Due i GENERI:
Prima
categoria:
e-journal nati dalla posta elettronica,
nell'ambito delle liste di discussione
e dei newsgroup
I primi e-journal nascono attraverso
la posta elettronica, con chiamate remote in telnet, poi
strutturati nelle più organizzate forme all'interno di newsgroup
o in BBS (Bulletin Board System), prevalentemente di area STM (Scientifica
Tecnica Medica); attualmente sono raggiungibili via Web o, se si tratta
di news, attraverso la configurazione del navigatore Web dell'utente.
È la prima tipologia
di e-journal che incontriamo e che continua ad esistere e a proliferare
all'interno di università su argomenti specifici. Talvolta vi è
comitato editoriale, più o meno serio ed affidabile, altre volte
questo tipo di pubblicazione non ha alcuna forma di controllo o di selezione
che ne certifichi il livello qualitativo dei contenuti. La periodicità
è soggetta a variabili non sempre intuibili o programmabili.
Si tratta comunque di pubblicazioni
seriali ad accesso gratuito.
Seconda
categoria:
versione elettronica di periodici
originali a stampa
Sempre più editori e le
varie organizzazioni del settore editoria, quali distributori, aggregatori
di editori, consorzi di grosse biblioteche, softwarehouse, hanno incominciato
a mettere a disposizione i loro prodotti (nel nostro caso periodici) in
formato elettronico.
Si tratta di copie più
o meno fedeli dell'originale cartaceo, hanno comitato editoriale che è
lo stesso della rivista su carta, ma i tempi di pubblicazione (in rete)
possono essere più brevi, anche se non sempre ciò si verifica.
Si tratta di accessi attraverso
forme di licenze d'uso e non di "beni inventariabili".
Se da una parte si "evita" il
problema della carta relativamente all'aspetto conservazione, gestione
spazi, dall'altra si pone il problema della gestione, manutenzione e conservazione
di archivi di riviste che sebbene elettroniche comportano comunque dei
problemi non indifferenti sotto molti punti di vista.
Molto spesso, soprattutto nelle
fasi iniziali del processo di riorganizzazione di questo settore, è
comunque opportuno mantenere anche la copia su carta per questioni assai
delicate, sia puramente gestionali che economiche (vedi lucido 5).
Terza
categoria:
periodico elettronico "postmoderno"
La terza categoria nasce dalla
seconda, ma in parte anche dalla prima.
Si tratta di quei nuovi periodici
nati di recente, di fattura per così dire "postmoderna", disponibili
solo in formato elettronico in Internet.
Sono discendenti diretti della
prima categoria, cioè degli e-journal di newsgroup e newsletter,
poiché hanno caratteristiche di ambito strettamente scientifico
accademico, ma si riferiscono alla seconda categoria per la presenza di
un comitato editoriale forte, la selezione attenta degli articoli da pubblicare,
periodicità regolare ed accesso a pagamento in forme di abbonamento
simili a quelle di un periodico cartaceo. Hanno persino frontespizio e
Table of Contents (Tavola dei Contenuti) virtuali, ma simili a quelle di
un periodico a stampa.
Di più hanno però
caratteristiche che solo questa categoria di periodici può presentare:
immagini visualizzate ad alta risoluzione, con possibilità di cambiare
i colori (per esempio, per differenziare le colorazioni di campionature
per analisi di virus in microscopia elettronica), rappresentazioni tridimensionali
in movimento delle strutture di macromolecole organiche, mostrate da punti
di vista differenti per una analisi più dettagliata delle strutture
e delle sequenze interne, ecc.
Si tratta quindi di prodotti
nuovi ad alto valore aggiunto.
Le due MODALITA' DI ACCESSO
I periodici elettronici possono essere accessibili all'utenza attraverso differenti protocolli quali: gopher, ftp, telnet, email o listserv, e in modo sempre più diffuso, http (Web).
Le modalita di accesso sostanzialmente sono due:
* e-journal ad accesso gratuito
* e-journal ad accesso a pagamento
RISORSE MISTE
repertori, liste di riviste
elettroniche accademiche o generali, full-text di newsgroup scientifici
che hanno preso carattere di e-journal accademici
OFFERTA INFORMATIVA DIFFERENZIATA
Le liste di periodici ad accesso
gratuito disponibili offrono link differenziati a:
informazioni generali sulla
rivista
con eventuale link al frontespizio virtuale
informazioni su modalità
di abbonamento, cartaceo, elettronico, quando non si tratta effettivamente
di un periodico ad accesso pubblico gratuito.
disponibilità di Table
of Contents (ToC), indici e sommari
abstract spesso disponibili
on-line all'interno dei ToC; talvolta l'abstract viene "inteso" come "full-text"
in modo fuorviante
accesso al full-text per queslle
riviste davvero gratuite o per altre relativamente ad articoli selezionati
(a scopo pubblicitario)
FULL-TEXT DAVVERO PRESENTE SOLO
PER POCHE RIVISTE
In particolare per risorse create
nell'ambito di progetti di consorzi di università, ma spesso l'accesso
gratuito è garantito nelle fasi di test o nella fase sperimentale
del progetto, ma nelle fasi successive, tali progetti prendono carattere
di sito ad accesso a pagamento.
FULL-TEXT PRESENTE IN MISURA
RELATIVAMENTE BASSA RISPETTO A QUANTO DICHIARATO
Spesso le risorse dichiarate
comprensive di full-text, in realtà linkano non tanto al testo pieno
ma ad altre informazioni.
Dallo studio effettuato da Grzeszkiewicz
e Craig nel dicembre del 1996, su 130 titoli che erano stati dichiarati
come disponibili a testo pieno, furono invece riscontrate parecchie incongruenze
di varia natura: su 130 titoli solo 16 erano muniti di abstract. Solo pochi
avevano effettivamente un consistente testo pieno.
RIVISTE CON COPERTURA COVER-TO-COVER
Non sempre tutta la rivista,
fascicolo per fascicolo viene coperta, ma avviene una selezione solo per
certi articoli, con criteri alquanto opinabili
CITAZIONI ERRATE
all'interno degli articoli,
errori tipografici in svariati punti del testo
GRAFICA E FORMATTAZIONE DEI TESTI
NON OTTIMALI
talvolta decisamente di bassa
qualità
Questo tipo di problematiche sono state riscontrate comunque anche in versioni elettroniche di periodici con accesso a pagamento, quindi prima di disdire un abbonamento ad una rivista cartacea è sempre caldamente consigliabile valutare attentamente la versione elettronica sotto vari aspetti.
I periodici ad accesso a pagamento sono i più numerosi.
VERSIONE ELETTRONICA DI PERIODICO
A STAMPA
Cambia il supporto e, come specificato
sopra, bisogna considerare più di un aspetto e effettuare comunque
rigorose comparazioni.
Per la maggior parte, ripropongono
in versione elettronica la copia stampata .
CONDIZIONI E MODALITA' DI ABBONAMENTO
ETEROGENEE
Le modalità di abbonamento
sono alquanto diversificate editore per editore, con una varietà
di forme difficilmente classificabili, contratti e licenze d'uso talvolta
di ardua interpretazione
COSTI AGGIUNTIVI PER LA COPIA
ELETTRONICA PIU' O MENO OMOGENEI TRA EDITORI
dal confronto tra le varie offerte
emerge che il risultato in termini di costi si può equiparare: attenzione,
con questo non intendo che gli e-journal costano più o meno la stessa
cifra, ma che costano circa il 20% in più rispetto alla copia a
stampa, se si possiede già un abbonamento al cartaceo.
TENDENZA DA PARTE DEGLI EDITORI
A MANTENERE LA COPIA A STAMPA
Le offerte abbinate di accessi
elettronici per siti multiutenza (copia a stampa in locale + accesso generale
da ogni postazione della rete dell'organizzazione che comprende la biblioteca),
denotano una forte tendenza al mantenimento di clienti abbonati al cartaceo:
Da ciò di "stacca" la politica della Academic Press che propone
"alternative" differenti, privilegiando l'accesso alla versione elettronica
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