REGOLAMENTO TECNICO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA SPORT ORIENTAMENTO

INDICE

PARTE 1. PRINCIPI PER LA PIANIFICAZIONE DEI PERCORSI

  1. Introduzione
    1. Generalità
    2. Definizione di Sport Orientamento
  2. Principi base
    1. Generalità
    2. Scopo di una competizione di Orientamento
    3. I Principi alla base di una competizione
      1. La specificità della competizione di Orientamento
      2. L'equità
      3. Il divertimento
      4. I diritti del pubblico
  3. La Competizione
    1. Generalità
      1. Definizioni
      2. Specialità
        1. Corsa di Orientamento (C-O)
        2. Corsa in Città (Park-O)
        3. Sci Orientamento (Sci-O)
        4. Mountain bike Orientamento (MB-O)
        5. Orientamento di Precisione (Trail-O)
      3. Tipologie di gara
        1. Generalità
        2. Periodo solare
        3. Individuale o a squadra
        4. Modalità di visita dei punti di controllo
        5. Modalità di partenza dei concorrenti
        6. Lunghezza del percorso
    2. L'impianto sportivo
    3. Struttura del percorso di gara
      1. Generalità
      2. La partenza
      3. Le tratte
        1. Caratteristiche di una buona tratta
        2. Equità di una tratta
      4. I punti di controllo
        1. Generalità
        2. Funzione dei punti di controllo
          1. Funzione principale
          2. Funzioni secondarie
          3. Non-funzione dei punti di controllo
        3. Vicinanza dei punti di controllo
        4. La lanterna
      5. L'arrivo
      6. Descrizione del percorso e dei punti di controllo
    4. Difficoltà dei percorsi di gara
  4. I progettisti dei percorsi
    1. Generalità
    2. Il tracciatore
    3. Il controllore
    4. Il delegato tecnico
    5. Ulteriori raccomandazioni per i progettisti dei percorsi
      1. Conoscenza dell'impianto
      2. Grado di difficoltà e faticosità dei percorsi
      3. Equità delle tratte e dei punti di controllo
      4. Complicazione delle scelte di percorso
      5. Pericolosità dei tracciati

    PARTE 2. ASPETTI AMMINISTRATIVI E ORGANIZZATIVI PER L'EFFETTUAZIONE DI UNA COMPETIZIONE DI ORIENTAMENTO

  5. Aspetti generali
    1. Categorie
      1. Generalità
      2. Compiti della FISO
    2. Il Calendario dei Campionati e delle Gare Ufficiali
      1. Generalità
      2. Compiti della FISO
      3. Competizioni inserite nel Calendario dei Campionati e delle Gare Ufficiali
        1. Competizioni internazionali aventi luogo in Italia
        2. Competizioni dei Campionati Italiani
        3. Gare di Coppa Italia
        4. Campionati regionali o interregionali
        5. Finali dei Giochi della Gioventù e dei Campionati studenteschi
      4. Altre Competizioni
        1. Campionati provinciali o interprovinciali
        2. Competizioni promozionali
  6. Attività amministrative per la richiesta di una competizione
    1. Generalità
    2. Richiesta di una competizione
    3. Compiti degli Enti coinvolti
      1. Compiti delle società
      2. Compiti dei Comitati/Delegati
      3. Compiti della FISO
  7. Attività precedenti l'effettuazione della competizione
    1. Generalità
      1. Costituzione dell'Organizzazione
      2. Nomina del delegato tecnico
    2. Compiti dell'Organizzazione
      1. Generalità
      2. Costituzione del Comitato tecnico
      3. Costituzione della Segreteria
      4. Documenti prodotti dall'Organizzazione
    3. Compiti del Comitato tecnico
      1. Generalità
      2. Delegato tecnico
      3. Direttore di gara
      4. Tracciatore
      5. Controllore
      6. Documenti prodotti dal Comitato tecnico
  8. Effettuazione della manifestazione
    1. Generalità
    2. Compiti dell'Organizzazione
      1. Segreteria della competizione
      2. Responsabili dei vari servizi
    3. Compiti del Delegato tecnico e Comitato tecnico
      1. Delegato tecnico
      2. Direttore di gara
      3. Tracciatore/Controllore
      4. Giudice di partenza
      5. Giudice di arrivo
      6. Cronometristi
    4. Pubblicazione dei risultati
      1. Risultati ufficiosi
      2. Risultati ufficiali
    5. Premiazioni
  9. Attività successive alla manifestazione
    1. Compiti dell'Organizzazione
    2. Compiti del Delegato tecnico
    3. Compiti della Giuria di gara

    PARTE 3. REGOLE RELATIVE A UNA GARA DI ORIENTAMENTO

  10. Generalità
    1. Validità delle regole
    2. Validità delle manifestazioni
      1. Generalità
      2. Vigilanza sulla validità delle manifestazioni
    3. Manifestazioni valevoli per l'acquisizione di punti in lista base
      1. Definizione di lista base
      2. Competizioni utilizzabili ai fini della lista base
        1. C-O
        2. Sci-O
        3. MB-O
        4. Park-O
        5. Trail-O
  11. Tipi di manifestazioni e loro requisiti
    1. Raggruppamento delle manifestazioni per livello
    2. Comitato tecnico
    3. Materiali di gara
      1. Punzoni e lanterne
      2. Carta di gara
      3. Modalità di riproduzione dei percorsi
      4. Testimoni (o cartellini)
      5. Coriandoli
      6. Pettorali
  12. Organizzazione delle manifestazioni
    1. Categorie
      1. Generalità
      2. Diversità dei percorsi
    2. Tracciatura dei percorsi
      1. Generalità
      2. Esperienza dei tracciatori/controllori
      3. Valutazione dei percorsi
      4. Lunghezza, difficoltà e tempi dei vincitori
        1. C-O
        2. Sci-O
        3. MB-O
        4. Park-O
        5. Trail-O
    3. Documenti prodotti dall'organizzazione
      1. Programma/regolamento di gara
      2. Elenco degli iscritti
      3. Griglia di partenza
      4. Carta di gara
        1. Caratteristiche tecniche
        2. Disegno dei percorsi sulla carta
      5. Descrizione dei percorsi e dei punti di controllo
        1. Generalità
        2. Descrizione dei percorsi
        3. Descrizione dei punti di controllo
        4. Caso della punzonatura elettronica
      6. Preminenza della carta di gara
      7. Testimone (o cartellino)
    4. Ritrovo
    5. Partenza
      1. Generalità
      2. Chiamata dei concorrenti
      3. Consegna della carta
      4. Punto di partenza
    6. Percorsi e punti di controllo
      1. Generalità
      2. Ristori lungo i percorsi
      3. Caratteristiche dei punti di controllo
      4. Attrezzatura ai punti di controllo
        1. Generalità
        2. Lanterna
        3. Punzoni
        4. Coriandoli
    7. Arrivo
      1. Generalità
      2. Cronometraggio
      3. Restituzione dei documenti di gara
      4. Ristoro dei concorrenti
    8. Esposizione dei risultati
    9. Classifiche
    10. Tempo massimo
    11. Reclami
      1. Generalità
      2. Correzione di errori
      3. Segnalazione di infrazioni ai regolamenti
      4. Irregolarità tecniche nello svolgimento della competizione
    12. Organi giudicanti e loro compiti
      1. Direttore di gara
      2. Giuria di gara
        1. Costituzione della giuria
        2. Compiti della giuria
      3. Giudice unico federale
      4. Situazioni in cui si può presentare appello
    13. Premiazioni
  13. Compiti del Delegato Tecnico
    1. Generalità
    2. Compiti prima della competizione
    3. Compiti durante la competizione
    4. Compiti dopo la competizione
  14. Compiti dell'Organizzazione
    1. Generalità
    2. Compiti del Direttore di gara
      1. Compiti prima della competizione
      2. Compiti durante la competizione
      3. Compiti dopo la competizione
    3. Compiti del Giudice di partenza
      1. Compiti prima della competizione
      2. Compiti durante la competizione
      3. Compiti al termine della competizione
    4. Compiti del Giudice di arrivo
      1. Compiti prima della competizione
      2. Compiti durante la competizione
      3. Compiti al termine della competizione
    5. Compiti dei cronometristi
    6. Responsabile della segreteria
      1. Compiti prima della competizione
      2. Compiti durante la competizione
      3. Compiti altermine della competizione
    7. Compiti del Tracciatore
      1. Compiti prima della competizione
      2. Compiti durante la competizione
      3. Compiti al termine della competizione
    8. Compiti del controllore
      1. Compiti prima della competizione
      2. Compiti durante la competizione
      3. Compiti al termine dela competizione
    9. Compiti dello Speaker
  15. Compiti della Giuria

    PARTE 4. DOVERI E DIRITTI DEI CONCORRENTI E DELLE SOCIETA'

  16. Generalità
  17. Equipaggiamento
  18. Doveri prima della gara
  19. Doveri alla partenza
  20. Doveri durante la gara
  21. Doveri all'arrivo
  22. Diritti del concorrente
  23. Diritti delle società
  24. Sanzioni

PARTE 1. PRINCIPI PER LA PIANIFICAZIONE DEI PERCORSI

  1. Introduzione
    1. Generalità
      Scopo di questo documento è quello di stabilire i principi per la pratica dello sport dell'Orientamento. Esso deve essere tenuto presente e osservato nell'organizzazione di qualunque gara di orientamento.
    2. Definizione di Sport Orientamento
      Lo Sport Orientamento è uno sport in cui un concorrente, con l'aiuto di una particolare carta topografica e della bussola, "visita" nel minor tempo possibile un certo numero di punti di controllo, individuati da un cerchietto sulla carta nonchè da una descrizione delle loro caratteristiche e marcati sul terreno da un segnale di stoffa bianco e arancione (lanterna). L'Orientamento si può praticare a piedi (Corsa di Orientamento, Orientamento in città), con gli sci da fondo (Sci Orientamento), con la "mountain bike" (Mountain Bike Orientameno) oltre a una particolare tipologia adatta anche a portatori di handicap motori denominata Orientamento sui sentieri (Trail-O). La Corsa di Orientamento in città si svolge nelle strade e nei parchi cittadini (Park-O).
  2. Principi base
    1. Generalità
      I principi base sono in parte comuni ad ogni altra attività sportiva, in parte specifici di questo sport.
    2. Scopo di una Competizione di Orientamento
      E' quello di fornire ai concorrenti la possibilità di praticare la loro disciplina sportiva con difficoltà adeguate alle loro capacità e nel rispetto dei principi base espressi in questo documento.
    3. I Principi alla base di una competizione
      1. La specificità della competizione
        La caratteristica precipua di una gara di Orientamento (con l'eccezione del Trail-Orientamento) consiste nel coprire il più velocemente possibile un percorso su un terreno sconosciuto. Ciò richiede una serie di attitudini intellettuali e fisiche: lettura della carta, valutazione delle possibili scelte di percorso, uso della bussola, mantenimento di una sufficiente lucidità mentale sotto sforzo, capacità di muoversi su terreno naturale ecc..
        Nel Pre-O invece, il concorrente deve riconoscere quale, tra più lanterne poste sul terreno ad un determinato punto di controllo, corrisponde alla posizione sulla carta e alla descrizione del punto.

      2. L'equità
        Questa è un'esigenza valida per ogni attività sportiva. Il fattore "fortuna" deve essere eliminato o perlomeno ridotto al punto da non influenzare apprezzabilmente il risultato della competizione: deve prevalere "il migliore".
      3. Il divertimento
        Scopo dell'attività sportiva è sopratutto il divertimento di chi vi partecipa. Per questo occorre che la difficoltà dei percorsi sia adeguata sotto ogni punto di vista al livello dei concorrenti che devono effettuare il percorso.
      4. I diritti del pubblico
        Il pubblico deve poter seguire l'evento sportivo pur entro limiti che non compromettano l'equità della gara. L'Organizzazione deve fare il possibile per fornire tempestivamente le informazioni necessarie per il pubblico.
      5. Rispetto dell'ambiente
        L'Organizzazione deve preoccuparsi che la gara disturbi il meno possibile l'ambiente durante il suo svolgimento e che non restino tracce permanenti alla fine della gara. I diritti degli altri enti aventi giurisdizione sul territorio della gara devono essere rispettati.
  3. La Competizione
    1. Generalità
      Una Competizione di Orientamento considerata in questo documento è qualunque manifestazione sportiva che si effettua sotto l'egida della FISO o con la sua collaborazione o sponsorizzazione.
      1. Definizioni
        Una gara di Orientamento è definita dalla partenza, dai punti di controllo e dall'arrivo, che hanno una precisa collocazione sul terreno e una corrispondente rappresentazione sulla carta e nella descrizione del percorso e dei punti di controllo.
      2. Specialità
        1. Corsa di Orientamento (C-O)
          Il concorrente esegue il percorso a piedi. Il terreno di gara consiste in un ambiente naturale, meglio se boscoso. Qualora nell'impianto esistano zone abitate, in queste zone il concorrente non deve avere problemi di orientamento. Questo ultimo punto non va disatteso.
        2. Corsa in Città (Park-O)
          Analogamente alla precedente il concorrente esegue il percorso a piedi. La differenza consiste nel terreno che, anzichè essere un ambiente naturale, è costituito da un terreno urbanizzato (strade e parchi cittadini).
        3. Sci Orientamento (Sci-O)
          Il concorrente esegue il percorso con sci da fondo in un ambiente analogo a quello della C-O.
        4. Mountain bike Orientamento (MB-O)
          Il concorrente esegue il percorso con una bicicletta "mountain bike" in un ambiente analogo a quello della C-O.
        5. Orientamento sui sentieri (Trail-O)
          Il concorrente esegue il percorso a piedi o con mezzi. Lo scopo è quello di riconoscere la collocazione sul terreno dei punti di controllo. Il percorso deve poter essere effettuato anche con mezzi adatti a portatori di handicap motori. Vince chi totalizza più punti (o minori penalità). Non si tiene conto del tempo totale ma solo, a parità di punteggio, del tempo effettivamente impiegato nell'attività di riconoscimento di uno o più punti di controllo stabiliti in precedenza e controllati da un giudice di gara..
      3. Tipologie di gara
        1. Generalità
          La tipologia di gara può variare sotto i seguenti aspetti:
          • periodo solare
          • individuale o a squadra
          • modalità di visita dei punti di controllo
          • modalità di "lancio" dei concorrenti
          • lunghezza del percorso
        2. Periodo solare
          Da questo punto di vista le gare si dividono in:
          • diurne
          • notturne.
          Per entrambe occorre prevedere che tutti i concorrenti competano i condizioni di visibilità analoghe. Per le seconde occorre considerare con molta attenzione gli aspetti di sicurezza.
        3. Individuale o a squadra
          Nel primo tipo di gara ogni concorrente corre per proprio conto. Il secondo tipo può svolgersi con due modalità: o con la somma dei risultati ottenuti dai membri della squadra in una gara organizzata in maniera affatto analoga ad una individuale, oppure in una gara a staffetta in cui i membri della squadra effettuano percorsi diversi, ma la somma dei percorsi di tutti i membri della squadra è la stessa per tutte le squadre in gara.
        4. Modalità di visita dei punti di controllo
          La modalità classica consiste nella visita dei punti di controllo dalla partenza all'arrivo in una sequenza obbligata. Esiste anche la modalità nella quale la sequenza dei punti di controllo è libera, con due varianti principali: la prima presenta l'obbligo di visitare tutti i punti e vale quindi il tempo impiegato; la seconda ("score") prevede una penalizzazione per il tempo impiegato e un punteggio per i vari punti di controllo, pertanto il concorrente dovrà ottimizzare il bilancio tra punteggio e penalizzazioni. Esiste infine la possibilità di combinare le due modalità.
        5. Modalità di partenza dei concorrenti
          Da questo punto di vista esistono due modalità tipiche: partenza a cronometro, applicata perlopiù per le gare individuali a sequenza obbligata, e partenza in massa applicata perlopiù per le staffette e le individuali a sequenza libera. Talvolta si utilizza il metodo della sequenza libera per i primi punti di controllo di una individuale proprio per poter utilizzare la partenza in massa. Sempre per poter utilizzare la partenza in massa per una gara individuale si può adottare il metodo cosidetto della "staffetta di un solo uomo" in cui la gara è organizzata esattamente come una staffetta nella quale però è sempre lo stesso concorrente ad effettuare i percorsi che in una staffetta sarebbero coperti dai vari membri della squadra. Infine, nelle gare a più giorni, nelle quali il concorrente corre individualmente e si sommano i tempi ottenuti nelle varie giornate di gara, di norma i concorrenti vengono fatti partirenell'ultimo giorno con i distacchi accumulati nelle tappe precedenti: in questo modo l'ordine di arrivo e i distacchi dell'ultima tappa rappresentano anche quelli dell'intera competizione.
        6. Lunghezza del percorso
          La lunghezza del percorso può variare all'interno della stessa specialità e categoria da "lunghezza classica", "corta distanza", sensibilmenete più corta della classica e "lunga distanza" alquanto più lunga della classica.
    2. L'impianto sportivo
      L'impianto per una gara di Orientamento è costituito dal terreno e dalla carta che lo descrive. Esso deve essere adeguato alla competizione programmata. Occorre però tener presente che, salvo casi eccezionali, un tracciatore (cioè il tecnico che prepara i percorsi)è sempre in grado di ricavare percorsi adatti ai principianti in terreni molto tecnici, purchè vi siano linee conduttrici evidenti (strade, sentieri, ruscelli ecc.). E' invece impossibile ricavare percorsi tecnicamente impegnativi da terreni banali. In ogni caso, spetta alla FISO stabilire i criteri di adeguatezza di un impianto alla tipologia di gara prevista. Le regole per la produzione delle carte per le varie specialità sono emesse dalla FISO mutuate da quelle emesse dalla IOF (International Orienteering Federation).
    3. Struttura del percorso di gara
      1. Generalità
        Quanto esposto nel seguito vale prevalentemente per percorsi a sequenza obbligata. In questi casi l'intero percorso (partenza, tratte intermedie e arrivo) deve essere concepito dai progettisti (tracciatore e controllore) come un tutto organico.
      2. La partenza
        La partenza deve soddisfare un certo numero di requisiti logistici (ad es.: ragionevole distanza dal punto di ritrovo) e ad un certo numero di requisiti tecnici, il cui rispetto più o meno rigoroso dipende dal livello della competizione. Questi sono:
        • identificazione del punto di partenza su carta e terreno (in ogni caso)
        • disponibilità di un'area per il riscaldamento
        • barriera visiva tra chi parte e chi attende di partire (in ogni caso).
        Questi requisiti si possono ottenere anche a mezzo di alcuni accorgimenti tecnici. Ad esempio con l'introduzione di una pre-partenza uno o più minuti prima della partenza vera e propria e con la predisposizione di barriere tra questa e la partenza (questo è utile fra l'altro per efffettuare meglio i controlli e dare la possibilità ai concorrenti di prendere visione di una carta senza percorsi prima della partenza) e/o conl'interposizione di un tratto obbligato tra il punto di lancio e la partenza segnata in carta e sul terreno (partenza "alla svedese").
      3. Le tratte
        1. Caratteristiche di una buona tratta
          Tutte le tratte di un buon percorso, salvo quelle, poche e brevi, che servono per effettuare cambi di direzione eliminando angoli acuti, devono presentare problemi di orientamento, ovviamente del livello adeguato ai concorrenti in essa impegnati. In ogni caso devono essere evitate le "corse campestri". Inoltre, nei limiti delle possibilità offerte dall'impianto, però sfruttandole appieno, le tratte devono essere variate in modo da obbligare i concorrenti a sviluppare le varie tecniche di corsa/orientamento: orientamento grossolano, orientamento fine, scelta tra percorsi alternativi, corsa su varie tipologie di terreno ecc..
        2. Equità di una tratta
          Le tratte devono essere progettate in modo che una scelta di percorso non favorisca in maniera inaspettata un concorrente, come può succedere quando la carta contiene errori. In generale poi occorre fare in modo che una scorrettezza non facilmente rilevabile dai giudici (attraversamento di un'area proibita, mancato rispetto della sequenza dei punti di controllo ecc.) non favorisca chi la commette.
      4. I punti di controllo
        1. Generalità
          I punti di controllo sono elementi chiave in una gara di Orientamento. Punti di controllo mal progettati possono introdurre elementi di fortuna nella loro localizzazione. Nel seguito elenchiamo, in ordine di importanza, alcuni requisiti base. Questi requisiti sono particolarmente importanti per l'Orientamento a piedi; alcuni lo sono anche per la specialità Sci e Mountain bike, salvo quelli che ovviamente non si possono applicare per queste due specialità per le quali i punti di controllo si devono trovare sulle piste/sentieri o nelle immediate vicinanze. Premesso che la collocazione del punto di controllo sul terreno e sulla carta e la posizione della relativa lanterna debbono risultare sempre indiscutibili, essi sono:
          • il punto di controllo deve essere ben definito sia sul terreno che sulla carta
          • il punto di controllo deve individuare un oggetto o una parte di oggetto o una porzione di terreno molto limitata (teoricamente puntiforme), mai una linea o un'area di dimensioni lineari superiore ai 10 mt. ca.
          • nei dintorni del punto di controllo la carta deve essere accurata in modo da non causare alcun dubbio di interpretazione, a partire dai punti di attacco (cioè i punti "certi" più vicini al punto di controllo) prevedibili per quel punto di controllo
          • l'individuazione del punto di controllo non deve mai essere frutto del caso, perciò devono essere evitati, ad esempio, i punti di controllo visibili solo da breve distanza che non abbiano nelle vicinanze altri particolari individuabili
          • occorre evitare l'effetto "angolo acuto"
          • occorre evitare che la presenza di un concorrente sul punto di controllo favorisca un concorrente sopraggiungente (ad esempio un punto di controllo costituito da una piccola buca su un terreno con ampia visibilità)
          • la lanterna non deve mai essere nascosta
          • l'individuazione della lanterna dovrebbe in linea di massima avvenire dopo l'individuazione del punto di controllo. In ogni caso la posizione della lanterna rispetto al punto di controllo non deve essere tale da favorire concorrenti che hanno effettuato una scelta di percorso anzichè un'altra (ovviamente tra quelle ritenute ragionevoli) a meno che la sua miglior visibilità da una particolare direzione non sia prevedibile (ad esempio: lanterna collocata a nord di un masso sarà prevedibilmente meglio visibile giungendo da nord)
        2. Funzione dei punti di controllo
          1. Funzione principale
            La funzione principale è quella di costituire il punto di arrivo e di partenza delle tratte.
          2. Funzioni secondarie
            Un punto di controllo può anche costituire un punto di ristoro, di controllo radio, di controllo del testimone ecc..
          3. Non-funzioni del punto di controllo
            Una gara di orientamento non consiste nel "cercare" i punti di controllo, bensì nel percorrere le tratte tra un punto e l'altro. Punti di controllo la cui funzione non è quella di ottimizzare le tratte sono inutili e, a volte, dannosi.
        3. Vicinanza dei punti di controllo
          Sul terreno occorre evitare punti di controllo troppo vicini. In ogni caso non si devono utilizzare punti di controllo simili distanti meno di un centinaio di metri. Infatti, l'incontro casuale di una lanterna diversa dalla propria in zona punto può fuorviare un concorrente che fino a quel momento ha navigato alla perfezione e sfavorirlo rispetto a un altro.
        4. La lanterna
          La lanterna è l'oggetto che segnala sul terreno il punto di controllo. Essa è dotata anche degli attrezzi meccanici o elettronici per la punzonatura o per l'identificazione del passaggio del concorrente.
          La rispondenza della lanterna e degli attrezzi di punzonatura ai requisiti standard deve essere rigorosa per le competizioni importanti.
      5. L'arrivo
        L'arrivo è la parte più spettacolare di una competizione di orientamento e deve perciò essere organizzato in modo che il pubblico possa assistere senza peraltro intralciare le operazioni del giudice di arrivo.Pertanto le aree riservate al pubblico dovranno permettere una buona visibilità del tratto tra l'ultima lanterna e l'arrivo ed essere chiaramente separate con fettucce o mezzi analoghi.
        La parte finale del percorso, dall'ultimo punto di controllo, non deve più presentare difficoltà di carattere orientistico. Meglio se l'ultima parte del percorso è obbligata.
      6. Descrizione del percorso e dei punti di controllo
        1. Descrizione del percorso
          La descrizione del percorso è caratterizzata da lunghezza, dislivello, distanza tra l'ultimo punto e l'arrivo, eventuale distanza tra punto di consegna della carta e partenza, numero dei punti di controllo.
        2. Descrizione dei punti di controllo
          Normalmente viene usata solo per i percorsi a piedi. Serve sia ad individuare il punto di controllo, sia la posizione della lanterna rispetto al punto di controllo. Salvo che per la Pre-O, la descrizione dei punti di controllo deve contenere solamente gli elementi necessari e sufficienti per questi due scopi
    4. Difficoltà dei percorsi di gara
      La difficoltà dei percorsi deve essere adeguata all'abilità dei concorrenti. Questo vale nei due sensi: nè percorsi troppo difficili per le categorie inesperte, nè percorsi troppo facili per quelle esperte.
  4. I progettisti del percorso
    1. Generalità
      Sui progettisti dei percorsi (il tracciatore, ma anche il controllore) ricade la maggiore responsabilità per la buona riuscita di una competizione di orientamento dal punto di vista tecnico. Pertanto la loro competenza deve essere adeguata al livello della competizione di cui trattasi.
    2. Il tracciatore
      Il tracciatore ha il compito di progettare i percorsi. Egli è il responsabile di tutti i seguenti aspetti:
      • progettazione dei percorsi
      • verifica dei punti di controllo sulla carta e sul terreno e posa delle fettucce (segnali per la successiva posa delle lanterne)
      • descrizione dei percorsi e dei punti di controllo
      • predisposizione dei relativi materiali (carte di gara e descrizioni)
      • posa e ritiro delle lanterne
      • predisposizione delle funzioni speciali (ristori, controlli ecc.)
    3. Il controllore
      La sua funzione è duplice. Da una parte deve effettuare una verifica quanto più possibile indipendente di tutte le attività e scelte del tracciatore, con l'obbligo di effettuare tutte le osservazioni che ritiene opportune, ma d'altra parte diventa automaticamente il principale aiutante del tracciatore.
    4. Il delegato tecnico
      In gare di particolare importanza è prevista la nomina di un delegato tecnico da parte della FISO o della IOF o di entrambe. Anche per essi si può dire che la funzione è duplice: da una parte sono i garanti della FISO o della IOF e pertanto controllano tutti gli aspetti della competizione, verificandone la rispondenza ai regolamenti, ma automaticamente diventano collaboratori dello staff tecnico della competizione.
    5. Ulteriori raccomandazioni per i progettisti dei percorsi
      1. Conoscenza dell'impianto
        Prima di iniziare il progetto occorre effettuare uno studio accurato della carta e del terreno di gara, anche per verificare la rispondenza del terreno e l'adeguatezza della carta al livello della competizione. Sarà comunque utile uno scambio di vedute con l'omologatore dell'impianto. Se la carta non è stata ancora stampata, il progetto preliminare dei percorsi potrà consentire una revisione nei punti più delicati.
      2. Grado di difficoltà e faticosità dei percorsi
        Occorre preoccuparsi di progettare percorsi facili per le categorie più inesperte (meglio più facili che difficili) e impegnativi per quelle più competitive (meglio più difficili che facili), ricordando però sempre che le condizioni meteorologiche al momento della gara possono essere peggiori di quelle previste al momento della pianificazione.
      3. Equità delle tratte e dei punti di controllo
        Occorre tenere presente sempre la necessità di evitare il fattore fortuna.
      4. Complicazione della scelte di percorso
        Occorre tenere presente che il concorrente in gara non può dedicare troppo tempo alla decisione sulla scelta del percorso. Pertanto scarterà quelle scelte complicate che richiedono troppo tempo per essere analizzate rispetto ad altre più semplici. Perchè una scelta complicata venga effettivamente seguita da un concorrente occorre che i vantaggi che offre rispetto ad altre siano inequivocabili ed evidenti ad un esame di pochi secondi. E' inutile proporre scelte di percorso la cui analisi richieda più tempo di quello che si riparmia adottandole.
      5. Pericolosità dei tracciati
        Occorre evitare, particolarmente per le categorie più inesperte, che scelte di percorso particolarmente favorevoli comportino l'attraversamento di zone pericolose (dirupi, paludi insidiose ecc.). Se ciò non può essere evitato le zone pericolose devono essere fettucciate sul terreno.

    PARTE 2. ASPETTI AMMINISTRATIVI E ORGANIZZATIVI PER L'EFFETTUAZIONE DI UNA COMPETIZIONE DI ORIENTAMENTO

  5. Aspetti generali
    1. Categorie
      1. Generalità
        I concorrenti di una gara di Orientamento sono suddivisi in categorie che affrontano percorsi di diversa difficoltà. I criteri di suddivisione delle categorie sono:
        • il sesso (maschile H o M, femminile D o F)
        • l'età (giovanili fino a 20 anni, assoluti anni 21-34, master da 35 anni in sù)
        • l'abilità (Elite, A, B, C)
        L'appartenenza ad una categoria dipende dai dati anagrafici (sesso e anno di nascita) e dai criteri di selezione dell'abilità stabiliti dalla FISO. I concorrenti, salvo limitazioni espressamente indicate dalla FISO e rese note a tutti i tesserati, possono gareggiare in categorie di difficoltà maggiore di quella di appartenenza, ma non viceversa.
      2. Compiti della FISO
        La FISO stabilisce la suddivisione in categorie (normalmente sulla base della suddivisione prevista dalla IOF) e il grado di difficoltà delle stesse per tutte le specialità. Inoltre stabilisce quali categorie debbano essere considerate agonistiche ai fini della normativa vigente.
    2. Il Calendario dei Campionati e delle Gare Ufficiali
      1. Generalità
        La FISO istituisce un Calendario dei Campionati e delle Gare Ufficiali, reso noto annualmente sulla base di procedure che vengono portate a conoscenza di, e coinvolgono, gli organi periferici e le società. Il Calendario è istituito per tutte le discipline.
      2. Compiti della FISO
        Oltre a quanto stabilito al punto precedente, la FISO si preoccupa di garantire a tutti gli associati (atleti e società) la pratica dell'Orientamento al massimo livello compatibile con la situazione nazionale e locale.
      3. Competizioni inserite nel Calendario dei Campionati e delle Gare Ufficiali
        Le competizioni inserite in questo Calendario appartengono tutte alla tipologia "diurna" e a "sequenza obbligata" (eventuali eccezioni potranno venire deliberate dal Consiglio Federale).
        Esse sono le seguenti:
        1. Competizioni internazionali aventi eventualmente luogo in Italia:
          • campionati del mondo (giovanili, assoluti e master)
          • gare di coppa del mondo
          • competizioni internazionali a più giorni
          • altre gare del calendario internazionale (Oripenta, Meeting internazionale di Venezia, gare del circuito Park World Tour, Alpen Cup, ecc.)
        2. Competizioni dei Campionati Italiani:
          • Campionato Italiano distanza classica
          • Campionato Italiano corta distanza
          • Campionato Italiano lunga distanza
          • Campionato Italiano a staffetta
          • Trofeo delle Regioni
          Le competizioni dei Campionati Italiani e il Trofeo delle Regioni sono possibili per tutte le specialità ad eccezione della Trail-O. I Campionati Italiani contribuiscono al calcolo dei voti plurimi assembleari secondo le modalità previste dallo Statuto. Il Trofeo delle Regioni si disputa sulla distanza classica.
        3. Gare di Coppa Italia
          Le gare di Coppa Italia, oltre a dare un punteggio individuale, coincidono con il Campionato Italiano di società. Quest'ultimo contribuisce al calcolo dei voti plurimi assembleari secondo le modalità previste dallo Statuto. Sono possibili per tutte le specialità ad eccezione della Trail-O. Si disputano sulla distanza classica, salvo non più di 2/5 all'anno che si possono disputare sulla corta distanza.
        4. Campionati regionali o interregionali
          Analogamente ai Campionati Italiani sono previste:
          • distanza classica
          • corta distanza
          • lunga distanza
          • staffetta
          • di società
          per tutte le categorie e per tutte le specialità.
          Contribuiscono al calcolo dei voti plurimi assembleari secondo le modalità previste dallo Statuto. Perchè possano aver luogo i Campionati regionali la partecipazione degli atleti non potrà essere quantitativamente inferiore a quanto stabilito dalla FISO. Le regioni che non soddisfacessero a tale requisito potranno associarsi e dar vita a un Campionato interregionale. L'assegnazione dei punteggi ai fini del calcolo dei voti plurimi avverrà come se l'associazione di più regioni costituisse una macroregione. Analogamente a quanto avviene per le gare di Coppa Italia, le gare regionali/interregionali del Campionato di società potranno dar luogo a una coppa/trofeo regionale/interregionale individuale. Il Campionato regionale di società si disputa sulla distanza classica, salvo non più di 1/3 all'anno che possono essere su corta distanza.
        5. Finali dei Giochi della Gioventù e dei Campionati Studenteschi
          Queste finali, quando previste, vengono organizzate sotto l'egida della FISO nazionale, salvo accordi diversi con il competente Ministero o con il CONI.
      4. Altre Competizioni
        1. Campionati provinciali o interprovinciali
          Questi Campionati possono essere organizzati dai Comitati/Delegati provinciali, ma non rientrano nel Calendario dei Campionati e delle Gare Ufficiali e non contribuiscono al calcolo dei voti plurimi e dei punti in lista base.
        2. Competizioni promozionali
          Competizioni diverse da quelle sopra menzionate faranno parte di calendari promozionali o regionali a cura dei Comitati/Delegati regionali.
  6. Attività amministrative per la richiesta di una competizione
    1. Generalità
      Per arrivare all'inserimento di una competizione nel Calendario FISO occorre espletare una serie di attività di carattere amministrativo sulla base di quanto contenuto nel presente documento e di procedure deliberate dalla FISO e portate a conoscenza degli organi periferici e delle società.
    2. Richiesta di una competizione
      Le competizioni di cui al punto 5.2.3.1 vengono promosse da una società, o da un gruppo di società d'accordo con la FISO nazionale cui spetterà il compito di gestire il rapporto con la IOF espletando le procedure richieste. Potrà essere costituito un Comitato Organizzatore nel quale sarà rappresentata la FISO. La FISO ha il diritto di esprimere un parere vincolante sui componenti del Comitato Organizzatore e sullo Statuto dello stesso.
      Le gare di cui ai punti 5.2.3.2, 5.2.3.3, 5.2.3.4 e 5.2.3.5 vengono richieste alla FISO nazionale da società o da gruppi di società attraverso il Comitato/Delegato regionale che le approva preventivamente. Verranno utilizzati i moduli previsti (allegati) contenenti tutte le informazioni richieste.
      Le altre gare devono essere richieste al Comitato/Delegato zonale che le approva e le inserisce eventualmente in un calendario zonale. Su richiesta, la FISO pubblica i campionati provinciali o interprovinciali e altre gare promozionali sui suoi organi di stampa ("azimutino").
    3. Compiti degli enti coinvolti
      1. Compiti delle società
        Le società sono le strutture di base coinvolte nell'organizzazione di una manifestazione.
      2. Compiti dei Comitati/Delegati
        Compito dei Comitati/Delegati è quello di stimolare l'attività organizzativa delle società loroafferenti, valutare le richieste di gare da inserire nel calendario nazionale prima dell'invio alla FISO nazionale, organizzare e armonizzare l'attività a livello locale, nominare i Delegati tecnici per le gare dei Campionati regionali
      3. Compiti della FISO
        Compito della FISO nazionale è quello di organizzare l'attività nel suo complesso, valutare le richieste provenienti dagli organi periferici, nominare il Delegato tecnico per le gare che lo richiedono, stimolare l'attività in periferia.
  7. Attività precedenti l'effettuazione della competizione
    1. Generalità
      Quando la richiesta della manifestazione è stata accettata, possono avere inizio ufficialmente le attività preparatorie.
      1. Costituzione dell'Organizzazione
        Per le competizioni molto impegnative sul piano finanziario la FISO può richiedere ufficialmente la costituzione formale di un Comitato organizzatore al momento di approvare la manifestazione. Lo scopo principale è quello di separare nettamente il bilancio della manifestazione da quello della FISO in una situazione che può coinvolgere dirigenti nazionali FISO. La costituzione del Comitato organizzatore dovrà tener conto della presenza e della collaborazione dei Comitati/Delegati zonali interessati alla manifestazione e offrirà anche l'opportunità di coinvolgere personalità significative estranee alle società organizzatrici. Negli altri casi saranno le società organizzatrici stesse a costituire "l'Organizzazione". Questa, sia essa società o Comitato/Delegato, sarà responsabile di tutti gli aspetti organizzativi relativi alla manifestazione.
      2. Nomina del Delegato tecnico
        La FISO nazionale (per le competizioni di cui ai punti 5.2.3.1, 5.2.3.2 ,5.2.3.3 e 5.2.3.5) o il Comitato/Delegato regionale (per quelle di cui al punto 5.2.3.4) nomina il Delegato tecnico con sufficiente anticipo in modo che egli possa seguire tutti gli aspetti organizzativi e tecnici fin dall'inizio. Egli rappresenta il "garante" sia nei confronti della FISO che degli atleti sugli aspetti più rilevanti della manifestazione e sul rispetto dei regolamenti.
    2. Compiti dell'Organizzazione
      1. Generalità
        L'organizzazione di una gara di orientamento comporta problemi alquanto diversi rispetto a quelli di quasi ogni altro sport. Innanzitutto, l'organizzazione dovrà produrre l'impianto sportivo, qualora esso non sia già disponibile. In seguito, l'effettuazione di una manifestazione nell'ambiente richiederà la collaborazione o il coinvolgimento di enti pubblici, delle autorità (Carabinieri, Corpo forestale dello Stato ecc.) e dei proprietari dei terreni o aventi diritto. Infine l'organizzazione dovrà affrontare tutti gli altri aspetti non strettamente tecnici: sponsor, logistica, trasporti, parcheggi, ristori, segreteria ecc..
      2. Costituzione del Comitato tecnico
        Compito dell'organizzazione e quello di costituire il Comitato tecnico che avrà la responsabilità di tutti gli aspetti tecnici della manifestazione.
      3. Costituzione della Segreteria
        Compito dell'organizzazione è quello di costituire la Segreteria, che avrà la responsabilità di raccogliere le iscrizioni e, in seguito, preparare il materiale di gara per le società.
      4. Documenti prodotti dall'Organizzazione
        L'Organizzazione deve produrre i seguenti documenti:
        • il programma o avviso di gara
        • l'elenco degli iscritti per catyegoria
        • le carte di gara in numero di copie e in tempo utile per permettere al tracciatore/controllore/delegato di compiere le loro attività e predisporre la stampa dei percorsi.
    3. Compiti del Comitato tecnico
      1. Generalità
        Il Comitato tecnico nel suo insieme è responsabile di tutti gli aspetti tecnici della manifestazione. Esso deve espletare le seguenti funzioni:
        • direzione di gara
        • tracciatura e controllo dei percorsi (per lo Sci-O anche battere le piste)
        • predisposizione delle carte di gara coi percorsi (o per la loro ricopiatura)
        • descrizione dei percorsi
      2. Delegato tecnico
        Il Delegato tecnico, che nelle gare internazionali affianca il Delegato (controller) nominato dalla IOF, costituisce l'interfaccia tra la FISO e l'organizzazione, con particolare riferimento al Comitato tecnico.
      3. Direttore di gara
        E' responsabile del coordinamento di tutti gli aspetti tecnici della manifestazione.
      4. Tracciatore
        E' il progettista dei percorsi e responsabile di tutte le attività relative: individuazione e identificazione dei punti di controllo sul terreno, preparazione delle carte di gara coi percorsi (o della loro ricopiatura da parte dei concorrenti), della descrizione punti, della posa e ritiro delle lanterne e coriandoli.
      5. Controllore
        La figura del Controllore è indispensabile in tutte le gare e non può mai coincidere con quella del tracciatore. Il suo compito è quello di effettuare una verifica indipendente dell'attività del tracciatore, in particolare la posizione dei punti di controllo, ma anche lunghezza dei percorsi, grado di difficoltà ecc..
      6. Documenti prodotti dal Comitato tecnico
        Il Comitato tecnico produce una serie di documenti.
        • la griglia di partenza
        • la stampa dei percorsi sulle carte di gara
        • la descrizione dei percorsi e dei punti di controllo
        • i testimoni per i concorrenti
        • i comunicati di gara
  8. Effettuazione della manifestazione
    1. Generalità
      In questo capitolo ci riferiamo agli eventi che hanno luogo dall'apertura del centro gara alla chiusura della manifesrtazione.
    2. Compiti dell'Organizzazione
      1. Segreteria di gara
        La segreteria di gara è responsabile della distibuzione del materiale di gara alle società partecipanti e delle attività amministrative correlate.
      2. Responsabili dei vari servizi
        A seconda della complessità della manifestazione e del numero di partecipanti occorrerà individuare i Responsabili dei vari servizi operanti durante la manifestazione (ristori, segnaletica, trasporti ecc.).
    3. Compiti del Delegato tecnico e Comitato tecnico
      1. Delegato tecnico
        Collabora con il comitato tecnico, in particolare con il direttore di gara.
      2. Direttore di gara
        Coordina tutte le attività. Può partecipare alle riunioni della giuria.
      3. Tracciatore/controllore
        Posano le lanterne e i coriandoli e verificano la loro presenza sul terreno immediatamente prima della gara. Controllano il terreno di gara durante la competizione. Al termine ritirano le lanterne cancellando ogni traccia della gara.
      4. Giudice di partenza
        Il giudice di partenza è il responsabile di tutte le attività che si effettuano alla partenza:
        • chiamata e controllo dei concorrenti
        • avvio dei concorrenti sul terreno
        • consegna della carta di gara
        • controllo e avvio sul terreno dei concorrenti ritardatari
      5. Giudice di arrivo
        Il giudice di arrivo è responsabile delle attività che hanno luogo all'arrivo: come descritte nel seguito.
        • ordine cronologico di arrivo
        • ritiro del testimone e della carta di gara
        • controllo dei testimoni
      6. Cronometristi
        I cronometristi sono responsabili della sincronizzazione dei tempi di partenza e di arrivo. Rilevano il tempo di arrivo dei concorrenti in sequenza associandolo, se esistente, al relativo pettorale.
    4. Pubblicazione dei risultati
      1. Risultati ufficiosi
        Man mano che risultano disponibili l'organizzazione espone i risultati ufficiosi. In caso di utilizzo di sistemi computerizzati, l'esposizione deve essere effettuata possibilmente ogni mezz'ora.
      2. Risultati ufficiali
        Dopo un'ora dall'esposizione, il risultato per un certo concorrente deve essere considerato ufficiale.
    5. Premiazioni
      Queste devono avvenire immediatamente a conclusione della competizione, a meno che non si tratti di manifestazioni a più giorni. In tal caso devono avvenire subito dopo l'ultima gara effettuata.
  9. Attività successive alla manifestazione
    1. Compiti dell'Organizzazione
      L'organizzazione deve far pervenire a tutte le società partecipanti e alla FISO le classifiche ufficiali della manifestazione.
      Deve anche chiudere il bilancio economico della manifestazione.
    2. Compiti del Delegato tecnico
      Al termine della manifestazione redige un rapporto per la FISO e per l'organizzazione.
    3. Compiti della Giuria di gara
      Il presidente della giuria deve eventualmente far pervenire i casi da esaminare al Giudice Unico Federale.

    PARTE 3. REGOLE RELATIVE A UNA GARA DI ORIENTAMENTO.

  10. Generalità
    1. Validità delle regole
      Vanno applicate a tutte le manifestazioni organizzate sotto l'egida della FISO. Per le gare di 1° livello dovrà essere integrato con gli appropriati documenti IOF, che prevalgono in caso di conflitto.
    2. Validità delle manifestazioni
      1. Generalità
        Perchè una competizione possa essere ritenuta valida ai fini del punteggio di società per l'attribuzione dei voti plurimi assembleari e punti in lista base individuale, è necessario che essa rispetti tutti i requisiti tecnici e organizzativi di cui al presente documento e a quelli in esso richiamati, nonchè dei regolamenti specifici approvati con delibere del Consiglio Federale e pubblicati negli organi di stampa della FISO. Inoltre deve necessariamente effettuarsi su impianto omologato.
      2. Vigilanza sulla validità delle manifestazioni
        E' istituita la figura del Responsabile Omologazione Gare (ROG) all'interno di ogni Commissione Tecnica di specialità.
        Il ROG è responsabile della vigilanza sulla validità delle gare, entrando nel merito come previsto al precedente punto 10.2.1. Nel caso di inosservanza, il ROG depennerà dall'attribuzione del punteggio le categorie interessate o l'intera gara.
        Il ROG prenderà atto di eventuali decisioni della Giuria di gara in merito all'annullamento di una o più categorie o dell'intera gara.
        Il ROG verifica la presenza del delegato tecnico nelle competizioni che ne prevedano la presenza e che abbia potuto operare come previsto dai regolamenti. In caso contrario non omologa la competizione, indipendentemente dalle cause all'origine di tale situazione.
        Il ROG comunicherà le proprie decisioni alla Segreteria Generale per le successive azioni.
        Ai fini del rispetto del precedente punto 1.2.1, qualunque dirigente societario o federale è tenuto a segnalare al ROG, per iscritto, l'eventuale inosservanza e richiedere il suo intervento.
    3. Manifestazioni valevoli per l'acquisizione dei punti individuali in lista base
      1. Definizione di lista base
        La lista base è una classificazione di tutti gli atleti agonisti tesserati FISO. Le modalità di calcolo del punteggio sono deliberate dalla FISO e pubblicate sui suoi organi di stampa. Nel calcolo del punteggio ricavabile dalla competizione si conteggiano unicamente i risultati degli atleti tesserati FISO per le gare nazionali e degli atleti tesserati nella regione per le gare regionali.
        Esiste una lista base separata per ogni specialità.
      2. Competizioni utilizzabili ai fini della lista base
        1. C-O
          Per il calcolo del punteggio in lista base si farà la media tra:
          • i migliori 2 punteggi realizzati nelle seguenti competizioni nazionali: gare di Coppa Italia, Campionati individuali a distanza classica, lunga e corta distanza.
          • il miglior punteggio realizzato nelle gare individuali dei Campionati regionali a distanza classica, lunga distanza e corta distanza e dei Campionati di Società regionali.
          Nel caso in cui il concorrente abbia un 3° punteggio in gare nazionali migliore di tutti quelli delle regionali da lui disputate, verrà utilizzato per il calcolo questo 3° punteggio.
        2. Sci-O
          Per il calcolo del punteggio in lista base si farà la media tra i migliori 2 risultati realizzati nelle gare di Coppa Italia e Campionati Italiani individuali.
        3. MB-O
          Per il calcolo del punteggio in lista base si farà la media tra i migliori 2risultati realizzati nelle gare di Coppa Italia e dei Campionati Italiani individuali.
        4. Park-O
          Per il calcolo del punteggio in lista base si farà la media tra i migliori 2 risultati nelle gare di Coppa Italia o dei Campionati Italiani individuali.
        5. Trail-O
          Non previsto
  11. Tipi di manifestazioni e loro requisiti
    1. Raggruppamento delle competizioni per livello
      In base alla loro importanza e difficoltà tecnico/organizzativa le competizioni vengono suddivise nei livelli sotto specificati. Nel seguito verranno richiamate i requisiti per i vari livelli.
      • 1° livello. Campionati del mondo, Coppa del mondo
      • 2° livello. Competizioni dei Campionati Italiani e Trofeo delle Regioni
      • 3° livello. Gare internazionali a più giorni e del calendario internazionale, gare di Coppa Italia, finali dei Campionati Studenteschi
      • 4° livello. Gare dei Campionati regionali o interregionali
      • 5° livelllo. Altre gare.
    2. Comitato tecnico
      Il comitato tecnico è costituito dalle seguenti figure minime:
      livello di gara
      - direttore di gara*****
      - tracciatore*****
      - controllore***(*)
      - giudice di partenza***
      - giudice di arrivo***
      - cronometristi***
      - delegato FISO***
      - delegato IOF*
      Nelle gare di 4° e 5° livello il direttore di gara può svolgere le funzioni di controllore e, nel corso della gara, tracciatore e direttore di gara possono ricoprire gli altri ruoli tecnici richiesti. Per il 4° livello, comunque, deve essere effettuato un controllo indipendente da quello del tracciatore, per il 5° livello è consigliato.
      I cronometristi si intendono appartenenti alla Federazione Italiana Cronometristi o della cronometristi ufficiali della FISO.
    3. Materiali di gara
      1. Punzoni e lanterne
        livello5°(*)
        norma IOF****
        (*) Per le gare di 5° livello e per le gare in città del 3° livello possono non essere a norma IOF purchè la tipologia dei materiali sia resa nota a tutti i concorrenti
      2. Carte di gara
        livello3°(*)
        norma IOF****
        (*) Per le gare in città del 3° livello vale la normativa FISO per gli impianti in città.
        Per competizioni Sci-O e MBO può essere accettata una carta stampata a computer e/o sovrastampata e fotocopiata, purchè la Commissione Impianti esprima parere favorevole.
      3. Modalità di riproduzione dei percorsi
        livello
        stampati***
        Per le staffette di 1°, 2° e 3° livello i percorsi possono essere riportati a mano a cura dell'organizzazione. er le gare di 2° e 3° livello possono essere riportati a mano con il benestare e sotto la supervisione del delegato tecnico. Per le manifestazioni di 4° e 5° livello possono essere copiati dai concorrenti fermo restando quanto previsto nei documenti richiamati al punto 1.1. Per le competizioni di Sci-O e MB-O vale quanto detto al punto 2.3.2.
      4. Testimoni (o cartellini)
        livello
        norma IOF*
        norma FISO***
        Cartellini a norma sono quelli prodotti dalla FISO o prodotti dalle società usando come riferimento quelli prodotti dalla FISO, allegato. I cartellini di tipo elettronico utilizzabili saranno quelli approvati con apposite delibere dalla FISO.
        Per le gare di 5° livello si possono usare testimoni non a norma.
      5. Coriandoli
        E' facoltà dell'Organizzazione utilizzare i coriandoli.
        Questi sono dei piccoli pezzi di carta che servono a individuare il punto di controllo quando la lanterna sia stata asportata.
      6. Pettorali
        Sono indispensabili per le gare di 1°, 2° e 3° livello. Vanno indossati secondo le indicazioni dell'Organizzazione. In ogni caso non possono essere ripiegati a ricoprire i nomi degli sponsor. Il numero sul pettorale dovrà essere sufficientemente visibile almeno a 30 metri di distanza. Per le gare a staffetta il numero per le varie frazioni potrà essere di colore diverso oppure recare /1, /2, /3.....
  12. Organizzazione delle manifestazioni
    1. Categorie
      1. Generalità
        Le categorie sono quelle previste dalla IOF per le gare di 1° livello e dalla FISO perle gare fino al 4° livello, salvo disposizioni diverse deliberate dal Consiglio Federale.
        Le categorie vengono definite dal sesso, dall'età e dall'abilità. Si entra in una determinata categoria d'età all'inizio dell'anno agonistico in cui si compie l'età minima prevista per quella determinata categoria. Si entra in una determinata categoria di abilità sulla base di criteri stabiliti dalla FISO.
        In un campionato, una categoria deve essere accorpata con un'altra quando non vi siano almeno 3 concorrenti iscritti.
      2. Diversità dei percorsi
        In base al livello della competizione la diversità dei percorsi per le varie categorie deve essere come segue:
        livello
        diversi*
        parzialmente diversi**
        anche uguali per cat. accorpabili (punto3.2.4)**
        Per percorsi diversi si intendono percorsi con tratte tutte diverse e un minimo di 50% di punti di controllo diversi. Per percorsi parzialmente diversi si intendono percorsi con almeno il 50% di tratte diverse e almeno il 25% di punti di controllo diversi. Si possono accettare deroghe a questo principio e assegnare lo stesso percorso (mantenendo però il rispetto del successivo punto 12.2.4) quando due categorie poco numerose vengano completamente separate sulla griglia di partenza. In tal caso la categoria di livello meno atletico parte dopo.
        Per tratte diverse si intendono tratte in cui i concorrenti percorrono sul terreno percorsi diversi. Tratte con punti di controllo molto vicini o sulla stessa traiettoria, che costringano i concorrenti ad effettuare lo stesso percorso, non possono essere considerate diverse.
        Nel conteggio delle tratte e dei punti di controllo diversi o uguali non si conteggiano la/il primo e la/l'ultimo.
    2. Tracciatura dei percorsi
      1. Generalità
        Per quanto riguarda gli aspetti generali vale quanto specificato nella PARTE 1 del presente documento.
      2. Esperienza dei tracciatori/controllori
        Per i vari livelli di competizioni l'esperienza deve essere come segue:
        livello
        tracciatore****+
        controllore**++
        * significa: grande esperienza
        + significa: di buon livello
      3. Valutazione dei percorsi
        I percorsi si valutano in kmsf (chilometri-sforzo) sommando la lunghezza lineare delle tratte e i dislivelli incontrati in salita lungo il percorso più favorevole (secondo la valutazione del tracciatore) moltiplicati per 10. Si valutano anche sul tempo presunto medio dei primi 3 classificati. Mentre la prima valutazione è quasi oggettiva, la seconda dipende 0 fortemente dall'abilità dei concorrenti in gara. Per il 1° livello è indispensabile verificare il tempo del vincitore con atleti di esperienza internazionale.
        Il dislivello complessivo non deve superare il 5% della lunghezza del percorso calcolata in linea retta. Il dislivello di ogni tratta non può superare il 15% della lunghezza della tratta, a meno che non si tratti di una tratta inferiore ai 200 metri. Deroghe a questa regola devono essere discusse con il Delegato tecnico e da lui esplicitamente approvate.
      4. Lunghezza, difficoltà e tempi del vincitore
        1. C-O
          La lunghezza, la difficoltà e i tempi del vincitore per le varie categorie nella distanza classica devono essere quelli elencati nella tabella. I due criteri lunghezza e tempo del vincitore devono essere rispettati entro il 20% perchè la gara di una categoria possa essere omologata.
          La difficoltà è rappresentata da un numero affiancato da una lettera che distingue le categorie in giovanili (G), assolute (A) e Senior (S).
          Scopo della tabella è quello di: a. valutare la possibilità di un concorrente di competere nelle varie categorie.
          Un concorrente appartiene a una determinata categoria di età a partire dall'anno in cui compie l'età minima prevista per quella categoria.
          Le donne possono competere nella categorie maschili omologhe.
          Le categorie H/D Elite, A, B, C sono aperte a tutte le età salvo che: un atleta 21-34 con più di 60 punti in lista base deve competere nella categoria Elite o A; un atleta con più di 40 punti in lista base può competere nelle categorie A o B, alle categorie H/D C non possono accedere atleti/e con più di 10 punti in lista base.
          Un concorrente può competere in una categoria di età diversa dalla propria purchè abbia difficoltà uguale o maggiore e stessa G, A o S. Inoltre può passare da G ad A o da S ad A.
          Un atleta appartenente alla fascia G non può saltare categorie per più di 5 punti.
          Un concorrente può non ottemperare a queste regole purchè lo segnali al Direttore di gara che lo escluderà dalla classifica. Una violazione a questa regola non segnalata costituisce infrazione disciplinare.
          b. stabilire la possibilità di accorpamento di più categorie.
          In caso di numero insufficiente di atleti le categorie si possono accorpare tra loro purchè abbiano stesso sesso, stessa G, A, o S e non differiscano per più di 2 punti di difficoltà. Inoltre devono avere lunghezze e tempi del vincitore previsti compatibili tra loro (almeno entro il 20% come specificato sopra per la validità dell'omologazione). Nei campionati, in particolare quelli regionali, per quanto riguarda l'accorpamento di categorie senior di maggiore età o giovanili di minor età, deve essere costituita una categoria quando vi siano almeno 3 iscritti che vi possano competere. Ad esempio, se esiste un H 65, e 2 H 60, deve essere costituita la categoria H 60. Tuttavia, se non vi fossero concorrenti in numero sufficiente, si accorperà senza tener conto della difficoltà. Si avrà cura di non penalizzare eccessivamente i concorrenti più anziani o più giovani con percorsi troppo lontani dalle loro possibilità.
          c. stabilire la possibilità di accorpamento di percorsi.
          Si possono assegnare gli stessi percorsi, salvo quando previsto altrimenti, a categorie diverse purchè abbiano stessa G, A o S e non differiscano per più di 2 punti in difficoltà. Inoltre devono avere lunghezze e tempi del vincitore previsti compatibili tra loro (almeno entro il 20% come sopra). Fanno eccezione le categorie H/D 19-20, H/D A, H/D Elite e H/D S, i cui percorsi si possono accorpare tra loro e le categorie H/D B e C, i cui percorsi si possono accorpare con percorsi G, rispettando tuttavia gli altri criteri.
          categoria tempo (min/mass)
          in minuti
          Lunghezza (min/mass)
          in kmsf
          difficoltà
          H 1225-352.5-3.52G
          H 13-1430-403-54G
          H 15-1635-504.5-6.56G
          H 17-1850-606-8.58G
          H 19-2060-756-1311G
          H Elite80-10012-2213A
          H A65-8510-1511A
          H B50-706-98A
          H C40-554-6.56A
          H 3555-757.5-1211S
          H 4050-707-910S
          H 4545-655-79S
          H 5040-604.5-6.58S
          H 5540-604.5-67S
          H 6035-504-5.56S
          H 6535-504-55S
          D 1225-352-31G
          D 13-1430-402.5-43G
          D 15-1635-453.5-4.55G
          D 17-1840-554-67G
          D 19-2050-605-89G
          D Elite60-808-1212A
          D A50-656-89A
          D B45-555-6.57A
          D C35-453-5.55A
          D 3545-555-6.58S
          D 4040-504.5-67S
          D 4535-454-56S
          D 5030-403.5-4.55S
          D 5530-403-44S
          (In base a quanto sopra, ad esempio, una D 35 può competere in una H 35 ma non in una D 40, una D 19-20 in una H 19-20, un H 40 può competere in una H A ma non in una H B a meno che non abbia meno di 40 punti in lista base ecc.
          Si può usare lo stesso percorso per le categorie D A e D 19-20, ma non D A e H Elite. Per la D 19-20 con H 19-20 è possibile usare lo stesso percorso ponendo attenzione al tempo probabile del vincitore per le due categorie. E' possibile usare lo stesso percorso per D 15-16, H 13-14 e H 15-16, ma non per D 15-16 e H 17-18 ecc..
          Così pure si possono assegnare gli stessi percorsi alle categorie H 60 e H 65, o D 35 e D19-20 con un tempo probabile non superiore a 55 minuti.
          Si possono accorpare le categorie H 15-16 e H17-18 tra loro, ma non H17-18 e H19-20 ecc.)
          La tabella sopra riportata vale per le gare di distanza classica individuale.
          Le gare di staffetta si disputano su una distanza per ogni frazione lunga tra il 40% e il 50% dei valori minimi sopra riportati.
          Le gare di lunga distanza si disputano su una distanza che deve essere tra il 20% e il 50% più lunga dei valori massimi sopra riportati.
          Le gare di corta distanza si disputano su una distanza che deve essere tra il 30% e il 40% dei valori minimi sopra riportati.
        2. Sci-O
        3. MB-O
        4. Park-O
        5. Pre-O
    3. Documenti tecnici prodotti dall'organizzazione.
      1. Programma/regolamento di gara
        Tale programma, o avviso di gara, che può essere prodotto in una versione preliminare e in una definitiva, deve pervenire, per le gare del 4° e 5° livello, a tutte le società della regione e alla segreteria del Comitato/Delegato regionale; per gli altri livelli a tutte le società e alla Segreteria della FISO e, per quelle internazionali, anche alla IOF e alle Federazioni nazionali. Esso viene predisposto con la collaborazione del Delegato tecnico. Il programma deve, in linea di massima, contenere le seguenti informazioni:
        • nome della manifestazione e tipo di competizione
        • data e luogo di effettuazione
        • identificazione dell'organizzazione
        • nome del direttore di gara, tracciatore, controllore e delegato tecnico
        • indirizzi e recapiti telefonici per informazioni e iscrizioni
        • categorie ammesse e tempi (o kmsf.) previsti
        • quote, modalità di pagamento e termine ultimo per l'iscrizione- ora prevista per la prima partenza
        • informazioni logistiche (luogo e ora del ritrovo, distanze o tempi tra ritrovo, partenza e arrivo, parcheggi ecc.)
        • informazioni sull'impianto e sul terreno di gara (almeno nome dell'impianto, scala ed equidistanza)
        • richiami al regolamento FISO o IOF e eventuali particolarità (vestiti, scarpe ecc.)
        • modulo di iscrizione
        • orario e luogo delle premiazioni.
        Nel programma devono essere contenute le modalità di iscrizione e la data di scadenza. L'intervallo massimo tra la data della gara e la scadenza delle iscrizioni viene stabilito dalla FISO per ogni tipo di manifestazione.
        Il programma deve contenere anche le quote di iscrizione, che devono rispettare i massimali stabiliti dalla FISO.
        Deroghe a quanto sopra possono essere deliberate, su richiesta, dal Consiglio Federale.
      2. Elenco degli iscritti
        Le iscrizioni vengono effettuate esclusivamente per iscritto (anche fax o e-mail se disponibili) dal responsabile di società, che si assume tutte le responsabilità, inclusa quella di versare le quote di iscrizione indipendentemente dalla successiva partecipazione alla gara: avrà diritto a ricevere, su richiesta se non ha partecipato, copia delle carte con i percorsi per ogni iscritto.
        L'organizzazione può accettare a sua discrezione iscrizioni in ritardo, o cambiamenti, richiedendo a sua discrezione un supplemento, nei limiti stabiliti dalla FISO, purchè evidenziato nel programma. L'elenco degli iscritti, diviso per categorie, viene quindi passato in tempo utile al Comitato tecnico.
      3. Griglia di partenza
        La griglia di partenza contiene la sequenza cronologica di partenza dei concorrenti in caso di partenza a cronometro. Per le gare fino al 3° livello è obbligatoria la sua compilazione preventiva, a cura del Direttore di gara, e la sua esposizione per conoscenza ai concorrenti prima dell'inizio delle partenze, in tempo utile perchè ne possano prendere visione. Per le gare di 4° e 5° livello può essere compilata, a scelta dell'organizzazione e purchè reso noto ai concorrenti, anche il giorno stesso della competizione.
        Per le gare che prevedano la griglia, la sua compilazione deve seguire alcuni criteri:
        • i concorrenti di una stessa categoria devono essere distanziati ad intervalli costanti non inferiori a 2 minuti nè superiori a 5 minuti. Deve essere evitato, se possibile, che il primo e l'ultimo concorrente corrano in condizioni metereologiche troppo diverse
        • concorrenti della stessa società e categoria devono essere distanziati il più possibile
        La griglia di partenza, predefinita e portata a conoscenza dei concorrenti anticipatamente, è obbligatoria per le gare con partenza in linea fino al 3° livello. La griglia di partenza deve prevedere intervalli costanti tra concorrenti della stessa categoria, primi punti diversi per categorie che partono contemporaneamente, distacchi di almeno un posto per concorrenti della stessa società (criterio che prevale su quello, eventuale, delle teste di serie o dell'estrazione a sorte), sviluppo su tempi il più contenuti possibili per concorrenti della stessa categoria. Poichè alcuni di questi criteri sono ovviamente antitetici, un compromesso deve essere individuato e sottoposto al giudizio del delegato tecnico.
        Per le gare che non richiedono una griglia predefinita, essa viene compilata il giorno della gara man mano che pervengono le iscrizioni sul terreno. La griglia risultante diventa comunque un documento di gara da conservarsi a cura della società organizzatrice.
        E' utile lasciare vacante il tempo 0, per poter ovviare ad eventuali problemi di sincronizzazione.
      4. Carta di gara
        1. Caratteristiche tecniche
          La carta di gara deve essere prodotta secondo la normativa IOF per le gare del 1° livello e secondo quella FISO per tutte le manifestazioni fino al 4° livello. La stampa e la carta utilizzata deve essere della qualità richiesta. Se la carta non è in materiale idrorepellente, l'organizzazione in caso di necessità dovrà fornire le buste di plastica adeguate per poterla proteggere. Per particolari tipologie di gara (in particolare per le specialità SCI-O e MB-O) possono essere accettate carte fuori norma (fotocopie, computer ecc.) purchè la Commissione Impianti della FISO abbia potuto esprimere un parere al riguardo.
          Se la carta è già stata usata per altre gare una copia della carta deve essere fornita con il materiale di gara a tutte le società partecipanti, eventualmente in fotocopia. Ciò non si applica al caso di carte precedenti ri-omolgate.
        2. Disegno dei percorsi sulla carta
          Sulla carta di gara vengono riportati i percorsi secondo la normativa IOF adottata dalla FISO con i colori previsti (rosso o magenta). Nel caso delle staffette e in caso di adozione della punzonatura elettronica, sulla carta viene anche riportata la descrizione del percorso e dei punti di controllo.
          Sulla carta devono essere eventualmete riportati, secondo la normativa, zone vietate, punti obbligati di passaggio, ristori (se non coincidenti con un punto di controllo), percorsi obbligati, punto di lancio (se non coincidente con la partenza).
          I percorsi dovranno contenere partenza, punti di controllo col numero di sequenza (orientato a nord) e arrivo, congiunti da linee eventualmente interrotte per evitare di ricoprire particolari importanti. Per lo Sci-O e l'MB-O accanto al numero di sequenza viene riportata anche la sigla della lanterna.
          In un punto ben visibile della carta dovrà essere riportata la/le categorie cui si riferisce.
          La sovrastampa dovrà essere tipografata o fotocopiata o stampata da computer (o sistemi equivalenti, che garantiscano la stessa fedeltà per tutti i concorrenti) per competizioni di 1° livello. Per i livelli successivi può anche essere manuale. Dal 4° livello in poi potrà essere a cura del concorrente.In quest'ultimo caso dovrà essere messo a disposizione dall'organizzazione il materiale in quantità e di qualità adeguate (tavoli, sedie, pennarelli, righelli, cerchiometri ecc.). Il concorrente dovrà avere a disposizione una quantità di tempo ragionevole ma limitata, prima della partenza, per poter effettuare la copiatura del percorso. Queste modalità devono essere portate a conoscenza dei concorrenti (comunicato o programma di gara).
          Per la C-O, l'Orientamento in città e il Trail-O il percorso recherà solamente, per ogni punto di controllo, il suo numero in sequenza.
          Per lo Sci-O e l'MBO il percorso recherà per ogni punto di controllo sia il numero in sequenza che la sigla della lanterna.
      5. Descrizione dei percorsi e dei punti di controllo
        1. Generalità
          Il simbolismo impiegato è quello contenuto nel relativo documento IOF adottato dalla FISO.
          La descrizione dei percorsi e dei punti di controllo può essere effettuata separatamente per ogni categoria o percorso (ciò è obbligatorio per le gare di 1° e 2° livello) oppure condensata in un'unico documento. In questo caso la descrizione dei percorsi deve essere data separatamente per ogni categoria e il documento deve essere sufficientemente chiaro, anche dal punto di vista grafico, per evitare il più possibile errori da parte dei concorrenti. Per le gare fino al 3° livello, salvo che per le staffette nonchè per lo Sci-O e l'MB-O, devono essere date ai concorrenti con sufficiente anticipo.
          Nel caso dello Sci-O e del MB-O non è necessaria la descrizione dei punti di controllo. Tuttavia, per tutte le specialità e anche per le staffette, deve essere fornita la descrizione di cui al successivo punto.
          Per le gare di C-O del 1°, 2° e 3° livello per le quali si usi la punzonatura elettronica, la desrizione dei percorsi e dei punti di controllo deve essere anche riportata sulla carta di gara.
        2. Descrizione dei percorsi
          La descrizione dei percorsi, contenente la lunghezza, il dislivello, il numero di punti di controllo, la distanza dall'ultimo punto all'arrivo, è prevista per tutte le specialità.
          La descrizione dei percorsi deve contenere: lunghezza, dislivello, numero di lanterne (e loro codice, se il documento è unico per tutte le categorie) eventuale distanza dalla linea di partenza al punto di partenza (partenza "alla svedese"), distanza dall'ultima lanterna all'arrivo, categoria cui si riferisce il percorso.
          La descrizione dei percorsi deve essere disponibile pei concorrenti almeno fin dalla sera precedente. Può essere fornita con i documenti di gara, con un comunicato, con affissione ecc..
        3. Descrizione dei punti di controllo
          La descrizione dei punti di controllo deve contenere: numero di sequenza (se fornita separatamente per tutte le categorie), sigla di identificazione, simbolo del punto di controllo, posizione del punto di controllo rispetto ad altri oggetti limitrofi uguali (se necessario), posizione della lanterna rispetto al punto di controllo (se necessario), altre funzioni (controllo radio, ristoro ecc.).
          La descrizione dei punti di controllo è prevista per la C-O, l'Orientamento in Città e il Trail-O. Non è prevista per lo SCI-O e l'MBO.
          Per le categorie non agonistiche la descrizione può anche essere descrittiva anzichè simbolica; lo stesso vale anche per le gare di 5° livello. Per le gare di 1° e 2° livello deve essere fornita una descrizione separata per ogni categoria del percorso e dei punti di controllo. Per gli altri livelli può essere fornita una descrizione generale di tutti i punti di controllo e una descrizione dei percorsi separatamente per tutte le categorie (anche se su un unico foglio) con lunghezza, dislivello, numero dei punti di controllo e sequenza delle lanterne; il tutto in modo chiaro per non generare confusioni e facilitare la lettura. La descrizione dei percorsi e dei punti di controllo deve essere disponibile in tempo utile per i concorrenti prima della prima partenza, salvo per le gare a staffetta per le quali deve essere riportata sulla carta di gara.
        4. Caso della punzonatura elettronica
          Per le gare che prevedono la punzonatura elettronica la descrizione dei percorsi e dei punti di controllo deve essere riportata sulla carta di gara. La descrizione dei percorsi deve comunque essere fornita in anticipo come al punto 12.3.5.2, mentre la descrizione dei punti di controllo può essere fornita al momento della partenza, separatamente per ogni categoria, almeno con un minuto di anticipo.
      6. Preminenza della carta di gara
        In caso di errori nella descrizione dei percorsi o dei punti, o di discrepanze tra questi e la carta di gara, quella che fà testo è la carta di gara. Il concorrente infatti transita per il punto di controllo perchè consulta e segue la carta di gara e non la descrizione del punto il quale è un ausilio quando il concorrente vi è giunto. Così pure, se vi è discrepanza tra la descrizione del percorso e la carta (ad esempio numero di lanterne diverso) il concorrente arriverà sui vari punti seguendo la carta e non la descrizione del percorso. La validità della gara in questi casi dipende dalla valutazione se l'errore abbia causato disequità oppure no. Per questo è importante seguire la raccomandazione circa l'affollamento dei punti di controllo (punto 3.3.4.3).
      7. Testimone (o cartellino)
        Può essere cartaceo o elettronico.
        Se cartaceo contiene i dati del concorrente e il tempo di partenza (assoluto o relativo alla prima partenza). Per le gare fino al terzo livello deve essere dato al concorrente con sufficiente anticipo: almeno un'ora prima della prima partenza (la segreteria deve aprire in tempo, anche nel giorno della gara, per ottemperare a questa esigenza). Contiene inoltre le caselle numerate per la punzonatura oltre ad alcune caselle di riserva.
        Se elettronico, può essere fornito in qualunque momento prima della partenza In questo caso i dati relativi al concorrente devono essere forniti a parte e per il "quando" vale quanto sopra specificato.
    4. Ritrovo
      Il ritrovo è il luogo scelto dall'organizzazione per il raduno dei partecipanti alla manifestazione. Esso deve essere indicato chiaramente sul programma unitamente alle informazioni necessarie per raggiungerlo. Qualora la rete stradale sia particolarmente complessa, sarà necessario apporre segnali lungo il percorso. Il ritrovo deve essere dotato a distanza ragionevole di parcheggi in grado di accogliere le vetture dei partecipanti. In caso contrario, l'organizzazione dovrà provvedere agli spostamenti. Nel giorno della gara, la segreteria di gara deve essere ubicata al ritrovo (nei giorni precedenti può essere altrove). Le distanze tra ritrovo, partenze, arrivo, parcheggi ecc., devono essere indicate sul programma. Il tempo necessario per raggiungere a piedi e al passo la partenza dal ritrovo non deve superare, per ogni categoria, il tempo massimo previsto al punto 3.2.4; qualora sia indispensabile utilizzare mezzi per restare entro questi tempi, essi dovranno essere messi gratuitamente a disposizione dall'organizzazione
    5. Partenza
      1. Generalità
        Resta fermo quanto specificato nella PARTE 1 circa le caratteristiche di una buona partenza, che devono essere osservate per tutte le competizioni fino al 4° livello. In particolare il punto di partenza deve essere posizionato in modo tale da nascondere la direzione presa dai concorrenti sia a quelli in attesa sia al pubblico. Nelle gare FISO che assegnano punteggio per la lista base e/o per voti plurimi assembleari, la partenza delle gare individuali è a cronometro, mentre per le staffette la partenza del primo concorrente è in massa. Una deroga può essere concessa, su richiesta dell'Organizzazione, da parte del Consiglio Federale.
      2. Chiamata dei concorrenti
        Nelle gare individuali a cronometro, alla partenza o prepartenza, se prevista, i concorrenti vengono chiamati sulla base della griglia di partenza.
        La chiamata dei concorrenti può essere a voce (il Giudice di partenza chiama i concorrenti ad uno ad uno) o muta (il concorrente si presenta alla partenza o prepartenza sulla base del suo orario di partenza). Viene controllato il pettorale e/o il testimone il quale, se cartaceo, viene preferibilmente vidimato.
        Nel caso di chiamata muta i concorrenti devono poter conoscere la progressione delle chiamate (orologio digitale o altro espediente sostitutivo adeguato).
        Per le gare a staffetta, il tempo di partenza per le varie categorie deve essere portato a conoscenza in precedenza ai concorrenti. L'Organizzazione chiama per mezzo di un altoparlante o altro mezzo idoneo i concorrenti primi frazionisti con un anticipo sufficiente a sistemarli correttamente sulla linea di partenza.
      3. Consegna della carta
        Nelle gare individuali a cronometro la consegna della carta può avvenire:
        C-O: subito dopo la partenza oppure un minuto prima della partenza. Nel primo caso è possibile assegnare al concorrente il compito di ritirare la carta da una vaschetta o altro contenitore chiaramente contrassegnato con la sigla della categoria. In tal caso lo schema di disposizione delle vaschette per tutte le categorie deve essere esposto alla partenza.
        SCI-O/MBO: viene consegnata un minuto prima della partenza dal giudice di partenza.
        Nelle gare a staffetta le carte dei primi frazionisti vengono disposte ai loro piedi.
        C-O: al via il concorrente prende la carta
        MB-O: al via il concorrente preleva la carta e si dirige verso la bicicletta, oppure come Sci-O.
        SCI-O/MBO: il concorrente preleva la carta un minuto prima della partenza segnalato dal giudice di gara.
        Per i frazionisti successivi al primo delle gare a staffetta, le carte di gara saranno appese su uno stenditoio, separato per ogni frazione. Le carte recheranno sul retro e ben visibile al concorrente proveniente dal cambio, il numero di pettorale. Qualora si usino colori diversi per i diversi frazionisti, anche il numero di pettorale sulla carta dovrà essere di quel colore. La localizzazione dello stenditoio sul terreno dovrà essere visibile, oppure reso noto ai concorrenti e individuato sulla carta con un quadrato, qualora non coincida con la partenza (triangolo).
      4. Punto di partenza
        Esso può coincidere con il punto di consegna della carta oppure no. In questo secondo caso il punto di consegna della carta viene individuato sulla carta con un quadrato e il tratto che congiunge la consegna della carta dal punto di partenza (individuato sul terreno con una lanterna priva di punzone) viene segnalato sia sulla carta (come tratto obbligato) sia sul terreno (con fettucce).
    6. Percorsi e punti di controllo
      1. Generalità
        Resta fermo quanto specificato nella PARTE 1 circa le caratteristiche di un buon percorso e di buoni punti di controllo per le varie categorie.
      2. Ristori lungo il percorso
        Per i percorsi più lunghi e in dipendenza dalle condizioni meteorologiche, vanno previsti ristori, almeno di acqua potabile, normalmente per ogni mezz'ora di gara.
      3. Caratteristiche dei punti di controllo
        I punti di controllo sul terreno e sulla carta devono sempre individuare un punto ben definito. Qualora si tratti di una area (ad esempio una radura), essa deve essere di dimensioni lineari limitate (10/15 metri circa) e la lanterna si deve vedere da ogni punto dell'area. In caso contrario si deve identificare la porzione dell'area con gli appositi simboli. Non si possono mai usare "linee" senza ulteriori specificazioni (vallette su più curve di livello, ruscelli ecc.). Non si possono comunque collocare sul terreno punti di controllo a distanza inferiore a 70 metri, anche se per altre categorie (in altre parole, ogni concorrente, all'interno di un'area circolare di 70 metri di raggio, deve trovare solo la lanterna relativa al suo percorso).
      4. Attrezzatura ai punti di controllo
        1. Generalità
          Quanto contenuto in questo paragrafo serve a completamento di quanto previsto al punto 11.3.1.
        2. Lanterna
          Ogni punto di controllo sarà segnalato da una "lanterna" costituita da tre quadrati di stoffa di ca.30x30 cm, disposti a triangolo. Ciascun quadrato sarà diviso diagonalmente in due metà, una bianca e l'altra arancione (PMS 165). La lanterna dovrà essere appesa al punto di controllo in modo da essere visibile al concorrente quando arriva al punto e in modo tale che il concorrente già al punto non serva da segnale per quelli che si avvicinano. La lanterna sarà identificata da un codice numerico di non più di tre cifre, superiore a 31, nero su bianco con caratteri di altezza tra 5 e 10 cm e spessore del tratto tra 5 e 10 mm. Codici ambigui (66, 69, 86,89,99) non devono essere usati. Il codice deve poter essere letto chiaramente mentre, e solo mentre, il concorrente punzona.
          Per le gare di Sci-O e MB-O il punto di controllo e la relativa lanterna dovranno essere nelle immediate vicinanze delle piste o dei sentieri segnati in verde sulla carta di gara.
        3. Punzoni
          In corrispondeza ad ogni punto di controllo e strettamente associata alla lanterna, vi sarà l'attrezzatura per la punzonatura. Il numero di queste attrezzature dovrà essere proporzionato al numero di concorrenti previsti per quel punto. I punzoni saranno di tipo meccanico, per perforare all'interno degli appositi spazi previsti sul cartellino di gara, o di tipo elettronico approvato dalla FISO.
          Per le gare di SCI-O e MB-O i punzoni saranno appesi a uno spago, eventualmente elastico. Il concorrente deve poter punzonare montando sci o bicicletta.
          Per le gare di Trail-O non sono previsti.
        4. Coriandoli
          Se impiegati verranno sparsi sul terreno in corrispondenza di ogni lanterna, in un punto visibile nelle immediate vicinanze e tale che non venga calpestato dai concorrenti. Qualora l'organizzazione desideri che i concorrenti prelevino un coriandolo in caso di lanterna mancante o punzone rotto, dovrà segnalarlo esplicitamente sull'avviso/programma/regolamento di gara.
    7. Arrivo
      1. Generalità
        Resta fermo quanto raccomandato nella PARTE 1 circa le caratteristiche di un buon arrivo, che devono essere osservate per tutte le competizioni fino al 4° livello.
        Il tratto finale dovrà essere delimitato da fettucce o mezzo analogo ed essere largo a sufficienza per permettere l'arrivo contemporaneo di almeno due atleti. Per le staffette dovrà essere prevista un'area di cambio sistemata in modo tale che i concorrenti in arrivo e quelli in partenza non si intralcino a vicenda e restino separati.
      2. Cronometraggio
        Il cronometraggio, per le gare di 1°, 2° e 3° livello, dovrà essere effettuato dalla Federazione Italiana Cronometristi o dai cronometristi ufficiali della FISO. Per le altre gare potrà essere organizzato a cura del direttore di gara. Oltre al metodo principale (fotocellula, cronometro, punzonatura elettronica o altro), vi dovrà essere un sistema di riserva (lista cronologica degli arrivi, numerazione progressiva dei testimoni ecc.) che permetta di correggere eventuali errori.
      3. Restituzione dei documenti di gara
        All'arrivo, il concorrente consegnerà il testimone di gara e, se così previsto dall'Organizzazione, la carta di gara. In questo caso l'Organizzazione dovrà fare in modo che il concorrente possa ricevere in seguito la sua carta di gara o una equivalente (con percorso) nuova.
      4. Ristoro dei concorrenti
        All'arrivo, l'Organizzazione dovrà provvedere a un ristoro per tutti i concorrenti, costituito almeno da bevande a temperatura consona con la stagione in cui si effettua la gara.
    8. Esposizione dei risultati.
      L'Organizzazione dovrà provvedere all'esposizione dei risultati provvisori man mano che risultano disponibili. In nessun caso il concorrente dovrà attendere più di un'ora prima della comparsa del proprio risultato. I risultati dovranno essere esposti separatamente per ogni categoria. Lo stenditoio con i risultati dovrà essere in prossimità dell'arrivo (non più di 5 minuti a piedi) e avere spazio sufficiente per la presa visione da parte dei concorrenti.
      Se l'Organizzazione cambia, dopo l'esposizione, il risultato di un concorrente, è tenuta a rintracciare e a informare il concorrente o il suo responsabile.
    9. Classifiche
      Entro un'ora dall'arrivo dell'ultimo concorrente dovranno essere esposte a cura dell'Organizzazione le classifiche ufficiali definitive (salvo reclami o successive decisioni della Giuria).
    10. Tempo massimo
      L'Organizzazione può stabilire un tempo massimo per ogni concorrente che non può essere inferiore a 2 ore e mezza nè a due volte il tempo del vincitore della categoria.
    11. Reclami
      1. Generalità
        In caso di insoddisfazione del risultato ufficioso o ufficiale, il concorrente può presentare reclamo all'Organizzazione secondo quanto descritto nel seguito.
      2. Correzione di errori
        In caso di insoddisfazione che si ritiene causata da errore materiale (errato calcolo del tempo, mancata rilevazione di una punzonatura di riserva ecc.), il concorrente può esporre, anche personalmente, un reclamo informale e verbale al Direttore di gara o al Giudice di arrivo.
        Anche in caso di ritardata partenza per colpa dell'Organizzazione o perdita di tempo per soccorso a un concorrente infortunato, il concorrente potrà rivolgersi al Direttore di gara perchè esamini il caso.
        Qualora non ottenga soddisfazione, può accedere alla successiva forma di reclamo.
      3. Richiesta della modifica della classifica ufficiale o ufficiosa
        Nel caso di mancata correzione di un errore o per altri motivi relativi al proprio risultato, il concorrente può, attraverso il proprio responsabile o direttamente (purchè maggiorenne) se questo non è reperibile, presentare reclamo in forma scritta, motivando e accludendo la prevista cauzione, al Direttore di gara. Il reclamo deve essere presentato entro mezz'ora dalla pubblicazione della classifica ufficiosa o ufficiale cui si riferisce. Il Direttore può accogliere il reclamo restituendo la cauzione oppure demandarlo al Delegato tecnico che convocherà la giuria.
        Un concorrente non può presentare un reclamo relativo al risultato di un altro concorrente della propria o altrui società. Reclami per errori meramente tecnici (tempi, punzonature ecc.) di atleti della propria o altrui società possono essere presentati al Direttore di gara solamente da Responsabili di società accreditati come tali presso l'Organizzazione. Il Direttore può accogliere il reclamo restituendo la cauzione oppure demandarlo al Delegato tecnico che convocherà la Giuria di gara.
      4. Segnalazione di infrazione ai regolamenti
        Infrazioni ai regolamenti non meramente tecniche che non rientrano nel punto precedente, per esempio comportamento sleale di un concorrente, devono essere segnalate al Direttore di gara dai Giudici o dai concorrenti che ne siano stati osservatori, questi ultimi attraverso il Responsabile di società. La segnalazione potrà avvenire in forma verbale o, su richiesta del Direttore di gara, in forma scritta. Questi informerà il Delegato tecnico che convocherà la Giuria.
      5. Irregolarità tecniche nello svolgimento della competizione
        Nel caso di irregolarità tecniche nello svolgimento della competizione dovute a eventi imprevedibili o errori tecnico-organizzativi (sottrazione di una lanterna, errato posizionamento, rottura di un punzone ecc.), queste dovranno essere segnalate il più velocemente possibile, da chiunque le abbia rilevate, al direttore di gara, o al delegato tecnico che convocherà la giuria. Se chi ha rilevato il caso è un concorrente e intende darvi maggior peso, allora potrà presentare la segnalazione in forma scritta attraverso il responsabile di società. La segnalazione verbale o scritta, per essere presa in considerazione, dovrà pervenire entro 10 minuti dall'arrivo dell'ultimo concorrente.Nel decidere in merito la giuria dovrà tener conto dei principi informatori di una gara di orientamento il cui scopo è effettuare un percorso e non, ad esempio, punzonare un cartellino (che è solo un mezzo di verifica). Se, putacaso, il/i punzoni dell'ultima lanterna fossero tutti rotti ma si potesse ben osservare e verificare che tutti i concorrenti vi transitano, la gara sarebbe perfettamente valida, salvo dimostrazione contraria.
    12. Organi giudicanti e loro compiti
      1. Direttore di gara
        Il Direttore di gara interviene nei casi di inosservanza delle regole di gara puramente tecniche da parte del concorrente (punzonature errate, partenza in ritardo, inosservanza della sequenza dei punti ecc.), rilevate da lui stesso o da un giudice o da un membro del comitato tecnico. Interviene inoltre nei casi di cui ai precedente punto 12.11.3.
      2. Giuria di gara
        1. Costituzione della giuria
          All'inizio di ogni anno agonistico, le prime 30 società della classifica del Campionato Italiano di Società per ogni disciplina e le prime 5 società del Campinato regionale di società per le varie regioni, segnalano alla Segreteria Generale il dirigente che farà parte delle giurie di gara.
          Su proposta delle rispettive Commissioni tecniche di disciplina e contestualmente alla nomina del Delegato tecnico, il Consiglio Federale per le gare nazionale e il Comitato/Delegato per quelle regionali nominerà due società/membri e altre due supplenti (nell'ordine) che forniranno i due membri di giuria e due supplenti (nel caso che una o entrambe le prime due società non partecipino alla gara). Le società sono tenute a segnalare tempestivamente la loro partecipazione o meno alla gara e la presenza del loro dirigente designato. La non partecipazione ingiustificata ai lavori della giuria costituisce infrazione disciplinare.
          La giuria è costituita dal Delegato tecnico che la presiede nonchè dai due dirigenti di società nominati come sopra. Presenziano ai lavori della giuria il direttore di gara e, se disponibili, i giudici di partenza e arrivo e il tracciatore.
          Nelle regioni con meno di 5 società non si costituisce la giuria. Il delegato tecnico esamina e decide sui reclami.
        2. Compiti della giuria
          La giuria decide sulle segnalazioni di cui al punto 12.11.4 e sui casi di cui ai punti 12.11.3 e 12.11.5 che il delegato tecnico le abbia trasmesso. La giuria, convocata dal delegato tecnico al più presto possibile, decide a maggioranza semplice. Deve deliberare in presenza di tutti i suoi membri. In caso di parità il voto del presidente vale doppio. Tali decisioni vengono comunicate agli interessati e/o esposte. Nei casi che possono comportare azioni disciplinari (per esempio comportamento sleale), il concorrente viene squalificato e comparirà sulla classifica con la dicitura SQ. (squalificato). Il caso verrà poi demandato al Giudice Unico Federale per la comminazione di ulteriori sanzioni. L'annullamento di una o più categorie può essere deciso solo dalla giuria.
          La giuria non può esimersi dal decidere su un caso di sua spettanza.
          Il membro di giuria deve astenersi sia dalla discussione che dalla votazione quando i fatti in esame riguardano direttamente o indirettamente un tesserato della propria società. Inosservanza di questa norma costituisce infrazione disciplinare.
          Le decisioni della giuria non sono appellabili: una volta conclusa la competizione e conclusi eventualmente i lavori della giuria il risultato acquisito sul campo viene considerato definitivo.
      3. Giudice Unico Federale
        Interviene nei casi che comportino sanzioni disciplinari demandatigli dalla giuria. Interviene anche, tempestivamente, nei casi demandatigli dal Delegato tecnico qualora la giuria non abbia potuto riunirsi perchè incompleta.
      4. Situazioni in cui si può presentare appello.
        Come sopra chiaramente specificato, le decisioni prese sul campo dalla giuria non sono appellabili. Il concorrente/responsabile di società può agire solamente nel caso in cui ritenga che gli organi giudicanti non abbiano seguito le procedure previste dal presente regolamento. In tal caso potrà inoltrare reclamo al Giudice Unico Federale accludendo la prescritta cauzione. Il Giudice Unico procederà in merito come da regolamento e Statuto. Resta inteso e stabilito che il Giudice Unico Federale non interverrà sul risultato della competizione, ma solamente sulle eventuali sanzioni da decidere a carico degli organi giudicanti della gara.
      5. Premiazioni
        L'organizzazione deve fare in modo di procedere alle premiazioni non più di due ore e mezza dopo il lancio dell'ultimo concorrente. Queste devono essere contenute nel tempo di mezz'ora. In caso di inosservanza, sarà tenuta a far pervenire i premi ai concorrenti assenti.
        Nel caso di manifestazioni a più giorni devono avvenire subito dopo l'ultima gara effettuata.
  13. Compiti del Delegato Tecnico
    1. Generalità
      Il ruolo del Delegato tecnico è quello di costituire l'interfaccia tra gli organi tecnici della FISO e l'Organizzazione. Egli è sia un collaboratore dell'Organizzazione che un controllore il quale deve assicurare il rispetto dei Regolamenti da parte dell'Organizzazione.
    2. Compiti prima della competizione
      Il suo compito è duplice: di collaborazione con il comitato tecnico e di sorveglianza sulla corretta applicazione dei regolamenti. Egli, nei ragionevoli limiti di tempo a disposizione, controlla tutti gli aspetti tecnici della manifestazione anche alla luce dei regolamenti vigenti. Ha il dovere di discutere con l'Organizzazione gli aspetti che lo trovano dissenziente. Ove questi costituiscano inosservanza, anche solo formale, dei regolamenti, il Comitato tecnico ha l'obbligo di seguire le disposizioni del Delegato. Per quanto riguarda aspetti tecnici che spesso contengono margini di discrezionalità, il Comitato tecnico ha l'obbligo di seguire i suggerimenti del Delegato tecnico. Tempi dei vincitori, difficoltà e faticosità dei percorsi per le varie categorie, fanno parte integrante dei regolamenti entro margini che devono essere rispettati.
      Quando viene programmata una competizione su nuovo impianto (come è quasi sempre il caso) il Delegato deve prendere visione il più presto possibile del terreno e dell'impianto di gara e esprimere un'opinione (indipendentemente o in accordo con quella dell'omologatore) sull'idoneità dell'impianto a ospitare la manifestazione prevista.
      In caso di divergenza di opinioni tra il Delegato tecnico e l'Organizzazione su questioni puramente tecniche, l'Organizzazione dovrà seguire le indicazioni del Delegato Tecnico, mentre sarà libera di seguire le proprie opinioni su questioni puramente organizzative. In caso di divergenza insanabile interverrà, su segnalazione scritta del Delegato tecnico, il Consiglio Federale, rappresentato, in casi di urgenza, dal Consiglio di Presidenza.
      Sinteticamente, in questa fase i compiti del Delegato tecnico sono:
      • prestare consulenza tecnica all'Organizzazione
      • prendere tempestivamente visione del terreno e della carta di gara, specialmente quando si tratta di un nuovo impianto. In caso egli non lo ritenga idoneo per la competizione prevista, dovrà segnalarlo immediatamente per iscritto alla Segreteria Generale.
      • visionare e approvare il programma/avviso/regolamento di gara
      • controllare che la gara venga organizzata nel rispetto dei Regolamenti (sia federali che relativi alla compertizione in questione)
      • visionare sul terreno e sulla carta di gara, e approvare, le zone di partenza e arrivo
      • controllare la rispondenza tecnica dei percosi, punti di controllo e loro descrizione, stampa dei percorsi
      • facoltativamente, controllare il fettucciamento dei punti di controllo
      • controllare le attrezzature di gara
      • considerare gli aspetti relativi alla sicurezza
      • concordare col Direttore di gara i criteri per la griglia di partenza
      • confermare le iscrizioni nelle categorie elite A e B
      • confermare i comunicati di gara
    3. Compiti durante la competizione
      Discute cancellazioni e squalifiche con il Direttore di gara. Decide con il Direttore di gara la necessità di ritardare le partenze e ogni altra questione relativa alla competizione. In caso di disaccordo, prevale la decisione del Delegato.
      Il Delegato tecnico deve essere presente e reperibile nel giorno della gara e indossare un distintivo per cui lo si possa riconoscere come tale.
      Facoltativamente può verificare la collocazione dell'attrezzatura ai punti di controllo.
      Dovrà verificare che sia presente il personale medico e/o infermieristico e le attrezzature previste dalle leggi e regolamenti vigenti.
      Dovrà tenere un comportamento di assoluta imparzialità e consono alla sua posizione di rappresentante della Federazione.
      Dovrà vigilare sulla corretta e tempestiva esposizione delle classifiche parziali e finali.
      Dovrà far rispettare l'ora prevista per le premiazioni e che le stesse siano adeguate all'importanza della gara.
      Dovrà verificare il numero degli iscritti sia agonisti che non agonisti.
      Presiederà la Giuria per esaminare i casi ad essa trasmessi dal Direttore di gara.
    4. Compiti dopo la competizione
      Entro 15 giorni dall'effettuazione della gara il Delegato tecnico dovrà inviare all FISO e all'Organizzazione un rapporto contenente, su apposito modulo (allegato):
      • le eventuali squalifiche comminate dalla giuria e loro motivazioni
      • la copia dei reclami presentati e delle relative deliberazioni della giuria
      • l'importo delle eventuali cauzioni incamerate
      • il numero dei partecipanti nelle categorie agonistiche e non agonistiche
      • altra eventuale documentazione
      • le proprie osservazioni.
      • n° 3 copie delle classifiche ufficiali
      • n° 2 copie della carta di gara con tutti i punti di controllo e le informazioni complementari (descrizione dei punti e dei pecorsi ecc. ) per risalire ai percorsi di tutte le categorie.
  14. Compiti dell'Organizzazione
    1. Generalità
      L'Organizzazione, nel suo complesso, è l'unica responsabile dell'organizzazione della gara nei suoi aspetti tecnici e organizzativi. Per le competizioni che prevedono la nomina del Delegato tecnico, essa ha l'obbligo di contattarlo entro 10 giorni dalla sua nomina e di adoperarsi per fornirlo di tutte le informazioni tecniche e organizzative di cui necessita o che richiede. La presenza del Delegato tecnico nel giorno della gara è indispensabile per quelle competizioni che lo richiedono, pena la non omologazione della medesima. In caso di indisponibilità dell'ultima ora del Delegato tecnico, non imputabile all'Organizzazione, questa deve attivarsi presso la Segreteria Generale per la sua sostituzione o per la delega al Direttore di gara. La FISO potrà anche decidere per l'annullamento della competizione.
      E' compito dell'Organizzazione assicurare la presenza del personale medico e/o infermieristico e le attrezzature previste dalle leggi e regolamenti vigenti.
      I componenti del comitato tecnico e i giudici di gara devono indossare un distintivo che li qualifichi.
    2. Compiti del Direttore di gara
      1. Compiti prima della competizione
        Prima della gara il Direttore di gara è responsabile del coordinamento di tutte le attività tecniche, e della predisposizione, con la collaborazione del Delegato tecnico con il quale ne discuterà i criteri, della griglia di partenza.
      2. Compiti durante la competizione
        Il giorno della gara, entro un'ora dalla prima partenza, si assicurerà della presenza dei componenti della Giuria di gara. Qualora non li rintracciasse, informerà tempestivamente il Delegato tecnico. Riceverà e disporrà dei reclami secondo quanto previsto ai paragrafi precedenti. Trasmetterà al Delegato tecnico i reclami o le segnalazioni che richiedano l'intervento della Giuria.
        E' responsabile della attività effettuate dalla segreteria di gara durante questa fase: controllo dei testimoni, preparazione e affissione delle classifiche ufficiose e ufficiali.
      3. Compiti successivi alla competizione
        Dopo la chiusura della manifestazione il Direttore di gara è reponsabile di trasmettere alla FISO, attraverso il Delegato tecnico, tutte le informazioni relative alla competizione come previsto dal presente regolamento.
    3. Compiti del Giudice di partenza
      1. Compiti prima della competizione
        Prima della competizione il Giudice di partenza deve concordare con il Direttore di gara la sistemazione della partenza, nonchè le modalità con cui verrà gestito il lancio dei concorrenti sul terreno. Successivamente deve predisporre il materiale che sarà necessario in partenza nel giorno della gara.
      2. Compiti durante la competizione
        1. Preparazione della partenza
          Il Giudice di partenza è il responsabile dell'allestimento della medesimaa, come concordato con il Direttore di gara, con l'anticipo necessario.
        2. Operazioni di partenza
          Deve coadiuvare alla sincronizzazione dei cronometri da parte dei cronometristi, o procurarsi un cronometro sincronizzato da loro qualora non vi sia la presenza fisica di uno di essi alla partenza. E' responsabile delle operazioni di partenza (chiamata dei concorrenti, verifica dei pettorali, verifica e marcatura dei testimoni di gara, consegna delle carte di gara, avvio dei concorrenti sul terreno).
          Avvierà eventuali concorrenti ritardatari attraverso le operazioni di partenza tenendo conto della griglia di partenza (utilizzando, di preferenza, per le gare individuali, posizioni vacanti) e annotando sulla griglia di partenza il tempo effettivo di partenza.
          Nel caso di concorrenti che tornino alla partenza avendo ritirato una carta non loro o errata, il Giudice annoterà il fatto e il tempo sulla griglia di partenza, prenderà nota di eventuali punzonature sul cartellino, e agevolerà la tempestiva ripartenza del concorrente senza che questo disturbi la partenza degli altri concorrenti. Segnalerà il più presto possibile il fatto al Direttore di gara.
      3. Compiti al termine della competizione
        Al termine della competizione il Giudice di partenza sarà responsabile delle operazioni di smontaggio di tutte le attrezzature e del ripristino dei luoghi cancellando ogni traccia della gara. Provvederà a consegnare al Direttore di gara la griglia di partenza con tutte le annotazioni del caso.
    4. Compiti del Giudice di arrivo
      1. Compiti prima della competizione
        Prima della competizione il Giudice di arrivo deve concordare la sistemazione dell'arrivo con il Direttore di gara. Successivamente deve predisporre il materiale necessario.
      2. Compiti durante la competizione
        Deve coadiuvare alla sistemazione del sito come concordato con il Direttore di gara e e coadiuvare alla sistemazione dei cronometristi e dello speaker. E' responsabile di tutte le attività relative all'arrivo dei concorrenti come previsto dal presente regolamento (punto 12.7) e dal regolamento di gara. ritiro dei testimoni, eventuale ritiro e recupero delle carte di gara, invio dei cronometrici e dei testimoni alla segreteria di gara. Il giudice di arrivo ha tra i suoi compiti quello di organizzare e coordinare l'attività dei cronometristi. Ai concorrenti viene assegnato dai cronometristi un tempo di arrivo e un ordine cronologico di arrivo. Nel caso di punzonatura elettronica, il tempo è quello registrato alla punzonatura sul traguardo.
        I cartellini degli eventuali ritirati verranno raccolti a parte e evidenziati come tali.
        Se non vi è pettorale i cartellini cartacei devono assolutamente essere mantenuti in sequenza o numerati in ordine cronologico.
      3. Compiti al termine della competizione
        Al termine della competizione il Giudice di arrivo sarà responsabile delle operazioni di smontaggio di tutte le attrezzature e del ripristino dei luoghi cancellando ogni traccia della gara.
    5. Cronometristi
      Sono responsabili della sincronizzazione degli orologi, della presa dei tempi dei concorrenti e della compilazione dei cronologici. Agiscono autonomamente coordinati dal Direttore di gara. Collaborano con il Giudice di partenza e con il Giudice di arrivo.
    6. Responsabile segreteria di gara
      1. Compiti prima della competizione
        E' responsabile della raccolta delle iscrizioni e della preparazione delle buste contenenti il materiale di gara per le società.
        Predispone nei locali assegnatigli il sistema computerizzato, contenente il programma gestione gare completo di tutte le informazioni relative ai concorrenti per le varie categorie, che gestirà le classifiche durante la gara.
        Per la sola C-O, il sistema computerizzato è obbligatorio per le gare di 1°, 2° e 3° livello.
        In caso di gestione manuale, predisporrà i moduli per lo stenditoio. Riceverà dal Tracciatore i testimoni campione.
      2. Compiti durante la competizione
        Durante la gara riceverà i cronometrici, sulla base dei quali provvederà al calcolo dei tempi (via computer o moduli per lo stenditoio) e i testimoni, che invierà ordinatamente al controllo. Se cartacei, i testimoni verranno innanzitutto numerati progressivamente e poi provvederà a suddividerli per categotie e a controllarli. I casi dubbi verranno segnalati al Direttore di gara che confermerà l'eventuale cancellazione dalla classifica. Il Responsabile della segreteria segnalerà all'addetto alla classifica i cancellati, i ritirati o gli eventuali squalificati comunicatigli dal Direttore di gara.
      3. Compiti al termine della competizione
        Provvederà allo smontaggio delle attrezzature.
        Raccoglierà tutto il materiale prodotto dalla segreteria per le successive azioni da parte del Direttore di gara.
    7. Compiti del Tracciatore
      1. Compiti prima della competizione
        Prende visione il più presto possibile del terreno di gara e, appena disponibili (anche prima della stampa definitiva) delle carte di gara. Espime un eventuale parere di non-idoneità. Discute con il Direttore di gara con sufficiente anticipo la scelta del punto di partenza e di arrivo e la relativa logistica. In caso di parere difforme sul punto di arrivo la scelta definitiva spetta al Direttore di gara. In caso di parere difforme sul punto di partenza (una volta stabilito quello di arrivo), la scelta definitiva spetta al Tracciatore. In caso di pareri opposti e insanabili, interverrà il Delegato tecnico e la sua decisione sarà vincolante.
        Il Tracciatore rappresenta l'unica interfaccia con il Direttore di gara e con il Delegato tecnico rispetto ai percorsi, ma è tenuto deontologicamente a far presente gli eventuali pareri difformi del controllore.
        Nel caso dello Sci-O la sua attività comprenderà anche la progettazione e la realizzazione della rete di piste.
        Prima della gara il Tracciatore è responsabile, fermi restando i compiti e la collaborazione del controllore, oltre che della progettazione dei percorsi e del loro controllo sul campo, della predisposizione, per tutti i concorrenti, delle carte di gara con i percorsi delle varie categorie e della descrizione dei percorsi e dei punti di controllo. Della predisposizione di tutto il materiale di gara tra la partenza e l'arrivo (lanterne, attrezzatura di punzonatura, coriandoli ecc.) e dei testimone-campione.
      2. Compiti durante la competizione
        Il giorno della gara è responsabile della corretta collocazione sul terreno delle attrezzaure ai punti di controllo e della loro verifica prima e durante lo svolgimento della gara. In caso di segnalazioni di irregolarità a tal proposito è il primo a intervenire consultando sul da farsi il Direttore di gara.
      3. Compiti al termine della competizione
        Al termine della gara coordina il ritiro delle attrezzature lasciando il terreno, nei limiti del possibile, esattamente come prima della gara.
    8. Compiti del Controllore
      1. Compiti prima della competizione
        Il suo compito è quello di effettuare una verifica indipendente di tutte le attività del Tracciatore (scelta e posizione dei punti di controllo, individuazione di punti sul terreno, verifica della lunghezza dei percorsi , loro difficoltà ecc.).
        E' tenuto a manifestare al Tracciatore ogni sua perplessità o difformità di opinione, anche se, in quest'ultimo caso, prevale l'opinione del Tracciatore.
      2. Compiti durante la competizione
        Collabora con il Tracciatore e lo coadiuva.
      3. Compiti al termine della competizione
        Coadiuva il Tracciatore nel ritiro dal terreno delle attrezzature.
    9. Compiti dello Speaker
      E' responsabile delle attrezzature e del materiale di cui necessita e che si deve procurare tramite il Direttore di gara.
      Lo Speaker deve essere previsto per manifestazioni di 1° e 2° livello. Il suo compito è di annunciare i concorrenti in arrivo e di commentare le varie fasi della gara. Per le manifestazioni di 1° livello la lingua da usare preferibilmente oltre l'Italiano è l'Inglese.
  15. Compiti della Giuria
    1. Generalità
      Compito della Giuria, presieduta dal dal Delegato tecnico, è quello di deliberare in merito ai reclami o casi sottoposti al suo giudizio.
      I membri designati della Giuria non possono allontanarsi dalla zona di arrivo e/o dall'area delle premiazioni in nessun caso prima della fine delle premiazioni. La Giuria delibera in presenza di tutti i suoi membri. In caso di assenza di un solo membro, che risulti irreperibile ad ogni ricerca, il delegato tecnico cercherà di assicurare la presenza di un membro supplente (12.12.2.1). Qualora la Giuria non potesse deliberare per assenza di un membro, il delegato tecnico demanderà il giudizio, motivando, al Giudice Unico Federale.
      La Giuria non può esimersi dal giudicare sulla base dei Regolamenti Federali. Le delibere vengono prese a maggioranza semplice, in caso di parità il voto del Presidente vale doppio.
      Le decisioni della Giuria vengono verbalizzate dal Presidente che le trasmetterà alla Segreteria Generale per le successive azioni.
      Le decisioni della giurianon sono inappellabili: una volta conclusi i suoi lavori il risultato acquisito sul campo deve essere considerato definitivo.
    2. Comunicazioni
      Le decisioni della Giuria vengono sempre trasmesse, tramite il suo Presidente, alla Segreteria Generale per le successive azioni. Ove si tratti di squalifiche, verranno attivati gli organi di giustizia. Ove si tratti di annullamenti di una o più categorie o dell'intera gara, verrà informato il ROG, che prenderà atto. La Segreteria Generale provvederà a eliminare dai conteggi per i voti plurimi e lista base le categorie annullate dalla Giuria di gara o dal ROG.
      La Segreteria Generale provvederà altresì a comunicare all'Organizzazione della gara le decisioni della Giuria e/o del ROG relative ad annullamenti. L'Organizzazione provvederà a restituire le quote di iscrizione agli atleti interessati alle categorie annullate.

    PARTE 4. DOVERI E DIRITTI DEL CONCORRENTE E DELLE SOCIETA'

  16. Generalità
    Il concorrente deve essere a conoscenza dei Regolamenti che lo riguardano, in particolare questa PARTE 4 di questo documento. Deve essere a conoscenza dei principali aspetti tecnici dello sport dell'Orientamento. Deve comportarsi con lealtà e con spirito sportivo in tutte le circostanze e mantenere un contegno dignitoso e civile. Deve ottemperare alle istruzioni impartite dai giudici di gara e mantenersi all'interno delle aree previste durante le varie fasi della gara.
  17. Equipaggiamento
    Il concorrente dovrà essere vestito decorosamente e dovrà indossare scarpe prive di chiodi.
    Se previsto, dovrà indossare il pettorale come richiesto dall'Organizzazione senza nascondere alcuna sua parte.
    Come uniche attrezzature potrà avere una (o più d'una) bussola e lenti di ingrandimento o occhiali.
    L'Organizzazione potrà esigere, in particolari circostanze e purchè chiaramente indicato sull'avviso/programma/regolamento di gara, equipaggiamento obbligatorio quale ghette, pantaloni lunghi o camicie a maniche lunghe e/o integre, fischietti ecc.
  18. Doveri prima della gara
    Prima della gara il concorrente deve prendere visione del programma e/o comunicati di gara e essere a conoscenza delle modalità di chiamata e l'anticipo con cui si deve presentare alla partenza o pre-partenza. Deve essere altresì a conoscenza delle modalità di consegna della carta di gara, nonchè della coincidenza o meno del punto di partenza con il punto di consegna della carta.
  19. Doveri alla partenza
    Alla partenza il concorrente deve presentarsi con l'anticipo ed equipaggiato come previsto dall'Organizzazione, munito degli oggetti personali ammessi dal regolamento e del testimone di gara. Egli deve controllare il tempo in chiamata esposto dall'Organizzazione. Una volta chiamato, deve conformarsi alle procedure indicate dal Giudice di partenza.
    In caso di arrivo in ritardo, deve evidenziare la circostanza al Giudice di partenza e attendere il suo consenso a procedere verso il terreno di gara. Qualora ritenga che il suo ritardo sia dovuto a colpa dell'Organizzazione, potrà segnalare la cosa al Giudice di partenza e, all'arrivo, al Direttore di gara.
    Una volta ricevuta o prelevata la carta di gara, dovrà controllare, e sarà comunque responsabile, che essa corrisponda alla sua categoria.
    Se dovesse successivamente accorgersi che non corrisponde, dovrà tornare alla partenza, segnalare il fatto al Giudice di partenza, farsi consegnare una nuova carta e attendere il consenso del Giudice di partenza per ripartire.
  20. Doveri durante la gara
    Durante la gara il concorrente deve uniformarsi ai criteri di massima lealtà e sportività. In particolare:
  21. Doveri all'arrivo
    All'arrivo il concorrente dovrà:
  22. Diritti del concorrente
    Il concorrente, verificato un errore sulla propria classifica, può far presente verbalmente la cosa al Direttore di gara o al Giudice di arrivo. Può altresì far presente di essere partito in ritardo o di aver perso tempo per soccorrere un infortunato.
    Il concorrente può, attraverso il proprio responsabile, o anche direttamente, se maggiorenne e qualora il responsabile non sia reperibile, esporre reclamo scritto e cauzionato al Direttore di gara avverso la propria classifica, entro mezz'ora dalla sua esposizione.
    Il concorrente ha il diritto/dovere di segnalare al Direttore di gara, direttamente o attraverso il proprio responsabile, verbalmente o in forma scritta, irregolarità tecniche dovute a eventi imprevedibili o errori tecnico-organizzativi (sottrazione di una lanterna, errato posizionamento, rottura di un punzone ecc.).
    Il concorrente che punzoni a un punto di controllonon suo ma collocato a meno di 35 metri dal suo, non può essere escluso dalla classifica.
  23. Diritti delle Società
    Le Società partecipanti alla gara hanno diritto, attraverso il proprio responsabile, di presentare reclamo scritto e cauzionato avverso il risultato di un atleta proprio o di altra Società.
    Esse hanno altresì diritto di presentare reclamo scritto e cauzionato al Direttore di gara per infrazioni non meramente tecniche dei regolamenti di cui siano stati osservatori atleti della propria società.
    Esse hanno il diritto/dovere a segnalare al Direttore di gara, verbalmente o in forma scritta, irregolarità tecniche dovute a eventi imprevedibili o errori tecnico-organizzativi (sottrazione di una lanterna, errato posizionamento, rottura di un punzone ecc.).
    Esse hanno diritto di appellarsi al Giudice Unico Federale, entro 15 giorni dalla conclusione della manifestazione, per infrazione ai regolamenti federali dell'organizzazione o dei giudici di gara. Il Giudice Unico Federale interviene per eventuali azioni disciplinari ma non può modificare il risultato della gara.
  24. Sanzioni
    Il concorrente che violi una o più regole puramente tecniche di quelle esposte in questo capitolo, cosicchè sia impossibile determinare che egli abbia correttamente effettuato il percorso, verrà escluso dalla classifica. In tal caso accanto al suo nome comparirà sulla classifica la scritta "NC" (non classificato).
    Il concorrente che violi le regole disciplinari o si comporti slealmente verrà squalificato. In tal caso accanto al suo nome comparirà sulla classifica la scritta "SQ" (squalificato). Il concorrente squalificato verrà deferito agli organi di giustizia.