Se siete interessati a quello che e' stato l'aspetto "formale" del corso di Cortona, potete cliccare qui, e magari dare anche uno sguardo a quello che vi propone la Scuola Matematica Interuniversitaria (che ha organizzato il corso di Cortona). Puo' darsi pero' che vogliate anche dare uno sguardo ad un concetto che si e' andato sviluppando in parallelo durante le due settimane di corso:

la raspa


Disclaimer

Questa pagina, e in particolare da questo punto in poi, riflette le mie opinioni, che non sono necessariamente (anzi, a volte si discostano di molto) quelle ufficiali della struttura che ospita la pagina (cioe' la Scuola Normale Superiore di Pisa).


La raspa

Storicamente il termine raspa sta ad indicare nell'idioma bolognese (vedi Romagnoli [1]) una persona con eccessiva tendenza al risparmio, che per questo motivo giunge all'avarizia piu' nera. Sebbene il Roncoroni (vedi Roncoroni [1]) reputi che il termine non sia da usare in questa accezione, ma in quella diffusa nell'alto Milanese di atto masturbatorio maschile, il Vargiolu (vedi Vargiolu [1]) smonta le perplessita' del Roncoroni con un elegante antitesi, che ridona piena dignita' all'accezione bolognese del termine. Con questo scritto (scritto a tre mani, anzi sei, con Luca Barzanti e Cecilia Mancini) intendiamo dare una trattazione assiomatica del concetto, che ne illustri nel contempo le principali proprieta'.

Definizione 1. La raspa e' una raspa.

Definizione 2. La raspa raspa.

Notiamo che la definizione 2 e' piu' operativa della 1, poiche' definisce la raspa in modo dinamico, enfatizzando il suo comportamento in ogni possibile situazione.

Esempio. Cecilia Mancini va dal fruttivendolo per comprare dei pompelmi, e accade il seguente dialogo:

Cecilia
Guardi, mi scusi se glielo dico, pero' questi pompelmi sono proprio brutti!!! Ma quanto costano?
il fruttivendolo
1500 lire l'uno.
Cecilia
Aahhh... pero'!!!
il fruttivendolo
Mah, guardi che sono grossi, aspetti, glieli peso!
Cecilia
Mah, non e' che mi convinca molto... guardi, via, glieli prendo lo stesso!

Proprietà. La raspa è misurabile, ma non vuole spendere soldi per comprarsi il metro.

Definizione 3 Una famiglia si dice subadditiva se, per ogni possibile spesa, la spesa di tutta la famiglia e' minore o uguale della somma delle spese di ogni componente.

Teorema 1. Ogni famiglia di raspe è subadditiva.
Dimostrazione. Si raspa anche sull'additività.

Questa dimostrazione e' dovuta a Barzanti - Mancini [1]; presentiamo poi un'altra dimostrazione, dovuta a Vargiolu [1]), che richiede l'introduzione di un postulato addizionale, ma che esemplifica (come la definizione 2) dei comportamenti abituali della raspa.

Postulato dello sconto comitiva. Per ogni numero n > 1, esiste un posto in cui, se arrivi in gruppi maggiori o uguali a n, ti fanno lo sconto.

Dimostrazione alternativa del teorema 1. Segue direttamente dal postulato dello sconto comitiva.

Corollario 1. Se si e' in numero n > 1, in ogni posto in cui si va, si prova a chiedere lo sconto!


L. Barzanti, e C. Mancini [1], "Senti ma...", prima di Povo 1997

S. Romagnoli [1], "La raspa nella societa' moderna", Cortona 1997 in contumacia

A. Roncoroni [1], "Lemma di Ito e altro: il seminario infinito", Cortona 1997

T. Vargiolu [1], "Una cosa e' dire lui e' una raspa, un'altra cosa e' dire lui si tira un raspone", Cortona 1997