TIPOLOGIA delle BANCHE DATI



Traccio una suddivisione concettuale utilizzata per il materiale di tipo 'tradizionale', ma che può anche aderire a materiale su supporto digitale. La suddivisione in tre grosse categorie, è la seguente:

* Fonti primarie
* Fonti secondarie
* Fonti terziarie

Gli strumenti database si possono anche raggruppare in modo trasversale secondo la seguente suddivisione:

* DATABASE FATTUALI
* DATABASE BIBLIOGRAFICI
* DATABASE CATALOGRAFICI
* RISORSE VARIE PRESENTI IN INTERNET


Per una rassegna dettagliata sulle fonti di informazione in rete di ambito biblioteconomico:

 Guida alle fonti di informazione della biblioteconomia in rete : FIR. - (versione 2.0, aggiornata al 10 febbraio 1998)
basata sulla Guida alle fonti di informazione della biblioteconomia / di Alberto Petroniani e Riccardo Ridi
(Roma: Associazione italiana biblioteche, 1996).


FONTI PRIMARIE DELL'INFORMAZIONE

Nel caso specifico i database di fonte, contengono informazioni direttamente fruibili:
Rientrano quindi in questa categoria le banche dati fattuali (i dabatase numerici o alfanumerici), testuali, formule chimiche, proprietà degli elementi, dati statistici e demografici, quotazioni in borsa, grafici, archivi fotografici digitali, database sonori o filmici, oltre che basi di dati contenenti il testo pieno (full-text)
 

Le monografie e i periodici rientrano per la maggior parte nella categoria informazione primaria e per quanto riguarda la loro versione su supporto digitale, cioè monografie e periodici a full-text, il discorso va trattato a parte dato che l'argomento è quanto mai ampio e rientra in un discorso generale di EDITORIA ELETTRONICA.

Oltre a monografie e periodici full-text, che sono i principali oggetti di informazione, vi sono altre fonti primarie rientranti nella categoria database e cioè i Repertori, spesso trasposizioni digitali di versioni cartacee.
I repertori, utili per la ricerca su un argomento poco noto o del tutto sconosciuto, altro non sono che elenchi, compilazioni di dati e notizie ordinate e classificate in maniera da essere di facile consultazione.

I repertori si dividono in due grandi categorie:

Esiste anche una terza categoria (fonti terziarie) riferibile ai repertori di repertori, o liste di liste o liste di database o di OPAC, cioè delle Metarisorse che raccolgono queste Liste.

Altre fonti primarie di informazione che possono trovarsi sotto forma di banca dati sono:

Enciclopedie

Nelle enciclopedie vengono raggruppate per sommi capi le conoscenze e le nozioni a livello interdisciplinare e generale ai fini di una divulgazione della conoscenza.
Possono essere generali (Enciclopedia Britannica On-line 7 g. di trial gratuito, informazioni per l'abbonamento) o
specifiche per un settore disciplinare (CRC Concise Encyclopedia of Mathematics) e si suddividono in: alfabetiche,
con un ampio numero di voci in ordine alfabetico; sistematiche, con informazioni organizzate in classi che rispecchiano le relazioni tra i diversi campi del sapere;
tematiche, con un numero ristretto di voci, quasi a carattere monografico e con approccio interdisciplinare.
Spesso sono disponibili su Cd-Rom.

Dizionari

I dizionari o lessici enciclopedici costituiscono un complemento alle enciclopedie; ad essi si può ricorrere per avere notizie su personaggi non ricordati nelle enciclopedie, o per ampliare le informazioni che pure sono presenti nelle voci delle enciclopedie.
Essi sono a carattere più divulgativo delle enciclopedie.
In genere questi repertori descrivono la vita e le opere di illustri personaggi e forniscono preziosi riferimenti bibliografici.
I dizionari lessicali o linguistici invece sono liste alfabetiche di una o più lingue.
Anche in questo caso esiste più ampia scelta tra i CD-Rom.
Pathology Glossary è un dizionario medico di termini dell'anatomia, della patologia generale, dell'anatomia patologica.
Si entra tramite gopher, con il termine o i termini da ricercare, in inglese (usando eventualmente gli operatori and, or, not e *) e si ottiene una lista di voci correlate; cliccandole, si ottiene la definizione in lingua inglese.
<gopher://guru.med.cornell.edu/77/.indexes/path4>
Il Dizionario Medico della Dematel Italiano-Inglese-Italiano è messo gratuitamente a disposizione presso il sito della
Dematel Italia e comprende: Dizionario medico (3. edizione, 8212 termini, compresi i farmaci), Dizionario degli idiomi (1. edizione, 539 frasi idiomatiche)

Annuari

Sono pubblicazioni annuali contenenti dati e notizie riferibili a enti o organizzazioni (Directories), a settori disciplinari particolari, che raccolgono una grande quantità di dati sui singoli aspetti della vita sociale e sulle diverse attività produttive, e informano su istituzioni politiche, amministrative, culturali sia di una ristretta area geografica che a livello internazionale.
Questo genere di informazione esiste spesso disponibile on-line presso i siti di enti pubblici amministrativi, regioni, o istituzioni statistiche.

Raccolte di leggi

Si tratta di repertori legislativi tipo la Gazzetta Ufficiale, i Codici Legislativi, i Bollettini Ufficiali Regionali, le Lex.
Sono raccolte di leggi e decreti ordinate in modo cronologico o per materia.
Per la Gazzetta Ufficiale e  "La documentazione di fonte pubblica in rete" si rimanda al sito presso l'AIB curato da F. Venturini, ricchissimo di schede descrittive al risorse e metarisorse del settore.
Per i Bollettini, quello del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è gratuitamente messo a disposizione della collettività, e vi sono numerosi siti Regionali che permettono la consultazione dei BUR anche attraverso interfaccia grafica di tipo Web.

Biografie

Raccolte di vite o brevi biografie ordinate alfabeticamente.
Possono essere generali o relative a settori disciplinari o relativi a personaggi viventi (Who's Who o Chi è).
In rete vi sono importanti repertori biografici di personaggi o di studiosi di un particolare settore, per esempio il sito MacTutor per la storia della matematica, con schede relative a matematici famosi, o il sito sulle donne studiose....
Le bio-bibliografie contengono anche la bibliografia.
Biographies of Women Mathematicians
<http://www.scottlan.edu/lriddle/women/women.htm>

The World Biographical Index by K.G. Saur Publishing
<http://www.biblio.tu-bs.de/acwww25u/wbi_en/?db=wbi_en>
Questo database è basato sulla "4th edition of the World Biographical Index " e contiene oltre 2 milioni di record brevi relativi a figure eminenti di personaggi di tutto il mondo. L'edizione raccoglie le compilazioni di vari archivi bibliografici:
American Biographical Archive I and II
Archives Biographiques Françaises I et II
Archivio Biografico Italiano I e II
Archivo Biográfico de España, Portugal e Iberoamérica I e II
Australasian Biographical Archive
Biografisch Archief van de Benelux
British Biographical Archive I
Deutsches Biographisches Archiv I
Scandinavian Biographical Archive

Manuali

Sono a carattere più divulgativo e riguardano una particolare disciplina. Possono essere orientati più all'aspetto didattico oppure pratico.
Tipico esempio il Manuale Merck di medicina, giunto alla sua prossima 17. edizione, che dovrà uscire in questi giorni su stampa e che verrà messo on-line gratuitamente entro l'estate del 1999.
Per il momento The Merck Manual of Diagnosis and Therapy è disponibile on-line nella sua 16. edizione del 1992,
Oltre ad essere una monografia disponibile a full-text, per la sua peculiarità è anche una base dati di conoscenza, in quanto dà informazione immediata suddivisa per categorie precise e soprattutto, nella versione digitale, rende l'informazione raggiungibile da più versanti: sintomi, classificazione anatomiche, classificazioni primarie in settori disciplinari biomedici, parole chiave.
La Terza Edizione italiana del Manuale Merck, pubblicata nel 1995, traduce la sedicesima del Merck Manual
Alcune informazioni contenute nel Manuale potrebbero risultare superate dalle più recenti scoperte mediche.

Altre Fonti Primarie

Atlanti geografici, Tavole Anatomiche del Corpo Umano (Human Anatomy  è l'Atlante virtuale on-line del corpo umano: immagini e procedure di dissezione in anatomia patologica, dizionario dei termini), Acronimi (Acronimi per la matematica a cura di Alberto Marini), Tabelle matematiche, Cronologie che elencano eventi storici in successione temporale, Concordanze, se ne trovano in rete dovunque.


FONTI SECONDARIE DELL'INFORMAZIONE

Database Catalografici e Database Bibliografici come fonti primarie di informazione

Questi strumenti rientrano tra i database di riferimento, in quanto rimandano ad informazioni successive che stanno sulle fonti primarie, a meno che l'informazione cercata dall'utente non sia tanto quella offerta al documento di fonte, ma l'informazione relativa al documento offerta dallo stesso repertorio.
E' infatti da sottolineare l'aspetto non banale di come un dato di un database catalografico o bibliografico possa essere sfruttato come fonte primaria di informazione, quando per esempio vogliamo sapere il nome esatto di un autore, o il suo nome di battesimo, o il titolo di una rivista o i suoi datti anagrafici (data e morte).
Nel database bibliografico si trova anche l'ente nel quale opera un autore, e sempre più spesso anche il suo indirizzo di posta elettronica.
In certi database bibliografici è possibile dall'indirizzo e-mail presente in uno dei campi che strutturano il record del database, scrivere direttamente all'autore, e anche in questo caso parlerei di informazione direttamente fruibile dall'utente.
Altro caso di informazione direttamente utilizzabile si ottiene quando in un database bibliografico non solo citazionale, vi è abstract, riassunto, o recensione collegati al dato di citazione, informazioni che permettono di capire di cosa tratti il lavoro descritto, senza necessariamente andare a leggere il documento originale.
Un database bibliografico diviene fonte primaria anche quando si vuol conoscere la produzione intellettuale legata non solo ad un autore (quantità dei lavori prodotti, materia su cui lo studioso produce letteratura), ma anche quando si vuol sapere quanto un determinato ente (di ricerca o altro) produce relativamente ad un aspetto o disciplina in un anno; questo ai fini di verificare l'impatto dell'ente sul complesso della comunità scientifica nazionale e/o internazionale.
In questo caso si potrebbe anche parlare di reperimento di informazione funzionale alla determinazione di indici di valutazione attraverso lo strumento database, informazione questa fattuale.
Anche i database editoriali possono fungere da fonti di informazione primaria, per sempio quando si vuol conoscere i dati citazionali più in dettaglio ai fini di una bibliografia da inserire in un lavoro, o quando si vuol conoscere il prezzo di un volume ai fini di un suggerimento di acquisto.

Database Catalografici e Database Bibliografici come fonti secondarie di informazione

Rientrano in questa categoria i Repertori (su CD-Rom, su floppy o in rete), i Cataloghi (su CD-Rom o in rete) e ormai anche i Motori di Ricerca di Internet, i quali, sebbene non siano propriamente dei repertori, sono da considerarsi strumenti che producono informazioni secondarie, che rimandano a informazioni primarie (per esempio documenti o pagine Web).

I repertori bibliografici registrano le copie 'ideali' dei documenti, segnalandone l'esistenza.
L'organizzazione interna di questi strumenti varia a seconda del tipo di base dati: per una loro efficace consultazione occorre conoscerne a fondo la struttura.
Essi possono raccogliere la schedatura di articoli pubblicati su periodici, atti di convegni, opere in collaborazione e molto spesso sono arricchiti da indici e abstracts.
A loro volta si suddividono in varie categorie; tipici esempi di database bibliografici sono i Reviews (Mathematical Reviews nella banca dati MathSci, MEDLINE per la medicina, MLA Modern Language Association) oppure i Current Contents (di cui esistono versioni digitali differenti, su floppy, su Cd-Rom, compatibili con vari sistemi di Database Networking e recentemente anche on-line su web).

Database Catalografici su CD-Rom

Vi sono molte biblioteche che hanno trasferito il loro catalogo elettronico su CD-Rom, spesso anche in modo cumulato con altre biblioteche formando un unico prodotto o unico catalogo collettivo facilmente trasportabile, ma sostanzialmente chiuso, non comunicante..
In alcuni casi però anche i CD-Rom o i floppy possono mettere l'utente in grado di comunicare con l'esterno, avendo dei link verso l'esterno a partire dai dati citazionali: link dinamici a indirizzi http.
Per esempio il floppy curato dalla Biblioteca Medica Pinali di Padova dà un elenco strutturato di bookmark, una sorta di Virtual Reference Desk per la medicina, comprensivo di una lista di indirizzi di periodici elettronici.
Vari sono i cataloghi di biblioteche su CD-Rom, in quanto ormai quasi tutte le biblioteche rientrano nella categoria di "biblioteche elettroniche" per aver automatizzato il proprio catalogo e le funzioni gestionali della biblioteca.
Sono quindi disponibili vari CD-Rom di database catalografici relativi ai grossi cataloghi di biblioteche e/o sistemi bibliotecari nazionali (soprattutto stranieri) o per gruppi di biblioteche affini, per disciplina, per genere di materiale (i soli periodici per esempio di una data disciplina).
I CD-Rom di basi di dati catalografici disponibili talvolta sono compatibili anche con i sistemi di Database Networking dove fungono direttamente da database bibliografici.
Viceversa nei database bibliografici, quando presente il campo relativo alla funzionalità Library Holding, rende la banca dati in anche catalografica (sebbene non per tutto l'insieme dei dati).
Molti sono i cataloghi editoriali su Cd-Rom dei vari editori, soprattutto stranieri:
BNP (Books In Print)
<http://www.bowker.com>
Dal 1987 questa edizione annuale su cd-rom consente la ricerca sulle pubblicazioni contenute in sette data base americani: Books In Print, Supplement to Books In Print, Subject Guide to Books In Print, Paperbound Books In Print, Forthcoming Books In Print, Children's Books In Print, Subject Guide to Children's Books In Print. Le pubblicazioni di ciascun data base possono essere ricercate a partire da ogni elemento registrato o per combinazione di più elementi.
Esiste in versione beta anche una edizione su Web, previa registrazione per chi già abbonato alla banca dati su CD-Rom <http://www.bowker.com/bip/>
 

I Cataloghi in Rete = gli OPAC

Il collegamento in rete permette la consultazione di quella che ormai è universalmente chiamata "biblioteca virtuale".
La maggior parte delle biblioteche rientra nella categoria "biblioteche virtuali" in quanto sono ormai in grado di raggiungere l'informazione dovunque essa si trovi.
I cataloghi on-line chiamati OPAC (Online Public Access Catalogue) affiancano quindi in molte biblioteche i cataloghi tradizionali a schede, che spesso non vengono più alimentati per ovvie ragioni di convenienza.
Alcune biblioteche difatti hanno completamente eliminato il catalogo cartaceo e mettono a disposizione dell'utenza alcune stazioni di interrogazione on line (postazioni OPAC); altre, pur disponendo di un sistema informativo, non ne ammettono l'utilizzo diretto da parte dell'utente; altre ancora affiancano alla consultazione tradizionale su schedario quella sul calcolatore, permettendo sia l'accesso al sistema informativo locale che alle risorse informative in rete.
All'inizio alcuni sistemi di gestione automatizzata generavano anche schedine bibliografiche, per esempio anche il sistema SBN prevede tuttora questa possibilità.
Gli OPAC permettono una strategia di ricerca molto articolata: tramite l'uso di una o più chiavi di ricerca si ottengono i dati relativi ai testi che interessano, attraverso interfacce che ne permettono la consultazione e linguaggi di I.R. che ne permettono l'interrogazione.
L'OPAC è munito di un'interfaccia cui ci si collega in modalità telnet conoscendo l'indirizzo (IP address) che si vuole visitare, oppure anche via web e che permette di interrogare e di navigare all'interno di un catalogo elettronico, di vedere i dati bibliografici contenuti in un data base di tipo catalografico.
Le interfacce OPAC stanno quindi tra l'utente e il catalogo elettronico della biblioteca, guidano l'utente nella sua ricerca bibliografica su documenti effettivamente posseduti da quella biblioteca.
Gli OPAC possono essere molto differenti gli uni dagli altri, in quanto si riferiscono alla struttura del database catalografico,
al formato dei record bibliografici e all'interfaccia di accesso.
Non appena ci si collega ad un OPAC con accesso è bene leggere attentamente e tenere a mente tutte le informazioni di base: come entrare e come chiudere la sessione di interrogazione e come procedere nella ricerca, i tasti funzionali e così via.
E' bene quindi scrivere (sul vecchio pezzo di carta) i comandi principali, altrimenti poi si rischia di non sapere più come uscire o come proseguire nella ricerca.

Accanto agli OPAC di singole biblioteche, vi sono anche OPAC collettivi.
Essi registrano fondi di più biblioteche, sono quelli più consultati soprattutto on-line, ai fini del servizio di prestito ILL (Inter Library Loan) o Prestito Interbibliotecario.
Infatti in un catalogo collettivo, oltre all'informazione bibliografica, viene riportata anche la localizzazione dell'opera cercata o, nel caso di periodici, anche la consistenza ed eventuali lacune.

Vi sono anche repertori di OPAC disponibili ovviamente via Internet, per esempio il Repertorio degli OPAC italiani per eccellenza curato da Riccardo Ridi presso il sito dell'AIB, in gergo OPAC1:
OPAC italiani: Repertorio dei cataloghi (OPAC) di biblioteche italiane disponibili via Internet
<http://www.aib.it/aib/lis/opac1.htm>

Per delle FAQ sugli OPAC
Gli opac: Una guida per il pubblico all'utilizzo dei cataloghi in linea, di Claudio Gnoli
<http://www.aib.it/aib/lis/faq/faq04.htm>

Per una rassegna più esaustiva sugli OPAC si rimanda al lavoro presente in rete presso il sito AIB:
L'identità di OPAC1: lo strumento, l'attività del gruppo, gli OPAC, prospettive future / Antonella De Robbio
<http://www.aib.it/aib/commiss/cnur/awderob.htm> (relazione)
<http://www.math.unipd.it/~adr/opac1/lucidi.htm> (lucidi)

Per una trattazione completa dell'argomento banche dati vedere il volume:
Ricerche bibliografiche in Internet / Fabio Metitieri, Riccardo Ridi. - Milano : Apogeo, [1998].
 

I Cataloghi Editoriali in Rete

Alice
<http://www.alice.it>
Catalogo di tutti i libri italiani in commercio (ripresi dall'analogo Catalogo realizzato dall'Editrice Bibliografica),
di quelli esauriti e di prossima pubblicazione. E' possibile effettuare una ricerca per parola nei seguenti campi: parole chiave, autore, curatore, traduttore, titolo, editore, collana, soggetto, genere e categoria. Alice permette di estrarre gruppi di titoli e di copiarli in file formato ASCII consentendone l'importazione da parte di programmi gestionali.


FONTI TERZIARIE DELL'INFORMAZIONE

Le fonti terziarie sono di fondamentale importanza, sono il motore di avviamento da cui parte tutta la ricerca bibliografica.
Si tratta di opere utili al bibliotecario al fine di effettuare idonei percorsi nelle fasi della ricerca bibliografica.
Rientrano in questa categoria le guide alle opere di consultazione, le bibliografie di bibliografie (Indexes of Biographies)
e i Citation Indexes, (SCI dell'ISI) indici di citazioni che effettuano analisi degli indicatori bibliometrici relativamente alla produzione intellettuale a livello internazionale. Rientrano in questa categoria anche i cataloghi su carta o su CD-Rom che censiscono i data base disponibili sul mercato o gli indici di cataloghi on-line (liste di OPAC).

OPAC italiani: Repertorio dei cataloghi (OPAC) di biblioteche italiane disponibili via Internet
<http://www.aib.it/aib/lis/opac1.htm>

Liste italiane di periodici: Repertorio delle liste alfabetiche disponibili via Internet di periodici posseduti da biblioteche italiane, a cura di Antonella De Robbio
<http://www.aib.it/aib/lis/opac2.htm>


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a cura di Antonella De Robbio, 27 gennaio 1999