Coronavirus: il Paradosso del Distanziamento Sociale
Sorprese, pericoli e soluzioni per proteggerci dal virus:
il primo studio al mondo sul vero distanziamento delle persone durante la pandemia
[Copertura mediatica ad esempio in La7, La Repubblica, The Washington Post, HealthLine, The Times, MSN, World Today News, KHN, Seattle Times, Bloomberg, RAI Radio1, CNN, BBC etc. Aiutate a diffondere per la sicurezza, presente e futura, di tutti: ogni vita conta!]
Senza vaccini e cure efficaci, l'arma più potente contro il Coronavirus è il famoso distanziamento sociale (Social Distancing). Da solo, il distanziamento sociale dovrebbe essere stato sufficiente per proteggerci dal virus: tuttavia come sappiamo le cose sono andate in maniera molto diversa, con una grande spaccatura tra teoria e pratica, milioni di contagiati in tutto il mondo e decine di migliaia solo in Italia. Quali sono i motivi?
Un enorme problema è che, incredibilmente, in realtà a tutto il mondo scientifico è mancato finora un pezzo fondamentale: non c'è nessuno dato specifico sul Social Distancing, ed il comportamento specifico delle persone durante la pandemia è ancora sconosciuto (!). In uno studio scientifico durato tre mesi (riassunto parte uno online) abbiamo raccolto il primo set di dati al mondo sul distanziamento sociale durante la pandemia (oltre 13000 interazioni con persone), scoprendo quindi per la prima volta qual'è il vero comportamento delle persone con o senza mascherine.
Il Paradosso


Le Mascherine


Gli Occhiali Protettivi


Leggi e Campagne Mediatiche

I risultati sono stati nuovamente sorprendenti, nel bene e nel male. I dati mostrano che gli effetti specifici sul distanziamento sociale sono stati praticamente nulli: i comportamenti delle persone non sono cambiati, sia nel caso normale senza mascherine che negli altri casi con mascherine ed occhiali protettivi. Dal punto di vista della salute pubblica questo significa che imporre certe distanze, e fare generiche campagne basate sullo stare a casa, in realtà risulti inefficace per quanto riguardo il vero e proprio distanziamento sociale delle persone. In altre parole, la nostra innata natura sociale è talmente potente, ed insita dentro i nostri comportamenti abituali, che le regole generali da sole non bastano. La buona notizia è che però anche gli effetti benefici delle mascherine e degli occhiali protettivi non cambiano: in altre parole gli stimoli visivi sono risultati efficaci in ogni situazione, prima e dopo del lockdown e di tutte le altre misure.
Riassumendo

- Il distanziamento sociale senza mascherine non funziona, anzi: la nostra natura umana sociale prende il sopravvento, e le persone tendono ad avvicinarsi a noi
- Il solo fatto di indossare una mascherina, indipendentemente dal grado di protezione (chirurgica, FFP2, FFP3) provoca invece un cambiamento notevole, e fa sì che le persone facciano un buon distanziamento sociale
- In mancanza di mascherine adeguate, anche le mascherine fai da te sono utili: pur senza protezione filtrante, generano protezione col distanziamento sociale
- Gli occhiali protettivi generano un ulteriore potenziamento del distanziamento sociale, proteggendoci ancora di più dal virus.
- Imporre il distanziamento sociale per legge o usare campagne mediatiche generiche come lo stare a casa è utilissimo per limitare le aggregazioni, ma non funziona per le situazioni di mobilità necessaria come il camminare sui marciapiedi o fare la spesa nei supermercati. In questo caso occorrono campagne espressamente mirate, spiegando alle persone i pericoli della nostra attitudine sociale che inconsciamente prevalgono sulle regole di sicurezza
Questi risultati sono utili non solo per questa pandemia di Coronavirus, ma anche per future riapparizioni del virus o nuove pandemie, dato che dipendono dalla nostra fondamentale natura umana e dagli stimoli visivi che ci ricordano del pericolo.
In conclusione, quando incrociamo altre persone dobbiamo far di tutto per liberarci delle nostre pulsioni sociali e diventare, magari con mascherine e occhiali protettivi, anti-sociali: essere ogni tanto un po' meno umani, per preservare l'umanità.