Elezioni al Consiglio Federale: Bologna,
3-4 marzo 2001
Il 3-4 marzo 2001 si svolgeranno le elezioni per il Consiglio Federale
della FISO. Bisognerà eleggere 9 rappresentanti delle
Società, 2 degli Atleti e 1 dei Tecnici. Mentre per queste due
ultime categorie i giochi sono più o meno fatti (il numero di
candidati è uguale a quello dei seggi), per quanto riguarda le
Società ci sono 12 candidati, tra cui io. Questo da un lato
è garanzia di democraticità e di reale possibilità
di scelta, poichè le Società possono decidere di votare
tra una rosa di candidati che non sia banalmente uguale alle persone
che verranno elette; dall'altra, questo spinge naturalmente i
candidati (specie quelli meno noti, come me) a presentare le proprie
idee in modo che gli elettori sappiano per chi e per cosa stanno
votando. Ed ecco quindi la mia presentazione.
La persona
Sono nato a Saronno (VA) il 30/8/1972 e sono attualmente ricercatore universitario (di Probabilità e Statistica
Matematica) al Dipartimento di Matematica Pura ed
Applicata (che tra l'altro ospita queste pagine) dell'Università di Padova. Conosco,
parlo e scrivo correntemente in italiano, inglese e (meno bene)
francese e ho una certa dimestichezza con l'informatica.
Per quanto riguarda l'Orienteering, sono tesserato con il CUS Padova
(con risultati decenti nella MTB-O, meno decenti nella C-O) e
da circa un anno e mezzo ricopro incarichi "politici":
Le idee
In realtà tutte le idee qui sotto sono influenzate da una idea
più grande, che è la seguente: la FISO e in generale il
movimento orientistico in Italia si possono ingrandire e si devono
ingrandire. L'orientamento ha tutte le carte in regola per diventare
uno sport conosciuto e praticato su larga scala, non dico come il
calcio, che sarebbe un sogno, ma perlomeno come sport più noti,
come il basket o il tennis: non solo è "naturale" (la corsa
è uno dei movimenti più antichi dell'uomo, e anche la
bicicletta utilizza praticamente tutti i muscoli tranne gli
addominali; dello sci da fondo non parlo, perché purtroppo non
l'ho mai praticato), ma riesce ad unire in un raro "matrimonio" l'elemento
fisico all'elemento mentale (lettura della cartina e scelta del
percorso migliore), oltre al fatto che con l'essere "sport
dei boschi" promuove l'educazione civica e l'ecologia.
- Gestione FISO
- Dopo anni di "sottofederazione" della FIDAL, con il riordino
delle Federazioni ora la FISO ha la grande possibilità di
diventare una Federazione autonoma, con pari dignità
rispetto alle altre Federazioni italiane. Questo certamente porterà
delle conseguenze (per dirne una, molto probabilmente i
contributi CONI aumenteranno). In questo la FISO finora si
è mossa molto bene, riuscendo a farsi approvare lo Statuto
e facendo altri passi che possono portarla in questa direzione.
Qualunque sia il suo futuro, la FISO dovrà comunque
prepararsi a fronteggiare un suo ingrandimento
in vari sensi, sia come numero di iscritti che come presenza sul
territorio. Infatti, atleti e società stanno aumentando di
numero, e questo potrebbe portare alla nascita di nuovi Comitati
Regionali (al momento le Regioni che hanno le carte in regola per
ospitarne uno sono 7). Inoltre bisogna promuovere sia la nascita
di nuove Società (e gli sconti per l'affiliazione nelle
diverse regioni fatti quest'anno sono una buona idea), sia la
formazione di quadri tecnici nelle Regioni in cui la presenza
del nostro sport è ancora debole, in modo che le Società in
queste regioni riescano autonomamente ad organizzare gare e
manifestazioni in modo da fare quel lavoro di diffusione
dell'orientamento che in vent'anni è stato fatto prima in
Trentino, poi in generale in tutto il nord Italia e in alcune
regioni del centro. Bene anche le
tasse gara introdotte quest'anno, più basse di quelle
dell'anno scorso e uguali per tutte le discipline, e bene anche
la diminuzione del costo della tessera promozionale; una cosa da
migliorare sarebbe quella di poter scegliere tra una tessera
promozionale, valida per tutto l'anno, o una quota (chiaramente
più bassa) che fornisca una copertura assicurativa per il
singolo evento, e che invogli chiunque a provare senza il
deterrente di dover pagare almeno 12.000 lire per quello che alla
fine per un neofita può essere una passeggiata o una
corsetta di mezz'ora.
- MTB-O
- Come si sarà capito (e "chi mi conosce lo sa"), sono un
biker. La mia attenzione particolare per la MTB-O, oltre che ad
un antico amore per le due ruote, è dettata dal fatto che questo
settore è secondo me quello che ha maggiori
possibilità di espansione, tra chi è già
orientista (e la cosa non può fare che piacere), ma
soprattutto tra i ciclisti "senza cartina". Infatti la bicicletta
in Italia ha una gloriosa tradizione sportiva, con milioni (!) di
praticanti. Tra questi, i più giovani si orientano in modo
naturale verso la mountain bike; non dovrebbe quindi essere
difficile espandersi in questa direzione. La cosa è
supportata dal fatto che l'MTB-O, esistente in Italia da soli 4
anni a livello agonistico, sta crescendo ogni anno in modo
esponenziale, e presumibilmente continuerà a farlo nei
prossimi anni. In questi anni sono sparite molte differenze
(quote gara, peso "politico" delle gare, assenza di una Lista Base) tra
l'MTB-O e le altre discipline; per incentivare la crescita della
MTB-O, bisogna continuare su questa strada, con questi obbiettivi:
- aumento del numero di atleti e società praticanti,
attraverso la promozione interna e soprattutto esterna della MTB-O;
- aumento del numero delle gare (dovrebbe essere una naturale
conseguenza del punto 1);
- valorizzazione della Nazionale (che potrebbe dare delle
soddisfazioni inaspettate già quest'anno), anche
attraverso l'aumento dei fondi ad essa destinati.
- Nazionali
- È necessaria una gestione più "manageriale" delle
squadre e/o rappresentative Nazionali: esse sono il fiore
all'occhiello della nostra Federazione, e come tali vanno sia ben
coltivate, organizzando allenamenti, raduni, ecc. (come in
realtà già si fa), sia utilizzate come mezzo per
ottenere sponsorizzazioni. Non dimentichiamoci infatti che le
nostre Nazionali partecipano a Campionati Mondiali di vario
genere, e fra qualche anno "rischieranno" di partecipare alle
Olimpiadi (invernali e/o estive). Le sponsorizzazioni ottenute
potranno andare sia a vantaggio della Federazione se di
natura economica, che a vantaggio delle Nazionali o dei singoli
atleti se di natura "tecnica" (= fornitura di abbigliamento, materiale
sportivo, ecc.).
- Promozione
- Ultimamente la FISO sta scommettendo parecchio sulla promozione,
e questo è un bene. La grossa novità di quest'anno
è l'Orienteering Day, che è una scommessa che
speriamo di vincere. Bisogna continuare su questa strada, a tutti
i livelli: non solo come federazione, ma anche a livello delle
singole Società. Se infatti a livello di Federazione
può essere possibile muovere stampa e magari anche radio e
televisione a livello nazionale, questo è possibile solo in
poche occasioni (Campionati Nazionali e Internazionali), mentre a
livello di singole società è possibile farsi
pubblicità su stampa, radio e TV locali in occasione di
gare sul territorio, anche a costo zero (i giornalisti esistono
anche per questo!). Il risultato di questo lavoro è
pubblicità per la singola gara a breve termine (il che
può essere un vantaggio anche quando poi si cercheranno
sponsor per le gare successive), e a lungo
termine pubblicità per il nostro movimento. Tornando a
livello nazionale, bisogna puntare ad iniziare ad essere presenti
almeno nella stampa (che offre spazi più numerosi e
accessibili) con appuntamenti fissi, questo per fidelizzare sia il
lettore che la testata; la presenza deve essere sia in quotidiani
locali/nazionali, sia in riviste specializzate: penso alla MTB-O,
che è riuscita a "conquistarsi" uno spazio fisso su "Bici da
Montagna" grazie ad Augusto Cavazzani, e presto ne farà
partire un altro, più orientato alle attività di
calendario, su "In Bici Magazine" coordinato dal sottoscritto
(clicca qui se vuoi saperne di più).
- Regolamento Tecnico
- Mentre il Regolamento Tecnico uscito il 4 dicembre 2000 può
ritenersi quasi completo per quanto riguarda la C-O, i settori
MTB-O e Sci-O hanno molte regole specifiche (categorie, lunghezza dei
percorsi, attrezzatura, condotta di gara, ecc.) che devono essere
ancora scritte. Mi sono già occupato, quando il R.T. in
vigore era ancora una bozza, di coordinare il progetto per il
R.T. del settore MTB-O. Ora che il R.T. è entrato in
vigore, intendo finire il lavoro iniziato, certamente
collaborando con la Commissione Nazionale MTB-O e con le
società che la praticano. A questo proposito, rimando gli
interessati alla pagina del Progetto
Regolamento Tecnico.
- Scuola
- Mentre altri possono essere più adatti per curare i
rapporti con il settore scuola tradizionalmente inteso (medie e
superiori), un'idea "nuova" sarebbe quella di agire "alla base",
cioè laddove gli insegnanti di Educazione Fisica vengono
formati. Questi posti fino a 2 anni fa erano gli Istituti
Superiori di Educazione Fisica (ISEF), che ora sono stati
"inglobati" dall'Università e sono diventati Corsi di
Laurea in Scienze Motorie. Purtroppo in questo campo non si hanno
referenti istituzionali: infatti in questi Corsi di Laurea
c'è pochissimo personale cosiddetto "strutturato" (docenti
di ruolo, con il "posto fisso"), per lo più con
insegnamenti teorici (medicina dello sport, ecc.), e i docenti di
materie "pratiche" (basket, pallavolo, ecc.), che sono poi i
nostri referenti naturali, sono
tutti a contratto, e quindi senza nessun peso "politico". Il
migliore obbiettivo a lungo termine che ci potremmo porre sarebbe
quello di vedere un corso (con relativo esame!) di orienteering
accanto a quelli già esistenti di basket e pallavolo (quasi
un sogno!). Un programma di lavoro più a breve termine
sarebbe contattare docenti dei CdL in Scienze Motorie (i
candidati migliori forse sono gli insegnanti di Teoria, Tecnica
e Didattica del Tempo Libero) e promuovere l'insegnamento
dell'orienteering all'interno di questi corsi, sia organizzando
delle "prove pratiche" per gli studenti, sia (meglio) formando
l'insegnante che tiene il corso. A questo proposito, Padova ha
visto la collaborazione di un membro del CUS insegnante di
Educazione Fisica in scuole superiori (Lorenzo Scarparo) che ha
organizzato diverse "prove" di orienteering per gli allievi del
corso (appunto) di Teoria, Tecnica e Didattica del Tempo Libero,
in collaborazione
con l'insegnante. Questa esperienza potrebbe essere ripetuta in
tutte le Università nella cui città è presente
una Società FISO o un insegnante (o più in generale
qualcuno che si faccia carico della cosa).
- Sede FISO
- La sede a Trento è una forte indicazione del fatto che
l'Orienteering in Italia è "esploso" in Trentino. Non nascondo
che uno spostamento della sede a Padova non mi dispiacerebbe per
ovvie ragioni; è anche vero però che in quest'epoca
di "globalizzazione", con l'uso massiccio di Internet (e con le
Poste che sembrano funzionare), l'ubicazione fisica della sede
non ha tutta questa rilevanza, a parte in pochissime occasioni
(anche le stesse Assemblee Nazionali non sono tenute sempre e per
forza nella sede) e per le (poche) persone che ci lavorano "a
tempo pieno". Con queste premesse, un eventuale spostamento della sede
dovrebbe essere fatto "a costo zero", cioè solo se si trova
una struttura adeguata che ci ospiti senza farci pagare un
affitto. A questo proposito, la sede
CONI di Padova metterà presto i suoi locali a disposizione
di vari Comitati e Federazioni (tra cui il nostro Comitato
Veneto), e quindi questa potrebbe essere una buona occasione per
prendere in esame uno spostamento di sede.
Ultimo aggiornamento: 21 - 2 - 2001