Strategie commerciali ed evoluzione della comunicazione scientifica
Luca Burioni
E.S. Burioni Ricerche Bibliografiche
Bologna, 28 febbraio 2000
I periodici elettronici in biblioteca

Pregi e difetti del sistema mercantile della comunicazione scientifica
Pregi
ampia diffusione
alta qualità
Difetti
i costi sono alti e crescenti
il sistema di peer-reviewing è lento
il processo di produzione (cartaceo) è lento

Il paradosso...
Le università e gli enti di ricerca finanziano la ricerca
I risultati della ricerca sono pubblicate sulle riviste scientifiche, spesso a pagamento
Gli editori diventano proprietari dei diritti di sfruttamento del materiale
Le università e gli enti di ricerca pagano gli editori per ricevere le riviste in abbonamento

… insuperabile?
Il modello mercantile (tuttavia) ha realizzato fino a questo momento un accettabile compromesso fra economia e cultura, fra mercato e circolazione delle idee
il modello mercantile è superabile o sostituibile?

Costi alti e crescenti
Secondo dati elaborati da EBSCO
Year 2000 Price Projections
per il 2000 un aumento medio 9-11%
1999 Historical Price Analysis
1999: + 8%
1998: + 7,2%
Index Medicus price study 1998
1994-98: + 51,5% (2639 riviste)
1986-98: + 270%

Prezzi 2000, considerando le fluttuazioni valutarie
Euro/USD 01/1999 - 05/1999: -10%
Euro/USD 01/1999-01/2000:ca.-15%

Il 1999 un anno importante:
“il ruolo degli editori commerciale nella comunicazione scientifica deve diminuire”
un crescente interesse per iniziative di editoria “alternativa” o “autonoma”
La proposta E-Biomed ora PubMed Central
La proposta E-Biosci (EMBO)

La proposta E-Biomed del NIH
Primavera 1999
Harold Varmus, direttore del NIH, Bethesda, MD, propone la creazione di un deposito pubblico di articoli scientifici per le scienze della vita, in libera distribuzione su internet, denominato E-Biomed

Le reazioni a E-Biomed
suscita reazioni contrastanti
non solo dagli editori commerciali, ma dalle società scientifiche
preoccupati non solo per il proprio ruolo minacciato
ma per il il rischio che venga messo in discussione il sistema di controllo della qualità
http://www.nih.gov/welcome/director/ebiomed/ebi.htm

Da E-Biomed a PubMed Central
a Web-based repository for barrier-free access to primary reports in the life                   sciences
PubMed Central will archive, organize and distribute peer-reviewed reports from journals, as well as reports that have been screened but not formally peer-reviewed

Come viene alimentato PubMed Central
Il materiale viene fornito dagli editori che partecipano al sistema e dalle società scientifiche che hanno mediato il processo di controllo della qualità
La responsabilità scientifica resta agli editori e alle società scientifiche e professionali .
La titolarietà del copyright resta alle organizzazioni che depositano il materiale o agli autori stessi, sulla base di procedure autonome

Come viene alimentato PubMed Central
Il materiale può essere depositato in ogni momento dopo l’accettazione per la pubblicazione, a discrezione dei partecipanti
Il deposito tempestivo sarebbe di grande beneficio per la comunità scientifica, tuttavia PubMed Central riconosce le preoccupazioni degli editori per le conseguenze finanziarie di una certa tempestività

Come viene alimentato PubMed Central
Il materiale non-peer-reviewed è depositato da organizzazioni indipendenti che sono responsabili del relativo “screening”
Molto materiale sarà rappresentato da preprint, destinati alla revisione formale ed eventualmente  alla pubblicazione
Altro materiale potrebbe non essere destinato alla pubblicazione, ma comunque selezionato dalle organizzazioni indipendedenti come capace di fornire un contributo significativo alla ricerca scientifica

PubMed Central: da gennaio 2000
http://pubmedcentral.nih.gov/
Prime riviste
Molecular Biology of the Cell
Proceedings of the National Academy of Sciences….
Seguiranno
Biochemical Journal
Canadian Medical Association Journal
Five journals from BioMed Central
Frontiers in Bioscience

PubMed Central: riassumendo
non solo biomedicina, ma anche scienze della vita in genere
una maggiore attenzione al controllo di qualità
il baricentro più spostato verso il modello peer-reviewed
estraneità del NIH nel processo di controllo di qualità

E in Europa? E-Biosci
il 21 luglio 1999, a Heidelberg
riunione dell’EMBO (European Molecular Biology Organization) per discutere del progetto USA E-Biomed
Electronic Publishing Initiative
http://www.embo.org

E-Biosci: la posizione di luglio 1999
Utile un unico sito che metta a disposizione tutti i dati rilevanti per le scienze della vita
Necessità di mantenere il sistema del peer-review
Il sistema attuale delle riviste scientifiche svolge un ruolo essenziale per lo sviluppo della scienza
Il ruolo delle società scientifiche, reso possibile anche dai ricavi che provengono dalla pubblicazione delle riviste, è indispensabile
Nessun entusiasmo per un deposito fuori dal sistema del peer-review

E-Biosci: la posizione di luglio 1999
E’ possibile pensare a un peer-review più leggero rispetto a quello standard previsto per le riviste
Essenziale che l’iniziativa sia globale sin dall’inizio
Nessuna esclusiva da parte dell’organizzazione/organizzazioni promotrici del servizio sul materiale depositato o su quello da depositare
Titolarietà del copyright dovrebbe restare agli autori, che decidono cosa e dove depositare

E-Biosci: gli sviluppi
19 gennaio 2000 a Heidelberg, nuova riunione
tutte i principali organismi di ricerca comunitari e nazionali
rappresentanti dell’UE
alcuni editori commerciali, fra cui: Blackwell Science, Oxford University Press, Springer, Elsevier, MacMillan (Nature)

E-Biosci: prime conclusioni
Essenziale che venga realizzato un sito europeo
Essenziale uno standard elevato di peer-reviewing per tutto il materiale
Necessità di avere una rete di server/siti piuttosto che un unico sito centrale
Ogni sforzo va compiuto per collaborare con PubMed Central.

E-Biosci: prime conclusioni
Una prima proposta (ma non condivisa da tutti):
Un archivio di full-text, proveniente dalle riviste e disponibile da un unico punto di accesso; il materiale sarebbe però residente sui server dei singoli editori e disponibile secondo le politiche proprie di ciascun editore (gratis, a pagamento, ecc.)

Il sistema del copyright assignment
Il sistema delle riviste scientifiche si basa sul  Copyright Assignment
Una dichiarazione in cui l’autore trasferisce, in modo parziale o totale, all’editore i diritti di sfruttamento economico del proprio lavoro
Condizione necessaria alla pubblicazione
Metodologia standard sia per gli editori commerciali che per le società scientifiche o professionali

Una polemica su “Science” del 1998
Washington; September 4, 1998
Who should own scientific papers?
Steven Bachrach, R. Stephen Berry, Martin Blume,Thomas von Foerster et al.
The rightness of copyright
Floyd E. Bloom (Editor di “Science”)
( “Science” è pubblicata da una società scientifica, non da un editore commerciale)

Bachrach et al. (fra i quali Ann Okerson):
membri del progetto "The Transition from Paper” dell’ Am. Academy of Arts & Science
“ …Federal agencies that fund research should recommend (or even require) as a condition of funding that the copyrights of articles or other works describing research that has been supported by those agencies remain with the author. The author, in turn, can give prospective publishers a wide-ranging nonexclusive license to use the work in a value-added publication, either in traditional or electronic form…. (segue..)

Bachrach et al. (segue)
…The author thus retains the right to distribute informally, such as through a Web server for direct interaction with peers. The license would have to be carefully drawn to allow publishers to include the works in their own collections, or other, still-to-be-invented modes of distribution. A publisher may request or require as a condition of publication that the author cite the formal publication reference in all further postings of the manuscript…”

L’editor di “Science”  risponde:
Bloom:
“copyright transfer is critical to the process of communicating scientific information accurately…”
“This degree of investment in the scientific publication process requires the assignment of copyright. This allows the society publisher to provide a stewardship over the paper, to protect it from misuse by those who would otherwise be free to plagiarize or alter it, and to expand the distribution of information products for the benefit of the society.”

Copyright Policy della Harvard University (1998)
"First, the policy should encourage the notion that ideas or creative works produced at the University should be used for the greatest possible benefit. This would normally mean the widest possible dissemination and use of such ideas or materials. Thus, every reasonable incentive should be provided for the dissemination into use of ideas, and the production and introduction into use of creative works or educational materials generated within the Harvard community. Such a policy should be favorable to the concept that public benefit should take precedence over financial gain, either by the University or the individual scholar."

Copyright policy di PubMedCentral
“Who will hold the copyright to articles that appear within edited sites in E-biomed? Although we favor the notion that authors will retain copyright, this is a matter that could largely be left to individual editorial  boards to resolve. The advisory board might, however, want to consider the possibility that some "fair use" policy should be    adhered to by all journals participating in the system, even those that choose to retain copyright.”

Crisi del copyright assignment
Il sistema del copyright assignment è in crisi?
Autori e enti finanziatori della ricerca sono pronti a metterlo in discussione?
Il problema: come conciliare l’esigenza di una maggiore snellezza, tempestività e autonomia nel sistema di circolazione della ricerca con la necessità di continuare a pubblicare sulle riviste e quindi entro lo schema del copyright assignment?

Reference linking initative
16 novembre 1999, 12 fra i principali editori internazionali
Academic Press, AIP, Science, ACM, Blackwell Science, Elsevier, IEEE, Kluwer, Nature, OUP, Springer, Wiley
concordano di rendere reciprocamente trasparenti i rispettivi sistemi di e-journals al fine di consentire il linking dai riferimento bibliografici di un articolo al testo completo degli articoli citati

Reference linking initative
Iniziativa nell’ambito e in collaborazione con International DOI  (Digital Object Identifier) Foundation
Non mette in discussione i reciproci modelli commerciali
Ma non si può non vederla (anche) come una risposta di parte commerciale ai progetti come PubMed Central
http://dx.doi.org/10.1000/6382-1

Quale scenario per il futuro?
Il mercato continuerà a premere sugli editori con l’obiettivo di aumenti di prezzi più contenuti
Cresceranno i progetti di editoria autonoma o parallela da parte degli enti finanziatori della ricerca
Non sarà facile la convivenza fra il modello commerciale e quello “autonomo”
Aumenterà la pressione sugli editori perché gli articoli siano disponibili in formato elettronico in tempi sempre più brevi

Quale scenario per il futuro?
Al modello “rivista” si affiancherà il modello “contenitore”
Continuerà la corsa ad accaparrarsi l’informazione secondaria (cosa sarebbe PubMed Central senza PubMed e Medline?)
Gli editori commerciali tenderanno a accrescere il valore aggiunto dei propri e-journals

"Grazie per l’attenzione!"
Grazie per l’attenzione!
luca@burioni.it