prova finale

Tesina

6

Altre

9

9

Stage

Stage

9

TOTALE

 

180

 

 

180

                                                                                                                 

 

LAUREA IN INFORMATICA

 

INSEGNAMENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Insegnamento

Modulo

Att.

SSD

CFU

 

 

 Form.

 

 

Matematica di base

 

a

MAT/01-08

6

Analisi Matematica

A

a

MAT/05

4

Analisi Matematica

B

a

MAT/05

6

Matematica 2

 

a

MAT/02-03

8

Logica

 

a

MAT/01

6

Informatica di base

 

a

INF/01

5

Fisica

 

a

FIS/01

4

Programmazione 1

 

b

INF/01

8

Programmazione 2

 

b

INF/01

8

Laboratorio di linguaggi

 

b

INF/01

4

Algoritmi e strutture dati 1

 

b

INF/01

6

Algoritmi e strutture dati 2

 

b

INF/01

6

Architettura degli elaboratori 1

 

b

INF/01

6

Architettura degli elaboratori 2

 

b

INF/01

6

Basi di dati e sistemi informativi 1

 

b

INF/01

6

Basi di dati e sistemi informativi 2

 

b

INF/01

6

Automi e Linguaggi Formali

 

b

INF/01

5

Linguaggi di programmazione

 

b

INF/01

7

Ingegneria del software 1

 

b

INF/01

7

Ingegneria del software 2

 

b

INF/01

5

Sicurezza nei Sistemi di Calcolo

 

b

INF/01

4

Sistemi di elaborazione delle informazioni

 

b

INF/01

7

Probabilità e statistica

 

c

MAT/06

6

Calcolo numerico

 

c

MAT/08

4

Matematica discreta

 

c

MAT/09

6

Ricerca operativa

 

c

MAT/09

6

Inglese scientifico

 

e

 

3

 

 

 

TOTALE CFU

155

 

 

L’organizzazione del Corso di Laurea è la seguente:

 

Le tipologie di attività didattica sono: lezioni in aula (A), esercitazioni in aula (E), esercitazioni in laboratorio (L)

LAUREA IN INFORMATICA

I ANNO

 

CFU

Cat.

Insegnamento

Ore

18

 

1°  Trimestre

 

6

a

Matematica di Base

48A

4

a

Analisi Matematica mod A

24A

5

a

Informatica di Base

24A+16L

3

e

Inglese Scientifico

25L

 

 

 

 

20

 

2°  Trimestre

 

6

a

Analisi Matematica mod B

32A+16E

6

b

Architettura degli Elaboratori 1

40A+8E

8

b

Programmazione 1

40A+24L

 

 

 

 

20

 

3°  Trimestre

 

6

b

Basi di Dati 1

40A+8L

6

b

Logica

48

8

a

Matematica 2
64A

 

 

 

 

 

II ANNO

 

CFU

cat

Insegnamento

Ore

22

 

1°  Trimestre

 

8

b

Programmazione 2

40A+24L

6

b

Algoritmi e Strutture Dati 1

40A+8L

4

a

Fisica

32A

4

c

Calcolo Numerico

24A+8L

 

 

 

 

21

 

2°  Trimestre

 

6

c

Probabilità e Statistica

48A

5

b

Automi e Linguaggi Formali

40A

4

b

Laboratorio di Linguaggi

32A

6

b

Architettura degli Elaboratori 2

40A+8E

 

 

 

 

18

 

3°  Trimestre

 

6

b

Algoritmi e Strutture Dati 2

40A+8L

6

c

Matematica Discreta

48A

6

b

Basi di Dati 2

40A+8L

 

 

 

 

 

III ANNO

 

CFU

Cat.

Insegnamento

Ore

20

 

1°  Trimestre

 

7

b

Ingegneria del Software 1

40A+16L

7

b

Sistemi di Elaborazione dell’Informazione

40A+16E

6

c

Ricerca Operativa

48A

 

 

 

 

19

 

2°  Trimestre

 

5

b

Ingegneria del Software 2

16A+24L

4

b

Sicurezza nei Sistemi di Calcolo

32A

10

d

A scelta dello studente

 

 

 

 

 

21

 

3°  Trimestre

 

7

b

Linguaggi di Programmazione

48A

9

f

Stage

225

6

e

Preparazione prova finale

 

 

Punti Caratterizzanti della Laurea in Informatica

 

Le caratteristiche principali della Laurea in Informatica di Padova sono le seguenti:

 

§         Essendo nato per iniziativa del gruppo di Informatici del Corso di Laurea in Matematica, la laurea in informatica prevede dei corsi introduttivi di Matematica di ottimo livello. Inoltre, al secondo anno del corso di studi si prevede un corso di Matematica Discreta, organizzato appositamente per gli studenti della laurea, in cui vengono presentate nozioni matematiche che hanno particolare rilievo nella teoria della complessità degli algoritmi. Il programma dettagliato di questo corso è contenuto nella Sezione successiva.

§         Nel primo e secondo anno di corso, sono previsti vari Laboratori di Informatica. In questi laboratori, gli studenti dovranno realizzare progetti di complessità crescente. La realizzazione di questi progetti comporta l’apprendimento pratico di vari strumenti software oggi disponibili come la posta elettronica e la rete Internet.

§         Inoltre gli studenti apprendono da subito tecniche di supporto alla produzione di software corretto. Questo avviene sia attraverso l’insegnamento di tecniche formali volte a questo scopo, sia attraverso la pratica di sviluppo di programmi secondo la tecnica bottom-up (o a livelli successivi) in cui si passa da un livello al successivo solo dopo aver testato in modo soddisfacente il livello sottostante. Per il testing viene stimolato l’uso dei debugger disponibili sotto Linux. I principali linguaggi di programmazione usati in questi laboratori sono il C++ ed il Java.

§         Sia nel primo che nel secondo anno del corso di studi è previsto un corso semestrale di Architettura degli Elaboratori ed uno di Basi di Dati e Sistemi Informativi. Oltre alle nozioni teoriche fondamentali di queste aree, i corsi prevedono esercitazioni in laboratorio che consentono agli studenti di mettere le mani direttamente sulle realizzazioni più moderne delle nozioni apprese. In particolare gli studenti avranno modo di conoscere e manipolare parti di sistemi operativi, i protocolli di rete, e potranno usare e paragonare vari pacchetti esistenti per la gestione delle basi di dati.

§         Il terzo anno prevede un corso di Linguaggi di Programmazione e due di Ingegneria del Software. Scopo dei corsi è di introdurre gli studenti a linguaggi di programmazione diversi dal C e C++ usati nei primi due anni e a metodologie formali con relativi supporti software per lo sviluppo di programmi corretti. Tra le metodologie formali di sviluppo del software verrà introdotto l’UML.

§         Al terzo anno è previsto che gli studenti trascorrano un periodo di lavoro di circa 2 mesi (stage) presso aziende esterne all’Università o all’interno della stessa Università. Durante lo stage gli studenti realizzano un progetto che costituisce il tema della loro tesi di laurea. Lo stage offre agli studenti la possibilità di applicare nel mondo reale le nozioni apprese durante il loro studio. Esso appare quindi un punto estremamente importante dell’intero corso di studi. È importante inoltre sottolineare che, attraverso il programma europeo Socrates, questi periodi di addestramento degli studenti potranno venire effettuati in aziende di qualsiasi paese della Comunità Europea.

 

 

 

 

PROGRAMMA DEI CORSI

 

 

ALGORITMI E STRUTTURE DATI 1

(Titolare: prof. Livio Colussi - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: La nozione di complessità di un algoritmo. Algoritmi di ordinamento e ricerca. Complessità massima e media. Limiti inferiori. Tavole hash. Alberi di ricerca e alberi rosso-neri. Programmazione dinamica. Algoritmi greedy.

 

Testo consigliato: T.H.CORMEN, C.E. LEISERSON, R.L.RIVEST. Introduction to Algorithms o corrispondente versione in italiano.

 

Propedeuticità: Programmazione 1

 

 

ALGORITMI E STRUTTURE DATI 2

(Titolare: prof. Livio Colussi - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Complessità ammortizzata. Strutture dati per insiemi dinamici: B-alberi, heap binomiali e di Fibonacci. Strutture dati per insiemi disgiunti. Algoritmi su grafi: ricerca in larghezza e in profondità, ordinamento topologico, componenti fortemente connesse, albero di connessione minimo, cammini minimi, reti di flusso.

 

Testo consigliato: T.H.CORMEN, C.E. LEISERSON, R.L.RIVEST. Introduction to Algorithms o corrispondente versione in italiano.

 

Propedeuticità: Algoritmi e strutture dati 1 e Probabilità e statistica

 

 

ANALISI MATEMATICA A

(Titolare: prof. A. Grioli - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso:  Limiti di successioni - Limiti di funzioni reali di una variabile - Funzioni continue - Derivate ed integrali.

 

Testo adottato: Michiel Bertsch: Istituzioni di Matematica, Bollati-Boringhieri

 

Propedeuticità: matematica di base

 

 

ANALISI MATEMATICA  B

(Titolare: - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Applicazioni del calcolo differenziale, studio del grafico di una funzione. Il calcolo integrale, integrali definiti, integrali impropri. Equazioni differenziali, equazioni differenziali del primo ordine, equazioni differenziali lineari del secondo ordine. Serie numeriche, serie di funzioni, serie di potenze. Cenni alla teoria delle funzioni di più variabili, integrali multipli.

 

Testo adottato:

Michiel Bertsch: Istituzioni di Metematica, Bollati-Boringhieri

 

Propedeuticità: analisi matematica mod A

 

 

ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI 1

(Titolare: prof. A. Sperduti - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Il corso esamina il calcolatore utilizzato in ambito locale, sia dal punto di vista funzionale e tecnologico, che dal punto di vista software del Sistema Operativo. Questi i principali argomenti trattati: Struttura di un calcolatore convenzionale, architettura di von Newmann, linguaggio macchina. Central Process Unit, parte operativa e di controllo, ALU. Evoluzione delle architetture, pipeline, gerarchia di memoria, cache, memoria virtuale, architetture CISC e RISC, la famiglia x86. La gestione dell'I/O, esempi di periferiche, gestione software. Valutazione delle prestazioni, MIPS, MFLOPS, benchmark. Il Sistema Operativo, classificazioni, microkernel in C, la gestione dei processi, concorrenza, la gestione della memoria, la gestione dell'I/O, il file system.

 

Testi consigliati:

A. Tanenbaum, "Modern Operating Systems", Prentice-Hall International

 

Propedeuticità: Informatica di Base

 

 

ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI 2

(Titolare: prof. T. Vardanega - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Il corso affronta le tematiche derivanti dall'interconnessione di più calcolatori, sia in relazione alla gestione del parallelismo che a quella del progetto delle architettura di sistemi di rete. I principali argomenti trattati includono: Sistemi multiprocessore. reti di interconnessione. Sistemi operativi distribuiti: classificazioni, modelli client/server ed a chiamata remota di procedura (RPC). Reti di calcolatori: generalità, area locale (LAN), area geografica (WAN), gestione e servizi, lo standard IEEE 802.3. Modelli di riferimento: ISO/OSI (livelli e funzionalità), TCP/IP (architettura, servizi), confronto tra i due.

 

Testi consigliati:

A.S. Tanenbaum “Computer Networks” (III ed.), ISBN 0-13-349945-6, Prentice-Hall International;

A.S. Tanenbaum “Modern Operating Systems” (II ed.), ISBN 0-13-031358-0, Prentice-Hall International.

 

Propedeuticità:  Architettura degli Elaboratori 1

 

 

AUTOMI E LINGUAGGI FORMALI

(Titolare: Prof.ssa F. Rossi - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Questo corso fornisce i concetti fondamentali della teoria degli automi e dei linguaggi formali, mostrando la loro applicazione ai compilatori. Inoltre, introduce le nozioni di indecidibilità e intrattabilità. Gli argomenti principali del corso sono: automi a stati finiti, espressioni e linguaggi regolari, grammatiche e linguaggi liberi dal contesto, automi a pila, macchine di Turing, concetto di indecidibilità, problemi intrattabili, classi P e NP, relazione con i compilatori.

 

Testi consigliati:

J. E. Hopcroft, R. Motwani, J. D. Ullman, “Introduction to automata theory, languages and computation”. Addison Wesley, 2001.

E. Kinber, C. Smith. “Theory of Computing: a Gentle Introduction”, Prentice-Hall, 2001.

 

Propedeuticità:  Programmazione 1 e Logica

 

 

BASI DI DATI E SISTEMI INFORMATIVI 1

(Titolare: dott. Marco Padoan)

 

Contenuto del corso: Il corso presenta i fondamenti della teoria delle basi di dati, con applicazioni pratiche di modellazione di realta’ di riferimento e l’implementazione di applicazioni su PC, con uso di SQL. I principali argomenti trattati sono:

Sistemi informatici, sistemi informativi e loro ciclo di vita. Modelli dei dati. Modello ER e ER Esteso. Progettazione concettuale su esempi concreti. Modello relazionale e forme normali. Algebra relazionale. Fondamenti di SQL interattivo: DDL e DML. Utilizzo di DBMS relazionale commerciale per PC, con definizione tabelle, creazione query, interfaccia utente (form), report. Definizione ed uso dei vincoli. Indici e loro ruolo.

 

Testi consigliati: G.Callegarin Nuovo corso di informatica vol.3 - Basi di dati e sistemi informativi - CEDAM Padova

 

Propedeuticità: programmazione 1

 

 

BASI DI DATI E SISTEMI INFORMATIVI 2

(Titolare: dott. Marco Padoan)

 

Contenuto del corso: Il corso approfondisce lo studio dei database relazionali, ed introduce i concetti per lo sviluppo di applicazioni web dinamiche. Il modello dei dati di riferimento per la modellazione e’ quello ad oggetti, come evoluzione del modello ER. I contenuti sono:

Database server ed integrazione web-database. Modello a oggetti: progettazione concettuale e fondamenti di UML (diagramma delle classi). Problematiche di concorrenza e programmazione con transazioni . SQL per lo sviluppo di applicazioni ed utilizzo di RDBMS commerciali: cursori, indici, trigger, stored procedure, con particolare riferimento a Oracle. HTML essenziale per lo sviluppo di applicazioni dinamiche, con ambiente di programmazione ad oggetti Zope. Programmazione con embedded SQL su C, realizzazione di CGI.

 

Testo consigliato:

Albano, Ghelli, Orsini Basi di Dati Relazionali e a Oggetti - Ed. Zanichelli

Koch, Loney Oracle8 - La Guida Completa Ed. McGraw Hill

Dispensa del docente.

 

Propedeuticità: Basi di dati e sistemi informativi 1, Laboratorio di Linguaggi

 

 

CALCOLO NUMERICO (mutuato da Calcolo Numerico del Corso di Laurea in Matematica)

(Titolare: prof. M. Vianello - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Rappresentazione macchina dei numeri reali. Errore relativo. Stabilità ed instabilità degli algoritmi. Soluzione numerica di equazioni non lineari. Algebra lineare numerica. Richiami sulle norme vettoriali e matriciali. Condizionamento di un sistema lineare. Metodo di eliminazione gaussiana. Metodi iterativi. Localizzazione degli autovalori di una matrice. Calcolo approssimato degli autovalori ed autovettori. Interpolazione, approssimazione, derivazione ed integrazione di funzioni date in forma discreta: interpolazione polinomiale e polinomiale a tratti, metodo dei minimi quadrati, instabilità della derivazione numerica, cenni all’estrapolazione, esempi di quadratura numerica.Il laboratorio consisterà nella realizzazione in C++ degli algoritmi visti nella teoria.

 

Propedeuticità: Analisi matematica B, Matematica 2 e Programmazione 1.

 

 

FISICA

(Titolare: prof. R. Stroili.)

 

Contenuto del corso: Temi di Fisica rilevanti per l’informatica.

 

Propedeuticità: Analisi matematica mod. A e B.

 

 

INFORMATICA DI BASE

(Titolare: prof.ssa F. Rossi - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Il corso mira a preparare gli studenti ad utilizzare in modo cosciente i moderni sistemi informatici. In aula, si illustrerà l'architettura di un computer, la rappresentazione di interi, reali e caratteri in un computer, il linguaggio macchina e l'assembler, le funzioni di un sistema operativo, e le nozioni di base di reti di calcolatori e di Internet. In laboratorio, verranno utilizzati i sistemi Linux e Windows, gli applicativi più usati per text editing e fogli elettronici, l'uso della posta elettronica e dei browser.

 

Testo adottato: Dispensa del docente.

 

Propedeuticità: nessuna

 

 

INGEGNERIA DEL SOFTWARE 1

(Titolare: Giovanni Cignoni )

 

Contenuto del corso: Modellazione come tecnica di progettazione: modellazione degli oggetti, modellazione funzionale - Metodologia di progettazione: analisi e progettazione di sistema, progettazione orientata agli oggetti, Pattern software – La metodologia UML: Use Case, Diagramma delle Classi/Oggetti, Diagrammi d’Interazione, Diagrammi degli Stati - Codifica: uso di linguaggi orientati agli oggetti, dal disegno alla produzione – Utilizzo della metodologia UML per applicazioni Web - Il corso prevede lo sviluppo di un progetto con l'obiettivo di presentare un’applicazione concreta degli argomenti proposti a lezione, con l'ausilio di strumenti di sviluppo software specifici.

Testo adottato: Dispense del docente.

Propedeuticità: 

Programmazione 2, Algoritmi e Strutture Dati 2, Basi di Dati e Sistemi Informativi 2

 

 

INGEGNERIA DEL SOFTWARE 2

(Titolare: Tullio Vardanega - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Il corso presenta un'introduzione completa alle diverse problematiche relative alla disciplina dell'ingegneria del software, fornendo le basi per partecipare produttivamente e consapevolmente ad un moderno processo di sviluppo software capace di realizzare prodotti che soddisfino requisiti di qualità definiti. I principali temi trattati dal corso sono: Il processo software: i problemi della produzione del software, gli standard per la definizione del processo software, i modelli di ciclo di vita), riferimento a standard industriali di settore. L'analisi e la progettazione: aspetti generali dell'analisi e della progettazione, analisi e progettazione orientate agli oggetti, UML come linguaggio di analisi e progettazione. I processi di supporto: organizzazione e pianificazione dei progetti software, controllo delle versioni e delle configurazioni. Le verifiche e le prove: obiettivi e pianificazione delle verifiche, ispezione del codice, progettazione e valutazione delle prove. Il controllo della qualità: misurazione del software, modelli per la stima, qualità dei prodotti e dei processi software. Analisi dei bisogni di particolari domini applicativi: sistemi ad elevata criticità, sistemi reattivi in tempo reale.

Il corso prevede la realizzazione di un progetto didattico obbligatorio da svolgere in gruppo.

 

Testo consigliato: IEEE Computer Society. Software Engineering Coordinating Committee A. Abran & J.W. Moore Guide to the Software Engineering Body of Knowledge Trial version (version 0.95). Maggio 2001. http://www.swebok.org

 

Propedeuticità: Ingegneria del software 1

 

 

LABORATORIO DI LINGUAGGI

(Titolare: prof. F. Ranzato - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: il corso introduce il moderno linguaggio di programmazione orientato agli oggetti Java in tutti i suoi aspetti, inclusi quelli avanzati quali grafica, multithreading, networking, applets. Lo sviluppo di un progetto di laboratorio costituirà parte integrante del corso.

 

Testi consigliati:

Arnold e Gosling, "Java - Didattica e Programmazione", Addison Wesley.

Lewis e Loftus, "Java ­ Fondamenti di progettazione software", Addison Wesley.

 

Propedeuticità: programmazione  2

 

 

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE

(Titolare: .)

 

Contenuto del corso: In questo corso vengono introdotti i concetti fondamentali dei linguaggi di programmazione, tra cui le macchine astratte, la compilazione, i tipi, la gestione della memoria, i meccanismi di astrazione, e gli oggetti:

§         Introduzione, linguaggi e macchine astratte

§         Binding time, traduttori, compilatori

§         Tipi di dato elementari e strutturati

§         Gestione della memoria: statica, a pila, a heap

§         Ambienti locali e globali, passaggio dei parametri

§         Oggetti

Inoltre, verrà fatta una carrellata dei vari paradigmi di programmazione (imperativo, funzionale, logico, ad oggetti), mostrando le loro principali differenze.

 

Testo consigliato: Pratt, Zelkowitz, Programming Languages: Design and Implementation, Prentice-Hall, 1996.

 

Prerequisiti: Programmazione 2 e Laboratorio di Linguaggi

 

 

LOGICA

(Titolare: prof. S.Valentini - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Nozioni linguistiche di base: applicazione e astrazione, lambda calcolo tipato semplice, teorema di forma normale, decidibilità dell’ugualianza (6 ore)

§         Concetti sintattici di base: espressione, proposizione, inferenza, derivazione, dimostrazione, conseguenza, teoria assiomatica (8 ore)

§         Concetti semantici di base: insieme, operazione, funzione, relazione, struttura, valutazione, interpretazione, modello, validità (4 ore)

§         Equivalenza tra semantica e sintassi: teorema di completezza (4 ore).

§         Limiti espressivi del linguaggio: teorema di compattezza e sue applicazioni (4 ore)

§         Limiti computazionali: funzioni recursive e macchine di Turing (6 ore), problema dell’arresto, indecidibilità del calcolo predicativo del primo ordine (4 ore)

§         Limiti dimostrativi: teoria formale dei numeri naturali, rappresentazione delle funzioni recursive (6 ore), teoremi di Goedel e di Loeb (6 ore)

§         Cenni di logica modale: la minima logica modale K, la logica modale della dimostrabilità GL e altre logiche modali, modelli di Kripke e teorema di completezza per la logica modale (6 ore).

 

Testi consigliati:

§         J.Bell, M.Machover, A course in mathematical logic

§         G.S.Boolos, R.C.Jeffrey, Computability and Logic

 

Propedeuticità: Matematica di base ed Informatica di base

 

 

MATEMATICA DI BASE

Mutuato da MATEMATICA DI BASE del Corso di Laurea in Matematica

(Titolare: prof. G. Gerotto - Dip. Mat.)

 

 

Contenuto del corso: Insiemi: nomenclatura, appartenenza, inclusione, unione, intersezione, differenza, complementare; insiemi numerici N,Z,Q,R; richiami sulle operazioni, sulle nozioni di inverso e opposto; ordine, valore assoluto, regole di calcolo con le disuguaglianze. Ascisse su una retta; intervalli. Nozione di massimo e minimo per un sottoinsieme di R; maggioranti e minoranti. Buon ordinamento di N. Parte intera. Divisione euclidea. Prodotto cartesiano, e coordinate cartesiane; rette nel piano, intersezione, richiamo della regola di Cramer e determinanti. Disequazioni di primo e di secondo grado, sistemi di disequazioni (saper fare). Definizione di funzione, nozione di grafico, esempi. Immagine diretta e funzioni suriettive, immagine inversa e funzioni iniettive. Biiezioni e funzione inversa. Potenze ad esponente intero, funzioni monotone, radicali. Funzioni esponenziali, potenze ad esponente reale, logaritmi,  funzioni circolari e loro inverse locali. Composizione delle funzioni, inversa di una composizione. Relazioni di equivalenza; classi resto. Cardinalità, nozione di insieme finito e di insieme infinito. Insiemi numerabili e non numerabili. Principio di induzione. Numero delle funzioni tra insiemi finiti, numero delle funzioni iniettive, numero dei sottoinsiemi (e linguaggio delle disposizioni e combinazioni). Formula del binomio di Newton. Richiamo sui polinomi. Divisione di polinomi, teorema di Ruffini, algoritmo di Ruffini. Richiamo sulla divisibilità in Z, definizione di numero primo, di irriducibile, esistenza ed unicità della fattorizzazione. Massimo comun divisore ed algoritmo di Euclide (come esempio di algoritmo, sia fra polinomi che fra numeri).  Estremo inferiore, estremo superiore e completezza ordinale dei reali; classi contigue. Menzione del fatto che l'esistenza di radici, esponenziali, logaritmi ecc. è tutta basata sulla completezza di R.

Introduzione delle coordinate tridimensionali e della nozione di vettore nello spazio ordinario; addizione tra vettori e moltiplicazione scalare per vettore; equazioni parametriche di rette, piani, segmenti. Nozione di convessità.

Introduzione ai numeri complessi; notazione algebrica e regole di calcolo; coniugato e modulo. Vettori piani ed addizione degli stessi con la regola del parallelogramma; moltiplicazione per scalari reali. Congruenze del piano, rotazioni ed interpretazione geometrica della moltiplicazione. Coordinate polari nel piano; notazione trigonometrica ed esponenziale dei numeri complessi, e formule di de Moivre, con esercizi. Teorema fondamentale dell'algebra (enunciato), polinomi a coefficienti reali e fattorizzazione.

 

 

MATEMATICA 2

(Titolare: prof. F. Menegazzo - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Spazio vettoriale delle n-ple di numeri reali; interpretazione geometrica

per n=2 e n=3. Definizione ed esempi di spazi vettoriali. Sottospazi, dipendenza lineare,

basi, dimensione. Matrici e trasformazioni lineari. Sistemi lineari. Determinante.

Autovalori e autovettori. Ordinamenti e reticoli.

Definizioni ed esempi di strutture algebriche: semigruppi, gruppi, anelli,

campi. Omomorfismi. Anelli di polinomi. Cenni sulle coniche.

 

Testo di riferimento:  da stabilire

 

Propedeuticità: Matematica di Base

 

 

MATEMATICA DISCRETA

(Titolare: prof. M.Conforti - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Combinatorica di base: permutazioni, disposizioni e combinazioni, identità binomiali, principio di inclusione ed esclusione, funzioni ricorsive. Teoria dei grafi: alberi, cammini, colorazione, connettività (tagli e flussi), traversabilità (cicli euleriani e hamiltoniani), planarità, matchings, colorabilita di vertici ed archi.

 

Testi di riferimento:

A.A. Tucker, “Applied Combinatorics”, J. Wiley Ed., 1995.

A. Bondy, U.S.R. Murty, “Graph Theory”, American Elsevier.

 

Propedeuticità: Matematica di Base e Algoritmi e Strutture Dati 1

 

 

PROBABILITA’ E STATISTICA

Mutuato dal corso di Probabilità e Statistica del Corso di Laurea in Matematica

(Titolare: prof. P. Dai Pra – Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Spazi di probabilità discreti. Applicazioni del calcolo combinatorio alla probabilità. Probabilità condizionata e indipendenza stocastica.

Variabili casuali discrete. Distribuzioni congiunte e marginali. Valor atteso, varianza, covarianza, momenti. Disuguaglianze. Indipendenza di variabili casuali. Valor medio condizionato. Funzione di ripartizione.

Spazi di probabilità generali (cenni). Variabili casuali assolutamente continue. Calcoli con densità; trasformazioni di variabili casuali.

Funzioni caratteristiche. Convergenza in Probabilità e in distribuzione per successioni di variabili casuali. La legge dei grandi numeri. Il Teorema del limite centrale.

 

Testo di riferimento: Dispense del docente.

 

Propedeuticità: Analisi Matematica B

 

 

PROGRAMMAZIONE 1

(Titolare: prof. G.Filé - Dip. Mat.):

 

Contenuto del corso: Introduzione al Linguaggio C++. Strutture di controllo di base. Input-Output. Tipi di dati predefiniti: array,record, file, puntatori. Aritmetica dei puntatori. Funzioni e passaggio dei parametri. Strutture dati ricorsive: liste, alberi binari, pile. Funzioni ricorsive. Contenitori in C++. Overloading. Templates di funzioni. Il corso prevede un laboratorio in cui gli studenti dovranno realizzare un progetto di programmazione in C++ organizzato in diverse fasi ognuna con scadenza di consegna fissata.

 

Testi consigliati:

Andrea Dominici e Graziano Frosini: Introduzione alla programmazione ed elementi di strutture dati con il linguaggio C++.

Franco Angeli

 

Propedeuticità: Informatica di base

 

 

PROGRAMMAZIONE 2

(Titolare: prof. F. Ranzato - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Il corso introduce la programmazione orientata agli oggetti nel linguaggio C++. Si tratteranno i seguenti argomenti. Classi e oggetti. Overloading. Template di funzioni e di classe. Ereditarietà e gerarchie di classi. Funzioni virtuali. Ereditarietà multipla. Gestione delle eccezioni. Uso di alcune librerie standard e ausiliarie. Il corso prevede un laboratorio in cui gli studenti realizzeranno un progetto di programmazione ad oggetti usando gli strumenti introdotti nel corso.

Testo consigliato: D.Dorbolo', G.Frosini, B.Lazzerini. "Programmazione ad oggetti con riferimento al C++". Franco Angeli Editore, 2000.

Propedeuticità: Programmazione 1

 

 

RICERCA OPERATIVA

Mutuato dal corso di  Ricerca Operativa del Corso di Laurea in Matematica

(Titolare: prof. P. Malesani - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Teoria delle decisioni. Cenni sulla programmazione lineare. Problema lineare dei trasporti. Problemi di assegnazione. Programmazione dinamica. Tecniche di Branch and Bound. Teoria dei giochi.

 

Testo consigliato: P. Malesani, “appunti di Ricerca Operativa”, Libreria Progetto (cap. 1-7)

 

Propedeuticità: Matematica 2, Programmazione 1

 

 

SICUREZZA NEI SISTEMI DI CALCOLO

(Titolare: Prof. G. File’-Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso:  Il corso è suddiviso in tre parti: la prima parte riguarderà le politiche ed i meccanismi per il controllo della sicurezza. La seconda parte riguarderà l’implementazione di tali meccanismi nei sistemi operativi piu comuni (Unix, Windows). Infine la terza parte riguarderà le metodologie utilizzate per garantire la sicurezza su Internet.

Testo Consigliato: D.Gollmann, “Computer Security”,  Wiley 1999.

Propedeuticità: Laboratorio di Linguaggi e Architetture degli Elaboratori 2

 

 

SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI

(Titolare: prof. A. Sperduti-Dip. Mat)

 

Contenuto del corso: Introduzione ai concetti fondamentali dell'apprendimento; Progettazione di un sistema di apprendimento automatico; Apprendimento di concetti e Version Space; Apprendimento PAC e VC-dimension; Presentazione di alcune tecniche di apprendimento (induzione di alberi di decisione, reti neurali, algoritmi di boosting, apprendimento probabilistico, apprendimento con rinforzo).

Testo Consigliato: T. Mitchell , “Machine Learning”, McGraw Hill, 1998.

 

Propedeuticità:   Probabilità e Statistica e Algoritmi e Strutture Dati 1

 

 

DIPLOMA IN INFORMATICA

 

Questo ordinamento riguarda solo gli studenti immatricolati tra l’a.a. 1996/97 e l’a.a. 2000/01

 

 

Ordinamento degli Studi

 

 

 Motivazioni e prospettive occupazionali

 

            I corsi di Diploma universitari sono nati nel ’96 in vari Atenei Italiani principalmente come sperimentazione della validità della struttura degli studi a 2 livelli che è stata adottata a partire dal 2001-02 dalla maggior parte dei corsi di studio italiani. Quindi i Diplomi hanno perso il loro scopo e cesseranno di esistere dopo l’anno 2002-03  venendo sostituiti a tutti gli effetti dalle corrispondenti Lauree triennali. Questo si applica anche al Diploma in Informatica della Facoltà di Scienze dell’Ateneo di Padova.

            Il Diploma in Informatica, così come la nuova Laurea triennale in Informatica, è visto con grande favore dalle aziende del settore informatico. La struttura del Diploma, infatti, è tale da garantire, in tempi brevi una formazione informatica solida ed adeguata ad un approccio proficuo all’attività produttiva nelle imprese. Inoltre, il rapporto tra gli studenti del Diploma e le aziende viene favorito dalla struttura stessa del diploma, sia attraverso un periodo di addestramento (stage) presso enti ed aziende esterne all’Università, che gli studenti potranno espletare durante l’ultimo anno del corso di studi, sia attraverso cicli di seminari e conferenze, opportunamente inseriti nel corso di studi, tenuti da professionisti provenienti dal mondo industriale.

 

 

 Statuto del Diploma

            La durata del corso di diploma è stabilita in 3 anni. Al compimento degli studi viene conseguito il titolo di diplomato in Informatica.

            L’iscrizione al diploma è regolata in conformità alle norme vigenti in materia di accesso agli studi universitari.

            Ai fini del proseguimento degli studi, il corso di diploma in Informatica è riconosciuto affine al corso di laurea in Informatica, al corso di laurea in Fisica e a tutti i corsi della Facoltà di Ingegneria.

            Le strutture didattiche competenti provvedono ai riconoscimenti ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, valutando anche i programmi effettivamente svolti.

           

            Dall’anno accademico 2001-2002 il corso di Diploma in Informatica è stato sostituito con il corso di Laurea triennale in Informatica. Pertanto nel 2002-2003 viene attivato solamente il terzo anno del corso di studi che consiste dei seguenti insegnamenti.

           

           

 

III ANNO

CFU

Linguaggi di programmazione A e B

2 unità

5-7

Ingegneria del Software  A e B

2 unità

7-5

Sistemi di elaborazione dell’informazione  A, B e C

3 unità

7-4-4

 

           

            L’esame di diploma, cui lo studente accede dopo aver svolto le attività indicate nel punto precedente ed aver superato i relativi esami, tende ad accertare la preparazione di base e professionale del candidato. Esso consiste di una discussione, di fronte ad una commissione nominata secondo modalità stabilite dalla competente struttura didattica, dei risultati raggiunti nello sviluppo di un progetto.

            Il progetto di diploma, sviluppato sotto la guida di un relatore, sarà orientato all’applicazione delle nozioni tecniche e professionali già apprese. Il progetto verrà effettuato a piccoli gruppi e dovrà essere organizzato in modo da fornire un prodotto a livello di finitezza paragonabile con quello industriale. Esso potrà essere svolto nell’ambito di periodi di addestramento presso aziende ed enti secondo modalità stabilite dalla struttura didattica competente.

 

 

PROGRAMMA DEI CORSI 

(Attivati)

 

 

INGEGNERIA DEL SOFTWARE Mod. A

(Titolare: Giovanni Cignoni )

 

Contenuto del corso: Modellazione come tecnica di progettazione: modellazione degli oggetti, modellazione funzionale - Metodologia di progettazione: analisi e progettazione di sistema, progettazione orientata agli oggetti, Pattern software – La metodologia UML: Use Case, Diagramma delle Classi/Oggetti, Diagrammi d’Interazione, Diagrammi degli Stati - Codifica: uso di linguaggi orientati agli oggetti, dal disegno alla produzione – Utilizzo della metodologia UML per applicazioni Web - Il corso prevede lo sviluppo di un progetto con l'obiettivo di presentare un’applicazione concreta degli argomenti proposti a lezione, con l'ausilio di strumenti di sviluppo software specifici.

Testo adottato: Dispense del docente.

Propedeuticità: 

Programmazione 2, Algoritmi e Strutture Dati 2, Basi di Dati e Sistemi Informativi 2

 

 

INGEGNERIA DEL SOFTWARE  Mod. B

(Titolare: Tullio Vardanega - Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso: Il corso presenta un'introduzione completa alle diverse problematiche relative alla disciplina dell'ingegneria del software, fornendo le basi per partecipare produttivamente e consapevolmente ad un moderno processo di sviluppo software capace di realizzare prodotti che soddisfino requisiti di qualità definiti. I principali temi trattati dal corso sono: Il processo software: i problemi della produzione del software, gli standard per la definizione del processo software, i modelli di ciclo di vita), riferimento a standard industriali di settore. L'analisi e la progettazione: aspetti generali dell'analisi e della progettazione, analisi e progettazione orientate agli oggetti, UML come linguaggio di analisi e progettazione. I processi di supporto: organizzazione e pianificazione dei progetti software, controllo delle versioni e delle configurazioni. Le verifiche e le prove: obiettivi e pianificazione delle verifiche, ispezione del codice, progettazione e valutazione delle prove. Il controllo della qualità: misurazione del software, modelli per la stima, qualità dei prodotti e dei processi software. Analisi dei bisogni di particolari domini applicativi: sistemi ad elevata criticità, sistemi reattivi in tempo reale.

Il corso prevede la realizzazione di un progetto didattico obbligatorio da svolgere in gruppo.

 

Testo consigliato: IEEE Computer Society. Software Engineering Coordinating Committee A. Abran & J.W. Moore Guide to the Software Engineering Body of Knowledge Trial version (version 0.95). Maggio 2001. http://www.swebok.org

 

Propedeuticità: Ingegneria del software 1

 

 

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE MOD. A

Mutuato dal Automi e Linguaggi Formali del CL in Informatica

Titolare: Prof.ssa F. Rossi - Dip. Mat.

 

Contenuto del corso: Questo corso fornisce i concetti fondamentali della teoria degli automi e dei linguaggi formali, mostrando la loro applicazione ai compilatori. Inoltre, introduce le nozioni di indecidibilità e intrattabilità. Gli argomenti principali del corso sono: automi a stati finiti, espressioni e linguaggi regolari, grammatiche e linguaggi liberi dal contesto, automi a pila, macchine di Turing, concetto di indecidibilità, problemi intrattabili, classi P e NP, relazione con i compilatori.

 

Testi consigliati:

J. E. Hopcroft, R. Motwani, J. D. Ullman, “Introduction to automata theory, languages and computation”. Addison Wesley, 2001.

E. Kinber, C. Smith. “Theory of Computing: a Gentle Introduction”, Prentice-Hall, 2001.

Propedeuticità:  Programmazione 1 e Logica

 

 

LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Mod. B

(Titolare: da definire)

 

Contenuto del corso: In questo corso vengono introdotti i concetti fondamentali dei linguaggi di programmazione, tra cui le macchine astratte, la compilazione, i tipi, la gestione della memoria, i meccanismi di astrazione, e gli oggetti:

§         Introduzione, linguaggi e macchine astratte

§         Binding time, traduttori, compilatori

§         Tipi di dato elementari e strutturati

§         Gestione della memoria: statica, a pila, a heap

§         Ambienti locali e globali, passaggio dei parametri

§         Oggetti

Inoltre, verrà fatta una carrellata dei vari paradigmi di programmazione (imperativo, funzionale, logico, ad oggetti), mostrando le loro principali differenze.

 

Testo consigliato: Pratt, Zelkowitz, Programming Languages: Design and Implementation, Prentice-Hall, 1996.

 

 

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Mod. A

Mutuato da Sistemi di elaborazione delle informazioni del CL in Informatica,

(Titolare: prof. A. Sperduti-Dip. Mat)

 

Contenuto del corso: Introduzione ai concetti fondamentali dell'apprendimento; Progettazione di un sistema di apprendimento automatico; Apprendimento di concetti e Version Space; Apprendimento PAC e VC-dimension; Presentazione di alcune tecniche di apprendimento (induzione di alberi di decisione, reti neurali, algoritmi di boosting, apprendimento probabilistico, apprendimento con rinforzo).

Testo Consigliato: T. Mitchell , “Machine Learning”, McGraw Hill, 1998.

 

 

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Mod. B

Mutuato da Sicurezza nei sistemi di calcolo  del CL in Informatica,

(Titolare: Prof. G. File’-Dip. Mat.)

 

Contenuto del corso:  Il corso è suddiviso in tre parti: la prima parte riguarderà le politiche ed i meccanismi per il controllo della sicurezza. La seconda parte riguarderà l’implementazione di tali meccanismi nei sistemi operativi piu comuni (Unix, Windows). Infine la terza parte riguarderà le metodologie utilizzate per garantire la sicurezza su Internet.

Testo Consigliato: D.Gollmann, “Computer Security”,  Wiley 1999.

 

 

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Mod. C

(Titolare: dott. Paolo Cattani)

 

Contenuto del corso: Basi teoriche e tecniche dell’elaborazione delle immagini.