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ULTIMO AGGIORNAMENTO: 22. giugno 2005
Integrali di superficie
Flussi
Soluzioni
Soluzione 6.1 -
Essendo il dominio un rettangolo si può scrivere
e integrare indifferentemente
prima rispetto ad una variabile e poi rispetto all'altra.
Scegliamo di integrare prima rispetto alla variabile
:
Soluzione 6.2 -
L'insieme
è quello rappresentato in Figura 6.1.
Figura 6.1:
 |
Scegliendo
come variabile libera si può scrivere l'integrale
che diventa
Scegliendo
come variabile libera l'integrale diventa (svolgerlo per esercizio)
Soluzione 6.3 -
Il dominio di integrazione è normale rispetto
ad entrambe le variabili; scrivendo
conviene tenere nel primo integrale come variabile libera
la
, mentre nel secondo conviene tenere come variabile libera la
; quindi
in quanto integrali di funzioni dispari su intervalli simmetrici
rispetto all'origine.
Soluzione 6.4 -
Scegliendo
come variabile libera, l'integrale diventa
Soluzione 6.5 -
Se scegliamo
come variabile libera dobbiamo spezzare in tre l'integrale
(in tre insiemi come indicato in Figura 6.2).
Figura 6.2:
 |
Conviene quindi scegliere
come variabile libera:
Soluzione 6.6 -
Notiamo anzitutto che la funzione integranda è dispari rispetto
ad entrambe le variabile, inoltre il dominio
è simmetrico
rispetto all'asse
mentre
è simmetrico rispetto all'asse
, quindi
Soluzione 6.7 -
L'insieme di integrazione non è normale rispetto a nessuna
delle due variabili; notiamo però che se passiamo alle
coordinate polari, esso diventa, nelle variabili
e
, il rettangolo
.
Otteniamo quindi che
Soluzione 6.8 -
Notiamo che il dominio di integrazione è normale rispetto ad
entrambe le variabili, però la funzione integranda
non
ammette primitiva; proviamo quindi ad effettuare.
Cerchiamo un cambio di variabili tale che la matrice
del cambiamento di coordinate abbia determinante
; un possibile
cambio di variabili di questo tipo si può ottenere ponendo
,
. Nelle variabili
l'insieme
diventa
,
e quindi
Soluzione 6.9 -
L'insieme
è quello in Figura 6.3.
Figura 6.3:
 |
Si può svolgere il calcolo in
coordianate cartesiane, ma è più semplice effettuare il cambio di coordinate
da cui si ricava che
Lo jacobiano di tale trasformazione è dato da
per cui si ottiene
che svolto dà il risultato.
Soluzione 6.10 -
Ponendo
e
si ottiene che
per cui lo jacobiano della matrice (inversa) del cambiamento di variabili è
(cioè il cambio dalla coppia
alla coppia
).
Di conseguenza, poiché
,
l'integrale scritto nulle nuove variabili diventa
Soluzione 6.11 -
Se effettuiamo la sostituzione
,
, notiamo che
la funzione
è una applicazione
differenziabile con
e quindi eccettuato i punti in cui
, la funzione
è un diffeomorfismo. Notiamo che sull'insieme
si ha
, e quindi possiamo applicare la formula
di cambiamento di variabili, tenendo presente che
nelle variabili
l'insieme
diventa
,
Soluzione 6.12 -
Passando alle coordinate polari, l'insieme
diventa
; quindi l'integrale diventa
Provare anche con il cambio di variabile
e
.
Soluzione 6.13 -
Passando alle coordinate polari otteniamo
e quindi la funzione sarà integrabile per
.
Soluzione 6.14 -
Se integriamo la funzione
su
prima rispetto a
otteniamo
mentre se integriamo prima rispetto a
si ottiene
da cui si ricava che
Soluzione 6.15 -
Riscrivendo la prima curva, che è una circonferenza
centrata in
e raggio
, in coordinate polari,
abbiamo che essa è descritta dall'equazione
Figura 6.4:
 |
Notando a questo punto che il dominio
di cui si vuole
calcolare l'area è simmetrico rispetto all'asse
(si veda la figura (6.4)),
la sua area sarà data da
dove
è individuata, nelle coordinate polari,
da
. Cerchiamo anzitutto l'angolo
per il quale le due curve si incontrano; esso sarà individuato
dalla condizione
che ha come soluzione
L'area di
sarà quindi data da
In definitiva
Soluzione 6.16 -
Il tetraedro è il solido delimitato dai quattro piani
,
,
,
e rappresentato in Figura 6.5.
Figura 6.5:
 |
Per calcolare il volume di un solido
(e in generale la misura
-dimensionale
di un aperto in
) si può calcolare l'integrale della funzione
sull'insieme
. Per cui valutiamo
Scegliendo
come variabile libera si hanno le limitazioni
. Per
fissato ora esprimiamo gli estremi per
e
(si veda il secondo disegno in Figura 6.5).
Scegliendo
si ottiene
e infine
. Quindi
Soluzione 6.17 -
Chiamando
il solido dato dall'intersezione di
e
si ha
Soluzione 6.18 -
Il toro è una figura la cui superficie
può essere ottenuta ruotando una circonferenza di raggio
su una circonferenza di raggio
ortogonale alla prima,
per ottenere una
figura come quella a sinistra in Figura 6.6.
Figura 6.6:
 |
In generale per calcolare il volume di
un solido di rotazione, cioè un solido la cui superficie
si ottiene ruotando una curva
nel piano con
(si veda la Figura 6.7),
si possono usare le coordinate cilindriche.
Figura 6.7:
 |
Considerando
,
, e il solido ottenuto ruotando il grafico
di
, descriviamo il solido con le coordinate
il cui jacobiano è
. Se denotiamo con
il solido, integrando si ha
Per calcolare il volume del toro consideriamo quindi le funzioni
e
definite tra
e
valutando prima l'integrale di
al quale sottraiamo l'integrale di
.
Si ha quindi
Si noti che l'integrale da calcolare fornisce l'area del semicerchio, per cui
il volume del toro è dato da
Si noti che questa quantità è data dal prodotto dell'area del cerchio piccolo
moltiplicata per la lunghezza della circonferenza grande
.
Soluzione 6.19 -
Notiamo che l'insieme dato è invariante per rotazioni attorno
all'asse
, quindi possiamo provare a passare alle coordinate
cilindriche con asse lungo l'asse
, cioè
In queste nuove coordinate l'insieme
risulta essere determinato da
Otteniamo quindi che il volume di
è dato da
Soluzione 6.20 -
L'insieme di sui si vuole calcolare il volume è costituito
dalla la regione dello spazio in cui
è compresa tra il paraboloide
e il piano
, mentre
e
appartengono
alla palla
centrata nell'origine e di raggio
. Siccome
il paraboloide e il piano si incontrano quando
e
appartengono alla circonferenza
centrata in
e raggio
(circonferenza
che contiene la palla
),
abbiamo che il volume può essere calcolato come integrale
triplo della funzione
sul dominio
che è normale
rispetto alla variabile
. Otteniamo quindi che
Quest'ultimo integrale può infine essere calcolato utilizzando
le coordinate polari, in modo da ottenere
Soluzione 6.21 -
La funzione
non ammette un'esplicita primitiva. Per calcolare
quest'integrale usiamo un trucco: passiamo attraverso un integrale in
.
Valutiamo
Usando le coordinate polari, il cui jacobiano è
, otteniamo
D'altra parte
da cui si conclude che
e più in generale
Soluzione 6.22 -
Uso le coordinate polari modificate che possiamo chiamare coordinate ellittiche
che ha jacobiano
. L'area diventa
Soluzione 6.23 -
Sfruttando la simmetria sia rispetto al piano
che rispetto al piano
il volume del solido risulta essere quattro volte il volume
del solido delimitato inoltre dalle condizioni
e
.
A questo punto usiamo le coordinate cilindriche con asse lungo l'asse
e centrate nell'origine:
il cilindro è determinato dall'equazione
che equivalentemente può essere scritto come
che ha soluzioni
e
.
Quindi le limitazioni per le variabili sono
Infine da
si ricava
da cui le limitazioni sulla
diventano
Quindi il volume è dato da
che fornisce, usando il fatto che per
, il seguente risultato
Soluzione 6.24 -
L'insieme delimitato dagli estremi
e
per la variabile
e
e
per la variabile
è quello in
Figura 6.8. Quindi l'integrale diventa
Figura 6.8:
 |
Soluzione 6.25 -
Uso le coordinate cilindriche
Provare alternativamente ad usare la formula per i solidi di rotazione
(si veda la soluzione dell'ESERCIZIO 6.18).
Soluzione 6.26 -
Utilizziamo le coordinate cilindriche
con
,
e
.
L'integrale diventa
Provare anche ad utilizzare le coordinate sferiche (opportunamente!).
Soluzione 6.27 -
L'insieme
è quello a sinistra in Figura 6.9.
Sicuramente l'integrale esiste perché la funzione integranda è limitata
e quindi
.
Un modo di risolvere questo integrale è effettuare il cambio di variabile
Figura 6.9:
a sinistra l'insieme
, a destra
 |
che porta il rettangolo
in
.
Il cambio
si ottiene ponendo
e
.
Lo jacobiano è dato da
, per cui si perviene all'integrale
che risolto è
Provare anche con il cambio di variabile
che mappa
in
come indicato in Figura 6.10.
Figura 6.10:
a sinistra l'insieme
,
a destra
 |
Soluzione 6.28 -
Per calcolare l'integrale dato, proviamo ad effettuare un cambio
di variabili in modo che la funzione integranda si semplifichi
ed in modo tale che la matrice del cambiamento di coordinate
non dia problemi nell'integrazione e, ancora, che nel nuovo
sistema di riferimento l'insieme su cui si vuole integrare
non si complichi. Un modo per non avere problemi con la matrice
del cambiamento di coordinate è fare in modo che tale matrice abbia
determinante pari a
; particolari trasformazioni
con tale determinante sono le rotazioni, trasformazioni
che hanno il vantaggio nel nostro caso di trasformare la
palla
centrata nell'origine e di raggio
in se stessa.
Cerchiamo quindi una rotazione dello spazio che ad esempio mandi
il piano
nel piano determinato nelle nuove
coordinate
ad esempio da
. Una tale
rotazione è data ad esempio
Con tale trasformazione si ottiene che l'integrale diventa
A questo punto notiamo che la funzione integranda è dispari
nella variabile
e il dominio
è simmetrico rispetto
a tale variabile, e quindi si ottiene che
Soluzione 6.29 -
Notiamo che l'insieme di integrazione è invariante per rotazioni
intorno all'asse
; seguendo la discussione del punto
precedente, cerchiamo una rotazione dello spazio in modo che
il piano
diventi nelle nuove coordinate
il piano
e consideriamo una rotazione che lasci inalterato
l'insieme di integrazione, cioè una rotazione effettuata attorno
all'asse
. Una tale rotazione è data ad esempio da
L'integrale diventa quindi
dove
è l'area dell'ellisse
e
. In definitiva troviamo che
Soluzione 6.30 -
Parametrizzando con le coordinate sferiche la superficie
con
,
. Le derivate sono
Il prodotto vettoriale è dato da
da cui
Quindi se
è la sfera l'area è
Soluzione 6.31 -
La superficie
può essere vista come il grafico della funzione
definita nel dominio
(si veda la Figura 6.11).
Figura 6.11:
 |
L'integrale diventa
che trasformato in coordinate polari diventa
Soluzione 6.32 -
L'integrale che si vuole calcolare è l'integrale della funzione
sulla superficie, data come grafico della funzione
sul dominio
Usando quindi la definizione di integrale superficiale, si ottiene
che
da cui
Soluzione 6.33 -
La superficie sulla quale si vuole calcolare l'integrale è dato
dal grafico della funzione
con
. Quindi otteniamo che
e l'integrale di superficie diventa quindi
Soluzione 6.34 -
Denotato con
il cerchio di raggio
centrato nell'origine,
per il teorema della divergenza si ha
dove
è un qualunque campo cha abbia divergenza
e
la normale esterna
al bordo di
.
Si può prendere
con
,
l'esempio più semplice è prendere
. Parametrizzando poi la
circonferenza con
si ottiene
Soluzione 6.35 -
Per calcolare il flusso di tale campo si puó procedere in due modi, o
scrivendo l'integrale di superficie, oppure cercare di applicare il
Teorema della divergenza in
. Lasciamo il primo caso come esercizio
e vediamo come procedere nel secondo caso. Per poter applicare il Teorema
dalla divergenza dobbiamo avere a che fare con superfici
chiuse, quindi, siccome nel nostro caso abbiamo solo l'emisfero
superiore
della sfera
, dobbiamo
prima di tutto chiudere tale superficie; il modo
più semplice per fare ciò è considerare
l'insieme
A questo punto abbiamo che, se
allora
e quindi
Quindi, dato che
,
Ma su
si ha che
,
e
, quindi
in definitiva abbiamo trovato che
Soluzione 6.36 -
Utilizzando il Teorema della divergenza, tenendo presente che
, otteniamo che
Per controllare che tale risultato sia giusto, si potrebbe calcolare
l'integrale di superficie del campo vettoriale
.
Soluzione 6.37 -
Notiamo anzitutto che il campo dato ha la proprietà
che
per ogni
.
Questo vuol dire che se
è un qualsiasi dominio
che non contiene l'origine, si ha che
A questo punto, se
è una qualsiasi superficie
chiusa che contiene al suo interno l'origine, non possiamo
concludere che il flusso sia nullo in quanto la singolarità
del campo
cade proprio nella porzione di spazio
racchiusa dalla superficie
. Siccome l'origine
è un punto interno a
, esisterà un raggio
tale che la palla
è tutta contenuta all'interno
di
consideriamo quindi la porzione
di spazio
, abbiamo che
e a
questo punto l'origine non è più all'interno
di
, quindi
dove il segno meno nell'ultimo integrale tiene conto che
è la normale esterna alla palla
che però
rappresenta in tali punti la normale entrante nella regione
.
Quindi
su
abbiamo che il campo si scrive
mentre la normale uscente da
si scrive come
Per calcolare l'integrale utilizziamo le coordinate polari e
tenendo presente che
,
otteniamo che
Soluzione 6.38 -
Notiamo anzitutto che
, quindi possiamo provare
ad applicare il Teorema della divergenza; per fare questo
dobbiamo considerare una superficie chiusa, dobbiamo
cioè chiudere la superficie data. Per fare questo possiamo
ad esempio considerare la superficie
Se poniamo
abbiamo che
, e quindi dalla condizione
si ricava che
Ma su
la normale uscente è data dal vettore
e
, quindi
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Fabio Paronetto
2005-06-22