Tavoletta
grafica: Pro: economico, qualità della scrittura Contro: peso: Computer + tavoletta grafica, si vede quello che si scrive sul monitor del Pc non sulla tavoletta dove si scrive |
I digitalizzatori attivi sono principalmente di due tipi: N-trig o Wacom; generalmente si tende a preferire Wacom al più economico N-trig, anche se non è facile individuare spesso il fornitore di tali apparati nelle specifiche tecniche della ditta; può essere utile sapere ad esempio con il digitalizzatore Wacom il pennino girato funge da gomma, mentre sull'N-Trig no (al momento). Oramai tutti i produttori inseriscono un digitalizzatore touch (schermo "touchscreen" oramai di moda) al quale aggiungono un digitalizzatore attivo che inevitabilmente fa salire il prezzo (pare che al produttore costi un centinaio di euro): la spesa per un apparato del genere è confrontabile a quella di un ottimo portatile.
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alcuni tablet
Dimensione dello schermo: evitare assolutamente schermi con diagonale inferiore ai 9"; con i 10" si può lavorare (lo ho fatto per un anno con il Q550), consiglio un 11-12" per un uso pienamente soddisfacente. La maggior parte degli schermi sono di proporzione 9:16; ritengo migliore un formato 10:16 che permette di scrivere più righe in orizzontale e un uso in verticale (portrait) più soddisfacente: al momento l'unico tablet in 10:16 è l'EEEPad 121 della Asus.
Nella scelta tenere conto delle proprie esigenze:
- si vuole una tastiera? fissa o mobile?
- valutare peso,
- valutare l'autonomia, la possibilità o meno di sostituire la batteria per aumentarla,
- il pennino si può inserire nel corpo della macchina? (ciò è comodo per la portabilità e per ridurre i rischi di perderlo)
- dimensione dello schermo;
- il processore è sufficientemente potente? un processore debole produce rallentamenti e blocchi, come mi è capitato spesso nel caso del Fujitsu Q550 (qui una recensione)! Certo più il processore è potente meno si ha autonomia, ma a lezione ci si può collegare con la presa elettrica...
- spesa: vi sono oramai ottimi prodotti con un anno di vita che costano meno della metà rispetto agli ultimi modelli in uscita. Per fare lezione davvero bene secondo me è utile almeno uno schermo da 11-12 pollici.
Ripeto: i tablet più famosi in circolazione (Android o Apple) non sono muniti di digitalizzatore attivo. Ciò non significa che sia impossibile scrivere, ma in quei casi il pennino è molto spesso: per non dover scrivere in caratteri cubitali il software apre una finestra nella quale si scrive in grande per poi rimpicciolire quanto scritto e posizionarlo al posto giusto (vedi qui): un'esperienza da masochisti (adottata pure da alcuni colleghi), di difficile gestione nell'editing, ben diversa da quella dei tablet/PC con digitalizzatore attivo con i quali si scrive come su un bloc notes normale.
Collegamenti con il proiettore: spesso i tablet non hanno l'uscita VGA che serve sui proiettori tradizionali ma hanno solo una uscita HDMI: è sufficiente un adattatore HDMI-VGA (su molti modelli va benissimo l' "economico" adattatore dell'HP mod. 466750-001).
Tablet PC convertibile (con digitalizzatore attivo):
Pro: è un vero Pc che per di più diventa tablet all'occorrenza
Contro: il peso che è quello di un PC, lo spessore (sommare tastiera+schermo) rende lievemente difficoltoso l'appoggio del polsoTablets Windows (con digitalizzatore attivo):
Pro: leggerezza, portabilità, la potenza e le performance di un PC, lo spessore ridotto comodo per scrivere
Contro: la mancanza di tastiera propria (è possibile comunque collegarlo a una tastiera fisica via bluetooth o usb).